sabato 21 febbraio 2009

Cargo precipita e si incendia in decollo. Se fosse accaduto a Caselle, dove sarebbe caduto?

Su Aero Habitat, un ennesimo Comunicato Stampa... che avvisa di un altro incidente aereo.
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Il 20 febbraio intorno alle 04.10 del mattino un velivolo cargo Antonov 12 nella fase di decollo da Luxor in Egitto è precipitato arrestandosi a circa 700 metri oltre il fine pista.
Il volo LFT-1015 Aerolift Antonov AN-12, immatricolato S9-SVN in ferry flight (volo di trasferimento) da Entebbe (Uganda) a Nikolaev (Ukraine) con cinque membri d’equipaggio – rimasti vittime dell’incidente - aveva dirottato a Luxor per uno scalo tecnico dovuto a mancanza di carburante. Fonti Ucraine – da verificare – avrebbero riferito che il velivolo aveva registrato una perdita di carburante.
Dopo il rifornimento – secondo alcuni testimoni – un motore avrebbe preso fuoco poco dopo il distacco dalla pista, il velivolo si sarebbe incendiato nello schianto con il suolo
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Se l'Aereo fosse caduto a Caselle con le stesse "modalità"... questo sarebbe caduto appena oltre i tetti della Corte Palazzina, dove volevano realizzare un Hotel da 140 stanze... e dopo aver sfiorato l'Hotel avrebbe preso in pieno... le "Cantine" da 8.900 mq della Città del Vino e del Cibo... un centro Commerciale-Fieristico-Direzionale che vogliono (volevano) realizzare in testa pista dell'Aeroporto Catullo.
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Visto questo ennesimo incidente aereo... pubblico oggi un altro Comunicato Stampa di Aero Habitat a titolo: Catullo, Airbus 320 rientra per surriscaldamento ai freni di pochi giorni fa in cui si scriveva questo:
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L’ANSV e l’ENAC non hanno ancora diramato alcuna nota sull’inconveniente grave – Aerohabitat che l’evento debba essere classificato in tal modo – riguardante il velivolo A320 immatricolato EI-DNP della Wind Jet che nella giornata di sabato 14 febbraio, dopo aver decollato da Verona – Catullo con destinazione Mosca aeroporto Domodedovo, è rientrato a terra.
Il volo sarebbe rientrato dopo aver raggiunto la quota di crociera di 35.000 piedi, mentre stava sorvolando lo spazio aereo Ungherese, a causa di un persistente “surriscaldamento all’impianto dei freni”.
I 130 turisti russi dopo una vacanza montana nel Sud Tirolo – Alto Adige e l’equipaggio, sarebbero rientrati dopo quasi un’ora dal decollo per atterraggio precauzionale, probabilmente anche in emergenza con l’assistenza dei vigili del fuoco e dei mezzi di soccorso e l'attivazione dell’allarme predisposto in aeroporto. Le operazioni di rientro sono state regolari, senza alcuna conseguenza per viaggiatori e aeromobile.
I passeggeri alcune ore dopo hanno potuto riprendere il volo con un altro aeromobile reso disponibile dalla stessa Wind Jet.
Aerohabitat tuttavia – nonostante tutto sia finito bene – ritiene che tali emergenze e/o atterraggi precauzonali debbano essere pianificati su scali aerei che dispongono di almeno due piste e che la pista per tali rientri – con aeromobili spesso a pieno carico e con una richiesta di pista necessaria per l’atterraggio superiore alla norma – debbano avvenire su piste di almeno 3500 metri di lunghezza.
Tale esigenza risulta maggiormente indispensabile qualora il malfunzionamento tecnico del velivolo riguardi – com’è avvenuto nel caso dell’Airbus 320 - l’impianto frenante dell’aeromobile, strumento indispensabile per la decelerazione del velivolo in pista.
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Se per fare atterrare un aereo in sicurezza... serve un pista lunga 3,5 km... e visto che quella dell'Aeroporto Catullo è lunga solo 3,0 km... dalla parte di Caselle questo proungamento proprio non ci sta proprio... perchè da questa andrebbe ad interessare l'Autostrada "A4" e la Corte Palazzina...
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Se devono prolungare la pista di 500 metri... devono farlo dalla parte opposta, cioè verso Villafranca... come è già previsto nel progetto del Piano di Sviluppo Aeroportuale del Catullo.
