Ho iniziato a leggermi la Delibera della Giunta Regionale del Veneto n° 996 del 21 Aprile 2009, compreso l'Allegato costituito dal Parere della Commissione V.I.A., la famosa delibera quella relativa alla Discarica delle Siberie, mascherata da "Recupero Ambientale", perchè lo stato attuale dell'ex Cava Siberie... sarebbe degradato (vedi foto sottostante) e quindi andrebbe recuperato ambientalmente.
E per eliminare la "bruttura" di cui sopra... quello "schifo" che è oggi l'ex Cava Siberie... lasciata abbandonata per più di dieci anni dal proprietario dell'area (ma chi è il proprietario che ha abbandonato quest'area?) realizzaranno una "bella cosa" come quella che si vede nella sottostante immagine... per poi ricoprirla di terra e sopra seminarci un prato... altrimenti sarebbe troppo bella da vedere... la Collina di Rifiuti.
.
.
Oggi non entro nei dettagli della Delibera e o del Parere V.I.A., anche se una cosa è certa... la Procedura dell'A.I.A. - Autorizzazione Integrata Ambientale... pare abbia dei problemi, ma ora vi ricopio solo una parte del verbale della Commissione V.I.A. in cui è riportata la famosa "Opzione ZERO" che non è stata accolta per questi motivi:
.
2.3.5 Alternative progettuali -
Il proponente ha valutato anche alcune possibili alternative al progetto presentato:
.
- Nessun intervento - “opzione 0”.
È mantenuto lo stato attuale dell’area. Eventuali interventi saranno diretti alla manutenzione ordinaria dell’area. Il sito necessita di un intervento di riqualificazione che riduca la vulnerabilità all’abbandono ed incrementi l’attuale situazione di degrado. L’attività manutentiva attuale non permette di contrastare le tendenze sopra descritte.
.
- Interventi che non alterano la morfologia della cava.
Creazione di un’area naturale con rinverdimento totale sia del fondo sia delle scarpate con essenze particolari o tipiche del luogo, usufruibile dagli abitanti locali. Si riconosce un indubbio beneficio indotto all’ambiente per l’assenza di movimenti terra, con la conseguente mancanza di circolazione di macchine operative e mezzi di trasporto. Tale ipotesi, tuttavia, non modifica sostanzialmente la situazione rispetto all’attuale e facilita l’instaurarsi dell’area di una situazione di degrado. L’intervento è da scartare.
.
- Interventi che modificano parzialmente la morfologia della cava.
Addolcimento della morfologia della cava attraverso l’innalzamento del fondo e la riduzione delle pendenze delle scarpate. Creazione di un’area naturale con rinverdimento totale sia del fondo sia delle scarpate con essenze particolari o tipiche del luogo, usufruibile dagli abitanti locali. L’intervento realizzato appare come un”opera incompiuta”. Dello stato attuale di cava mantiene, anche se in forma minore, le sembianze di cava. L’entità del movimento terra risulta in ogni caso non indifferente e simile in termini di tempo (parziale riempimento della cava, addolcimento delle scarpate, sistemazione delle rampe, sistemazione dell’idrografia) a quella per un riempimento normale fino al raggiungimento del piano di campagna. I costi sono elevati e privi di un rientro. L’intervento è da scartare.
.
- Interventi che eliminano completamente la depressione di cava.
Riempimento completo della cava con realizzazione di un superficie baulata sistemata a prato. L’intervento concretizza l’obiettivo di recupero dell’area ad un utilizzo più consono al paesaggio ed all’ambiente in cui è inserita.
.
- Individuazione di un sito alternativo.
Nel caso in esame si tratta di un sito di proprietà comunale che è stato oggetto di una procedura di concessione, con il sistema del project financing, per il recupero ambientale dell’ex cava sita in località “Siberie” mediante la costruzione e la gestione operativa e post operativa di una discarica controllata programmata. Si tratta pertanto di una scelta programmata e condivisa. Dall’analisi eseguita emerge che il ripristino morfologico dell’area è da ritenere il presupposto indispensabile di qualsiasi intervento, che contempli il reinserimento ambientale del sito.
.
Mantenere la depressione di cava, anche parziale, comporta il perdurare dell’attuale impatto paesaggistico e non permette una completa fruizione da parte della collettività, determinando un rischio di abbandono dell’area e la produzione, nel tempo, di ulteriori impatti negativi
Il proponente ha valutato anche alcune possibili alternative al progetto presentato:
.
- Nessun intervento - “opzione 0”.
