martedì 10 giugno 2008

Linee Guida per l'elaborazione dell'Impatto Acustico.

Solo ieri ho scoperto che è stato approvato un nuovo regolamento dell'ARPAV, cosi denominato: Criteri per l'elaborazione della documentazione di impatto acustico ai sensi dell'articolo 8 della Legge n. 447 del 1995
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Un regolamento che è stato approvato con DDG ARPAV n. 3 del 29.01.2008
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Che ha definito le Linee Guida per la elaborazione della documentazione di impatto acustico ai sensi dell'art. 8 della LQ n° 447/1995.
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Un documento redatto ai sensi della Legge Regionale n. 11/2001, che comprende anche le Definizioni e gli obiettivi generali per la realizzazione della documentazione di impatto acustico ai sensi dell'art. 8 della LQ n° 447/1995.
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Delle "LINEE GUIDA" ricopio quella parte attinente alle problematiche aeroportuali.
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Articolo 03: Aeroporti, Eliporti e Aviosuperfici
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Comma 1: Ambito di applicazione
Il presente articolo si riferisce a tutte le infrastrutture e superfici attrezzate o comunque utilizzate per l’arrivo, la partenza ed il movimento di aeromobili e/o di apparecchi per volo da diporto o sportivo, ivi comprese le aviosuperfici ed elisuperfici occasionali come definite rispettivamente all’articolo 7 e all’articolo 8 del DM 01.02.2006, per le quali si preveda comunque un utilizzo ripetitivo.
Per gli aeroporti ed eliporti aperti al traffico civile, la documentazione di previsione di impatto acustico deve consentire di stimare gli indicatori previsti dalla vigente specifica normativa relativa al rumore generato dalle infrastrutture aeroportuali, nonché - per le aree esterne all’intorno aeroportuale - gli indicatori di rumore ambientale previsti dalla vigente normativa in materia di classificazione acustica del territorio comunale.
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Il Comune richiede la documentazione previsionale di impatto acustico in tutti i casi di nuovi aeroporti, eliporti, aviosuperfici rientranti fra le categorie sopra indicate, o di potenziamento o modifiche agli stessi che possano comportare una variazione significativa dei livelli di rumore ambientale già presenti sul territorio. Per i casi nei quali non sia previsto il rilascio di una specifica autorizzazione, il proprietario o il gestore presenta la suddetta documentazione al Comune prima di iniziare l’utilizzo dell’infrastruttura. Acquisita la documentazione previsionale di impatto acustico, il Comune ne trasmette copia all’ENAC, unitamente alle proprie valutazioni, per i provvedimenti di competenza.
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Comma 2: Informazioni identificative ed urbanistiche di carattere generale
La documentazione di previsione di impatto acustico per gli aeroporti, eliporti e aviosuperfici di nuova realizzazione o per quelli esistenti nei quali sia prevista la realizzazione di nuovi interventi tali da modificare la rumorosità ambientale deve contenere le indicazioni e le informazioni di seguito elencate:
a) Indicazione della Circoscrizione e della Direzione aeroportuale, della proprietà, del gestore e della classificazione ICAO della infrastruttura;
b) Individuazione dell’area occupata dallo scalo aeroportuale o dalla aviosuperfice e descrizione delle caratteristiche delle piste;
c) Per gli aeroporti e gli eliporti aperti al traffico civile, individuazione dell’intorno aeroportuale e sua suddivisione in zone, così come definite dalla vigente normativa;
d) Individuazione dell’area di influenza definita come la porzione o porzioni di territorio - anche esterno all’area dell’intorno aeroportuale - in cui le movimentazioni di sorvolo avvengono ad una quota inferiore ai 4000 piedi o per le quali, la realizzazione della nuova infrastruttura potrebbe comunque determinare una variazione significativa dei livelli di rumore ambientale rispetto alla situazione ante operam;
e) Individuazione dei comuni interessati dall’infrastruttura che presentano tutto o parte del territorio rientrante nell’aree indicate ai punti c) ed d) precedenti e indicazioni della destinazione d’uso urbanistica delle suddette aree;
f) Indicazione dei valori limite da applicare alle emissioni della nuova infrastruttura nell’intorno aeroportuale, ove previsto, e dei valori limite stabiliti dalla classificazione acustica per l’area di influenza della infrastruttura in progetto;
g) Devono essere rilevati tutti i dati informativi sul territorio, relativi alla rappresentazione geografica e topografica, distinguendo tutti gli elementi presenti, naturali ed artificiali, con particolare riguardo alle sorgenti sonore ed ai ricettori (edifici adibiti ad ambiente abitativo, edifici adibiti ad attività lavorativa o ricreativa, le aree naturalistiche vincolate o parchi pubblici, i ricettori sensibili quali scuole ospedali case di cura e case di riposo) interni all’area di influenza compresa quella dell’intorno aeroportuale, ivi comprese aree territoriali edificabili già individuate dai vigenti piani regolatori generali e loro varianti generali, vigenti al momento della presentazione del progetto;
h) Le informazioni indicate ai punti precedenti devono essere rappresentate su una o più planimetrie orientate in scala opportuna in formato cartaceo e preferibilmente anche su supporto informatico in formato numerico o vettoriale;
i) Indicazione dei riferimenti legislativi europei, nazionali e regionali, della normativa tecnica, degli strumenti regolamentari e delle tecniche utilizzate o assunte come riferimento per la redazione della documentazione.