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E se l'aereo che aveva avuto problemi tecnici, tanto da dover rientrare all'aeroporto - avendo i freni rotti - avesse proseguito oltre il fine pista... sarebbe andato a fermarsi sull'Autostrada e/o sulla Corte Agricola?
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Perchè l'Aeroporto non ha mai... obiettato nulla in merito a quello che volevano costruire in fine pista al Catullo... anzi... nell'Accordo di Concertazione era previsto invece che: "il Comune di Sommacampagna propone quindi di individuare in prossimità dell'Aeroporto Valerio Catullo e dell'abitato di Caselle, due ambiti territoriali, identificati nell'allegato elaborato illustrativo con le sigle B e B1, da destinare (nel P.A.T. e/o nel P.I.) rispettivamente ad insediamenti urbanistici per “servizi aeroportuali” e “insediamenti di scala sovra-comunale”, quest'ultimi aventi carattere di tipo commerciale, direzionale e fieristico-espositivo e la relativa viabilità di servizio, che potranno costituire nella futura programmazione, ai sensi del presente accordo, “Ambiti Territoriali Omogenei” in di interesse sovra-comunale.
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Domanda... chi all'interno dell'Aeroporto, a livello Dirigenziale, ha collaborato, ha predisposto e quindi ha anche poi studiato, assieme con il Comune di Sommacampagna, l'Accordo di Concertazione, che poi non è stato nemmeno inserito nel P.A.T.?
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In base a questo accordo ho già anche scritto nel messaggio a titolo: Esposto alla Procura della Repubblica... dove , tra l'altro, avevo segnalato anche questo:
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E) La “mancanza della sottoposizione alla V.I.A.” dell’Aeroporto Catullo può in qualche modo aver favorito l’acquisto di terreni limitrofi all’Aeroporto in particolare gli acquisti effettuati da società riconducibili alla C.I.S. S.p.a di Villafranca per progettare il: “Verona Airport Hotel” e la: “Città del Vino e del Cibo”?
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Visto quello che è accaduto nel P.A.T. quando il 19 Gennaio 2009 questo è stato adottato e visto che le aree di cui sopra - pur con l'Accordo di Concertazione - non sono state inserite nel P.A.T. ... non è che qualcuno... si sia attapirato?
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Altra strana coincidenza... mentre il Comune di Sommacampagna approvava il P.A.T., sempre entro il 19 gennaio 2009... l'Aeroporto doveva rispondere alla Commissione Europea in merito alla "mancanza di V.I.A.".

Why? Perchè l'Ing. Zerman non lavora più all'Aeroporto Catullo?

Oggi è sabato, e visto che stasera a "San Remo" ci sarà... Annie Lennox, una tra le mie cantanti preferite, che dopo 17 anni ricanterà quella stupenda canzone che è "Why"... (Perchè) allora mi sono posto una domanda: "Why? Perchè l'Ing. Zerman non lavora più all'Aeroporto Catullo?
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L'ing. Zerman è quel signore che nella foto (il secondo da destra) ha davanti il P.C. portatile aperto... quando nel giugno 2007 sono state illustrate le nuove procedure di decollo dell'Aeroporto Catullo.
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Dal Comunicato Stampa dell'Aeroporto a titolo: APPROVATE LE NUOVE PROCEDURE ANTIRUMORE DEL CATULLO si può leggere questo: “La nuova procedura licenziata dall’Enac con il contributo e la supervisione dello Stato Maggiore dell’aeronautica – spiega il direttore Zerman – è il risultato di anni di lavoro della commissione antirumore che ha provveduto, con la collaborazione di tutti gli enti partecipanti, al monitoraggio acustico e alla simulazione con modelli matematici dell’impatto sulle zone interessate ai decolli, all’analisi delle rotte, alle misurazioni fonometriche nelle aree critiche, alla simulazione di diverse rotte possibili, sino alla scelta del tracciato migliore dal punto di vista acustico, compatibilmente con le esigenze tecniche e di sicurezza degli aeromobili”.
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A mio avviso, quelle "nuove" procedure di Decollo, visto che creavano nuovi impatti su nuove aree dell'intorno Aeroportuale... dovevano essere sottoposte a V.I.A. - Valutazione di Impatto Ambientale, ma nemmeno "di questo" nulla è mai stato fatto e "di questo"... credo sia da doversi chiedere all'ing. Zerman.
