mercoledì 19 marzo 2008

Il Sindaco non risponde a me... ma nemmeno a loro

Era il 17 luglio 2007, quando il Comitato "No Cava Betlemme" scriveva una "Raccomandata a mani" inviata al Comune di Sommacampagna (VR) e indirizzata all'attenzione del Sig. Sindaco, al Sig. Assessore Ecologia e agli Assessori e Consiglieri - tutti che aveva il seguente oggetto e il susseguente testo.
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COMITATO “NO CAVA BETLEMME”
Proventi aeroporto: € 2,50 a biglietto?
Rendimento del conto
Loro utilizzo a tutela dell’ambiente

Egregi Signori,

il Comitato “No Cava Betlemme” ha appreso nei giorni scorsi che su ogni biglietto aereo in partenza ed in arrivo all’aereoporto Catullo (insistente per la gran parte sul territorio della frazione di Caselle), pare essere compresa una tassa di € 2,50 da devolvere al Comune di Sommacampagna.

Parrebbe tuttavia, dalle informazioni sin qui ottenute, che gli incassi del Vostro Ente per tale voce ammontassero a soli € 0,25 per ogni biglietto.

Il nostro Comitato è da anni attivo e a Voi noto per le sue lotte a tutela della salute dei cittadini, con particolare riguardo alle azioni di contrasto all’apertura di cava Betlemme. Visti i deludenti risultati sin qui nostro e Vostro malgrado ottenuti in tale ambito, il Comitato ritiene di primaria importanza per l’Amministrazione Comunale avere a disposizione risorse economiche da investire a tutela del nostro ambiente già gravemente compromesso, ad esempio attraverso la realizzazione di ampie zone pubbliche piantumate, piste ciclabili, barriere protettive anti-rumore, e ogni altro accorgimento utile.

Sempre ad avviso del Comitato, sarebbe giusto che queste risorse economiche venissero prelevate direttamente dalle tasche di chi ci inquina, sotto forma di vere e proprie “bolle di inquinamento”, già note in ordinamenti esteri. L’obolo che pare essere incluso sui biglietti aerei potrebbe essere visto proprio in questa ottica. Ciò chiarito, il Comitato

VI FORMULA ESPRESSA RICHIESTA

affinché vogliate fornire alla popolazione residente pubblica informazione – possibilmente scritta, magari sul prossimo giornalino Comunale – in merito alla tassa sopra indicata, alla sua esistenza, al suo ammontare e al suo utilizzo, esprimendo la Vostra valutazione in merito alle considerazioni contenute nel presente scritto, di cui chiediamo la pubblicazione sul precitato mezzo di informazione.

Anche su questi punti il Comitato chiede un confronto con i Vostri rappresentanti e chiede inoltre che le presenti proposte vengano sottoposte all’attenzione del Consiglio Comunale alla prima seduta utile.

Restiamo in attesa di Vostro cortese riscontro e nel frattempo porgiamo cordiali saluti.

Comitato “NO CAVA BETLEMME”
Il Presidente – Giovanni Cacciatori

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Non ero a conoscenza di questa lettera - che era stata inviata all'Amministrazione Comunale - da parte del "Comitato No Cava Betlemme". Lettera di cui solo oggi... via e_mail... ho ricevuto il testo, con preghiera di pubblicarlo sul blog... in quanto sino ad oggi... il suddetto comitato non ha ancora ricevuto nessuna risposta.
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Non vorrei aggiungere nessun commento, posso solo evidenziare che di questo aspetto ne avevo già scritto in un messaggio a titolo: Addizionale "comunale" sui diritti d'imbarco scritta il 26 Aprile 2007 e pubblicato sul blog in data 12 maggio 2007.
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Sempre in merito a questo argomento, evidenziato dal "Comitato No Cava Betlemme" riporto poi solo l'ultimo mio messaggio a titolo: Aeroporti, addizionale Comunale, incasso quasi raddoppiato pubblicato in data 14 Marzo 2008.
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Altre notizie in merito sicuramente verranno enunciate durante il Consiglio Comunale di stasera che andrà a discutere il Bilancio 2008. Appena avrò notizie in merito... sarà mia cura pubblicarle.
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Concludo con una noticina... oggi a Sommacampagna sono attivi tre comitati: (1°) "No Cava Betlemme"; (2°) "Cielo & Terra" [odori di Formaldeide nella Val di Sona] e (3) "No Discarica Siberie"... Quindi... che succederebbe se questi... "tre comitati"... si unissero a difesa dell'ambiente e della qualità di vita di tutta la popolazione? [se fossi il Presidente dell'Aerporto... io inizierei a preoccuparmi]

Quest'uomo... vuole rovesciare la città. Fermatelo!!!

