venerdì 29 agosto 2008

Tra poco torno... ma intanto... ancora un pò di relax.

Ho lasciato il Notebook a casa, ma il Direttore dell'Hotel, conoscendomi da un bel pò di anni, ha insistito nel prestarmi il suo portatile e cosi mi sono collegato... ed eccomi cui a scrivere.
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Dopo che mi sono collegato, ovviamente, ho dato un'occhiata a vari siti web che seguo quotidianamente e, per quanto visto e letto, avrei da scrivere in merito... ma essendo in relax... non scrivo nulla...
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Ero abituato che Nello mi svegliava al mattino tra le 5,45 e le 6,15... (quando gli aerei lo svegliano) e cosi per non perdere l'abitudine di essere svegliato... mi sono alzato all'alba... e mi sono goduto questo spettacolo... l'alba sul mare di Roseto degli Abruzzi.
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Ed in merito a dove sono, evidenzio il vantaggio di risiedere nell'ultimo Hotel della spiaggia... perchè qui puoi scegliere...
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Se esci e vai verso Nord... hai tutta la spiaggia "naturale" e vuota... con pochissima gente ...
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Se invece vai verso Sud, hai la spiaggia "attrezzata" e piena di colori e... di gente...
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Ovviamente alla sera qui non c'è il caos del centro e qui puoi scegliere... tra la pace e/o il caos.
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Avendo avuto questa inaspettata possibilità, quella di potermi collegare a Internet, credo sia un mio preciso dovere fare un pò di pubblicità all'Hotel dove sono, una struttura alberghiera nuovissima, inaugurata a Maggio 2008... che si chiama: Roses Hotel ...

ROSES HOTEL

Roseto degli Abruzzi (TE)

martedì 26 agosto 2008

La quiete... prima della tempesta

Salvo "imprevisti" dell'ultima ora... da domani, Mercoledì 27 Agosto, sarò a camminare su questa spiaggia e il pensiero che mi viene in mente è questo: la quiete... prima della tempesta.
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Quattro giorni di relax e di quiete, prima di cominciare la "Battaglia d'Autunno"... di un Settembre che, non solo ambientalmente... sarà caldo... molto caldo... caldissimo.
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Nel frattempo, visto che ho deciso di lasciare a casa il portatile... se volete... potete collegarvi su questi siti web...
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Aeroporto Zurigo: risarcimenti rumore per almeno 760 milioni

Ieri su Inquinamento Acustico ho letto questo articolo: Aeroporto Zurigo: risarcimenti rumore per almeno 760 milioni che qui sotto ricopio:
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Sono circa 19'000 i proprietari d'immobili che hanno inoltrato all'aeroporto di Zurigo richieste di risarcimento per il rumore degli aerei. Unique, la società che gestisce l'aeroscalo, stima che gli indennizzi raggiungeranno almeno i 760 milioni di franchi.
La cifra si basa sulle recenti sentenze del Tribunale federale (TF) relative a 18 casi rappresentativi di immobili situati nel comune di Opfikon, scrive Unique in una nota. È però ancora troppo presto per tirare conclusioni definitive e la società non esclude che la fattura complessiva possa superare gli 1,1 miliardi di franchi.
Superata questa soglia entra in vigore un contratto che Unique ha concluso nel marzo del 2006 con il canton Zurigo: esso prevede che l'ente pubblico si assuma le spese per gli "obblighi legati al rumore" precedenti il primo giugno 2001, quando cioè il cantone gestiva l'aeroscalo ed era titolare della concessione d'esercizio. Il contratto assicura inoltre al cantone, a partire dal primo giugno di quest'anno, il 48% dei proventi della tassa per il rumore prelevata sui biglietti aerei (5 franchi per biglietto).
Unique intende ora regolare le richieste di risarcimento per i casi ormai chiariti. I primi ad essere contattati saranno i proprietari d'immobili acquistati quando ancora non si poteva prevedere l'evoluzione del rumore aereo. A questi proprietari verranno fatte offerte basate sui parametri fissati nelle sentenze del Tribunale federale.
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Dato che il Franco Svizzero vale 0,620536412 Euro... la somma che deve sborsare l'Aeroporto di Zurigo (di 760.000.000 di Franchi Svizzeri) per i risarcimenti da rumore... è pari a 471.607.673 euro.
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Se questa notizia fosse confermata... dimostrerebbe una diversa attenzione alle problematiche ambientali (e relativi rimborsi) e ai danni causati alla popolazione residente negli intorni aeroportuali della vicina Svizzera e di altri aeroporti come ho scritto in questo messaggio: Schipol, si paga la tassa ambientale .
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Ovviamente senza andare in Svizzera... o oltre, basta ricordare quello che stanno facendo all'Aeroporto di Malpensa e che avevo scritto in questo messaggio: Troppo inquinamento... "delocalizziamo" Caselle?
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Ovviamente, dato che per i nostri Amministratori Comunali, Caselle non è inquinata... e l'inquinamento da rumore non viene registrato, come ho scritto in questo messaggio: Il rumore aereo percepito che nessuno cataloga... agli abitanti di Caselle... nessun Assessore all'Ecologia e all'Ambiente... fa qualcosa per risarcire i danni subiti.
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Anche perchè a Sommacampagna... non esiste un Assessore all'Ecologia e all'Ambiente, ma solo un Assessore che si occupa di Cave, di Discariche e di Immondizie.
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P.S. In merito a questo argomento... vi segnalo questi altri articoli:

lunedì 25 agosto 2008

Per Caselle: 5 Autostrade e 20 Corsie... per respirare meglio?

Con la Deliberazione della Giunta Regionale N. 1174 del 26 Maggio 2008 (con allegato) è stata approvata la: Proposta per la progettazione, costruzione ed esercizio del nuovo sistema delle Tangenziali Venete, Verona - Vicenza - Padova. Dichiarazione del pubblico interesse nella proposta presentata dall'ATI "Impresa Pizzarotti & C. S.p.A., Impresa di costruzioni ing. E. Mantovani S.p.A. e Impresa di costruzioni Giuseppe Maltauro S.p.A".
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Questa sarebbe la nuova Autostrada, anzi le DUE nuove autostrade, una ad est di Caselle e una nord del centro abitato che aggiunte alle esistenti autostrade: A4 Brescia Padova (a tre corsie) e A22 Brennero Modena (dove verrà realizzata la terza corsia) e all'esistente Tangenziale Ovest di Verona, fa si che... attorno a Caselle ci siano ben... 5 Autostrade e ben... 20 Corsie Autostradali.
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Avendo visto un "possibile percorso", indicato alle pagine: 21 e 22 dello Studio di fattibilità del Nuovo Casello per l'Aeroporto (la Großa Porkatha), mi sono recato in comune e ho chiesto la copia conforme del Progetto del "Sistema delle Tangenziali Lombardo Venete" (la nuova Autostrada) e ho finalmente preso visione... dove l'hanno progettata...
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Ovviamente questa nuova Autostrada è stata progettata tutta nel territorio del Comune di Sommacampagna e quindi è tutta in territorio di Caselle.
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Era il 21 Giugno scorso quando mi chiedevo: Come aggiornare il P.A.T. ora che c'è il S.T.L.V.? e ovviamente... ora il P.A.T. lo stanno aggiornando... inserendo nel Piano di Assetto del Territorio anche questa nuova Autostrada.
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Io sono sempre dell'idea di prima... se la Nuova Autostrada deve essere realizzata... questa va a Sud di Caselle, (e non a Est e a Nord) come avevo scritto in questo messaggio: La nuova Autostrada: "S.T.L.V." come "confine" tra Caselle e l'Aeroporto .
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Per ora non scrivo altro... aspetto di avere il possesso dei documenti... che poi renderò pubblici sul blog... altrimenti mi rovino quei 4 giorni di mare che mi sono prenotato per i prossimi giorni.
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Per chi conosce le "vie" e il "territorio" di Caselle... la nuova Autostrada è stata prevista ad Ovest di Via Canova (verso Caselle) e a Sud della Ferrovia Milano-Venezia (verso Caselle).