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Ma chi è l'Ing. Zerman, che ripeto ho conosciuto personalmente quando, nel 2001, ero stato in Commissione Ambientale Aeroportuale... e di questo ne avevo scritto in questo messaggio: Aeroporto Catullo (o Brescia): altre 4 piazzole di sosta per gli aerei... senza la V.I.A.? dove tratto da un articolo: "Cambio ai vertici per gli scali di Brescia e Verona. Ad Antonio Zerman anche la direzione centrale dell’area tecnico operativa", un articolo pubblicato il 24 Dicembre 2007, appare che: "Da questo mese, la direzione centrale dell’area tecnico operativa è affidata a Antonio Zerman, che somma il nuovo incarico a quello già in corso di direzione del settore infrastrutture. Si crea così un organismo di direzione che unifica le funzioni operative con quelle infrastrutturali, in vista di progetti di pianificazione e sviluppo dei due scali."
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Quindi l'Ing. Zerman, dal Dicembre 2007, era anche il Responsabile dell'Area Tecnico Operativa oltre ad essere già stato - ed essere ancora - il Direttore del Settore Infrastrutture... una persona che quindi doveva "sapere e conoscere" in merito alla V.I.A. - Valutazione di Impatto Ambientale, anche perchè come riportato in una articolo de "Il Verona" a titolo: "Limiti all'Impatto Acustico. Il Catullo ha nuove regole", l'Ing. Zerman viene cosi definito: "Responsabile delle procedure di controllo e di mitigazione ambientale degli scali di Verona e Brescia".
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Quindi l'Ing. Zerman era il Responsabile della V.I.A. e della V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) dell'Aeroporto Catullo?
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L'ng. Zerman era stato relatore anche a questo convegno: LA VALUTAZIONE DI COMPATIBILITÀ IDRAULICA E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE: ASPETTI NORMATIVI E TECNICI intervenendo su questo argomento: "Il sistema di raccolta e smaltimento per dispersione delle acque meteoriche del piazzale di sosta aeromobili dell’Aeroporto “Valerio Catullo” di Verona Villafranca. Ing. Antonio Zerman, Direttore Infrastrutture Aeroporto Valerio Catullo S.p.a."
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Si parla ancora dell'Ing. Zerman anche in questo altro Comunicato Stampa dell'Aeroporto: LA CATULLO OTTIENE IL RINNOVO DEL “CERTIFICATO DI AEROPORTO” in cui si legge questo: "Il Certificato di Aeroporto, che ha validità triennale, è stato ottenuto dal Catullo nel novembre 2004 dopo essere stato sottoposto a una serie di verifiche per attestare la conformità dello scalo al “Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti” dell’ENAC e dell’ICAO (International Civil Aviation Organization). Il riconoscimento ottenuto oggi sta a indicare che “la Catullo ha ancora una volta superato tutte le verifiche e mantenuto i requisiti di sicurezza delle infrastrutture, degli impianti e delle operazioni aeroportuali; - ha sottolineato il direttore centrale dell’area tecnico operativa, Antonio Zerman - ha confermato la presenza di un’idonea organizzazione, con relative responsabilità e una corretta ripartizione delle risorse finalizzate alla sicurezza”.
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Il sottoscritto può sostenere che se qualche Dirigente - dentro l'Aeroporto - doveva preoccuparsi della V.I.A. e della V.A.S. dell'Aeroporto, questo Responsabile doveva essere l'Ing. Zerman? Io credo di si. Se qualcuno aveva responabilità sulla mancanza di V.I.A. e di V.A.S. credo che queste responsabilità erano in capo a questo Dirigente.
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Poi il 19 Dicembre 2008, all'Aeroporto Catullo e per conoscenza a tanti altri, arriva una lettera della Commissione Europea, che ha questo oggetto: "Richiesta di informazioni della Commissione Europea in merito ad un reclamo relativo al mancato assoggettamento alla procedura di VIA dell'Aeroporto Valerio Catullo".
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Entro il 19 gennaio 2009, la Commissione Europea, voleva delle risposte in merito, risposte che l'Aeroporto Catullo invia in data 21 gennaio con una lettera avente questo oggetto: "Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca. Valutazione di Impatto Ambientale: richiesta di informazioni della Commissione Europea".
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Solo pochi giorni fa, nel tentativo di chiedere un appuntamento all'Ing. Zerman, come ho scritto in questo messaggio: Che succede al Catullo? scopro che l'Ing. Zerman... "non lavora più all'Aeroporto Catullo".