In merito a quello che "vuole combinare" il duo: "Bortolazzi & Bortolazzi" rispettivamente Presidente della Camera di Commercio e Presidente dell'Aeroporto Catullo, prendo spunto da un articolo pubblicato questa mattina sull'Arena, da un articolo a Firma di Sandro Benetti.
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A quanto pare... solo a pochi giorni dalla definitiva entrata in vigore del P.A.T. di Verona, il nuovo Piano di Assetto del Territorio... c'è qualcuno che vuole "rovesciare" la città. Almeno questo è quello che scrive il giornale l'Arena di oggi, di cui ricopio un primo articolo.
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AEROPORTO. Piano di mobilità innovativa con Amt.
Il presidente: «Abbiamo 7mila posti auto, ne servono 20mila».

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Il progetto è ambizioso. «Vogliamo rovesciare questa città», afferma Fabio Bortolazzi nella duplice veste di presidente di Camera di Commercio e aeroporto Catullo. Enti uniti, assieme all’Amt per dare risposte e indicazioni sulla città del futuro. «Nasce dall’aeroporto il nuovo studio per una viabilità innovativa».
Un titolo di richiamo per presentare il cosiddetto start up di un progetto di ampio respiro che ha nello scalo aereo di Villafranca il punto di partenza e di arrivo. «Il Catullo ha chiuso il 2007 con un record: 3,5 milioni di passeggeri e le previsioni sono in aumento», dice Bortolazzi. Ecco perchè l’aeroporto deve pensare al suo sviluppo. «Attualmente», conferma Bortolazzi, «il Catullo dispone di cinquemila posti auto, più duemila gestiti da privati. Il traffico salirà nei prossimi anni, tra i 6 i 9 milioni d passeggeri. Serviranno almeno dai 12 mila ai 20 mila posti auto. Guardare allo sviluppo è una necessità». A cui aeroporto, Camera di Commercio e Amt affidano un nuovo progetto per la mobilità integrata di Verona.
Il piano, presentato ieri in Camera di Commercio, si avvale della collaborazione di Transmit, centro studi dell’Università di Verona, incaricato di effettuare un’analisi di prefattibilità degli interventi, di valutazione dei costi, di un futuro collegamento delle opere locali al sistema metropolitano regionale.
Con questo piano l’aeroporto assume un ruolo determinante per la futura mobilità metropolitana. Un progetto che nasce dalle esigenze del Catullo «la cui centralità», dice Bortolazzi, «verrà ulteriormente sottolineata dalla nascita del casello autostradale dell’aeroporto che crea una corsia facilitata di accesso allo scalo». Al vaglio inoltre la possibilità di un collegamento attraverso un «people mover» elettrico su monorotaia. «Tale sistema», spiega il direttore centrale dell’area tecnico operativa del Catullo, Antonio Zerman, «permetterebbe una connessione frequente e veloce tra l’aeroporto e i diversi poli di attrazione tra cui la Fiera, il Quadrante Europa, la stazione ferroviaria e il centro storico, permettendo anche di servire il traffico locale di alcuni quartieri della città».
Massimo Mariotti, presidente di Amt: «Lo schema integrato di trasporto e di sosta risulta utile tanto ai cittadini quanto alle imprese, tanto all’economia quanto alla qualità della vita». Il progetto ha trovato il consenso del presidente di Veronafiere Luigi Castelletti, che ha mostrato interesse per ogni miglioramento della viabilità e delle opportunità di sosta, chiedendo però «tempi veloci nel passaggio dalla diagnosi alla realizzazione».
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Il secondo articolo dell'Arena e a firma di S.B. (dove S.B. non sta per Sandrini Beniamino) ed è questo:
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Autostrada, un casello «dedicato» utile a molti.
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L’idea non è solo in rampa di lancio. I soldi ci sono, l’interesse anche. Un casello autostradale dedicato all’aeroporto Catullo. Lo chiede a gran voce il sistema Verona. Ieri il presidente di Camera di Commercio e Catullo Fabio Bortolazzi ha ribadito come quest’opera risulti determinante per lo sviluppo non solo dello scalo di Villafranca, ma di tutta Verona. «Il Catullo gode di una posizione straordinaria come tutta la nostra città. È il punto di incontro dei Corridoi Uno e Cinque della viabilità europea e dei transiti autostradali di A4 e A22.
In futuro tale centralità verrà ulteriormente sottolineata dalla nascita del casello autostradale dell’aeroporto che crea una corsia facilitata di accesso allo scalo. A questa opera, per la cui realizzazione la società Catullo sta lavorando in accordo con Autobrennero, sarà collegato un grande parcheggio scambiatore, in zona limitrofa allo scalo».
Il suo scopo dunque sarà quello di fare da collettore del traffico in entrata in città. Un casello salutato con favore anche dal Consorzio Zai che godrebbe dei vantaggi di un collegamento ancor più diretto con autostrada e aeroporto, e dalla Fiera, visto che il casello di Verona Sud avrebbe un aiuto ad allegerire il volume di traffico diretto alla Fiera. «Ora è tempo di agire», ha detto Bortolazzi, «abbiamo parlato anche troppo, a Verona bisogna soprattutto fare».
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Io credo che chi ragiona come i due Presidenti: "Bortolazzi & Bortolazzi", debba essere fermato, per il bene di tutti, sopratutto quando "il loro... voler rovesciare la città", viene enunciato da uno dei due... quello nella veste di Presidente della Società Aeroporto Catullo S.p.A. che ha gravi responsabilità ambientali, in quanto l'Aeroporto Catullo non è mai stato sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale.
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Il Bortolazzi vuole rovesciare la Città... Fermatelo!!! Per carità... Fermatelo!!!
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Clicca qui per scaricare il comunicato stampa dell'Aeroporto Catullo.

