sabato 12 gennaio 2008

Rumore Aeroportuale... qualcosa si muove?

Ho scoperto una informazione che mi sembra interessante, il documento riguarda: "Il ruolo del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare nel governo del problema del rumore aeroportuale: linee di indirizzo".

Secondo questo schema le autostrade e gli aeroporti devono predisporre degli interventi finalizzati a contenere gli inquinamenti da rumore.
In particolare questo documento si occupa di: "Il rumore aeroportuale: lo stato dell’arte, i compiti delle Agenzie e i rapporti con gli altri attori".
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Secondo questo documento e nel rispetto delle Direttiva 2002/49/CE e del Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 194, Art. 4. devono essere redatti dei Piani d'azione, con queste tempistiche:
1. Entro il 18 luglio 2008:
b) le società e gli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, tenuto conto dei risultati della mappatura acustica di cui all'articolo 3, elaborano e trasmettono alla regione od alla provincia autonoma competente i piani di azione e le sintesi di cui all'allegato 6, per gli assi stradali principali su cui transitano più di 6.000.000 di veicoli all'anno, per gli assi ferroviari principali su cui transitano più di 60.000 convogli all'anno e per gli aeroporti principali. Nel caso di infrastrutture principali che interessano più regioni gli stessi enti trasmettono i piani d'azione e le sintesi di cui all'allegato 6 relativi a dette infrastrutture al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio ed alle regioni o province autonome competenti.
2. Nel caso di servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture ricadenti negli agglomerati di cui al comma 1, lettera a), i piani d'azione previsti al comma 1, lettera b), nonchè le sintesi di cui all'allegato 6, sono trasmessi entro il 18 gennaio 2008 all'autorità individuata al comma 1, lettera a).

Aeroporto, benefici generati per i Cittadini.

Dal sito web dell'A.N.C.A.I. - Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali Italiani, vorrei segnalare un altro piccolo problema, che evidenzia quali sono i rapporti tra la "Citta Aeroportuale" (tutto quello che costituisce l'intorno dell'Aeroporto) e la Città urbana, le comunità di persone... che vivono nelle adiacenze di un qualsiasi aeroporto Italiano.
Quanto sto scrivendo è conseguente alla mia lettura di un articolo pubblicato sulla loro rivista del Dicembre 2004 che aveva questo titolo: "Benefici generati per l'Ente Locale" ed evidenziava che nel 2004 vi erano questi incassi:
Tassa Bucalossi. Nessun incasso
Tassa I.C.I. Nessun incasso
Tassa Addizionale Comunale. Nessun incasso
(nel 2004 non era ancora stata applicata detta tassa)
Tassa I.R.E.S.A. Nessun incasso
(nel 2004 pur essendo una legge del 2000, non era ancora operativa ad esclusione della Lombardia)
Accantonamento del 7% del capitale. Nessun intervento
(nel 2004 non era ancora operante la legge 447/1995 legge quadro sull'inquinamento acustico)
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Oggi, a 3 anni da quell'articolo pubblicato sulla Rivista dell'A.N.C.A.I, una qualsiasi "Città Aeroportuale", tipo l'Aeroporto Catullo... crea qualche benificio agli Enti Locali dell'intorno?
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Nota Bene: Relativamente alla Addizionale Comunale sui Diritti d'Imbarco, devo segnalare che dal sito del Ministero delle Finanze, appare che, al comune di Sommacampagna, per l'anno 2005 sono stati assegnati 151.123,33 euro, per l'anno 2006 sono stati assegnati: 182.272,51 Euro. Con questi valori, sicuramente nel 2007, l'importo erogato sarà superiore ai 200.000 euro.
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P.S. La foto raffigura le curve isofoniche dell'Aeroporto di Barcellona... e mi sia permesso di sottolineare e di evidenziare che le tre zone: A, B e C ricomprese entro i valori di 75, 70 e 65 dB sono molto ampie. Coprono superfici molto più estese di quelle che finora ho potuto vedere per gli aeroporti italiani. Vedremmo come saranno le curve isofoniche dell'Aeroporto di Verona.

Aeroporto Catullo... allarme impatto volatili.