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In merito a questo nuovo aspetto - inaspettato - ho quindi inviato una precisa richiesta alla Direzione Generale dell'Aeroporto, come ho scritto in questo messaggio: Ho scritto all'Aeroporto Catullo... ora mi aspetto una risposta in cui, tra l'altro chiedo: 2° Oltre a queste domande, non ritiene che per l'Aeroporto Catullo da Lei rappresentato, forse, sarebbe stato di interesse della Commissione Europea avere conoscenza anche delle motivazioni e del perchè: l'Ing. Zerman non svolge più l'attività lavorativa e/o professionale presso la Catullo S.p.A. qualora questo avesse a relazionarsi sulla questione V.I.A. e V.A.S.?
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Ho chiesto di ottenere una risposta urgente... aspetto ancora fino a lunedi e se entro quel giorno non ricevo risposta dall'Aeroporto, poi la stessa e_mail la invio alla Commissione Europea, al Sindaco e alla Procura della Repubblica... affinchè loro chiedano spiegazioni in merito.
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Un dato è certo: L'ing. Zerman non lavora più al Catullo e per una strana coincidenza questo sembra sia successo dopo che alla Catullo è arrivata la lettera della Commissione Europea e dopo che la Catullo S.p.A. ha dichiarato che è stato assegnato l'incarico di predisporre la V.I.A.
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Io ho necessità di relazionarmi con la Commissione Europea e questa informazione mi è fondamentale... Perchè, ora che è stato assegnato l'incarico di predisporre la V.I.A. (o la V.A.S.)... l'Ing. Zerman non lavora più al Catullo?.
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Gli scenari possono essere questi:
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L'ing. Zerman si è dimesso per un altro incarico più prestigioso presso altro aeroporto e/o altra grande azienda. In questo caso... ci sarebbe stato una festa annunciata con un comunicato stampa dell'Aeroporto. Ma questa notizia... non l'ho letta.
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Per l'ing. Zerman è arrivato alla tempo della pensione (ma mi sembra giovane) e quindi ha terminato di lavorare per il Catullo. In questo caso... ci sarebbe stato una festa annunciata con un comunicato stampa dell'Aeroporto. Ma non l'ho letto.
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L'ing. Zerman doveva preoccuparsi della V.I.A. e della V.A.S. e ora che la Commissione Europea... sta verificando se vi è stata infrazione alla Direttiva CE, potrebbe essere diventato il "capro espiatorio"... su cui scaricare tutte le colpe della Dirigenza del Catullo e pertanto il rapporto di lavoro potrebbe essere stato bruscamente interrotto.
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Se per caso e per l'ing. Zerman, si fosse concluso il rapporto di lavoro presso l'Aeroporto - per giusta causa - "perchè hanno assegnato allo stesso Dirigente la mancanza di V.I.A. e di V.A.S. dell'Aeroporto", allora questa informazione deve essere comunicata alla Commissione Europea... e questo deve farlo l'Aeroporto entro lunedi prossimo... altrimenti poi la Commissione Europea... verrà informata dal sottoscritto... al fine che siano chieste spiegazioni alla Catullo S.p.A.
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La domanda mi sembra chiara e inequivocabile: Why? Perchè l'Ing. Zerman non lavora più all'Aeroporto Catullo?
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E se nei giorni scorsi e/o nelle ultime settimane, all'Aeroporto Catullo, fosse stato concluso un rapporto di lavoro... "consensuale" tra le parti... a quanto ammonterebbe allora la "liquidazione" che sarebbe stata versata all'Ing. Zerman?.
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Se l'Ing. Zerman fosse stato "liquidato" per il lavoro svolto all'Aeroporto in particolare per questi ultimi 10 anni, periodo in cui l'Aeroporto è cresciuto senza la V.I.A. e senza la V.A.S. e quindi senza aver fatto spendere alla Catullo S.p.A. tutti quei i milioni di euro che doveva spendere per mitigare, compensare e ripristinare i danni ambientali... come cittadino di Caselle... che ha subito queste conseguenze di questa violazione... posso chiedere di essere "liquidato" tanto e quanto ha ricevuto l'Ing. Zerman?
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Qualsiasi decisione la Commissione Europea abbia da determinare nei prossimi giorni, che ricordo - determina in base alle informazioni che le forniscono le autorità nazionali - credo sia arrivato il momento di chiedere l'applicazione del capitolo VI° del D.Lgsl. 4-2008 - SISTEMA SANZIONATORIO E DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI.
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P.S. _ Ovviamente poi ci sono altri 4.485 abitanti di Caselle da "liquidare"... non solo il sottoscritto.