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Comma 3: Dati informativi di caratterizzazione dell’infrastruttura in progetto
La documentazione di previsione di impatto acustico per gli aeroporti, gli eliporti e le aviosuperfici di nuova realizzazione o per quelli esistenti nei quali sia prevista una delle seguenti condizioni:
- la realizzazione di ampliamenti o modifiche strutturali;
- incrementi significativi del numero di movimentazioni;
- cambiamenti delle procedure di decollo e/o di atterraggio.

o per i quali si intendano intraprendere attività del tipo di quelle descritte al punto b) successivo, deve contenere - oltre che le informazioni di cui al comma precedente - anche le indicazioni e le informazioni di seguito elencate:
a) Descrizione degli ausili adottati per la navigazione, delle modalità di controllo del traffico aereo, degli strumenti di assistenza e di indirizzamento del volo previsti per l’infrastruttura;
b) Indicazione delle traiettorie di decollo e di atterraggio, sia in proiezione orizzontale che come profilo verticale, con adeguata rappresentazione cartografica, e indicazione delle diverse alternative relative alle procedure di salita iniziale comprese quelle prese in considerazione per minimizzare l’impatto acustico della infrastruttura.
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c) Descrizione delle procedure antirumore da adottarsi per le operazioni di volo e per l’operatività degli aeromobili a terra e delle eventuali restrizioni operative previste;
d) Indicazione dello scenario di previsione relativo al traffico aereo giornaliero all’entrata in esercizio della infrastruttura e a 10 anni dall’entrata in esercizio con riferimento alle condizioni più cautelative di traffico;
e) Indicazione dei dati di traffico aereo riportando la distribuzione oraria, giornaliera, settimanale e durante le settimane più trafficate, delle diverse movimentazioni, suddivise in base alla classificazione degli aeromobili e alle diverse procedure di volo;
f) Indicazione delle aree adibite a sosta degli aeromobili e dei percorsi effettuati dagli aeromobili a terra;
g) Indicazione delle eventuali aree adibite a prove motori per gli aeromobili, con indicazione del numero di prove previste nell’arco dell’anno e della loro durata media, del numero massimo giornaliero di prove, ed indicazione delle procedure da adottarsi per mitigarne l’impatto acustico;
h) Indicazione delle aree adibite ad attività di manutenzione dei velivoli o ad altre attività che impiegano macchinari rumorosi, con descrizione delle installazioni impiantistiche e dei macchinari utilizzati che possono avere un impatto acustico significativo e delle relative informazioni acustiche - che consentano la stima dell’impatto acustico degli stessi sull’ambiente esterno - elencate all’articolo 4;
i) Descrizione delle installazioni impiantistiche dell’aerostazione e/o degli edifici ed insediamenti di servizio all’infrastruttura, che possano avere un impatto acustico significativo, ed indicazione delle relative informazioni acustiche - che consentano la stima dell’impatto acustico degli stessi sull’ambiente esterno - elencate all’articolo 4;
j) Descrizione delle aree destinate alla viabilità di servizio e delle aree destinate a parcheggio previste per l’infrastruttura in progetto. Descrizione della rete stradale esistente che sarà interessata dal traffico veicolare indotto dall’infrastruttura e individuazione delle eventuali modifiche o varianti previste. Per la viabilità di servizio, per le aree di parcheggio e per la rete stradale esistente deve essere determinato il flusso di traffico indotto specificandone la distribuzione oraria e la classificazione per tipologia di veicolo, riferendosi alla movimentazione media e a quella riferita alla giornata di maggiore flusso.
