mercoledì 30 aprile 2008

Malpensa - Verona: 6 a 0

Malpensa - Verona: "Sei a Zero".
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Non è il risultato di una partita di calcio.
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Sei sono gli aerei della Air Dolomiti che oggi fanno scalo a Verona e, zero... saranno quegli aerei che rimarranno al Catullo, dopo che tutti e sei, saranno trasferiti a Malpensa.
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Almeno questo è quello che sostiene l'On. Antonio Borghesi, in un servizio trasmesso su Telearena che si può ascoltare (dopo circa 12 minuti dall'inizio) del T.G. di Telearena:
"Per l'ex Presidente della Provincia: Borghesi è triste constatare che da troppo tempo a Verona si parla degli stessi problemi senza risolverli. Ma da ieri teme ve ne sia un'altro. La Malpensa sta rischiando di diventare un rischio per Verona. Ieri c'è stato un accordo tra Lufthansa e Malpensa. Per cui sei aerei Air Dolomiti che oggi fanno base a Verona saranno trasferiti a Malpensa. Credo che questo sia un'altra riflessione da fare perchè credo sia importante per Verona mantenere l'aeroporto ai livelli attuali".
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La foto allegata, ritrae uno di questi sei aerei, tra l'altro, il BA 146 quello che era atterrato in emergenza a Verona qualche mese fa.
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All'On. Borghesi... avevo già scritto in merito alla V.I.A. e mi dispiace che nell'intervista, tra i problemi dell'Aeroporto Catullo, non abbia citato che è... mancante la Valutazione di Impatto Ambientale.
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All'On. Borghesi, avevo chiesto se poteva trasmettere queste domande all'allora Ministro di Pietro:
A) "Che consiglio darebbe il Ministro ad un cittadino che abita vicino ad un Aeroporto... senza la V.I.A."?
B) "Se l'Aeroporto non ha ottemperato alle norme sulla V.I.A. c'è un reato ambientale da denunciare?
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Le risposte che avevo ottenuto dall'On. Borghesi... erano state queste:
"La VIA si fa prima che un'opera pubblica si faccia. L'aeroporto di Villafranca esiste fina dalla prima guerra mondiale e sul piano commerciale da almeno 35 anni. Vi era anche un obbligo di legge di non dare concessioni edilizie nel cono dell'aeroporto medesimo, ma molti sindaci se ne sono fregati. E chi ha acquistato non sempre è al di fuori di ogni sospetto, poiché sapeva che acquistava una casa nelle vicinanze di un aeroporto. Cordialmente. Antonio Borghesi."
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Una cosa è certa, l'On. Borghesi... non ha la più pallida idea di cosa sia la V.I.A. e in merito a questa Sua mancanza, credo che l'Onorevole potrebbe anche leggersi un Comunicato Stampa di Aero Habitat a titolo: Aeroporti, la VIA manca, ma non in Spagna.

2.104.435,23 euro... spesi per niente?

Ieri mentre tornavo dall'Autofficina, transitando su una strada parallela alla recinzione dell'Aeroporto Militare... ho visto che avevano quasi ultimato la realizzazione di un nuovo e grande capannone.
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Anzi, devo dire che i lavori sono ormai terminati e sono quelli di un grande edificio che sul sito del Demanio Militare è cosi descritto: "Costruzione di un fabbricato da adibire a magazzino per stoccaggio materiale campale".
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Perchè merita una segnalazione sul mio blog... questa notizia?.
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Perchè i militari continuano a costruire opere e edifici nel luogo ideale dove dovrebbe essere realizzata una nuova aerostazione civile... al centro pista, e come al solito, nessuno dice nulla e/o si oppone a tutte queste inutili costruzioni... visto che di aerei militari... a Villafranca non ve ne sono più da anni ormai.
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Nella foto, con rettangolo giallo, ho indicato la posizione dove, più o meno, è stato realizzato il nuovo magazzino, in fase di completamento delle rifiniture. Anche se era a pochi metri dalla recinzione, non ho scattato nessuna foto, altrimenti potrei divulgare segreti militari.
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Ma in ogni caso dalla strada, si vede tutto, come, tra l'altro, si vede che dietro a questo nuovo edificio potrebbe essere stato realizzato anche un poligono di tiro, almeno questo è quello che appare, sia dalla strada, che dalle foto scattate dal satellite...
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E un poligono di tiro... vicino ad un aeroporto civile, non mi sembra il massimo della sicurezza.
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Ovviamente... che i militari stanno spendendo più di due milioni di euro, questo è solo un altro piccolo dettaglio.

Idrogeno e nuovo Casello sulla A22... ora è ufficiale

Il 28 Aprile scorso... si è riunito il Consiglio d'Amministrazione dell'Autostrada del Brennero, la "A22".
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Per l'occasione è stato diffuso un Comunicato Stampa, che in alcuni passi, evidenzia degli interventi che verranno realizzati "sul territorio di Caselle".
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Ricordo che per circa un km la "A22" insiste sul territorio di Caselle, per circa 3 km scorre parallela al confine comunale e il territorio di Caselle, ospita circa l'80% dell'incrocio della "A22" con la "A4".
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Tre sono gli interventi che la Brennero ha progettato e che interessano l'abitato di Caselle e che sono stati riportati nel Comunicato Stampa... ieri pubblicato.
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A pagina 11, si legge questo: "Terza corsia. Fa parte degli obiettivi di piano finanziario assicurare tre corsie di transito per ciascuna direzione al segmento Verona nord – intersezione con l’A1 a Modena. A parità di piattaforma, lo spazio verrà recuperato dallo spartitraffico centrale".
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Sul tratto iniziale della Brennero, dal Casello di Verona_Nord... verso sud, i primi 4 km sono prossimi e/o sono ubicati sul territorio di Caselle, e qui verrà realizzata la terza corsia.
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A pagina 13, si legge questo: "Nuovi caselli. Il piano finanziario prevede ulteriori stazioni, in parte oggetto di studi di fattibilità (Laives (BZ); intersezione A22 - A4)".
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E l'intersezione della A22 con la A4... per l'80%, è ubicata sul territorio comunale del comune di Sommacampagna.
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A pagina 23, si legge questo: "Centro di produzione idrogeno. La scommessa più importante dell’A22 consiste nel proporsi produttrice e distributrice di idrogeno. Cinque sono i siti ritenuti idonei allo scopo: il passo del Brennero, Bolzano sud, Nogaredo, l’innesto con l’A4 a Verona, l’innesto con l’A1 a Modena".
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Quindi, uno dei centri di produzione dell'Idrogeno della "A22", verrà realizzato sul territorio di Caselle, probabilmente nelle aree sottoposte alle normative del Piano di Rischio Aeroportuale.
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Che dire... a Caselle ci mancava un centro per la produzione dell'Idrogeno e un nuovo Casello autostradale sulla A22 e quindi tra poco avremmo... sia l'uno che l'altro.
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Questa notizia è stata ripresa anche nel TG di Telearena di ieri sera.
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Mi esimio dal scrivere altri commenti... se non riportando una frase tratta dal Nuovo Regolamento ENAC: dove alla pagina 58 in merito alle zone soggette al Piano di Rischio, c'è scritto questo: " Nelle tre zone vanno evitate: attività che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale".
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Un centro per la produzione di idrogeno... si può realizzare all'interno delle zone sottoposte al Piano di Rischio Aeroportuale?