Svensson lo incarichiamo... prima o... dopo?

Anche oggi... in un nuovo Comunicato Stampa di Aero Habitat ... si parla sul Catullo.
Il comunicato non lo trascrivo tutto, anche perchè è scaricabile interamente dal loro sito web... dove è anche meglio leggibile. Ricopio solo quello che è attinente all'Aeroporto: Catullo. Nome che è citato anche nel titolo.

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Linate, Peretola, Catullo e le altre piste,
ENAC e SVENSSON docet
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Il REGOLAMENTO ENAC PER LA COSTRUZIONE e L’ESERCIZIO DEGLI AEROPORTI, Edizione 2 – Emendamento 4 del 30.1.2008 emanato il 12/03/2008 ha finalmente adottato il capitolo 9: PREVENZIONE E GESTIONE DEI RISCHI, PIANO DI EMERGENZA DELL’AEROPORTO e i PIANI DI RISCHIO.
E’ una svolta storica e materializza il recepimento dell’Annesso 14 ICAO disposta dopo l’incidente di Linate del 2001. Adesso occorrerà attendere l’effettivo adeguamento di ciascun aeroporto. I tempi non si annunciano brevi.
Il quadro delle questioni rimanda agli standard e conformità previste per l’infrastruttura aeroportuale, perciò entro il sedime dello scalo e le zone esterne: quelle lungo i coni di decollo ed atterraggio. Perciò entro il sedime dello scalo e nelle zone di pertinenza dei Comuni dell’intorno della pista di volo.
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Un altro caso è stato riportato dal sito http://www.viverecaselle.eu/ di Sommacampagna di Verona che descrive il progetto della costruzione di un Hotel a circa 400 metri, della Città del Vino dal fine pista 22 di Villafranca di Verona. E sorgono immediatamente stridenti analogie con i due precedenti casi segnalati dalla trasmissione Report: a Linate e a Peretola.
A Linate l’intervento del Presidente ENAC Prof. Vito Riggio ha bloccato l’insediamento ma cosa succederà al Catullo? Quanti altri scali sono in condizioni simili? E’ possibile che vengano concesse autorizzazioni edificatorie lungo i coni di decollo ed atterraggio senza una adeguata verifica di ENAC? Ma non basta. Non devono essere sottoposte alle verifiche ENAC anche le progettazioni layout infrastrutturali entro lo stesso sedime dello scalo? Dove sono localizzate ad esempio le aerostazioni ed i piazzali degli scali italiani?
La loro ubicazioni è conforme agli standard ICAO ora incorporate nei Regolamenti e circolari ENAC? Quali sono le politiche di rientro di messa a norma predisposte da ENAC per ridurre l’indice di rischio di localizzazioni dell’aerostazione e dei piazzali di sosta degli aeromobili a ridosso della pista di volo?
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A cinque anni dal rapporto Svensson il Regolamento ENAC propone ora verifiche e valutazioni del piano di rischio oltre il sedime aeroportuale nel contempo ha da tempo predisposto l’adozione del Safety Management System entro il sedime aeroportuale.
Dopo il fuoripista all’aeroporto Congonhas, inghiottito tra le case di S. Paolo del Brasile, del 17 luglio 2007 (un A 320 finito lateralmente su un edificio a sinistra della pista, sesto incidente in quattro anni), dopo l’incidente di Linate dell 8 ottobre 2001 con il MD 80 finito sull’edificio smistamento bagagli sulla destra della pista, quanti altri scali italiani sono nelle medesime situazione?
Catullo, ad esempio, ha il piazzale sosta aeromobili nella Zona di tutela A dei Piano di Rischio recentemente emanato dal Regolamento ENAC. Ebbene questa area è stata pensata per le sole edificazioni al di fuori del sedime aeroportuale, oltre la pista, ma la circostanza rivela una inequivocabile contraddittorietà:
- vanno applicati i criteri per la redazione del Piano di rischio esterno allo scalo?
- vanno verificati i criteri risk assessment – Safety Management System proposti dall’esperto ICAO Goran Svensson?
Qualora l’identificazione del livello di rischio per le aerostazioni ed i piazzali sosta aeromobili troppo a ridosso delle piste risultasse tra 1x10 -7 a 10 -9 (che rimandano a parametri di rischio “extremely remote though unacceptable) dovremmo forse riposizionarli? Una soluzione sicura, safe, di pronto intervento per il rientro in un Target Safety Level accettabile potrebbe prevedere nel frattempo una riduzione del numero dei voli.
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In molte delle sue parti... il testo di Aero Habitat... contiene specifici termini tecnici... quindi non entro nel problema tecnico sollevato nel Comunicato Stampa... Per il momento mi pongo e sottopongo all'Amministrazione Comunale di Sommacampagna... solo un paio di domande:
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1^_ A Goran Svensson dello Swedish Civil Aviation Authority gli assegniamo un incarico prima, per avere una consulenza su quanto stanno realizzando al Catullo e/o nell'immediato intorno... o lo chiamiamo dopo (come a Linate) ad incidente già avvenuto... quando qualche aereo, che non è riuscito a decollare da Verona... possa essere caduto sul Verona Airport Hotel o sulla Città del Vino e del Cibo?
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2^_ Una consulenza assegnata... adesso a Goran Svensson, che dovesse evidenziare delle problematiche per la sicurezza aerea e civile dell'intorno del Valerio Catullo... non sarebbe un'azione più intelligente e preventiva... piuttosto che un "report" su un possibile incidente aereo che avesse da accadere dopo?.
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Concludo questo messaggio con il servizio di TG3 Report che parla dell'incidente di Linate e... per coloro che vogliono approfondire l'argomento in questione, si possono collegare anche qui, su questo sito: http://www.airmanshiponline.com/2002news.htm dove ci sono altre informazioni in merito alle problematiche della sicurezza degli aeroporti e delle aree del loro intorno.
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Dimenticavo... nell'Aeroporto di Linate... come al Catullo di Verona... l'Aerostazione è posta a fine pista... nel posto sbagliato... ovviamente. (vedi foto).
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Anzi a Verona la situazione infrastrutturale... è ancora peggiore di Linate e per vari motivi:
La pista di Rullaggio è ubicata dalla parte opposta della Pista, per questo motivo gli aerei per servirsi di questa... devono dare la precedenza agli aerei in decollo.
L'area di sosta degli aerei -dopo gli ultimi ampliamenti- è oggi ancora più vicina alla pista di decollo... se come a Linate un aereo cadesse li... tutti gli aerei in sosta cadrebbero come birilli.
Tra la fine pista e la recinzione aeroportuale, a Linate ci sono centinaia di metri... a Verona, invece, solo qualche decina di metri.
Il Verona Airport Hotel che vogliono costruire, ricade nella 1^ Zona del Piano di Rischio Aeroportuale e la Città del Vino e del Cibo è a cavallo tra la Zona 1 e la Zona 2.
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Quella "corte agricola" diroccata che vedete vicino all'autostrada, all'inizio del filmato e che poi viene sorvolata dall'aereo in fase di atterraggio sulla pista 22, è il posto dove vorrebbero realizzare il Verona Airport Hotel... da 140 stanze.

