giovedì 10 luglio 2008

ASSOLTO... 1° Articolo su DNEWS

Ieri, ho scritto un solo messaggio sul Blog, che avevo cosi concluso: "Ora devo andare... alle 11,30 devo essere in Tribunale per il processo che devo subire per aver offeso l'onore e il decoro di un docente di mia figlia... a dopo".
.
Non avevo avuto tempo di scrivere altro, perchè dalle 11 alle 16 sono stato "impegnato" in Tribunale dove sono stato processato e poi... sono stato ASSOLTO da tutte le accuse.
.
Ancora non ho ben "metabolizzato" cosa è successo ieri, e quindi ho deciso di aspettare la pubblicazione della sentenza per esprimere le mie considerazioni in merito alla mia assoluzione da tutti i reati che avrei commesso.
.
Oggi, senza aver rilasciato alcuna intervista, mi sono trovato su tutti i giornali locali, a partire dal DNews, di cui ripubblico l'articolo come riprodotto nella immagine a fianco:
.
Critiche al prof, genitore assolto.
.
Lettere ingiuriose. L’imputato era presidente del consiglio d’istituto del liceo artistico “Nani”.
.
Nel mirino della Procura erano finite alcune missive indirizzate agli organismi scolastici con cui lanciava feroci accuse ad un docente.
.
La sentenza. L’imputato ha esercitato il diritto di critica derivante dal ruolo istituzionale.
.
L’attesa. Il caso è arrivato alla chiusura non senza tensione tra i protagonisti. Ha correttamente esercitato il suo diritto di critica, anche ricorrendo ad espressioni forti.
.
Attraverso le missive inviate ai responsabili degli organismi scolastici di Veronae del Veneto esprimeva una personale forma di dissenso istituzionale.
È con queste motivazioni che il giudice Laura Donati ha assolto dalle accuse di ingiuria, diffamazione e violazione della privacy Beniamino Sandrini, 55 anni, di Sommacampagna, all’epoca dei fatti presidente del consiglio d’istituto del liceo artistico “Nani” di Verona. Genitore di una studentessa, Sandrini, difeso dall’avvocato Massimo Ruffo, era stato denunciato dal professor Paolo Bergamaschi, docente di anatomia artistica nello stesso istituto.
Nel mirino della magistratura erano finite una serie di lettere, indirizzate al dirigente scolastico del “Nani”, al responsabile del Centro Servizi Amministrativi di Verona e alla direttrice dell’Ufficio scolastico regionale del Veneto, con cui Sandrini accusava il professor Bergamaschi, di interpretare a modo suo e non per il bene della scuola e degli studenti il piano di offerta formativa del liceo.
Gli aveva rivolto anche critiche feroci quando l’aveva accusato di essersi sostituito al preside e di aver plagiato e condizionato gli altri insegnanti. Nel febbraio 2005 Sandrini era arrivato addirittura a sollecitare una visita ispettiva allo scopo diverificare se il professor Bergamaschi avesse ancora diritto alla cattedra. Da anni anatomia artistica non faceva più parte delle materie d’insegnamento al “Nani”. Il docente aveva rischiato il trasferimento ma era ricorso al giudice del lavoro che nel 2000 gli aveva dato ragione. Aveva potuto così conservare la cattedra.
Sandrini aveva ripercorso l’iter giudiziario del docente in una lettera inviata alle istituzioni scolastiche. Ed aveva rimediato una denuncia pure per violazione della privacy.
Dopo la lettura del dispositivo il battagliero ex presidente del consiglio d’istituto appariva incredulo. Non riusciva a credere di essere stato assolto dalla lunga sfilza di accuse. In realtà le censure e le critiche indirizzate al responsabile del piano di offerta formativa del Nani ” erano giustificate dal ruolo istituzionale che ricopriva.
Sandrini si era preso a cuore il bene della scuola frequentata da sua figlia. E non era incorso neppure nella violazione della privacy. Dalla pubblicazione dell’elenco dei ricorsi al giudice del lavoro il professor Bergamaschi non avrebbe subìto alcun danno d’immagine.
.
L'articolo poi di DNews, si conclude con un esplicito richiamo ai comportamenti del Prof. Bergamaschi, evidenziati con un breve trafiletto che pure questo ricopio:
.
Accusato di aver ostacolato il rinnovamento.
.
Dal 1999 al 2004 il professor Paolo Bergamaschi, 56 anni, veronese, aveva il compito di redigere e modificare, in base alle mutate esigenze della scuola, il piano di offerta formativa del liceo artistico “Nani”. Sandrini l’ha accusato di averlo stravolto ostacolando il processo di rinnovamento della scuola.
.
Come ho sopra scritto, ieri non ho rilasciato interviste e oggi non commento l'articolo... perchè aspetto di vedere pubblicata la sentenza del Giudice.
.
In conclusione, delle precisazione e delle puntualizzazioni, devono però essere scritte.
.
Il nome esatto della scuola è questa: Istituto Statale di Istruzione Artistica "Napoleone Nani".
.
Questo Istituto: l'I.S.I.A. "N. Nani" è sorto nel 2000, quando l'Istituto d'Arte ha accorpato il Liceo Artistico.
.
Il Prof. Bergamaschi è solo un Docente del Liceo Artistico e... non ha mai insegnato all'Istituto d'Arte, in quanto, in questa Scuola, non avrebbe i titoli per insegnare.
.
Ed io sono stato il Presidente del Consiglio d'Istituto dell'I.S.I.A. "N.Nani" nuovo istituto che ha accorpato le due Scuole.
.
Sono un ex allievo dell'Istituto d'Arte del quale (anche se solo per sei mesi, nel lontano 1972) ne sono stato anche un Docente, ma poi non ho continuato l'insegnamento, per iscrivermi alla Facoltà di Architettura di Firenze.

