sabato 27 giugno 2009

Catullo. Bortolazzi ai parlamentari: "L'Aeroporto in picchiata"... [ ed è appena iniziata ].

Era giovedi scorso quando sull'Arena appariva questo articolo: "Il Catullo fa rotta in Iraq per cercare il rilancio"... e dato che ultimamente ho consumato tutte le mie risorse nello scrivere "satiricamente" in merito AGLIEX, (la ex Maggioranza del Consiglio Comunale uscito sconfitto dalle elezioni comunali) giovedi... mi ero impedito di commentare una notizia del genere... che sinceramente mi sembrava, appunto, "Satira Aeroportuale". Per risanare i debiti dell'Aeroporto Catullo... vanno a creare altri debiti in Iraq ? Mahh!!!
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Ormai scrivere sul blog... di quello che succede all'Aeroporto Catullo... è come sparare sulla Croce Rossa... meglio evitare... è una infrastruttura che sta morendo soffocata dai debiti... e per non morire... ad esempio... il Presidente, nell'articolo di Giovedi dichiarava: "Pensiamo all’ampliamento dei parcheggi, necessità molto sentita dalla clientela e che ci consente di ottenere nuove entrate". Peccato, caro Presidente, che hai iniziato una guerra contro delle Aziende che non hanno intenzione di perdere... quando avresti potuto trovare degli alleati.
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Ri-peccato poi che il primo round - della battaglia dell'Aeroporto, contro gli imprenditori locali che esercitano la stessa attività di Parcheggio Auto - la Catullo S.p.A. l'abbia già persa, come avevo scritto in questo messaggio: Accesso agli atti? C'è accesso e accesso per avere l'accessibilità... Ma per l'Ambiente l'accesso... è dovuto.
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Ma torniamo all'articolo dell'Arena di oggi, che viene anticipato nella prima pagina con la sottostante immagine e con scritto questo: Catullo. Bortolazzi ai parlamentari: "L'Aeroporto in picchiata"... ed io aggiungo: "...ed è appena iniziata".
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Un articolo dell'Arena di oggi... che ha questo titolo: «Il Catullo rischia la paralisi» con questi sottotitoli: "EMERGENZA AEROPORTO. Il presidente Fabio Bortolazzi scrive ai parlamentari per chiedere aiuto e risorse. Il sabato e la domenica le giornate più critiche"... e: "Pochi controllori di volo per il traffico estivo dei charter, aerei in ritardo, problemi di sicurezza e di gestione".
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Un articolo dell'Arena che comincia male... "Dopo mesi passati a discutere se è meglio allearsi con Venezia o con Milano, dopo le notizie che vedono la società impegnata su nuovi fronti per la costruzione di nuovi aeroporti (a Mosul, nel Kurdistan iracheno) o l’acquisizione di nuovi scali (dall’Ucraina a Bratislava), si conferma che i problemi più grossi sono sulla pista di casa".
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E un articolo poi... che... finisce peggio: "Non ultimo, tutto questo avrà un pesante contraccolpo sulle casse, già provate da un deficit di 5,8 milioni di euro. Bortolazzi prevede infatti una «drastica riduzione dei ricavi della società di gestione con pesanti riflessi occupazionali»".
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Se nell'articolo poi, per caso, cercate qualche frase relativa alle problematiche ambientali e opere e/o interventi finalizzati a mitigare gli impatti negativi sul territorio e le popolazioni contermini all'Aeroporto... evitate di leggere l'articolo... tanto per il Presidente... i problemi Ambientali... non esistono.
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Ma nella stessa pagina 7 della Cronaca di Verona, c'è un'altra parte del Giornale che è occupata dalla Rubrica: "La Posta della Olga", in cui c'era questo titolo: "Che non siano troppe tutte queste idee per sanare il Catullo" correlato anche da questa vignetta.
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E credo che piuttosto che riprodurre l'articolo che parla dell'Aeroporto, forse è meglio ricopiare l'intervento della "Olga", nella sua rubrica, dove si legge quanto sotto riportato. [tra parentesi la traduzione dal dialetto veronese alla lingua Italiana].