Da 4.500 a 20mila... per l'eternità

Da "4.500 a 20mila per l'eternità"... non è il titolo di un film di fantascienza e/o di fantarcheologia, ma è il sogno (o l'incubo) del Presidente dell'Aeroporto Valerio Catullo (e della C.C.I.A.A.) il dott. Fabio Bortolazzi.
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Ma che accidenti hanno sognato... il Bortolazzi & C. per sparare questi numeri da fanta-incubo?
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Una mattina, il Bortolazzi si sveglia e... si accorge che all'Aeroporto Catullo, oggi ci sono "solo" 4.500 posti auto (più altri 2000/2500 di ditte private), che gli rendono solo... 8 milioni di euro all'anno... cosi questo "signore dei cieli" (aeroportuali) ancora assonnato, decide che i parcheggi devono fare spazio non per soli 4500 posti, ma devono diventare 20.000 posti auto... cioè devono essere moltiplicati per 5 volte. Ma per decidere questo deve trovare altri personaggi importanti che siano d'accordo con lui... Deve confrontare questa bella idea che gli è venuta con "qualcun'altro" che possa aiutarlo a sostenere questa sua... "bella onirica pensata".
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Il "Presidente del Catullo", si sveglia del tutto, va in bagno e davanti allo specchio, di prima mattina, per guadagnare tempo, conferisce immanentemente con il "Presidente della Camera di Commercio". Mentre si fanno reciprocamente la barba... il "Bortolazzi Aeroporto" si confronta con il "Bortolazzi Camera di Commercio" e cosi... decidono di quintuplichiare i parcheggi dell'Aeroporto.... da 4.500 a 20.000... creando una bella distesa di lamiere d'auto vicino a Caselle. Tutti e due pensano: "Tanto quelli che abitano li attorno... sono già nella "m...." auto più auto meno... non si accorgeranno di nulla. E il Comune di Sommacampagna come al solito... non dirà nulla".
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Ma il "Bortolazzi CCIAA" che è seduto per assolvere a dei bisogni fisiologici mattutini, quindi più rilassato, ha qualche dubbio e chiede al... "Bortolazzi Aeroporto": "Ma pensi anche di moltiplicare per 5 volte anche il numero degli aerei e dei passeggeri? Hai una aerostazione da terzo mondo, infilato in un "cul de sac"... senza alcuna possibilità di espandersi... ma dove li parcheggi 100.000 aerei all'anno e sopratutto dove li metti 7-8 milioni di passeggeri?".
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"Bortolazzi Aeroporto"... un po irritato con il "Bortolazzi CCIAA" gli risponde subito cosi: "Non c'è problema...tu dimmi quello che devo fare...ed io lo faccio!!! " e poi continua: "gli aerei non rendono nulla... sono i parcheggi che fanno business... Il piazzale di sosta degli aerei lo facciamo su due piani. Sotto quello attuale c'è ghiaia. Scaviamo la ghiaia per fare un bel buco grande... che è altro grande business... Al piano interrato parcheggiamo gli aerei Charter e al piano terra gli aerei di Linea, cosi raddoppiamo il posto-parcheggio per gli aerei per il Catullo".
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Poi dall'altra parte della pista, davanti alla S.V.A.I. c'è un'area dei militari, la famosa "margherita" che noi vogliamo comperare, dove possono starci altrettanti aerei, cosi possiamo triplicare i voli e i passeggeri dell'Aeroporto Catullo. Col tempo gli aerei potranno trasportare 500/600 passeggeri cadauno e cosi arriviamo a 5 volte l'attuale capacità del Catullo. Poi per arrivare a 20.000 posti auto creiamo... sempre qui, in questo "cul de sac" i parcheggi anche per la Fiera e per il Municipio di Verona.
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A questo punto il "Bortolazzi Aeroporto" e il "Bortolazzi CCIAA" dopo essersi reciprocamente convinti... che nel "cul de sac" ci sta di tutto e di più... si stringono la mano e vanno a parlare con il Presidente del Quadrante Europa... dove ci sono già degli esperti in parcheggi di auto. Nel Quadrante Europa... per costruire nuovi magazzini e depositi merci, devono spostare 30/40.000 auto da Verona... verso Caselle, anzi vogliono portare tutte queste auto sotto le finestre dei Cittadini di Caselle. Tutti e tre pensano: "Tanto quelli che abitano a Caselle nella "m....." ci sono già... un po di inquinamento in più... nemmeno se ne accorgono".
