giovedì 6 novembre 2008

Catullo... spostate quelle rotte. Lo scrive anche Aero Habitat e io sottoscrivo... ovviamente.

Ieri, su Aero Habitat è uscita questa news: Catullo, spostate quelle rotte che contiene le frasi che qui sotto ricopio:
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Spostare le rotte? Non è solo un interrogativo è anche una esigenza, una richiesta sottoposta a petizione, a raccolta di firme, a mobilitazione di cittadini per tutelarsi, dall’impatto acustico in questo caso.
Spesso le iniziative dei cittadini e dei “politici” sono contro le ricadute aeroportuali e per la mancanza di politiche – programmi di mitigazione e risanamento del territorio intorno agli scali aerei.
A tutela e salvaguardia della comunità e del sistema “naturalistico” del circondario. Spesso, da qualche tempo, anche per tutelarsi dal rischio terzi del sistema aereo.
Dopo Linate, e la sua storia infinita contro le rotte di decollo, successiva a quella di altri scali della Penisola, tocca ora al Verona Catullo.
Ne dà conto, ancora una volta il blog www.vivicaselle.eu con il seguente resoconto:
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La news di Aero Habitat prosegue poi con la "riproduzione fedele" di quanto avevo scritto in questo messaggio:
La pentizione per spostare le rotte degli aerei, illusoria pentizione del Cons. Prov. D'Arienzo. nel quale mio testo ribadivo che è solo una vana illusione quella di sperare che siano spostate le rotte sulla città... se non verrà realizzata una seconda pista che permetta il decollo e l'atterraggio dalla stessa direzione, cioè... da e verso... Sud-Ovest.
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Ci vorrebbe una SECONDA pista, divergente rispetto all'attuale, in modo che gli aerei in atterraggio non abbiano da interferire con quelli in decollo. In questo modo nessun aereo, se non per cause meteorologiche avverse, avrebbe più da passare sulla Città.
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Nella foto qui sotto riprodotta, ipotizzo una seconda pista, della lunghezza di 2,4 km e che, sia divergente rispetto alla esistente 04-22, e questo potrebbe permettere, in contemporanea, i decolli e gli atterraggi all'Aeroporto Catullo da Sud-Ovest e verso Ovest. (Qui ci vorrebbe un Tecnico Aeronautico per giustificare l'inclinazione e la distanza in testa pista tra l'una e l'altra, ed io non lo sono, faccio solo... disegnetti a colori)
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Una seconda pista per il Catullo dedicata solo ai Decolli, l'avevo già ipotizzata nelle tavole e nella proposta denominata: Progetto Perfetto, che avevo descritto in questo messaggio a titolo, appunto: IL PROGETTO PERFETTO ?
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Nella tavola sotto riprodotta evidenzio pertanto cosa avevo ipotizzato allora: due piste parallele, dove gli aerei potevano decollare... senza dover fare "i giretti turistici a terra" per andare in testa pista e poi decollare verso Verona. Ovviamente era una soluzione limitata che in certi momenti della giornata non poteva essere utilizzata. Ci vorrebbero due piste divergenti e senza intralcio tra di loro, come sopra ipotizzato. Questa era una "mezza soluzione" che avrebbe permesso che l'80% dei voli NON volassero sopra la città.
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Ovviamente... sono il solito che vorrebbe le cose perfette e allora descriviamo cosa vuole realizzare l'Aeroporto Catullo, come risulta nel progetto del nuovo Casello Autostradale, che avevo descritto nel messaggio a titolo: La Großa Porkatha... (e non è ancora finita). dal quale appare evidente che vi sono due piste parallele poste a qualche decina di metri una dall'altra, in modo da utilizzare l'una... mentre magari l'altra è in manutenzione. Ovviamente, come preogettato dall'Aeroporto... i decolli saranno sempre al 100% - cento x cento - sulla Città, sia i 40.000 voli annuali di oggi... che gli 80.000 del prossimo futuro.
Dei problemi del quartiere di Santa Lucia e/o delle Golosine, che saranno sorvolati dai 40-80.000 voli l'anno, all'Aeroporto non gliene frega assolutamente nulla, sempre che non sia realizzata una seconda pista, divergente dall'attuale in modo che gli aerei atterrino da Sud-Ovest e poi decollino verso Ovest.
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In questo modo, come ho ipotizzato nella prima immagine di questo messaggio, con l'Aerostazione che sia da schermo al rumore e con questa pista "divergente" dall'attuale, anche l'impatto ambientale su Caselle avrà da diminuire in modo esponenziale.
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Per le abitazioni rurali che sono poste a Sud-Ovest e a Ovest della nuova pista, adeguate somme a risercimento che usciranno dalle casse dell'Aeroporto, potranno permettere la loro delocalizzazione in aree meno inquinate.

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La seconda pista divergente, potrebbe essere realizziata tra le due "margherite" dell'area Militare, con consumo limitato di terreno agricolo, con adeguate protezioni ambientali per il nucleo rurale della Corte Pantina... e le abitazioni rurali, da delocalizzare sarebbero solo quelle della località Barco e Poiane (area questa, dove è già accaduto l'incidente dell'Antonov del 13 .12.1995).
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Questa nuova rotta di decollo andrebbe cosi a sorvolare un'area poco abitata: un deposito di materali edili, un parcheggio di auto per l'aeroporto, un'area militare dismessa, e poi quando gli arei saranno ormai già alti, la località Freda e la Cantina Sociale di Custoza, in un'area che è equidistante tra l'abitato di Custoza e quello di Sommacampagna.
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Ovviamente... se poi il Bianco di Custoza, dato che gli aerei passeranno sopra i vigneti di questo pregiato vino, invece di avere un odore di tappo... avrà fluttate essenze di kerosene, con riflessi benzinei, al gusto si dentiranno delle piccole particelle di metalli incluse... non potete pretendere e chiedere troppo... gli aerei inquinano si sa... e allora?
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L'Aeroporto deve raddoppiare i suoi voli SI o NO? I dettagli ambientali... sono solo dettagli, meglio far finta che non esistano... disturbano il business della Catullo S.p.A. ... SI o NO?

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In ogni caso, oggi c'è la visita della Commissione Provinciale (promossa dal Consigliere D'Arienzo) presso l'Aeroporto... Vediamo che "notizie" gli "racconteranno" quelli dell'Aeroporto, in particolare sulla "mancata sottoposizione alla Valutazione di Impatto Ambientale" per quello che hanno realizzato in questi ultimi anni...

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