venerdì 22 agosto 2008

La risposta del Direttore di "Verona Comunica".

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In merito all'incidente di Madrid, ho scritto anche al Direttore di Verona Comunica che ha pubblicato il mio intervento nella rubrica Lettere al Direttore a questo titolo: E SE LO STESSO INCIDENTE AEREO ACCADUTO A MADRID FOSSE SUCCESSO A VERONA? e che mi ha cosi risposto... on line:
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Caro Sandrini, lei pone un problema annoso, che non è certo frutto di una visione faziosa, di parte o – peggio ancora – catastrofista, ma oggettiva. La tragedia dell’Antonov di non troppi anni fa, è lì a testimoniarlo. Ancora prima, ormai parecchi anni fa, quando a Caluri di Villafranca, la base del III stormo era in piena attività, tramite mio cognato – capitano ed ex pilota dell’aviazione militare - ero costantemente messo al corrente dei rischi e dei “voli della morte”, dei F-104G "Starfighter". Velivoli a reazione assai pericolosi e con un elevato tasso di guasti e problemi durante gli interminabili anni di utilizzo, prima di essere sostituiti dai “Tornado”. Ora, mi rendo conto che sarebbe sbagliato assumere un atteggiamento allarmista dopo questa ennesima strage aerea, ma è pur vero che il proliferare continuo di compagnie e voli low cost ci espone a rischi prima impensabili, come – purtroppo – è avvenuto nel caso di Madrid, dove né il guasto tecnico rilevato sull’aereo prima della partenza, né le proteste e le minacce di sciopero dei piloti che ravvisavano la pericolosità degli aeromobili messi a loro disposizione da una società low cost sull’orlo del fallimento sono riusciti a mettere in guardia chi di dovere impedendo che avvenisse la catastrofe. Il primo problema, oggi, è appunto questo: chi vigila sulla nostra sicurezza di passeggeri e ignari cittadini che, da un momento all’altro potrebbero veder precipitare sulle loro case uno di questi velivoli “economici” con biglietti “svenduti”? Seconda considerazione: lei vive a Caselle, a due passi dall’aeroporto: ho letto con attenzione il suo blog e mi sono reso conto che è una persona seria, documentata. Ho capito anche che le sue circostanziate denunce e richieste di chiarimento sono sempre rimaste inevase. Perché tutto questo? Terza e ultima considerazione: sono preoccupato dall’esperienza personale. Io abito in Borgo Roma e, a proposito di “sorvoli ravvicinati” le racconto due episodi, quasi incredibili, di cui sono stato testimone (non UFO, ma realtà!) in questi ultimi mesi. Il primo mi è accaduto mentre stavo viaggiando in automobile con mia moglie in direzione Fiera. Ho visto con i miei occhi un aereo civile in fase di atterraggio sorvolare così rado il quartiere espositivo che, per un attimo, ho provato la stessa sensazione di quando – durante Marmomacc – osservo il via vai degli elicotteri che si posano dolcemente sull’eliporto costruito in cima all’Agricenter. Il secondo, sconcertante episodio, invece, mi è capitato qualche settimana fa, quando un aereo di una ben nota compagnia low cost ha sorvolato a bassa quota la palazzina dove ho il mio studio: mi è sembrato che il pilota stesse effettuando una virata d’emergenza (forse per correggere la rotta!) ma se così non fosse avvenuto….cosa sarebbe successo? Le confesso che a sentire quel rombo che si avvicinava alle mie orecchie, ho avuto paura! Allora, mi domando: è questo il prezzo che dobbiamo pagare alla nostra possibilità di viaggiare in aereo e di vivere nei pressi di un aeroporto? Personalmente ho qualche dubbio. Ma so perfettamente che i suoi ed i miei interrogativi sono destinati a risposta. Anche di fronte all’evidenza, qualcuno preferisce continuare a fare il finto cieco affidandosi al destino!!! Un cordiale saluto. Maurizio Pedrini
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Egr. Direttore... Le rispondo "in modo indiretto", anche perchè solo oggi sono riuscito a recuperare il Progetto del Nuovo Casello sulla "A22" (approvato dal C.d.A della Brennero s.p.a il 9 Maggio scorso) che vuole realizzare l'Aeroporto Catullo e che io ho definito essere una Großa Porkatha e per ora, qui, evidenzio solo una immagine di detto progetto, (vedi foto) dal quale si apprende... di come vorrebbero.... ampliare l'Aeroporto di Verona.
