domenica 4 novembre 2007

Chi dovrebbe difendere i cittadini?

Pubblichiamo l'ultimo intervento riportato sull'Arena del 4.11.2007.
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Dalle marce di protesta alle denunce sugli abusi nelle aree verdi. Dalle assemblee ai proclami contro discariche e inquinamento. Negli ultimi anni la pressione dei comitati a Sommacampagna si è fatta sentire e alle assemblee convocate per affrontare problemi ambientali c’è sempre una maggiore partecipazione di cittadini, uniti per sollecitare la politica a difenderli.
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Con questa ultima frase concludo la trascrizione degli articoli pubblicati sull'Arena e quindi mi siano permessi due domande e una risposta:
Chi dovrebbe difendere la salute dei cittadini?
Il Sindaco che... si approva la Discarica?
Ma... mi faccia il piacere...!!!

Commenti all'intervista del Sindaco

Sull'Arena del 4.11.2007 è stata pubblicata un'intervista al Sindaco. (vedi messaggio seguente) Un'intervista che vorrei commentare... aggiungendo miei appunti e per agevolare i commenti ho cosi operato:
in azzurro la domanda del giornalista,
in nero la risposta del Sindaco
e in rosso... i miei commenti.
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Sindaco, a Sommacampagna più nascono cave e discariche e più sorgono comitati. C’è la politica dietro questi gruppi?
No, non hanno alcuna connotazione politica. Sono formazioni trasversali, composte da persone che sono legate dai problemi ambientali.
Io credo in una cosa.
Quando nascono i Comitati... significa che gli Amministratori sono incapaci di gestire un problema e poi, quando loro falliranno... i politici potranno scaricare la colpa sul comitato... che all'uopo era stato spontaneamente approntato... e strappandosi le vesti, diranno che la colpa è di altri e poi diranno ancora... "abbiamo fatto quello che potevamo fare..."
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Allora vuol dire che magari si fidano dei loro amministratori, ma fino a un certo punto.
Beh, di sicuro so che il rapporto tra politica e comitati non è ovvio. Io non li vedo come nemici, ma come alleati del comune. D’altronde i ruoli sono diversi: chi amministra deve fare scelte che a volte devono tenere conto di regole esterne. Il comitato può invece portare avanti battaglie ideali per le esigenze dei cittadini.
Io credo in una cosa.
I comitati vanno bene quando servono al comune. Quando invece sono contrari alle azioni intrapprese dal comune... allora non vanno piu bene e devono essere emarginati. Agli ideali non ci crede piu nessuno poi. Nessuno fa battaglie per gli ideali quando i problemi sono tangibili. Una battaglia contro la Discarica delle Siberie... non è un battaglia per un ideale... è una battaglia contro un vero problema... tangibile e concreto.
Non credo che il Comitato No Discarica... sia alleato con il comune, quando è il comune stesso che vuole realizzare la discarica.
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Lei pensa che ci sia un attacco ambientale al suo comune?
Sì, in un certo senso. Ma non credo che esista una strategia. Qui manca un piano regionale sull’escavazione e le cave, si sa, diventano discariche. Purtroppo i comuni non hanno alcun potere di bloccare certi progetti e a Sommacampagna, per la sua posizione geografica e la ricchezza del suolo dal quale si estrae la ghiaia, la situazione è allarmante.
Io credo in una cosa.