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Cosi i "due Bortolazzi" e il Presidente del Quadrante Europa decidono che a 2 km (2000 metri) dal Casello Autostradale di Verona-Nord deve sorgere un nuovo Casello Autostradale sulla A22, per far uscire-entrare le 20.000 auto dall'autostrada, per riempire i parcheggi vicino l'aeroporto... pagare l'obolo del parcheggio... per poi andare in citta con il "people mover".
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Tutto quanto scritto fino adesso sembra solo fantascienza e/o fantapolitica... un film dell'orrore, l'incubo matuttino dei Bortolazzi, poi apro l'inserto del Corriere della Sera, il "Corriere di Verona" di oggi e leggo un articolo di cui ne traggo alcuni paragrafi.
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"Monorotaia elettrica dal Catullo alla Fiera" - Il Piano Bortolazzi: Scalo e collegamento FS all'Aeroporto. Dal Moro: "C'è il finanziamento dello Stato da 20 milioni". Annunciato lo studio di un nuovo progetto per la "mobilità integrata di Verona" in collaborazione con l'AMT e Transmit.
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Se in passato si sono sprecati gli studi e le analisi a sostegno della tesi che è l'asse del Viale del Lavoro il nerbo centrale dell'accesso alla Città, da dotare alla sua estremità (alla Genovesa) di un grande parcheggio scambiatore e di un sistema rapido verso la Fiera e il centro storico, il Presidente della Camera di Commercio Fabio Bortolazzi la pensa in un modo diverso. Per lui, il centro di tutto è l'Aeroporto Catullo (di cui ha assunto la presidenza da un paio di mesi) all'incrocio di due corridoi europei e di due autostrade, l'A4 e l'A22.
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Tanto che ieri è stato annunciato lo studio per un nuovo progetto per la "mobilità integrata di Verona", in collaborazione con l'AMT e Transmit, centro studi dell'Università di Verona. Sul piatto ci sono interventi già pianificati o in altri casi solo immaginati.
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Alla prima categoria appartiene il futuro casello autostradale dedicato al Catullo, per cui c'è un progetto in fase avanzata dell'Autobrennero. Alla seconda, l'aumento della capacità dei parcheggi dell'aeroporto (dai 4500 posti auto di oggi agli oltre 20mila sognati da Bortolazzi), "una monorotaia elettrica (o people mover ndr) che colleghi lo scalo alla Fiera", al Quadrante Europa e al Centro Storico, ma anche un collegamento ferroviario direttamente all'aeroporto, che poi prosegua verso il futuro autodromo di Vigasio...
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Ora mi fermo, perchè mi stanno girando i "polmoni"... Smetto qui di trascrivere l'Articolo del Corriere di Verona... per chi vuole leggerlo tutto... clicca sull'immagine per ingrandirla... Se invece vuoi ascoltare-vedere il servizio su Telearena clicca qui. (il servizio sull'Aeroporto è a 9,40 minuti dall'inizio del TG di Telearena)
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Ovviamente della Valutazione di Impatto Ambientale... che è mancante al Catullo, nel convegno di ieri... i due Bortolazzi: "CCIAA+CATULLO"... nessun cenno. Chissà mai perchè, sulla V.I.A. che manca... tutto tace?
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Nessun cenno in Conferenza Stampa, ovviamente anche del Piano di Rischio Aeroportuale... che forse andrà ad interessare le aree dove voglio realizzare il nuovo Casello Autostradale e nessun cenno della Città del Vino e del Cibo che avrà bisogno di altre migliaia di posti auto...
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Ma le auto... questi qui... le vogliono mettere a strati... come i savoiardi tra la crema pasticciera... nel tiramisù ?