domenica 24 agosto 2008

Terrible accidente aéreo en Barajas... e i Politici italiani.

Oggi non scrivo nuovi commenti sull'incidente aereo di Madrid, perchè credo sia arrivato il momento di seppellire le persone che sono morte in quella tragica occasione ed avere rispetto dei dolori dei famigliari.
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Per questo motivo, dal sito web del giornale "El Mundo" riprendo una serie di documenti che meritano essere ricordati e qui registrati... nella speranza di non doverli ricordare qualora un simile incidente avesse da accadere anche da noi, all'Aeroporto Catullo di Verona... il cui intorno aeroportuale... è caratterizzato da centri abitati densamente popolati.
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Il primo documento è una animazione grafica, che illustra cosa potrebbe essere successo nell'incidente e che potete scaricare cliccando qui su: Gráfico . Per far iniziare l'animazione cliccare sulla parola: comenzar che è posta in basso a destra dell'immagine. Poi con le frecce poste in alto sulla destra, andare avanti o tornare indietro nell'animazione.
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Dopo questa animazione, sempre dal giornale "El Mundo" riprendo una serie di indirizzi web al fine di poter vedere una serie di filmati:
E sempre dallo stesso giornale, riprendo anche una serie di albi fotografici dove sono raccolte le agghiaccianti immagini dell'incidente aereo.
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Non commento e concludo con una domanda:
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"C'è stato un solo parlamentare italiano (o veronese), che abbia detto o scritto qualcosa in merito all'incidente di Madrid relativamente alla pericolosità degli Aeroporti italiani (o di quello di Verona)?"
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Guardate il video... pensate che in quel momento 154 persone stanno bruciando vive... e nel cercare di comprendere anche il sonoro... ora immaginate di essere a Caselle.
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Le parole del lettore de: "El Mundo" che commenta il video... al sottoscritto... hanno fatto venire la "pelledoca"... e poi ho pensato che nel Comune di Sommacampagna... non esiste un Piano di Rischio per la Protezione Civile... forse perchè l'Assessore incaricato aveva dell'altro da fare.

sabato 23 agosto 2008

Quanto conta il Sindaco di Sommacampagna? ZERO!

Erano gli anni '70... quando il Sindaco di Sommacampagna, con la consulenza dell'Ing. Marra (allora direttore dell'Aeroporto di Torino-Caselle) sosteneva che la nuova Aerostazione doveva essere realizzata a "Centro Pista" e a supporto di questa determinazione, veniva predisposta (a spese del comune) una idonea elaborazione progettuale sostenuta da grafici, analisi, studi, ecc. ecc.
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Dove hanno realizzato l'Aerostazione?
Ovviamente l'hanno realizzata a "Fine Pista".
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Era il 6 Aprile del 2002, quando, in merito alla volontà dell'Aeroporto è di creare una NUOVA aerostazione in un'area prossima all'abitato di Caselle, il Sindaco di Sommacampagna cosi "tuonava": "E' un flop annunciato. Tra qualche anno ci troveremmo nella stessa situazione di ora, senza prospettive di sviluppo per lo scalo. Intervenga la Provincia: è un problema di tutti".
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Oggi, dove vogliono realizzare la NUOVA Aerostazione?
Ovviamente dove il Comune di Sommacampagna... non voleva?
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(Quello che fa ridere... è che l'allora Sindaco di Sommacampagna, oggi Vice Sindaco, dal 2004 è anche Consigliere Provinciale della Provincia e, fino a qualche settimana fa, è anche stato Vice Presidente della Provincia stessa, ma a quanto pare... la Provincia... non è intervenuta).
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Da ieri, da quando ho avuto modo di prendere visione della documentazione relativa al Nuovo Casello per l'Aeroporto da realizzarsi sull'Autostrada del Brennero all'incrocio con l'Autostrada Brescia-Padova, ora è chiaro dove vogliono realizzare la nuova Aerostazione, e... sempre "usando" le parole dell'Ex Sindaco, in merito alla progettata aerostazione "a fine pista", tutto questo si può cosi commentare: "L'aerostazione va al centro. Per una questione logistica. La zona è ancora vergine. Ci sarebbe spazio per parcheggi, alberghi, servizi. Per nuove arterie viabilistiche. Un business al quale non bisogna rinunciare".
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Gli Assessori di Caselle degli anni '70 hanno provato a sostenere le loro idee... ma hanno perso...
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Gli Assessori di Caselle del 2000, dopo aver abbaiato per un pò alla luna... si sono messi la coda tra le gambe... e oggi nemmeno guiaiscono... se ne stanno nascosti in messo alle "
strepole" a leccarsi le ferite... dopo che oltre alla carne... gli hanno fregato pure l'osso.
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Dopo oltre un anno dalla Delibera Comunale che approvava l'Accordo di Concertazione con l'Aeroporto e dopo 8 mesi che mi domando e mi domandavo quando scrivevo questo Differenza di... attenzione? solo ieri ho scoperto "ufficialmente" cosa vuole fare l'Aeroporto Catullo... nella "terza margherita".
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Riprendiamo "cosa diceva" il mio ex Sindaco: "Non c'interessano le motivazioni degli altri. Imposteremmo il nostro PRG come se il problema della "margherita" non esistesse. E' ora di finirla. Non si possono fare questi errori di programmazione. Verona non se li può permettere. Questo non è un problema di Sommacampagna. Quando si parla di un aeroporto per cinque milioni di persone è un problema di tutti. Deve intervenire la Provincia, la Regione. Non è possbile avere le braccine corte. Qualche politico deve far valere il suo prestigio. I politici veronesi devono intervenire. Si rischia di compromettere tutto, per paura di mettersi a un tavolo a parlare".
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E in merito alla forte volontà dell'allora Sindaco di obbligare l'Aeroporto a realizzare la nuova Aerostazione al Centro Pista, cosa diceva: "Certo che si può fare. Per nessuna cosa ci sono dei problemi. Ma partire rassegnati è partire perdenti. Sanson dovrebbe saperlo. E questo dimostra il limite del suo ragionamento. Ha tutta la forza e l'autorevolezza per fare di più. Non si può pensare che il problema si limita a dei vincoli che deve porre il Comune di Sommacampagna. Lui deve essere come il grande pensatore. Quando si fa un progetto, prima si pensa al progetto perfetto. Poi provo a realizzarlo. Non ci si deve accontentare di portare a casa qualcosina. Pensando questo, sbaglia tre volte: verso se stesso, verso la provincia, verso la regione. Ha senso che mi trasferisca in un posto dove sto come ora? Lo ringrazio, perchè ha chiesto il nostro parere. Ma gli dico: lasci un segno, presidente. E un segno si lascia osando, non mediando. E questo è il tempo di osare".
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A quanto pare... l'allora Sindaco, e oggi Vice Sindaco (e Consigliere Provinciale di Verona) nemmeno lui ha osato... visto dove hanno progettato la nuova aerostazione... non al Centro Pista... ma a fine pista dove lui non voleva.
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Un limite all'espansione dell'Aeroporto verso Caselle va posto...
Dopo si discute sul cosa fare... ma sempre e non oltre... quel limite.
E il limite dove sarebbe?
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Domanda finale: Quanto "conta" il Sindaco di Sommacampagna?
Risposta: ... ZERO.
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Nei prossimi giorni, pagina per pagina, commenterò tutta la Documentazione relativa al nuovo Casello sulla A22.
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Per sorridere un pò... mi è permesso una battuta?
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Ma quanto CONTA il Sindaco di Sommacampagna rispetto all'Assessore Regionale CONTA, che a quanto pare CONTA di più di un Sindaco che non CONTA un piffero... perchè non riesce ad ottenere nulla dall'Aeroporto che abbia da CONTAre per la Sua popolazione, visto poi che l'Assessore CONTA e anche Consigliere del Consiglio d'Amministrazione dell'Aeroporto e quindi ancora come CONTA... CONTA più di un Sindaco che non CONTA nulla... Caro Sindaco, sai quanto tu CONTI? Non CONTI Niente. CONTI... ZERO.
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Dimenticavo...
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E l'Assessore alle Cave, alle Immodizie e alle Discariche... quanto CONTA quando c'è da combattere per l'Ambiente e la qualità della Salute della Popolazione? CONTA ZERO... pure quello.