Dal sito di Aero Habitat, ricopio questo intervento, che poi alla fine commento:
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Nella prima metà del 2004 i riscontri apparivano del tutto soddisfacenti, al punto che anche la LIPU in un comunicato stampa aveva commentato favorevolmente una prima fase di ricerca sul campo: "47 specie all’aeroporto di Verona, 48 in quello di Brescia. Ma il pericolo "birdstrike", ossia l'impatto tra gli uccelli e gli aerei, è molto basso e limitato dalla presenza di sole tre specie problematiche."
E' quanto emerge da una ricerca realizzata dal settore Ecologia Urbana della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) per conto della Aeroporti del Garda S.p.A., società di gestione degli Aeroporti "V. Catullo" di Verona Villafranca e "G. D’Annunzio" di Brescia Montichiari, al fine di studiare la presenza di avifauna nei due ambiti aeroportuali.
Ben diverso da quanto riportato dalla “Relazione annuale sull’attività del Bird strike Committee Italy” per il 2006 dell’ENAC e divulgato nell’estate 2007. Nell’elenco degli scali italiani l’indice del Catullo di Verona è contrassegnato in rosso. Con 5.1 eventi ogni 10.000 movimenti ha, infatti, superato la soglia di allarme.
Nel 2006 ha registrato 21 eventi di impatto volatili su 40.746 movimenti (somma degli atterraggi + decolli). Ha l’indice in rosso ed è in compagnia di altri nove scali della Penisola. Le conclusioni della LIPU appaiono perciò contraddette dai fatti.
Mentre occorre ricordare che questo dato sottostima gli eventi – lo fa doverosamente anche il Rapporto 2006 – ed è utile perciò ribadire come gli impatti riportati costituiscano solo il 20% di quelli reali. Quali sono i dati della stagione 2007? Sono migliorati, peggiorati?
Ad aggravare una critica condizione contestuale – quali potrebbero essere le ragioni/cause della presenza dei volatili è un obiettivo che avrebbe dovuto essere immediatamente perseguito – è tuttavia un ulteriore riscontro del Rapporto BSCI ENAC 20006.
Nell’adeguamento dei singoli scali aerei alle misure per fronteggiare questa primaria questione per garantire la sicurezza ai voli il Catullo di Verona sconta due carenze, almeno alla data di stesura del documento analizzato e che riguardano:
- il Piano Antivolatili presentato
- il Piano Antivolatili valutato dal Bird Strike Committee Italy (BSCI)

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Articolo, invece, che non commento... (basta visionare il video) ma che concludo qui, con un solo invito a leggere questo precedente altro mio messaggio: Discariche... Uccelli e... Aeroporto
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Se cliccate sull'immagine di questo messaggio (o qui a lato), si apre un video di YouTube e potete verificare l'effetto di un piccolo uccellino... che crea ad un aereo, quando questo volatile impatta con uno dei motori.

I.R.E.S.A. ...oltre il danno... la beffa?

