martedì 19 agosto 2008

Caro Sindaco... perchè non vai a parlare con il... Generale: Camporini?


Casualmente, come mi capita spesso, cerco una cosa e ne trovo un'altra e oggi ho scoperto che dal 12 febbraio 2008 il Generale: Vincenzo Camporini è il nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa.
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Ma che c'azzecca Caselle con questa notizia? Apparentemente nulla, ma approfondendo la questione... c'azzecca ... eccome che c'azzecca.
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Leggendo il
Curriculum del Generale ho scoperto questo: "Dopo il brevetto di pilota militare ha prestato servizio per molti anni come pilota F-104 RECCE presso il 3° Stormo di Villafranca. Ha frequentato il corso NATO Defense College nel 1977 e nel grado di Tenente Colonnello ha comandato il 28° Gruppo di Villafranca dal 1979 al 1981".
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Il nuovo Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica... per molti anni ha volato sopra i tetti di Caselle... e quindi... sopra la mia testa.
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Da
questa intervista poi scopro questo:
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D. Meno aerei, meno personale = meno basi? Quali sono ragionevolmente quelle che potranno sopravvivere a questa nuova riduzione? Per anni poi l’A.M. ha avuto la poco esaltante tradizione degli stormi monogruppo con 10 aerei e 12 piloti. A suo avviso quale deve essere la futura consistenza dei gruppi di volo?
R. C’è una esigenza di rivedere in chiave riduttiva la nostra organizzazione, cosa che riguarda anche le infrastrutture. Alcune dovranno essere ridimensionate, altre andranno sicuramente abbandonate. In particolare il discorso sugli aeroporti in eccesso.. è storia vecchia. Quasi tre anni fa fu raggiunto un accordo interministeriale che prevedeva la smilitarizzazione di 15 aeroporti. Non se ne è fatto nulla per questioni tecniche-burocratiche e noi siamo ansiosi di privarci di questo vero fardello. Se l’accordo fosse diventato realtà, noi avremmo potuto conseguire un significativo risparmio di risorse economiche e personale e i ministeri competenti, trasporti e infrastrutture, avrebbero potuto contare su un capitale infrastrutturale indispensabile per realizzare qualunque piano nazionale dell’aviazione civile. Oggi noi siamo ancora formalmente responsabili di aeroporti che non si servono. Speriamo quindi che si arrivi presto a perfezionare la dismissione.
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Nelle Norme Tecniche di Attuazione del P.A.T. del Comune di Sommacampagna, al capitolo "4.3.1.c - Aree soggette a limitazioni e prescrizioni da Ministero della Difesa" , tra l'altro, si può leggere questo:
"Nelle direzioni diverse da quelle di decollo e atterraggio:- fino a una distanza di 300 metri dal perimetro aeroportuale non possono essere costituiti ostacoli che, rispetto al corrispondente tratto del perimetro dell’aeroporto, superino l’altezza di un metro ogni sette metri di distanza dal perimetro stesso";
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Che senso ha quindi inserire nel P.A.T. il Piano di Assetto del Territorio del Comune di Sommacampagna un vincolo di questo genere, per un Aeroporto Militare, che "dovrebbe" essere in dismissione?
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Non sarebbe il caso che... il Sindaco di Sommacampagna chiedesse un appuntamento al Capo di Stato Maggiore della Difesa, per accelerare la dismissione dell'Aeroporto Militare di Verona?
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Non sarebbe il caso che... il Sindaco di Sommacampagna... coinvolgesse i Parlamentari Veronesi affinchè questa dismissione da Aeroporto Militare a Civile... sia da accelerare?
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Una cosa è certa, come evidenziato dalla immagine... tratta dalla Carta delle Fragilità del P.A.T., nell'area che è posta entro i 300 metri dal perimetro dell'Aeroporto Militare... esistono vincoli dei militari che limitano l'edificazione.
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In questo modo l'Aeroporto Civile può acquistare terreni senza alcun valore... poi quando ci sarà la dismissione dell'Aeroporto Militare... questi terreni varranno cento volte di più.
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Ma il mio Sindaco... ste cose le comprende... o non ci arriva?