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Comma 4: Modalità di realizzazione della valutazione previsionale di impatto acustico
La documentazione di previsione di impatto acustico per gli aeroporti, gli eliporti e le aviosuperfici di nuova realizzazione o per quelli esistenti nei quali sia prevista la realizzazione di nuovi interventi tali da modificare la rumorosità ambientale deve contenere, oltre che le informazioni di cui al comma precedente, anche le indicazioni e le informazioni di seguito elencate:
a) Stima previsionale dei livelli di rumore indotti dall’infrastruttura in progetto - riferiti agli intervalli di tempo indicati dalla normativa vigente avvalendosi dei descrittori acustici in essa previsti con riferimento alla classificazione acustica del territorio, di competenza delle Amministrazioni Comunali - valutati al suolo specialmente in corrispondenza degli edifici, delle aree e dei ricettori indicati al punto g) del comma 2, su tutta l’area di influenza dell’infrastruttura;
b) Per gli aeroporti e gli eliporti aperti al traffico civile, individuazione delle curve isofoniche - adottando gli indicatori di rumore aeroportuale prescritti dalla specifica normativa in vigore - relative al rumore generato dalla infrastruttura in progetto;
c) La stima previsionale di cui ai punti a) ed b) precedenti deve essere riferita alle movimentazioni e agli scenari di traffico indicati ai punti d) ed e) del comma 3 precedente e deve tener conto anche delle emissioni di rumore generate dalle operazioni di cui ai punti f) ed g) e delle sorgenti sonore di cui ai punti h) ed i) del comma 3 precedente; per queste ultime sorgenti la stima previsionale deve essere condotta secondo i metodi indicati all’articolo 4;
d) Descrizione del modello di calcolo previsionale adottato per le stime riportando il dettaglio dei dati di input quali le procedure di decollo e di atterraggio, le rotte utilizzate nel modello, la distribuzione dei voli, la classificazione degli aeromobili e le operazioni compiute a terra;
e) Descrizione delle eventuali modificazioni ai flussi di traffico in corrispondenza di arterie stradali esistenti, modificate o di nuova realizzazione causate dalla infrastruttura in progetto e indicare - tramite stime previsionali e con le metodiche illustrate nell’articolo 1 - le eventuali variazioni dei livelli riferiti agli intervalli di tempo indicati dalla normativa vigente e avvalendosi dei descrittori acustici in essa previsti in corrispondenza del territorio e dei ricettori maggiormente esposti;
f) Individuazione di un certo numero di punti, posti nell’ambiente esterno in corrispondenza dell’area di influenza e dell’intorno aeroportuale, dove realizzare campagne di misure fonometriche per la caratterizzazione del clima acustico prima della costruzione dell’infrastruttura (scenario ante operam) e durante la fase di esercizio dell’infrastruttura (scenario post operam). L’estensione dell’area indagata e il numero di punti di misura dovranno essere stabiliti sulla base dell’estensione dell’area di influenza, dell’estensione dell’intorno aeroportuale e delle criticità acustiche individuate attraverso i livelli attesi di cui ai punti a) ed b). Le misure fonometriche programmate durante la fase di post operam dovranno consentire di verificare la rumorosità indotta all’entrata in esercizio della infrastruttura dovuta al traffico aereo e alle sorgenti indicate ai punti g), h) ed i) del comma 3 precedente e le eventuali alterazioni del clima acustico di ante operam in corrispondenza delle aree e dei ricettori maggiormente esposti, di verificare le stime previsionali di cui ai punti a) ed b) precedenti e verificare gli effetti di mitigazione apportati dall’adozione delle misure o procedure antirumore individuate al punto c) del comma 3 precedente.
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Dopo aver letto tutto questo... le mie domande sono queste:
A_
Esiste... in qualche cassetto... questa documentazione da consultare?
B_
Da quanto tempo vi è l'obbligo di predisporre questa documentazione? (dal 1995)
C_
Il Comune di Sommacampagna l'ha mai chiesto all'Aeroporto tutta... "sta roba"?

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