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«Siamo stati, io e il mio Gino, a cena dal cinese Tan detto Tano [Gaetano] e dalla moglie Lin detta Wanda che hanno festeggiato il compleanno lo stesso giorno per risparmiare sugli inviti, come costuma [si conviene] dalle loro parti» scrive la Olga. C’erano anche il fascista Trisorco con la moglie Nerina e la Beresina col moroso [fidanzato] settimanale che, essendo il capo di una banda di motociclisti, è tutto tatuato e ci ha mostrato volentieri i tatuaggi, anche quelli dentro le mudànde [Mutande].
Tra tanti discorsi, el Tano [il Gaetano] ha tirato fuori quello dell'aeroporto Catullo che conosce bene perché non passa giorno che non vada a caricare sulla sua Ape [triciclo della Piaggio] gli immigranti cinesi che arrivano via Fiumicino. El Tano [Il Gaetano] ha detto che il presidente non dorme di notte, e tanto meno di giorno, per colpa delle troppe idee che gli màsenano [macinano] dentro. Sono così tante che, a forza di spingere da dentro par vègnar fóra, [per uscire fuori] gli stanno sbusàndo [bucando] la testa come un colapasta [scolapasta] e quelle che non hanno la forza necessaria per vègnar fòra, [per uscire fuori] si materializzano in brùfoli col pus» [brufoli con essudato di una infiammazione purulenta].
«L’idea che gli ha fatto il buso [buco] più grosso è quella dell’aeroporto da costruire in Iraq, zona curda, da dove dice che potranno arrivare i turisti di domani di cui Verona ha bisogno per colmare i bùsi [buchi] lasciati dai turisti di ieri. "È la gente che spende o sarà il solito mordi e fuggi?" ha chiesto il mio Gino.
"Sono pòri desgrassià [poveri disgraziati] - ha risposto il cinese - che, più che mordere, finora sono stati smorsegàti, [morsicati] ma el presidente el mira [il presidente mira] prima di tutto a ciapàr la pila [prendere i soldi] della costrussione [costruzione]dell'aeroporto, dopodiché se qualcuno monta [sale] su un aereo per venire a Verona, se pól ciavàrlo su le baléte de gelato [si può fregarlo sulle palline del gelato] ma niente di più".
El Tano [Il Gaetano] ha dimostrato di essere molto informato perché ha detto che el [il] Bortolazzi costruirà aeroporti anche in Ucraina e in tutti i posti dove mancano. Con gli aeroporti che ci sono già, invece, stringerà accordi in modo da scambiare i passeggeri: esempio, quei de Venèssia [quelli di Venezia] si imbarcheranno a Verona e viceversa».
«Insomma el presidente el pensa che con i schei [il presidente pensa che con i soldi] curdi e con tutto il resto, in un paio di anni il Catullo si rimetterà in sesto e se ne sbatterà la balle [si batterà uno contro l'altro i testicoli] della crisi del trasporto aereo mondiale.
"Ma non farebbe meglio el [il] presidente a mettere prima ordine in casa sua, cioè al Catullo, dove per la carenza dei controllori di volo il traffico è incasinato e gli aerei hanno ritardi di ore?" ha chiesto el Trisorco, sollevando la bocca dal piatto de pastissàda de cavaléte [pasticcio di cavallette].
"Sì - ha risposto il Tano - ma per farlo occorrerebbe un'idea piccola mentre el presidente el g'à tute idee grandi e co la pònta che sbùsa» [il presidente ha idee tutte grandi e con la punta che bucano].
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E' evidente che anche oggi, di nuovo, mi evito di commentare l'ennesimo articolo sull'Aeroporto Catullo e, come dice la "Olga"... sulle "idee con la punta che bucano" del Presidente, anche perchè la "Satira Aeroportuale", oggi, appunto, l'ha già scritta la "Olga" sull'Arena.
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Ma una domanda me la pongo... visto che all'Aeroporto Militare di Verona-Villafranca, gli aerei militari rappresentano solo il 5% dei Voli complessivi che atterrano-decollano dal Catullo... non è che... oltre ai debiti - che ci sono già - se ne devono aggiungere degli altri per pagare i controllori di volo?
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E se alla fine della "picchiata" della Catullo S.p.A.... c'è la mancata V.I.A. e la mancata V.A.S. che succede al Presidente dell'Aeroporto? Un ammarraggio (se va bene) in un mare di "M...a" Ambientale?