Se c'è un attacco ambientale in corso, questo dipende solo perchè l'Amministrazione Comunale non ha difeso il nostro territorio. In questi ultimi 8 anni... non c'è stata difesa contro le cave, contro lo smog, contro tutti. E tutto questo perchè se si fosse impedità l'apertura di nuove cave (che si poteva impedire) queste azioni avrebbero impedito anche l'apertura della Discarica Comunale.
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In che senso?
Noi siamo molto preoccupati per un dato su Caselle: le polveri sottili, il Pm 10, sono di più che in corso Milano a Verona. Questo vuol dire che in gioco c’è la salute dei cittadini.
Io vorrei sottolineare una cosa.
Dopo 4 anni, il sindaco si accorge che le analisi dell'aria effettuate a Caselle nel maggio 2003 hanno valori di inquinamento superiori a quelle di Borgo Milano. Complimenti per la premura di essersi accorta. Meglio tardi che mai. Eppure il sottoscritto gli aveva scritto nel gennaio 2005, allegando i valori di detti inquinamenti. Dopo quasi 3 anni, ancora nessuna risposta se non oggi, finalmente si sono accorti di questo tipo di inquinamento.
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E voi come reagite?
Oltre ai vari tentativi per bloccare alcuni progetti (discarica Vepart, per esempio, dove abbiamo vinto al Tar, ma perso al Consiglio di Stato), ora penso che si possa ipotizzare uno studio sulla salute dei cittadini.
Io penso questo:
La discarica Ve-Part si poteva impedire. Ma non hanno fatto nulla per impedirlo. Non hanno fatto nulla perchè qualsiasi azione a difesa del territorio si sarebbe ritorta contro la loro di sua discarica. In merito allo studio sulla salute della popolazione, non credo ci sarà mai. Hanno speso tutti i soldi. Indagine kaput...
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Ci sono malattie in aumento?
Abbiamo notato casi strani: tumori, principalmente. Ma sinceramente, se non c’è un accertamento scientifico serio, non me la sento di dire che è colpa di questo o quell’impianto.
Io penso questo:
Bastava leggere il rapporto sulla qualità dell'aria del 2002/2003 per capire che forse qualche propbelma di inquinamento l'abbiamo avuto.
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Nell’ultima assemblea sul cattivo odore, tanta folla e la Nordbitumi ha sospeso in parte l’attività. Il comitato può fare più di un sindaco?
In questa circostanza ha avuto un ruolo fondamentale su un problema che si trascinava da anni. Ed è intervenuto quando noi siamo andati dal prefetto. Ma la nostra attenzione è alta per tutto: smog da autostrade, traffico di camion per le cave, per i centri commerciali, per gli aerei che sorvolano il territorio, per le discariche. C’è anche tanta frustrazione, però. I nostri pareri sono consultivi e fermiamo ciò che possiamo. Quando la Regione autorizza a scavare, noi cosa possiamo fare?
Signor Sindaco....
Se Lei e i Suoi predecessori avessero avuto un minimo di interesse della qualità della vita e della salute della popolazione del nostro comune, e Lei (e Loro) avesse (e avessero) adeguato il PRG alle Leggi della Regione Veneto, nessuno avrebbe potuto presentare domande di cave e di discariche. Lei da la colpa alla Regione... Quando la colpa è sua e dei suoi predecessori, per non aver applicato norme emanate dalla Regione stessa. E tutto questo non è stato fatto solo perchè era interesse della maggioranza approvarsi una discarica da 23.000.000 di euro. Quando ha un po di tempo... si legga le Norme di Attuazione del Piano d'Area del Quadrante Europa che, in sintesi, ho già scritto in un mio precedente messaggio sempre su questo Blog