È mantenuto lo stato attuale dell’area. Eventuali interventi saranno diretti alla manutenzione ordinaria dell’area. Il sito necessita di un intervento di riqualificazione che riduca la vulnerabilità all’abbandono ed incrementi l’attuale situazione di degrado. L’attività manutentiva attuale non permette di contrastare le tendenze sopra descritte.
.
- Interventi che non alterano la morfologia della cava.
Creazione di un’area naturale con rinverdimento totale sia del fondo sia delle scarpate con essenze particolari o tipiche del luogo, usufruibile dagli abitanti locali. Si riconosce un indubbio beneficio indotto all’ambiente per l’assenza di movimenti terra, con la conseguente mancanza di circolazione di macchine operative e mezzi di trasporto. Tale ipotesi, tuttavia, non modifica sostanzialmente la situazione rispetto all’attuale e facilita l’instaurarsi dell’area di una situazione di degrado. L’intervento è da scartare.
.
- Interventi che modificano parzialmente la morfologia della cava.
Addolcimento della morfologia della cava attraverso l’innalzamento del fondo e la riduzione delle pendenze delle scarpate. Creazione di un’area naturale con rinverdimento totale sia del fondo sia delle scarpate con essenze particolari o tipiche del luogo, usufruibile dagli abitanti locali. L’intervento realizzato appare come un”opera incompiuta”. Dello stato attuale di cava mantiene, anche se in forma minore, le sembianze di cava. L’entità del movimento terra risulta in ogni caso non indifferente e simile in termini di tempo (parziale riempimento della cava, addolcimento delle scarpate, sistemazione delle rampe, sistemazione dell’idrografia) a quella per un riempimento normale fino al raggiungimento del piano di campagna. I costi sono elevati e privi di un rientro. L’intervento è da scartare.
.
- Interventi che eliminano completamente la depressione di cava.
Riempimento completo della cava con realizzazione di un superficie baulata sistemata a prato. L’intervento concretizza l’obiettivo di recupero dell’area ad un utilizzo più consono al paesaggio ed all’ambiente in cui è inserita.
.
- Individuazione di un sito alternativo.
Nel caso in esame si tratta di un sito di proprietà comunale che è stato oggetto di una procedura di concessione, con il sistema del project financing, per il recupero ambientale dell’ex cava sita in località “Siberie” mediante la costruzione e la gestione operativa e post operativa di una discarica controllata programmata. Si tratta pertanto di una scelta programmata e condivisa. Dall’analisi eseguita emerge che il ripristino morfologico dell’area è da ritenere il presupposto indispensabile di qualsiasi intervento, che contempli il reinserimento ambientale del sito.
.
Mantenere la depressione di cava, anche parziale, comporta il perdurare dell’attuale impatto paesaggistico e non permette una completa fruizione da parte della collettività, determinando un rischio di abbandono dell’area e la produzione, nel tempo, di ulteriori impatti negativi
.
Queste sono le motivazioni riportate nel Decreto V.I.A.-A.I.A. che hanno convinto la Commissione V.I.A. Regionale ad approvare il recupero Ambientale dell'Ex Cava Siberie...
.
Per oggi non voglio commentare nulla... ma per favore rileggetevi le motivazioni sopra scritte che sono alla base della necessità di un Recupero Ambientale che consiste nel "depositare in modo permamente dei rifiuti industriali e speciali" nell'ex cava Siberie... rileggetevi per favore i veri motivi per cui il Comune di Sommacampagna ha avuto bisogno di realizzare il Recupero Ambientale dell'ex Cava Siberie.
.
Mantenere la depressione di cava, anche parziale, comporta il perdurare dell’attuale impatto paesaggistico e non permette una completa fruizione da parte della collettività, determinando un rischio di abbandono dell’area e la produzione, nel tempo, di ulteriori impatti negativi
.Che poi il comune di Sommacampagna... da questo cosidetto... eccellente esempio di "Recupero Ambientale"... voluto dall'Assessore alle Cave, alle Discariche e alle Immondizie... incassi 22 milioni di euro in sei anni... tutto questo è solo un dettaglio... insignificante.
.
Io ho un difetto...
.
... quando mi... prendono per il... C§Jò...
.
... MI... I. N. C. A. §. §. ° .
.
E dato che per fare Ricorso contro la Discarica, esiste il T.A.R., esiste il Presidente della Repubblica, esiste la Commissione Europea e... la Procura della Repubblica... secondo Voi... io starò fermo?
Nessun commento:
Posta un commento