L'I.R.E.S.A. è... l'Imposta Regionale sulle Emissioni Sonore degli Aerei.
E' stata istituita con la Legge n° 342 del 21 Novembre 2000 (artt. 90, 91, 92, 93, 94 e 95).
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Il primo comma dell'art. 90 cosi recita:
A decorrere dall’anno 2001 è istituita l’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili il cui gettito è destinato prioritariamente al completamento dei sistemi di monitoraggio acustico e al disinquinamento acustico e all’eventuale indennizzo delle popolazioni residenti delle zone A e B dell’intorno aeroportuale come definite dal decreto del Ministro dell’ambiente del 31 ottobre 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 267 del 15 novembre 1997. L’imposta stabilita nella misura di cui all’articolo 92 è dovuta ad ogni regione o provincia autonoma per ogni decollo ed atterraggio dell’aeromobile civile negli aeroporti civili.
Il terzo comma dell'art. 90 cosi recita:
La ripartizione del gettito dell’imposta viene effettuata al proprio interno da ciascuna regione e provincia autonoma sulla base dei programmi di risanamento e di disinquinamento acustico presentati dai comuni dell’intorno aeroportuale ed elaborati sui dati rilevati dai sistemi di monitoraggio acustico realizzati in conformità al decreto del Ministro dell’ambiente del 20 maggio 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 225 del 24 settembre 1999.
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Premesso che il sottoscritto non se ne intende di Bilanci, come mai l'I.R.E.S.A. è prevista nelle somme incassate a Bilancio della Società Valerio Catullo S.p.A. (vedi pag. 29 per un importo di 853.000 euro) ma di questa Tassa Regionale, non trovo poi nessuna indicazione e/o entrata nel Bilancio della Regione?
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Dove vanno a finire i soldi che l'Aeroporto incassa ... e che dovrebbe versare in Regione? Se qualcuno dei lettori del blog... se ne intende di Bilanci, potrebbe aiutarmi a capire dove sono finiti questi soldi?
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In particolare che significa la frase: "debiti per" come indicata più volte in questo paragrafo tratta dalla pagina 29 del Bilancio Consolidato del Valerio Catullo.
Nella voce debiti tributari sono compresi i debiti per il saldo IRAP anno 2006 per € 207 mila, debiti per ritenute IRPEF professionisti e dipendenti per € 698 mila, debiti per l’imposta regionale sul rumore per € 853 mila e debiti per addizionale comunale ex art. 2, comma 11, L. 24.12.2003 n.350 e successive modifiche per complessivi € 6.788 mila.
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Delle volte a pensar male... dicono... che ci si indovina.
Non è che l'Aeroporto incassa i soldi e poi non li può versare in Regione?
Se sul Bilancio della Regione questi soldi "già incassati" non ci sono... dove sono?
Non sarebbe il caso che i "comuni inquinati" dagli aeroporti... si dessero una mossa?
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I soldi incassati dall'Aeroporto Catullo per l'I.R.E.S.A. negli anni 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006 e 2007 dove sono finiti e.. come sono stati spesi? Ma quanti saranno tutti questi soldi, incassati in sette anni?
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Oltre il "danno" di essere danneggiati dal rumore aeroportuale... noi cittadini di Caselle, subiamo la "beffa" di non poter spendere gli introiti dell'I.R.E.S.A. per elaborare dei progetti per il risanamento e il disinquinamento acustico?
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Un contributo, un aiuto e quindi una risposta di supporto dall'Assessore al Bilancio del Comune di Sommacampagna... (vedi foto) con un preciso e urgente intervento presso la Regione Veneto... sarebbe molto gradita.
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Da parte mia, ho effettuato una breve ricerca... i cui risultati li ho scritti in "I.R.E.S.A.-NOTE". In ogni caso altre informazioni su questa Imposta Regionale possono essere tratte e verificate sul sito Web della Regione Lombardia. Informazioni che ho riportato nelle mie note.
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Concludo con una notizia ANSA del 08/03/2006
LAZIO - SI' PRELIEVO TASSA EMISSIONI SONORE AEREI

La Regione Lazio potra' accedere alla riscossione dell'imposta sulle emissioni sonore degli aeromobili civili (Iresa). Lo ha sancito l'emendamento approvato ieri in tarda serata dal Consiglio regionale riunito alla Pisana per l'esame del bilancio 2006. ''Lemendamento - ha spiegato l'Assessore all'ambiente Angelo Bonelli mira a sbloccare i tributi che le compagnie aeree devono pagare alla Regione in relazione all'inquinamento acustico degli aeromobili. Questa imposta prima di competenza dello Stato, nel 2001 e' passata alle Regioni, ma in assenza di un Decreto che fissava le modalita' di riscossione, l'amministrazione non ha mai potuto introitare i soldi''. Secondo l'assessore ci sono circa 6 milioni di euro l'anno fermi da un quinquennio. ''Presto la Giunta Regionale - ha aggiunto - disciplinera' con apposito regolamento le modalita' di accertamento, liquidazione, riscossione e rimborso dell'imposta dovuta. Le risorse serviranno, come prevede lart. 90 della legge 342/2000, a finanziare il completamento dei sistemi di monitoraggio acustico e il disinquinamento acustico, sulla base dei progetti presentati dai comuni aeroportuali e all'indennizzo del danno ambientale alle popolazioni residenti nell'intorno degli aeroporti. Una svolta importante - ha concluso Bonelli - che permettera' di fronteggiare concretamente i problemi contingenti che vivono le comunita' locali di Ciampino e Fiumicino''. Soddisfazione espressa anche dal capogruppo dei verdi Filiberto Zaratti: ''ora - ha detto - il tempo di produrre la carta dell'impronta acustica dell'aeroporto di Ciampino da parte della Commissione aeroportuale e' scaduto. Se in breve tempo non si definiscono esattamente le curve del rumore si rischia di avere i soldi ma non pronti i progetti per il risanamento acustico e questo non sarebbe davvero tollerabile''.
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Un'ultima domanda: quali sono i progetti di monitoraggio e di risanamento acustico che il Comune di Sommacampagna... avrebbe predisposto?