Attacco ambientale al paese già sfruttato

Intervista al Sindaco, di Lorenzo Quaini, pubblicata sull'Arena del 4.11.2007.
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Sulla scrivania ha una serie di appunti su cave e discariche. Fa fatica a districarsi tra le tante battaglie ambientali, ma ce la mette tutta per uscirne almeno con onore. Quando inizia a parlare, il sindaco Graziella Manzato è come un fiume in piena.
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Sindaco, a Sommacampagna più nascono cave e discariche e più sorgono comitati. C’è la politica dietro questi gruppi?
No, non hanno alcuna connotazione politica. Sono formazioni trasversali, composte da persone che sono legate dai problemi ambientali.
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Allora vuol dire che magari si fidano dei loro amministratori, ma fino a un certo punto...
Beh, di sicuro so che il rapporto tra politica e comitati non è ovvio. Io non li vedo come nemici, ma come alleati del comune. D’altronde i ruoli sono diversi: chi amministra deve fare scelte che a volte devono tenere conto di regole esterne. Il comitato può invece portare avanti battaglie ideali per le esigenze dei cittadini.
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Lei pensa che ci sia un attacco ambientale al suo comune?
Sì, in un certo senso. Ma non credo che esista una strategia. Qui manca un piano regionale sull’escavazione e le cave, si sa, diventano discariche. Purtroppo i comuni non hanno alcun potere di bloccare certi progetti e a Sommacampagna, per la sua posizione geografica e la ricchezza del suolo dal quale si estrae la ghiaia, la situazione è allarmante.
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In che senso?
Noi siamo molto preoccupati per un dato su Caselle: le polveri sottili, il Pm 10, sono di più che in corso Milano a Verona. Questo vuol dire che in gioco c’è la salute dei cittadini.
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E voi come reagite?
Oltre ai vari tentativi per bloccare alcuni progetti (discarica Vepart, per esempio, dove abbiamo vinto al Tar, ma perso al Consiglio di Stato), ora penso che si possa ipotizzare uno studio sulla salute dei cittadini.
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Ci sono malattie in aumento?
Abbiamo notato casi strani: tumori, principalmente. Ma sinceramente, se non c’è un accertamento scientifico serio, non me la sento di dire che è colpa di questo o quell’impianto.
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Nell’ultima assemblea sul cattivo odore, tanta folla e la Nordbitumi ha sospeso in parte l’attività. Il comitato può fare più di un sindaco?
In questa circostanza ha avuto un ruolo fondamentale su un problema che si trascinava da anni. Ed è intervenuto quando noi siamo andati dal prefetto. Ma la nostra attenzione è alta per tutto: smog da autostrade, traffico di camion per le cave, per i centri commerciali, per gli aerei che sorvolano il territorio, per le discariche. C’è anche tanta frustrazione, però. I nostri pareri sono consultivi e fermiamo ciò che possiamo. Quando la Regione autorizza a scavare, noi cosa possiamo fare?

I comitati figli di discariche e smog.

Viaggio nella galassia delle formazioni che chiedono una migliore qualità della vita e misure per evitare inquinamento e altri centri per i rifiuti.
I comitati figli di discariche e smog.