venerdì 22 agosto 2008

La risposta del Direttore di "Verona Comunica".

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In merito all'incidente di Madrid, ho scritto anche al Direttore di Verona Comunica che ha pubblicato il mio intervento nella rubrica Lettere al Direttore a questo titolo: E SE LO STESSO INCIDENTE AEREO ACCADUTO A MADRID FOSSE SUCCESSO A VERONA? e che mi ha cosi risposto... on line:
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Caro Sandrini, lei pone un problema annoso, che non è certo frutto di una visione faziosa, di parte o – peggio ancora – catastrofista, ma oggettiva. La tragedia dell’Antonov di non troppi anni fa, è lì a testimoniarlo. Ancora prima, ormai parecchi anni fa, quando a Caluri di Villafranca, la base del III stormo era in piena attività, tramite mio cognato – capitano ed ex pilota dell’aviazione militare - ero costantemente messo al corrente dei rischi e dei “voli della morte”, dei F-104G "Starfighter". Velivoli a reazione assai pericolosi e con un elevato tasso di guasti e problemi durante gli interminabili anni di utilizzo, prima di essere sostituiti dai “Tornado”. Ora, mi rendo conto che sarebbe sbagliato assumere un atteggiamento allarmista dopo questa ennesima strage aerea, ma è pur vero che il proliferare continuo di compagnie e voli low cost ci espone a rischi prima impensabili, come – purtroppo – è avvenuto nel caso di Madrid, dove né il guasto tecnico rilevato sull’aereo prima della partenza, né le proteste e le minacce di sciopero dei piloti che ravvisavano la pericolosità degli aeromobili messi a loro disposizione da una società low cost sull’orlo del fallimento sono riusciti a mettere in guardia chi di dovere impedendo che avvenisse la catastrofe. Il primo problema, oggi, è appunto questo: chi vigila sulla nostra sicurezza di passeggeri e ignari cittadini che, da un momento all’altro potrebbero veder precipitare sulle loro case uno di questi velivoli “economici” con biglietti “svenduti”? Seconda considerazione: lei vive a Caselle, a due passi dall’aeroporto: ho letto con attenzione il suo blog e mi sono reso conto che è una persona seria, documentata. Ho capito anche che le sue circostanziate denunce e richieste di chiarimento sono sempre rimaste inevase. Perché tutto questo? Terza e ultima considerazione: sono preoccupato dall’esperienza personale. Io abito in Borgo Roma e, a proposito di “sorvoli ravvicinati” le racconto due episodi, quasi incredibili, di cui sono stato testimone (non UFO, ma realtà!) in questi ultimi mesi. Il primo mi è accaduto mentre stavo viaggiando in automobile con mia moglie in direzione Fiera. Ho visto con i miei occhi un aereo civile in fase di atterraggio sorvolare così rado il quartiere espositivo che, per un attimo, ho provato la stessa sensazione di quando – durante Marmomacc – osservo il via vai degli elicotteri che si posano dolcemente sull’eliporto costruito in cima all’Agricenter. Il secondo, sconcertante episodio, invece, mi è capitato qualche settimana fa, quando un aereo di una ben nota compagnia low cost ha sorvolato a bassa quota la palazzina dove ho il mio studio: mi è sembrato che il pilota stesse effettuando una virata d’emergenza (forse per correggere la rotta!) ma se così non fosse avvenuto….cosa sarebbe successo? Le confesso che a sentire quel rombo che si avvicinava alle mie orecchie, ho avuto paura! Allora, mi domando: è questo il prezzo che dobbiamo pagare alla nostra possibilità di viaggiare in aereo e di vivere nei pressi di un aeroporto? Personalmente ho qualche dubbio. Ma so perfettamente che i suoi ed i miei interrogativi sono destinati a risposta. Anche di fronte all’evidenza, qualcuno preferisce continuare a fare il finto cieco affidandosi al destino!!! Un cordiale saluto. Maurizio Pedrini
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Egr. Direttore... Le rispondo "in modo indiretto", anche perchè solo oggi sono riuscito a recuperare il Progetto del Nuovo Casello sulla "A22" (approvato dal C.d.A della Brennero s.p.a il 9 Maggio scorso) che vuole realizzare l'Aeroporto Catullo e che io ho definito essere una Großa Porkatha e per ora, qui, evidenzio solo una immagine di detto progetto, (vedi foto) dal quale si apprende... di come vorrebbero.... ampliare l'Aeroporto di Verona.
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Un progetto, che nei prossimi giorni commenterò ed evidenzierò con una serie di considerazioni (e di errori) contenuti in quella... "folle ipotesi si ampliamento". Considerazioni e commenti che posso scrivere... solo dopo aver recuperato dei documenti ufficiali... il che... non è facile da farsi.
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Una cosa è certa, chi ha ideato quel progetto non deve abitare in prossimità di un Aeroporto (a quanto pare, è lo stesso progettista del "Traforo delle Torricelle") e quindi non si è preoccupato della gente che ci vive nell'immediato intorno.
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Per il momento, in questo messaggio, vorrei quindi limitarmi a quanto da Lei scritto a risposta della mia lettera, in particolare in merito ai due esempi da Lei citati che riguardano gli aerei in fase di atterraggio, che sorvolano il Quartiere di Borgo Roma... "a vista" e solo in caso di "avverse condizioni atmosferiche". Che succede quando c'è "forte vento" che viene da ovest e pertanto gli aerei... devono atterrare "contro vento" e quindi atterrano sorvolando la città di Verona e il quartiere di Borgo Roma.
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In merito a quanto da Lei evidenziato, non vorrei essere io a tranquilizzarla, ma quest'anno, all'Aeroporto Catullo, ci sono stati... solo tre incidenti lievi, ma per avere un quadro completo della situazione, credo che Lei dovrebbe leggere una serie di Comunicati Stampa pubblicati su Aero Habitat, che sono riferiti all'Aeroporto Catullo, con questi titoli:
03-01-08 Verona Catullo, uno scalo senza VIA
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Questa è la situazione del Catullo e relativamente ed in particolare... al problema da Lei segnalato... la invito a leggere il messaggio: Catullo, atterraggi a vista cosi avrà modo di tranquillizzarsi un pò.
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In conclusione... sia permessa anche una domanda: quante multe sono state fatte pagare a quegli aeromobili che violano le procedure di atterraggio e di decollo?
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Ovvio che è più facile sanzionare il bambino che mangia il panino sulle scale del Municipio... piuttosto quell'aereo che viola le procedure di decollo (sorvolando sempre lo stesso municipio)... ma inquinando come 500 auto... sopra la Zona Z.T.L.
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Io credo che ci sarà attenzione alle problematiche ambientali generate dal Catullo... solo quando il Sindaco Tosi... alle 5,45 del mattino, verrà a passeggio con me e il mio cane (e il seguito delle Telecamere) nel Parco Pubblico vicino a casa mia... a sentire come si vive bene vicino ad un Aeroporto.
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Solo dopo... qualcuno, forse, potrebbe iniziare ad interessarsi delle problematiche ambientali dell'Aeroporto Catullo... e sopratutto delle problematiche relative alla sicurezza dei passeggeri che volano su "carrette del cielo" che vengono autorizzati a decollare-atterrare al nostro Aeroporto e conseguentemente della sicurezza delle persone che abitano nell'intorno aeroportuale (anche dalla nascita, come il sottoscritto)...
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Ma il primo che se ne disinteressa di questi problemi, è il Sindaco di Sommacampagna...
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Ma una cosa è certa... quando sente dei rumori di aerei sopra la sua testa... se Lei è credente... una preghiera la dica... non si sa mai... potrebbe essere utile.
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Realizzare una Aerostazione a fine pista (vedi incidente di Madrid) è la cosa più sbagliata che ci sia e tutti i tecnici lo sanno... Ovviamente a Verona, per sbagliare il doppio... di Aerostazioni ne fanno due... una destra e una a sinistra della fine pista (clicca sulla foto).