ASSOLTO... 2° articolo su: IL VERONA

Su "Il Verona" di oggi è uscito questo altro articolo, con questo titolo:
.
Ingiurie all'insegnante assolto un genitore
.
e con questo sottotitolo:
.
Liceo Nani. Presidente del Consiglio d'istituto, inviò lettere ai dirigenti scolastici.
.
Il testo dell'articolo è questo:
.
È stato assolto B.S., 55 anni, padre di una studentessa del liceo artistico Nani, nonchè presidente del Consiglio d'istituto, finito davanti al tribunale con le accuse di ingiurie, diffamazione e violazione della privacy nei confronti di un professore della figlia. L'uomo, difeso dall'avvocato Massimo Ruffo, aveva infatti scritto numerose lettere, indirizzate ad alti dirigenti scolastici, in cui si lamentava dell'operato del docente, titolare di una cattedra non più prevista come materia di studio, oltre che responsabile del Pof, il piano di offerta formativa.
Nella missiva, inviata ai responsabili del Nani, ma anche ai vertici dell'ex Provveditorato agli studi di Verona e alla dirigente degli istituti scolastici regionale, il 55enne aveva accusato il professore di non aver attuato in modo corretto il Pof.
Secondo l' imputato, l' insegnante aveva interpretato le leggi a suo uso personale e non per il bene della scuola, riuscendo anche a plagiare alcuni suoi colleghi e sostituendosi in tal modo al ruolo del preside. Inoltre, avrebbe comunicato sempre via lettera ai dirigenti scolastici che il docente aveva più volte presentato ricorso al giudice di pace per riuscire a mantenere la propria cattedra. L'uomo, accusato infatti anche di violazione della privacy, è stato però assolto ieri pomeriggio dal giudice Laura Donati.
.
Anche in questo articolo, come nel precedente, vi sono delle "imprecisioni" che verranno corrette dopo la pubblicazione della sentenza del Giudice che mi ha assolto da tutte le accuse del Prof. Bergamaschi.
.
Quindi, oggi, trascrivo l'Articolo de: "Il Verona"... senza commentarlo.

ASSOLTO... 3° Articolo sull'ARENA

Anche su: L'ARENA ... è uscito un articolo che riguarda il "cosa mi è successo" ieri in Tribunale:
LITI A SCUOLA.
Coinvolto un «profe» del Nani
Privacy violata?
Agì a fin di bene, genitore assolto
Era il primo processo celebrato per il reato di violazione della privacy.
E ieri il giudice Laura Donati ha assolto da questa e altre accuse un genitore che con un insegnante aveva avuto una serie di scontri. Assolto dalla violazione perchè, come ha sottolineato il giudice nella motivazione, «la condizione di punibilità pretende che il comportamento arrechi un danno» (mentre l’insegnante continuò a rimanere nell’istituto) e inoltre ha sottolineato come il genitore avesse «agito per il bene della scuola»: si era dato da fare per sapere se avesse ancora titolo per rimanere ad insegnare poichè la sua materia era compresa nel vecchio piano di istruzione.
E lui, difeso dall’avvocato Massimo Ruffo, ha sempre sostenuto che il suo comportamento rappresentava un legittimo esercizio del diritto di critica, non era un attacco personale ma il disappunto era rivolto all’insegnante. Insomma, un po’ come ribadire che il fine giustifica i mezzi.
Sta di fatto che da tutti gli addebiti, due denunce per ingiuria, 3 per diffamazione e, appunto, la violazione della privacy, è stato assolto. La parte civile, rappresentata dall’avvocato Enrico Querena, aveva chiesto un risarcimento di 30 mila euro da destinare ad una borsa di studio. Che non ci sarà.
Una vicenda controversa, legata al battagliero rapporto tra un insegnante del Nani e l’allora presidente del Consiglio d’istituto. Rapporto talmente difficile che tra i due gli scambi verbali si trasformarono in denunce: cinque capi di imputazione quelli che il pm Carlo Villani ha contestato, sulla base delle querele presentate dal professore, al genitore che era a capo del consiglio d’istituto.
Tutto iniziò durante le riunioni, quando il genitore-presidente disse all’insegnante che «era ignorante delle leggi e che le usava a suo comodo», alcuni giorni dopo vedendolo fumare lo apostrofò dicendogli che «non faceva nulla» e infine che «era un incompetente».
Questo fu l’inizio e un giorno nella cassetta della posta trovò in una busta senza mittente alcuni documenti relativi ai ricorsi presentati al Tar dall’insegnante: in discussione c’era il mantenimento della cattedra per la materia che rientrava nel vecchio piano. Li lesse e poi chiese di sapere l’esito dei procedimenti. Per l’accusa superò il limite poichè la curiosità si «trasformò» in abuso del trattamento dei dati personali.
Ma «agì a fin di bene». Assolto.
.
Per dovere di cronaca, per completezza di informazione e sempre in attesa di leggere la sentenza, devo scrivere anche questo:
.
Essendo stata una "sentenza di assoluzione", conseguente ad un rito abbreviato, la parte civile, cioè il Bergamaschi, ora può solo chiedere... alla Procura della Repubblica... di impugnare la sentenza. Per chiedere questo, il Bergamaschi, ha tempo 15 giorni.
.
Immagino quindi che da questa mattina, il Bergamaschi (conoscendolo molto bene) stia "bivaccando" nei corridoi della Procura della Repubblica... cercando di ottenere un appuntamento dal Procuratore Capo.
.
Ma una "prima" cosa è certa... sono in attesa di leggere una sentenza di assoluzione, poi per il resto ne discutiamo tra 15 giorni.