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dall'Arena del 4.11.2007 articolo di Lorenzo Quaini.
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Cave, discariche e fumi tossici. Sono le preoccupazioni dei cittadini. E più aumentano i problemi legati all’ambiente, più nascono comitati. A Sommacampagna, comune ormai come una gruviera, con il contorno di autostrade e aereoporto e prossimamente anche dell’alta velocità, sono quattro i gruppi che operano e tre di loro a Caselle.
NO CAVA BETLEMME.
È un comitato sorto a luglio del 2005. Presidente è Giovanni Cacciatori con membri attivi Roberta Pighi, Erica Cacciatori, Melania Zerpelloni, Marta Bertini, Paolo Zamboni, Angelo Tosoni e Alberto Turri. Ha svolto molte lotte contro l’apertura di cava Betlemme, autorizzata dalla regione. Ha collaborato anche con il comune, da un certo punto in poi e organizzato manifestazioni di protesta (marcia, biciclettata, trasferte in regione a Venezia e assemblee pubbliche) alle quali hanno partecipato molte persone. Attalmente è in uno stato di quiescenza, poichè adesso la palla è passata al comune, che ha impugnato le autorizzazioni della regione davanti all’ autorità giudiziaria. «Tuttavia negli ultimi giorni», denuncia l’avvocato Melania Zerpelloni, «i camion della cava hanno iniziato ad infestare via Ceolara, creando gravissimi ed intollerabili disagi (polvere e smog ben oltre la soglia della normale tollerabilità), oltre che seri pericoli per la circolazione. Si valuteranno quindi eventuali iniziative da proporre alla popolazione per protestare contro il comportamento inaccettabile dei cavatori e dei loro camion».
NO DISCARICHE.
Sorto ufficialmente solo di recente, in realtà il comitato operava informalmente già da qualche tempo. Si oppone all’apertura di discariche sul territorio del comune, ed è quindi assolutamente contrario anche all’apertura di discarica Siberie, a gestione comunale e di proprietà del comune stesso. Circa un anno fa ha raccolto oltre mille firme di cittadini di Caselle che chiedevano all’amministrazione comunale di indire un referendum di consultazione della popolazione prima di decidere se portare avanti o meno il progetto di discarica: la consultazione popolare, però, non si è mai tenuta. Il comitato reputa il teritorio già troppo ferito dalle discariche. Il presidente è Walter Giacopuzzi; membri sono Augusto Pietropoli, Graziella Bianconi, Erica Cacciatori, Melania Zerpelloni e Beniamino Sandrini. «La frazione e il capoluogo hanno già pagato un prezzo troppo elevato in termini di degrado ambientale e di rischi per la salute e ciò non migliora la qualità della vita», afferma Augusto Pietropoli.
ASSOCIAZIONE VIVICASELLE.
È un gruppo agli albori. Come sottolinea Melania Zerpelloni, «si prefigge di far capire, alla gente residente prima e alle istituzioni di tutti i livelli poi, che il nostro comune ed in particolare la frazione di Caselle, devono purtroppo essere considerata "zona ad alta emergenza ecologica". Caselle è schiacciata da strutture sovracomunali di ogni genere (autostrade aeroporto, tangenziali, treni e così via) e molte altre ne arriveranno. È inquinatissima. Si chiede a gran voce che vengano fatte approfondite analisi dell’aria dell’acqua e del suolo e che vengano predisposti seri e concreti piani di mitigazione ambientale, quali enormi barriere di verde (boschi di pianura). Suo obiettivo è cambiare la mentalità della gente e degli amministratori, per far capire che se nel futuro non ci preoccuperemo prima di tutto di tutelare il nostro ambiente, o almeno quello che ne resta, dovremo solo soccombere ed ammalarci. È un progetto molto ambizioso, ma secondo noi deve essere questo l’obiettivo delle prossime amministrazioni». Il gruppo sta raccogliendo adesioni. Per ora i membri sono Beniamino Sandrini, Erica Cacciatori e Melania Zerpelloni.
COMITATO CIELO E TERRA.
È sorto ad inizio ottobre nel capoluogo per contrastare le immissioni dannose di fumi immesse nell’aria dalla società Nord Bitumi spa con sede in Val di Sona. La stessa è stata sottoposta ad indagine dell’Arpav e secondo i dati rilevati il 3 e 8 ottobre immette nell’aria formaldeide in concentrazione elevata e altre sostanze dannose. Tra l’altro le immissioni sono maleodoranti e sono proseguite per circa un anno. Il comitato ha organizzato una riunione lo scorso 17 ottobre (la prossima è alle 21 del 15 novembre) alla quale hanno partecipato anche le amministrazioni comunali di Sommacampagna e Sona. Qualche giorno dopo la fabbrica ha chiuso per qualche giorno, in attesa dello svolgimento delle analisi: in questo periodo gli odori sono cessati. ll portavoce del gruppo è l’avvocato Giuliano Castellini, con il quale collaborano Maurizio Castellini, Alessia Facco, Linda Gelmetti e Daniele Povolo. «Invitiamo la popolazione a segnare eventuale presenza di odori ai carababineri o all’ufficio ecologia. Non vogliano che la Norbitumi chiuda l’attività con danni ai dipendenti. La ditta deve però predisporre tutti gli accorgimenti e riprendere l’attività senza esalazioni. Il nostro comitato ha comunque anche altre finalità: piste ciclabili e ripristino di strade comunali sterrate: vediamo se gli amici mi seguiranno».