L'alba di Caselle... svegliarsi e pensare ai miei Assessori... che non sentono.

Qualche giorno fa scrivendo questo messaggio: Secondo Voi... c'è rumore degli Aerei... a Caselle? avevo inserito un video, con sonoro, che rappresentava il "rumore" che si percepiva in un pomeriggio, presso il Parco Pubblico... del Centro Sociale di Caselle. In quel video.... nessun rumore particolare... che potesse arrecare qualche disturbo.
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Questa mattina, alle 05.45... Nello mi ha svegliato perchè voleva uscire. Mi sono alzato. Aperto la porta e sono rimasto sui scalini, seduto ad aspettare che terminasse di fare le cosette... per cui mi aveva svegliato.
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Già a quell'ora l'Aeroporto Catullo... era in attività... ed era già iniziato il rumore degli aerei e delle loro turbine, ancora fermi sul piazzale... Un tipo di inquinamento da rumore che esiste anche di notte come avevo scritto in questo messaggio: Aeroporto Catullo - LIPX VRN - Ore 4,30 a.m.
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Un rumore che secondo la Legge... non esisterebbe, perchè non è censito e/o non è registrato dagli strumenti (se fossero installati) come descritto in un messaggio di Aero Habitat a questo titolo: Il rumore aereo percepito che nessuno cataloga .
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Dopo che Nello finisce di fare le sue "cosette", ovviamente, non essendo ancora le 6 del mattino, sono tornato a letto e ho cercato di riaddormentarmi. Niente da fare. Il solito rumore di sottofondo che viene dall'Aeroporto e che mi ricorda dove abito.
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Dopo mezz'ora di tentativi di riprendere sonno, mi sono rivestito, ho messo il guinzaglio a Nello e siamo andati al "Parco dei Cani" e cosi ho fatto un nuovo video, con sonoro, di quello che succede tra le 6 e le 7 del mattino a Caselle.
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Mentre stavo registrando il rumore di sottofondo che si sente nel Parco Pubblico, alle 6,20 del mattino, un aereo ha deciso di decollare, ma con la mia fotocamera, essendo possibile registrare solo 30 secondi di video continui, quando il rumore stava aumentando ancora di più... la ripresa si è interrotta.
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Dopo aver "moccolato" un pò contro i miei Assessori... che oltre a non vedere... a non parlare... e, a quanto pare... a non sentire... ho ripreso Nello con la fotocamera, mentre passeggiava nel "Parco dei Cani"... incurante del rumore generato dal decollo degli aerei.

Non è che Nello... di notte mi sveglia... appena sente i primi rumori dell'Aeroporto?

giovedì 21 agosto 2008

I decolli "verso Verona"... sono pericolosi?

