lunedì 16 marzo 2009

36 Domande... al Presidente dell'Aeroporto Catullo di Verona

Venerdi pomeriggio inoltrato, ultimo scorso... squilla il telefono... "Sig. Sandrini"... "Si"... "Sono la Segretaria del Presidente dell'Aeroporto"... "Ciao come stai?"... "Bene grazie"... "Quanto tempo che non ci sentiamo"... "Si un bel pò"... "Saranno più di 6 anni ormai... beh dimmi?"... "Ascoltami il Presidente vorrebbe avere un colloquio con te"... "Nessun problema"... "Aspetta che guardo i giorni che mi ha reso disponibile"... "Ok"... "Ti va bene lunedi mattina alle 8,30"... "Certo, dove devo venire?"... "Uffici della Direzione Aeroportuale"... "Sempre davanti al bar?"... "No, l'ingresso ora è sotto la nuova pensilina all'esterno"... "Acc... e dove?"... "Sotto la nuova pensilina che hanno appena finito... ora l'ingresso è all'esterno"... "Sempre di fronte all'ingresso uffici ENAC?"... "No No"... "Va bene dai ho capito più o meno dove sono... lunedi ti trovo vedrai"... "Ciao a Lunedi"... "Ciao a presto"...
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Conosco la Segretaria del Presidente dell'Aeroporto da più 20 anni ormai... da quando come Consigliere Comunale di allora, ogni tanto "mi dovevo recare all'aeroporto". Poi ci siamo persi e ritrovati nel periodo tra il 2001 e il 2002, quando fui Delegato dal Sindaco in Commissione Ambientale Aeroportuale, quindi con la Segretaria del Presidente ho solo un pò di doverosa e cortese confidenza... anche perchè siamo tutti e due nati dello stesso comune. Null'altro.
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Questa mattina, alle 8,30 in punto... varcavo la soglia degli uffici della Società Aeroporto Catullo. Alla Reception non c'è nessuno... Aspetto. Gente che va e che esce... Persone che camminano tranquille chiaccherando per i corridoi (non molto affacendate... se devo essere sincero) e nessuno mi chiede nulla... Dopo 5 minuti che aspetto, sapendo dov'era l'ufficio della Segretaria del Presidente... mi avvio al suo ufficio... busso ed entro. Chiaccheriamo un pò finchè aspettiamo il Presidente... che arriva con un pò di ritardo.
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Arriva, saluti e presentanzioni e poi entriamo nel suo ufficio, mi accomodo e dopo un attimo arriva anche il Direttore Generale della Catullo S.p.A. quello nuovo, nominato da Gennaio scorso credo.
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Non vi sto a raccontare il tutto... mezz'ora, non di più di colloquio, anche perchè sarebbe difficile da sintetizzare... Diciamo che loro sostengono delle "loro tesi"... ed io quelle "loro tesi" non le condivido... Mi viene chiesto di collaborare per risolvere eventuali problemi... ed io rispondo che non c'è nessun problema ad un eventuale confronto... tra l'altro su un problema che hanno creato i precedenti Presidenti e Dirigenti e che loro... ora devono risolvere... la "mancanza di VIA dell'Aeroporto Catullo".
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Loro insistono che sono apposto e che sono in regola e che hanno le autorizzazioni per quello che hanno realizzato. Allora io rispondo "se volete che collabori... devo evidenziarvi che state sbagliando e che probabilmente avete delle informazioni non corrette"... e cosi gli ho fatto l'esempio di una "banalità", quello dell'Hangar che doveva essere costruito a 60 metri e l'hanno realizzato a 50 dall'Autostrada... Rispetto alla "mancanza di V.I.A. dell'Aeroporto una abusività edilizia cosi banale... è solo una stupidata da condonare".
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Evidenzio e ricordo fatti, tempi e "manchevolezze"... creati da altri loro precedenti... e cosi ci avviamo alla fine del colloquio. Il Presidente aveva un'altro appuntamento e cosi... lasciandoci consegno al Direttore della Catullo S.p.A. un fascicolo di 8 pagine con una serie di domande che avrei voluto sottoporre al Presidente dell'Aeroporto... ma che non c'era stato il tempo di formularle.
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Il fascicoletto consegnato lo potete scaricare cliccando qui sotto
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Durante il colloquio cercavo di spiegare che io non ho nulla con l'Aeroporto, ci sono delle leggi da rispettare e se sono incaxxato con qualcuno... lo sono con il mio Comune (e mio Assessore) che doveva controllare... e che non ha controllato. Se qualcuno inquina la Legge dice che deve pagare. Punto. E se i danni ambientali devono essere mitigati compensati... chi inquina li deve mitigare e compensare. Questa è la mia filosofia.
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Per esempio, quando il Presidente dalla Catullo, cercava di spiegarmi che stavano installando due centraline per il controllo dei rumori dell'Aeroporto... e che presto ne avrebbero installato una terza.... che poi se qualche aereo sbagliava l'ENAC li avrebbe sanzionati ecc... io non mi sono messo a discutere con loro di una procedura che conoscevo già e mentre pensavo alle 9 centraline di Bologna... alle 6 di Bergamo, facevo presente al Presidente che i soldi per installarle erano a disposizione... ancora dal 2000 (vedi domanda n° 3).
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Non entro nel dialogo sostenuto, troopo difficile da riportare, ma a qualsiasi loro parola io ero ovviamente pronto... anche con le 36 domande "già scritte" e che poi ho loro consegnato.
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Ovviamente ho anche ricordato la famosa: "OPZIONE ZERO" previsto nella legge sulla V.I.A. che se lo Studio di Impatto Ambientale non viene redatto sulla base di diversi scenari e/o alternative, che comprendano anche il do-nothing, la opzione zero, cioè... il non far nulla, qualora dallo Studio di Impatto Ambientale risultasse che per i problemi che l'opera progettata... crea all'ambiente, quell'intervento e/o potenziamento... NON può essere realizzato.
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D.Lgs. 4-2008, Art. 21, comma 2, punto b.
2. L'autorità competente apre una fase di consultazione con il proponente e in quella sede: b) esamina le principali alternative, compresa l'alternativa zero;
3. Lo studio di impatto ambientale contiene almeno le seguenti informazioni: d) una descrizione sommaria delle principali alternative prese in esame dal proponente, ivi compresa la cosiddetta opzione zero, con indicazione delle principali ragioni della scelta, sotto il profilo dell'impatto ambientale;
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Dimenticavo... le domande che avevo predisposto erano tutte per il Presidente... e nella loro sequenza... seguono una "specie di percorso" che, un pò alla volta, porta alla Domanda FINALE... : Qualora Lei avesse risposto "NO" a quasi tutte le domande come sopra elencate, non crede che Lei dovrebbe… chiedere "spiegazioni" alla Dirigenza dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona, che sarebbero stati mancanti nell’informarla in merito?

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