Lotta allo smog.

Il Comune stanzia 210mila euro e chiede alle autostrade di utilizzare una parte dei pedaggi.
Superlavaggio di strade contro le polveri sottili.
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dall'Arena del 3.11.2007, un articolo di Enrico Giardini.
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In attesa di varare le prime misure antismog insieme alla Provincia e agli altri 14 Comuni della cintura extraurbana rientranti nella fascia A dell’Arpav — si prevede dai primi di dicembre alla fine di marzo — il Comune stringe i tempi per la lotta all’inquinamento atmosferico.
A breve partirà il lavaggio delle strade con gli automezzi dell’Amia dotati di particolari strumenti per eliminare le polveri sottili (il Pm10), cioè con il getto d’acqua verticale. L’operazione scatterà nelle circoscrizioni Seconda (Borgo Trento, Valdonega, Avesa, Quinzano, Parona) e Terza (Borgo Milano, Chievo, San Massimo). Sarà l’amministrazione comunale a pagare la spesa del lavaggio, di 210mila euro. Sarà, questo, il primo provvedimento per eliminare dalle strade una delle principali cause dell’inquinamento atmosferico.
Un altro scatterà in settimana in tutte le otto circoscrizioni.
Per ogni bambino nato e per ogni famiglia che s’insiederà in un quartiere, verrà piantato un nuovo albero, nella loro zona. «Con il lavaggio accurato delle strade e con la piantumazione di nuovi alberi intendiamo dare delle prime, concrete, risposte con interventi strutturali per combattere lo smog», spiega l’assessore comunale alle politiche ambientali, Federico Sboarina.
L’assessore ha però in serbo un piano di proposte (frutto di un lavoro tecnico elaborato insieme al suo partito, An) con cui chiama in causa le società delle due autostrade che insistono sul territorio scaligero, la Serenissima (Brescia-Padova) e l’Autobrennero.
L’esponente della giunta ha calcolato che intascando il 2 per cento annuo dei pedaggi autostradali (il tratto Peschiera-Soave per la A4 e quello Affi-Nogarole Rocca per l’Autobrennero) il Comune potrebbe avere a disposizione un milione 872mila euro all’anno da impiegare per piantare nuovi alberi (600mila euro), lavare le strade (200mila), impiegare la polizia municipale per controllare le emissioni da veicoli stradali (180mila), far controllare all’Arpav le emissioni da riscaldamento (180mila euro impiegando quattro persone) e installando filtri antiparticolato su mezzi pubblici (710mila).
Ieri, intanto, Sboarina ha incontrato il suo collega assessore all’ecologia della Provincia, Luca Coletto, per mettere a punto la scaletta dell’incontro di venerdì prossimo in cui Comune e Provincia e il Tavolo tecnico zonale con gli altri 14 Comuni della cintura della fascia A dell’Arpav, quella più inquinata.
Il documento proposto da Coletto, e che dovrebbe essere applicato da i primi di dicembre a fine marzo, contiene misure come abbassare di un grado (da 20 a 19) il riscaldamento in edifici privati e pubblici, salvo controindicazioni per questioni sanitarie, divieto di circolazione ai veicoli diesel Euro 0 ed Euro 1, Euro 0 a benzina e divieto di combustione della legna per riscaldamento e lavaggio delle strade.
La Provincia ha già poi chiesto alle due società autostradali la disponibilità ad applicare il divieto di sorpasso fra camion (già applicato nell’Autobrennero in alcuni tratti). Una disponibilità che Sboarina aveva già chiesto il 23 giugno alla Serenissima, ottenendo una risposta negativa.
«Oltre a queste misure, però, e attendendo che la Regione ci dica che cosa vuole fare contro lo smog», spiega Coletto, «è necessario avere un sistema di strade tale da fluidificare il traffico, perché soltanto così si abbattono le polveri».