Sul Corriere della Sera di oggi, edizione su carta, a pagina 2, c'è un articolo a titolo: "Aereo si incendia al decollo. Inferno a Madrid: 153 morti". Allegato a questo articolo c'è una foto che evidenzia il luogo... dove l'aereo si sarebbe schiantato.
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Ovviamente mi è venuto in mente di controllare dove sarebbe caduto l'aereo se questo incidente fosse successo all'Aeroporto Catullo di Verona?
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Scaricato le immagini da
Google Earth, fatte le debite proporzioni e controllato la lunghezza della pista, ho riprodotto la traiettoria come evidenziata sul Corriere della Sera... e la sorpresa è stata grande.
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Se l'aereo della Spanair, fosse caduto a Verona, si sarebbe schiantato appena oltre l'Aerostazione e sulle aree... dove vogliono realizzare il nuovo Casello sull'Autostrada "A22" che sarebbe a servizio dell'Aerostazione.
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Dalle foto sopra riprodotte, si vedono le traiettorie compiute dall'Aereo, che ha deviato dall'asse pista. Se questo aereo fosse caduto a Verona, dritto... in testa pista, questo aereo si sarebbe schianatato sulla Corte Agricola della Palazzina, (dove è già caduto un aereo) e dove vogliono realizzare un Hotel da 140 stanze.
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Qualche decina di metri in più, e l'aereo sarebbe caduto dove... vogliono realizzare un Centro Commerciale da 70.000 mq.
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A Madrid, dalla fine pista, alla recinzione dell'Aeroporto... c'è quasi un altro km di pista.
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A Verona, entro questa distanza, il C.I.S. di Villafranca vuole realizzare il Verona Airport Hotel e la Città del Vino e del Cibo.
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Non è che all'Aeroporto Catullo... i decolli "verso Verona"... sono pericolosi (in caso di incidente)?
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A circa 1,30 minuti dall'inizio di questo Video c'è una simulazione animata in cui si ipotizza il percorso compiuto dall'Aereo prima di schiantarsi a terra.
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Questo messaggio è stato pubblicato anche su:
Il
Baco da Seta con questo titolo:
Pericolosi i decolli dal Catullo?

E lo stesso messaggio è stato ripreso anche su:
Aero Habitat con questo titolo:
Madrid e la sciagura MD 82, ipotesi Italia

mercoledì 20 agosto 2008

Ocho muertos en un accidente en Barajas

Ocho muertos en un accidente en Barajas.
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SE TRATA DEL VUELO AJK 5022 DE LA COMPAÑÍA SPANAIR.
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MADRID.- Al menos ocho víctimas se han contabilizado ya en el accidente que ha sufrido un avión de la compañía Spanair al despegar en la T-4 del aeropuerto de Barajas (Madrid). Viajaba con 160 pasajeros a bordo y cubría la ruta Madrid-Gran Canaria. La nave está ardiendo y ha producido una enorme columna de humo, por lo que se sospecha que podría haber más víctimas en su interior.
El avión, el vuelo AJK 5022, viajaba con 160 pasajeros a bordo y cubría la ruta Madrid-Gran Canaria.
Segun las primeras hipótesis, se habría incendiado uno de los motores izquierdos de la nave, lo que le impidió despegar y provocó que se saliese de pista y se incendiase.
En el momento del accidente todos los pasajeros permanecían en el interior. Fuentes del Samur informan de que hay 20 heridos.
Los servicios de la Comunidad de Madrid y 11 camiones de bomberos trabajan en estos momentos en la zona. Al menos 20 personas han conseguido salir ya de la nave, que se ha partido en dos.
Fuentes de Spanair han confirmado a elmundo.es que la dirección de la aerolínea ya está reunida, se ha activado un protocolo de emergencia y están tratando de esclarecer las identidades de los pasajeros.
El alcalde de Madrid, Alberto Ruiz-Gallardón, ha salido hacia el aeropuerto nada más conocer el suceso para seguir en persona todos los detalles de lo ocurrido.
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Questo è quello che è appena accaduto all'Aeroporto di Madrid, come riportato anche sull'ANSA:
INCIDENTE IN AEROPORTO DI MADRID, POSSIBILI VITTIME
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MADRID - Un aereo è atterrato fuori pista all'aeroporto di Madrid. Tra i 160 passeggeri potrebbero esserci sette morti. Ne danno notizia il sito del giornale El Mundo e l'emittente radio La Ser.L'aereo, della compagnia Spanair, era diretto a Gran Canaria ed è uscito di pista mentre decollava dal Terminal 4 dell'aeroporto di Barajas. Tra i 160 passeggeri potrebbero esserci due morti, secondo quanto afferma l'edizione on line di El Mundo.
L'Unità di Crisi della Farnesina si é immediatamente attivata, attraverso la rete diplomatico-consolare in Spagna, per verificare l'eventuale presenza di italiani a bordo dell'aereo uscito di pista mentre decollava dal Terminal 4 dell'aeroporto di Barajas, a Madrid. Lo fanno sapere fonti della Farnesina.
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Su TGCom è appena apparso questo articolo:
Tragedia in Spagna: aereo fuoripista Fonti ufficiali parlano di 20 morti
Incidente aereo a Madrid: 50 morti
Velivolo fuori pista durante il decollo
Uno spaventoso incidente ha avuto luogo nell'aeroporto madrileno di Barajas. Il velivolo, un jet della compagnia Spanair con 160 passeggeri a bordo, era in fase di decollo diretto alle Canarie quando è uscito di pista: nell'incidente, secondo il quotidiano spagnolo El Mundo, sono morte almeno 50 persone. Il velivolo, dopo lo schianto, ha preso fuoco, e dall'aeroporto si vede un'alta colonna di fumo levarsi dal luogo dell'impatto.
Sempre secondo quanto riportato da El Mundo, l'incidente è avvenuto in prossimità del terminal 4. L'aereo ha preso fuoco. Si tratta del volo 5022 della compagnia Spanair, su cui viaggiavano 160 passeggeri diretti alle Canarie. I feriti sarebbero 43. Non ci sono però ancora conferme ufficiali. All'origine dell'incidente vi sarebbe stato un incendio a uno dei motori di sinistra nella fase di decollo. L'Unità di Crisi della Farnesina si è immediatamente attivata, attraverso la rete diplomatica in Spagna, per verificare l'eventuale presenza di italiani a bordo.
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Altri articoli aggiornano le notizie su Internet, su quanto è appena accaduto all'Aeroporto di Madrid e pare che i morti siano oltre un centinaio.
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Vediamo che ne pensa il "mio" Sindaco... e sopratutto cosa ne pensa il C.I.S. di Villafranca nel voler realizzare un Hotel da 140 stanze e un Centro Commerciale da 70.000 mq in testa pista al Catullo di Verona... in piena area di rischio Aeroportuale, dove, in genere, cadono gli aerei.

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A Montichiari oltre il Cargo anche il Civile? Certo... e all'Aeroporto facciamo un Porto?