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Un progetto, che nei prossimi giorni commenterò ed evidenzierò con una serie di considerazioni (e di errori) contenuti in quella... "folle ipotesi si ampliamento". Considerazioni e commenti che posso scrivere... solo dopo aver recuperato dei documenti ufficiali... il che... non è facile da farsi.
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Una cosa è certa, chi ha ideato quel progetto non deve abitare in prossimità di un Aeroporto (a quanto pare, è lo stesso progettista del "Traforo delle Torricelle") e quindi non si è preoccupato della gente che ci vive nell'immediato intorno.
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Per il momento, in questo messaggio, vorrei quindi limitarmi a quanto da Lei scritto a risposta della mia lettera, in particolare in merito ai due esempi da Lei citati che riguardano gli aerei in fase di atterraggio, che sorvolano il Quartiere di Borgo Roma... "a vista" e solo in caso di "avverse condizioni atmosferiche". Che succede quando c'è "forte vento" che viene da ovest e pertanto gli aerei... devono atterrare "contro vento" e quindi atterrano sorvolando la città di Verona e il quartiere di Borgo Roma.
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In merito a quanto da Lei evidenziato, non vorrei essere io a tranquilizzarla, ma quest'anno, all'Aeroporto Catullo, ci sono stati... solo tre incidenti lievi, ma per avere un quadro completo della situazione, credo che Lei dovrebbe leggere una serie di Comunicati Stampa pubblicati su Aero Habitat, che sono riferiti all'Aeroporto Catullo, con questi titoli:
03-01-08 Verona Catullo, uno scalo senza VIA
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Questa è la situazione del Catullo e relativamente ed in particolare... al problema da Lei segnalato... la invito a leggere il messaggio: Catullo, atterraggi a vista cosi avrà modo di tranquillizzarsi un pò.
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In conclusione... sia permessa anche una domanda: quante multe sono state fatte pagare a quegli aeromobili che violano le procedure di atterraggio e di decollo?
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Ovvio che è più facile sanzionare il bambino che mangia il panino sulle scale del Municipio... piuttosto quell'aereo che viola le procedure di decollo (sorvolando sempre lo stesso municipio)... ma inquinando come 500 auto... sopra la Zona Z.T.L.
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Io credo che ci sarà attenzione alle problematiche ambientali generate dal Catullo... solo quando il Sindaco Tosi... alle 5,45 del mattino, verrà a passeggio con me e il mio cane (e il seguito delle Telecamere) nel Parco Pubblico vicino a casa mia... a sentire come si vive bene vicino ad un Aeroporto.
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Solo dopo... qualcuno, forse, potrebbe iniziare ad interessarsi delle problematiche ambientali dell'Aeroporto Catullo... e sopratutto delle problematiche relative alla sicurezza dei passeggeri che volano su "carrette del cielo" che vengono autorizzati a decollare-atterrare al nostro Aeroporto e conseguentemente della sicurezza delle persone che abitano nell'intorno aeroportuale (anche dalla nascita, come il sottoscritto)...
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Ma il primo che se ne disinteressa di questi problemi, è il Sindaco di Sommacampagna...
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Ma una cosa è certa... quando sente dei rumori di aerei sopra la sua testa... se Lei è credente... una preghiera la dica... non si sa mai... potrebbe essere utile.
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Realizzare una Aerostazione a fine pista (vedi incidente di Madrid) è la cosa più sbagliata che ci sia e tutti i tecnici lo sanno... Ovviamente a Verona, per sbagliare il doppio... di Aerostazioni ne fanno due... una destra e una a sinistra della fine pista (clicca sulla foto).

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