Un articolo pubblicato sull'Arena di ieri a titolo: «Un errore portare a Montichiari il Cargo» di Carlo Rigoni, con sottotitolo: «LOGISTICA. Il presidente dell’associazione veronese autotrasportatori e spedizionieri contesta la scelta logistica», mi permette di proporre una soluzione a favore dei nostri spedizionieri... trasferire tutte le attività dell'Aeroporto a Montichiari e destinare i 3 milioni di metri quadrati dell'attuale Aeroporto alla realizzazione di un "Porto per le Navi" e quindi per i trasporti marittimi.
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Che cosa si scrive nell'articolo? Questa è la sintesi.
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Grave errore portare il cargo sull’aeroporto di Montichiari scelto per il trasporto aereo delle merci e frutto di una certa politica depauperando le esigenze e le attese dell'economia veronese.
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Ricorda in primo luogo come Verona sia il crocevia dei due corridoi europei (il primo Berlino-Palermo e il cinque Lisbona-Kiev) e considerata una eccellente piattaforma logistica, unitamente a Novara e Trieste. per gli smistamenti dei traffici. Ne consegue che l’interporto al Quadrante Europa assume una funzione basilare al servizio della logistica che si esplica nelle tre modalità di spedizione: aerea, marittima e terrestre.
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Data per scontata la terza, Bresaola lamenta come proprio a Verona non si possa usufruire del trasporto aereo delle merci sebbene sia presente sul territorio la valida struttura. «La Società aeroportuale», sostiene Bresaola, «ha scelto di portare il cargo a Montichiari pur in presenza nel veronese dell’agroalimentare che richiede trasporti immediati e veloci. Per noi non è la stessa andare allo scalo bresciano che non offre i servizi, le opportunità e i collegamenti con il mondo come la Malpensa di Milano dove sono presenti tutte le principali compagnie aeree e dove partono i collegamenti europei e intercontinentali. Ciò come conseguenza della politica decisa dagli amministratori del Catullo nel privilegiare il movimento passeggeri che, presumibilmente, offre maggiori vantaggi economici a scapito del cargo merci e delle aziende operanti nel settore».
Per quanto riguarda la modalità marittima manca un terminal per i container. In proposito il presidente degli spedizionieri ricorda che con il raddoppio del canale di Suez, previsto nel 2010, l’ottanta per cento del traffico marittimo passa per il Mediterraneo.
«Avere un terminal per container e quindi la presenza di compagnie marittime», sottolinea Bresaola, «significa essere inseriti nel network mondiale con tutti i benefici di ricaduta. Verona potrebbe essere cosi considerata a pieno titolo dry port ossia porto secco.
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Che dire dopo un articolo del genere?
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Perchè invece di un Porto "secco" non facciamo un Porto "bagnato"?
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Verona ha bisogno di un Porto per i traffici marittimi da e per il Canale di Suez?
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Dall'Aeroporto di Villafranca al fiume Mincio di Valeggio ci sono solo 15 km e con un canale, scavato nella ghiaia (che qui rende come l'oro) si potrebbe collegare l'attuale Aeroporto Catullo... con il Fiume Mincio.
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Dato che l'acqua di falda si trova tra i 25 e i 30 metri di profondità, si potrebbero scavare tutti i 3.000.000 di metri quadrati dell'area dell'Aeroporto ricavando cosi 90 milioni di mc. di ghiaia con un utile netto... di circa un milardo di euro con cui realizzare il Porto "bagnato".
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Come vedete... "essere capace di scrivere cassate", ne sono bravo pure io.
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Portare al "Catullo" anche le merci, oltre i passeggeri... è una grande "cassata"...
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Ma se c'è da scrivere "cassate"... trasferiamo l'Aeroporto Catullo a Montichiari e, qui da noi, realizziamo il "Porto Catullo" per far nascere a Verona anche i trasporti marittimi.
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In questo modo, al mattino, invece di essere svegliato dal "rumore" degli aerei, verrò svegliato dalle "sirene" delle navi.

martedì 19 agosto 2008

Caro Sindaco... perchè non vai a parlare con il... Generale: Camporini?


Casualmente, come mi capita spesso, cerco una cosa e ne trovo un'altra e oggi ho scoperto che dal 12 febbraio 2008 il Generale: Vincenzo Camporini è il nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa.
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Ma che c'azzecca Caselle con questa notizia? Apparentemente nulla, ma approfondendo la questione... c'azzecca ... eccome che c'azzecca.
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Leggendo il
Curriculum del Generale ho scoperto questo: "Dopo il brevetto di pilota militare ha prestato servizio per molti anni come pilota F-104 RECCE presso il 3° Stormo di Villafranca. Ha frequentato il corso NATO Defense College nel 1977 e nel grado di Tenente Colonnello ha comandato il 28° Gruppo di Villafranca dal 1979 al 1981".
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Il nuovo Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica... per molti anni ha volato sopra i tetti di Caselle... e quindi... sopra la mia testa.
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Da
questa intervista poi scopro questo:
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D. Meno aerei, meno personale = meno basi? Quali sono ragionevolmente quelle che potranno sopravvivere a questa nuova riduzione? Per anni poi l’A.M. ha avuto la poco esaltante tradizione degli stormi monogruppo con 10 aerei e 12 piloti. A suo avviso quale deve essere la futura consistenza dei gruppi di volo?
R. C’è una esigenza di rivedere in chiave riduttiva la nostra organizzazione, cosa che riguarda anche le infrastrutture. Alcune dovranno essere ridimensionate, altre andranno sicuramente abbandonate. In particolare il discorso sugli aeroporti in eccesso.. è storia vecchia. Quasi tre anni fa fu raggiunto un accordo interministeriale che prevedeva la smilitarizzazione di 15 aeroporti. Non se ne è fatto nulla per questioni tecniche-burocratiche e noi siamo ansiosi di privarci di questo vero fardello. Se l’accordo fosse diventato realtà, noi avremmo potuto conseguire un significativo risparmio di risorse economiche e personale e i ministeri competenti, trasporti e infrastrutture, avrebbero potuto contare su un capitale infrastrutturale indispensabile per realizzare qualunque piano nazionale dell’aviazione civile. Oggi noi siamo ancora formalmente responsabili di aeroporti che non si servono. Speriamo quindi che si arrivi presto a perfezionare la dismissione.
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Nelle Norme Tecniche di Attuazione del P.A.T. del Comune di Sommacampagna, al capitolo "4.3.1.c - Aree soggette a limitazioni e prescrizioni da Ministero della Difesa" , tra l'altro, si può leggere questo:
"Nelle direzioni diverse da quelle di decollo e atterraggio:- fino a una distanza di 300 metri dal perimetro aeroportuale non possono essere costituiti ostacoli che, rispetto al corrispondente tratto del perimetro dell’aeroporto, superino l’altezza di un metro ogni sette metri di distanza dal perimetro stesso";
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Che senso ha quindi inserire nel P.A.T. il Piano di Assetto del Territorio del Comune di Sommacampagna un vincolo di questo genere, per un Aeroporto Militare, che "dovrebbe" essere in dismissione?
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Non sarebbe il caso che... il Sindaco di Sommacampagna chiedesse un appuntamento al Capo di Stato Maggiore della Difesa, per accelerare la dismissione dell'Aeroporto Militare di Verona?
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Non sarebbe il caso che... il Sindaco di Sommacampagna... coinvolgesse i Parlamentari Veronesi affinchè questa dismissione da Aeroporto Militare a Civile... sia da accelerare?
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Una cosa è certa, come evidenziato dalla immagine... tratta dalla Carta delle Fragilità del P.A.T., nell'area che è posta entro i 300 metri dal perimetro dell'Aeroporto Militare... esistono vincoli dei militari che limitano l'edificazione.
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In questo modo l'Aeroporto Civile può acquistare terreni senza alcun valore... poi quando ci sarà la dismissione dell'Aeroporto Militare... questi terreni varranno cento volte di più.
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Ma il mio Sindaco... ste cose le comprende... o non ci arriva?

lunedì 18 agosto 2008

Secondo Voi... c'è rumore degli Aerei... a Caselle?

A circa 100 metri da dove abito c'è un Parco Pubblico con un'area recintata per i cani, dove, 3/4 volte al giorno porto Nello (il mio cane) a passeggiare.
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Generalmente qui si sente il rumore di sottofondo delle due Autostrade, la "A22" si trova a circa 1500 metri ad Est del parco e la "A4" si trova a circa 500 metri verso Sud. Ma in questo Parco, sopratutto al mattino presto, si sentono i rumori delle attività a terra, svolte sul piazzale di sosta degli aerei... dell'Aeroporto, piazzale che si trova a circa 1800 a Sud di Caselle.
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Rumori che... come sottofondo, ci accompagnano per tutta la durata del giorno e spesso anche di notte.
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Ma ieri pomeriggio, il traffico autostradale era inesistente (sopratutto senza autocarri in transito) e l'attività aeroportuale era minore del solito, data la festività domenicale, cosi ho deciso di realizzare un piccolo video, dove si sente il rumore "che dovrebbe esserci" a Caselle... che ieri... era costituito dalla maggior parte dai bambini che giocavano sul campetto di calcio.
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Poi, mentre ero ancora nel parco, sono iniziati dei voli e dei decolli, secondo le nuove procedure che sarebbero state approvate qualche mese fa dall'Aeroporto Catullo... Decolli da una pista che, in linea d'aria, si trova a circa 1400 metri dal Parco Pubblico... e la musica... è cambiata.
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Prima è decollato un aereo che ha iniziato la virata ben dopo il "VOR" e che quindi, praticamente, è andato dritto su Verona, violando cosi le procedure. Poi un secondo aereo in decollo, ha iniziato la virata, regolarmente sul "VOR", ma in tutti e due i casi il rumore per Caselle... non cambia mai.
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Che gli aerei in decollo verso Verona, virino sul "VOR" o vadano dritti sulla città... il rumore che sentiamo a Caselle... è quello che sentite guardando i video. Ovviamente a questi rumori dei decolli dovete aggiungere anche i rumori degli aerei che, su una pista di oltre 3 km usano il "reverse" (il freno motore) per atterrare all'Aeroporto di Verona.
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Probabilmente questi rumori li percepisco solo io... i "miei" Assessori non li sentono. Eppure il sottoscritto (per i casi della vita) durante un volo Verona-Roma con un raffreddore indosso... a causa di uno starnuto... ha avuto una lacerazione al timpano destro che ha diminuito l'udito del 25% e un'altro danno al timpano sinistro, dove è rimasto un piccolo foro, che mi ha tolto un altro 30% di udito.
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Io non ho un udito perfetto... eppure i rumori li sento lo stesso.
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Forse il "mio" Assessore, essendo un Maestro Campanaro, un suonatore di campane del Sistema veronese ... probabilmente ha una capacità uditiva peggiore della mia... e i rumori che io sento ... Lui non li sente.

domenica 17 agosto 2008

Ricevuta una lettera dal Prefetto... a cui rispondo.

In data 17 Luglio 2008 avevo scritto al Prefetto, una lettera avente questo oggetto: Richiesta di nomina di Commissario Straordinario a tutela della qualità di Vita dei Cittadini di Caselle.
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Di questa lettera ne avevo scritto in questo messaggio: Commissario Straordinario a tutela della Qualità di Vita dei Cittadini di Caselle dove avevo evidenziato le 13 Domande che avevo sottoposto al Prefetto.

In data 14 Agosto u.s. (per conoscenza), ho ricevuto una lettera del Prefetto (datata 6 Agosto) inviata al Sindaco di Sommacampagna (vedi immagine) con la quale, il Prefetto, ha chiesto (a detto “mio” Sindaco) un interessamento in merito a quanto da me esposto in data 17.7.2008, con preghiera di fornire ogni elemento utile.
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Considerato che dal 17 Luglio ad oggi... ho scoperto nuove informazioni, in particolare che era stato emanato il Decreto di Compatibilità Ambientale dell'Aeroporto di Capodichino (NA), di cui ho scritto in questo messaggio: La V.I.A. per un Aeroporto Militare aperto al Traffico Civile... (Ma è quello di Napoli) ho quindi deciso di scrivere, di nuovo, al Prefetto una lettera avente questo oggetto: “Integrazione” alla richiesta di Nomina di Commissario Straordinario a “tutela” della “Qualità di Vita e della Salute” dei Cittadini di Caselle.
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Lettera che conteneva la richiesta di azioni immediate, a difesa della qualità di vita della popolazione di Caselle, cosi sintetizzate:
1^ Azione:
Inserire il divieto di transito per i “non residenti” sulla Strada Provinciale tra Sommacampagna e Caselle, permettendo di utilizzare questa strada… agli autocarri… per il solo scarico e carico delle merci.
2^ Azione:
Inserire il limite di Velocità che vieti di superare i 90 km orari per le Auto e i 60 km per gli Autocarri, sulle due Autostrade: A22 (Brennero-Modena) e A4 (Brescia-Padova) nel tratto che interessa Caselle.
3^ Azione:
Porre un limite del numero degli atterraggi-decolli degli aerei, giornaliero e annuale che possono servirsi dell’Aeroporto Catullo in un numero… che non sia superiore a quelli che sono stati effettuati dell’anno 2003.
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Lettera poi che ho cosi concluso con un "P.S.", questo:
Dopo il Decreto sulla sicurezza dei cittadini e mentre il Sindaco del Comune di Verona è impegnato nell’emettere Ordinanze contro le Prostitute e i loro Clienti… Ordinanze contro gli Accattoni e i Mendicanti e… Ordinanze contro coloro che Mangiano e Bevono sui scalini del Municipio di Verona… il Sindaco di Sommacampagna… potrebbe emettere Ordinanze “urgenti” per poter migliorare la qualità della vita degli abitanti di Caselle, contro le Società “gestori” di quelle opere e/o infrastrutture che impattano negativamente sulla qualità di vita dei miei concittadini ?
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Domani, Lunedi 18 Agosto 2008, questa lettera viene spedita al Prefetto di Verona.
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venerdì 15 agosto 2008

Dall'altra parte del Comune... a Custoza.

Oggi è Ferragosto... e così ho deciso di fare due passi in mezzo al verde, lontano dall'Aeroporto, ma rimanendo sempre dentro i confini comunali... di un Comune costituito da tre frazioni: Caselle, su un terreno tutto pianeggiante, Sommacampagna (capoluogo), metà terreno di pianura e metà di collina; Custoza, tutto in collina.
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Caricato Nello in auto e accompagnato dalla moglie, ci siamo allontanati da Caselle di circa 10/12 km e siamo in un altro mondo... verde, verde, verde, alberi, boschi e torrentelli d'acqua... e silenzio.
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La prima cosa da fare dopo aver messo il guinzaglio a Nello... è quello di abituarsi al silenzio che c'è a Custoza. Un silenzio che da fastidio... a noi di Caselle abbituati al rumore di sottofondo che esiste nel paese... per fortuna ogni tanto un aereo che decolla dall'Aeroporto... sorvola in lontananza Custoza e cosi puoi riabituarti al rumore quotidiano.
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E cosi abbiamo iniziato a camminare lungo il percorso il Camminacustoza.
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Il sentiero natura "Camminacustoza" si snoda per circa 8 Km. nella zona collinare a Nord-Ovest di Custoza, attraverso strade comunali, cappezzagne e viottoli di campagna.
Il percorso si immerge in un ambiente naturale tipico dell'anfiteatro morenico, nel quale i campi coltivati convivono con zone incolte, ricche di boschetti, siepi ... e di vita.
Il sentiero inizia nella piazza di Custoza e, dopo circa 500 metri, sorpassata la bella e antica borgata Valbusa, entra nella valle percorsa dal fiume Tione, delimitata da boscose pendici collinari.
Superate alcune piccole borgate, case isolate, campi coltivati e corsi d'acqua, il sentiero continua nel bosco che ricopre le pendici del Monte Cornone. Il sentiero prosegue, scende a valle, si immette nel fresco Vajo della Valle e giunge in una pianura coltivata presso Montegodi.
Percorrendo un breve tratto di strada asfaltata, si arriva alla contrada Bagolina, quindi attraversando i famosi vigneti della zona, si ritorna a Custoza.
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Due ore a passeggiare con Nello... e per un pò di minuti... ti scordi di abitare a Caselle, con i suoi rumori, i suoi odori, le sue polveri e gli aerei che ogni tanto ti fanno ombra.
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Ovviamente non tutto è stato positivo. La prima fontanella era mezzo distrutta. Alcuni cartelli informativi erano imbrattati di vernice. Per un centinaio di metri, un allevamento di maiali (forse male gestito) ci ha accompagnato con il suo caratteristico odore. Un deposito di materiali edili, presumibilmente abusivo, non era bello da vedere a fianco del "Cammina Custoza".
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Un'area vasta ancora (quasi) intatta... e che con pochissimi interventi di ingegneria naturalistica potrebbe essere notevolmente migliorata, con cascatelle, laghetti, aree di sosta (veramente) attrezzate, migliore manutenzione del percorso, magari con istallazioni di "Land Art", ecc, ecc.
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Oggi era Ferragosto... persone superate, due. Persone incontrate altre due. Ciclisti con la mountin bike... due. Il deserto immerso nel silenzio... ma siamo a Custoza... non a Caselle.

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Se vuoi vedere il paesaggio di Custoza scarica questo video realizzato durante il CustozaBike del 2007

giovedì 14 agosto 2008

Centrale Eolica... senza la V.I.A.? Condannata l'Irlanda

Una interessante sentenza della CORTE DI GIUSTIZIA DELLE COMUNITA' EUROPEE, Sezione II, 03/07/2008, Proc. C-215/06, merita di essere segnalata e quindi di essere riportata su questo blog.
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Su Ambiente Diritto, ho scoperto una recentissima sentenza, del Luglio scorso... come nel seguito sintetizzata:
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VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE - ENERGIA - Assenza di valutazione dell’impatto ambientale di progetti rientranti nell’ambito di applicazione della direttiva 85/337/CEE - Regolarizzazione a posteriori - Autorizzazioni relative alla costruzione di una centrale eolica e alle attività connesse - Inadempimento di uno Stato (Irlanda).
Non avendo adottato tutte le disposizioni necessarie ad assicurare che: prima di essere eseguiti in tutto in parte, i progetti rientranti nell’ambito di applicazione della direttiva del Consiglio 27 giugno 1985, 85/337/CEE, concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, nella sua versione precedente o successiva alle modifiche intervenute con la direttiva del Consiglio 3 marzo 1997, 97/11/CE, vengano esaminati al fine di stabilire se occorra effettuare una valutazione d’impatto ambientale e, se per essi si prevede un notevole impatto ambientale per la loro natura, le loro dimensioni o la loro ubicazione, vengano sottoposti ad una valutazione del loro impatto conformemente agli artt. 5-10 della direttiva 85/337, e il rilascio delle autorizzazioni relative alla costruzione di una centrale eolica e alle attività connesse a Derrybrien, nella contea di Galway, nonché l’esecuzione dei lavori, fossero preceduti da una valutazione dell’impatto ambientale del progetto, in conformità agli artt. 5-10 della direttiva 85/337, nella sua versione precedente o successiva alle modifiche intervenute con la direttiva 97/11, l’Irlanda è venuta meno agli obblighi che ad essa incombono in forza degli artt. 2, 4 e 5-10 della suddetta direttiva.
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Non avendo sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale una Centrale Eolica, l'Irlanda è stata condannata dalla Comunità Europea in quanto è venuta meno agli obblighi della Direttiva comunitaria che ha istituito la Valutazione di Impatto Ambientale.
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E quindi mi pongo le solite domande...
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Dov'è la V.I.A. dell'Aeroporto Catullo?
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Dov'è la V.I.A. dell'Interporto del Quadrante Europa?
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Dov'è la V.I.A del Centro Agro Alimentare?
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Dov'è la V.I.A. dell'Interporto della ditta Corbaz?
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A dir la verità queste domande dovrebbe porsele il mio Assessore alle Cave, alle Discariche e alle Immondizie, qualora dovesse iniziare (ormai alla fine del suo mandato da Assessore) ad occuparsi veramente di Ecologia e di Ambiente.


A questo punto mi chiedo: si può "sanare" un'opera infrastrutturale che è stata realizzata senza la "preventiva Valutazione di Impatto Ambientale"?
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A quanto pare... questa "sanatoria" sarebbe impossibile da applicare, almeno
a quanto dire dell'Ufficio Legale delle Regione Sicilia avente questo oggetto: "Oggetto: Porto di PPPP - Variante al Piano regolatore portuale - Assenza della preventiva valutazione di impatto ambientale - Possibile sanatoria - Quesito" ...
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Un Parere Legale... che cosi termina:
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Va infine osservato che non è possibile sottoporre la variante al P.R.G. alla procedura di V.I.A. successivamente all'emanazione del decreto di approvazione della stessa. La valutazione di impatto ambientale è infatti un meccanismo procedurale che consta di un insieme logico e temporalmente coordinato di verifiche finalizzate ad una valutazione preliminare di fattibilità in relazione alle probabili rilevanti ripercussioni che potrebbero aversi sull'ambiente e pertanto non può ipotizzarsi il suo espletamento in via di sanatoria.
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Ad ulteriore conferma, basterebbe leggere il 1° comma dell'articolo 29 del
D.Lgs 4-2008 per che cosi recita:
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1. La valutazione di impatto ambientale costituisce, per i progetti di opere ed interventi a cui si applicano le disposizioni del presente decreto, presupposto o parte integrante del procedimento di autorizzazione o approvazione. I provvedimenti di autorizzazione o approvazione adottati senza la previa valutazione di impatto ambientale, ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge.