giovedì 23 ottobre 2008

Il Catullo... un Aeroporto da ampliare e/o da "chiudere" e da delocalizzare?

L'altro giorno ho ricevuto una e_mail e, solo dopo essere stato autorizzato a pubblicarla, oggi la trascrivo qui sotto... ma rendendola anonima, come richiesto:
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----- Original Message -----
From:
xxxxxxxxx@alice.it
To: sandriben@tin.it
Sent: Tuesday, October 21, 2008 6:21 PM
Subject: aeroporto e dintorni
Gent.mo sig. Sandrini
leggo sovente il suo blog e resto meravigliato della sua preparazione, della caparbietà e del senso civico che non la fa mollare mai. Complimenti.
Qualche piccola perplessità ce l'ho avuta quando ha mostrato una futuristica planimetria per una seconda pista al Catullo con la testata proprio in faccia alla presunta progettata nuova aerostazione e cancellando la Pantina.
Perplessità anche sulla sua distanza dalla pista attuale. La distanza minima che la IATA /ICAO danno per le distanze tra piste parallele per farle funzionare in simultanea deve essere almeno 910 metri, ovviamente meno se, come a Francoforte, gli aerei li fanno atterrare altenandoli tra le due piste. A Monaco distano 2300 mt con in mezzo il Terminal.
Puntualizzazioni a parte, Io penso che bisogni pensare invece, ed al più presto, ad una nuova pista di volo parallela a quella attuale, parallela o divergente verso sud, e ciò per porre definitivamente fine alla querelle dei rumori di decollo verso nord. Si potrebbe rimanere entro i confini delle "margherite" e riprogettare l'accesso alla Pantina da sud.
La nuova pista potrebbe essere disassata rispetto all'attuale, spostata più a sud insomma ed anche più corta ( basterebbe di 2400-2600 mt) dell'attuale. Parallela garantirebbe un migliore utilizzo, divergente di 2°-3° dall'attuale, comporterebbe che i decolli verso sud sarebbero già orientati e divergenti dagli aerei in arrivo sempre da sud.
Altra perplessità mi deriva dal fatto che la VIA sia mancata proprio perchè finora il Catullo è su sedime militare (e lo è ancora checchè se ne dica). Ma posso sbagliarmi.
Sarebbe interessante che Lei, così ben attrezzato in conoscenze e tenacia, ci tenesse informati sul Suo blog, noi appassionati aeronautici, delle novità infrastrutturali e magari politiche riguardanti il Catullo che da risorsa indiscutibile NON deve diventare un pesante fardello per noi e le generazioni future. La seconda pista ed un'alleanza strategica con Orio al Serio e Montichiari faranno il resto, speriamo.
Cordiali saluti ed incoraggiamenti. C.V.
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Prima di tutto signor C.V. La ringrazio per quanto da Lei scritto e approfitto della sua e_mail per scrivere alcune precisazioni.
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La prima. Credo che il carico di inquinamento su Caselle e sulla parte Ovest della Città di Verona sia già oggi insostenibile e quindi se detto aeroporto deve ampliarsi... i decolli e gli atterraggi devono essere tutti dal lato sud, dove il carico antropico (la popolazione residente) è minore e che pertanto potrebbe anche essere "delocalizzata" come sta facendo l'Aeroporto di Malpensa, che ha stanziato 80 milioni di euro per "spostare" 289 famiglie (
Troppo inquinamento... "delocalizziamo" Caselle? ).
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Secondo. Io non sono un esperto di aeronautica e speravo che 600 metri fossero sufficienti al fine che gli aerei potessero decollare e/o atterrare nello stesso senso, magari con delle brevi attese. Ma nella foto come sotto indicata se questa seconda pista fosse realizzata, il nucleo rurale della "Corte Pantina" dovrebbe essere delocalizzato e le due piste - ad idonea distanza di sicurezza - potrebbero essere realizzate.
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Realizzando una seconda pista parallela all'attuale, a 900 metri dall'altra, appare evidente che la Corte Pantina e altri piccoli nuclei rurali dovrebbero essere delocalizzati anche perchè la nuova aerostazione potrebbe essere realizzata il più vicino al centro pista come ho scritto in questo messaggio: Il nuovo "Catullo": un AEROPORTO DA CUL (de sac) in cui oltre alle mappe avevo riportato un intervento del 2002 dell'allora Sindaco di Sommacampagna che sosteneva che la nuova Aerostazione doveva essere realizzata a Centro Pista.
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Terzo. Sull'Arena di oggi, (ma ne parlo poi in altri messaggi) pare che finalmente sia pronto il progetto dell'ampliamento dell'Aeroporto di Verona, in quanto fino ad oggi le uniche mappe da cui si poteva comprendere che "volevano fare" erano quelle allegate al progetto del nuovo Casello Autostradale per l'Aeroporto, in merito al quale ho pubblicato le mie considerazioni in questo messaggio: La Großa Porkatha... (e non è ancora finita). di cui la sottostante foto... ne appartiene.
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Quarto. Ovviamente in testa pista aeroporto, sarebbe da approvare un Piano di Rischio Aeroportuale che impedisca che in aree soggette alla caduta degli aerei, non ci fossero Hotel e/o centri commerciali come credo di aver ben descritto in questi messaggi,il primo a titolo: Ménage à trois (quatre) tra: C.I.S., Aeroporto, Comune (Rubner)? e il secondo a titolo: Con il "Piano di RISCHIO Aeroportuale"... chi RISCHIA di perdere decine di milioni di Euro? Nella sottostante foto ho ricopiato quello che "vogliono fare" su una foto da Google, cosi si vede bene il rapporto tra Caselle e la nuova Aerostazione incuneata nell'esistente edificazione.
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Quinto. E' evidente che quanto proposto nello schema sottoriportato, tratto dal messaggio: IL PROGETTO PERFETTO ? è una provocazione per evidenziare che solo l'edificio di una aerostazione posto in fine pista - dal lato dove decollano gli aerei - potrebbe essere idonea barriera contro il rumore dei decolli verso sud.
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Sesto: Per quanto riguarda l'obbligo della sottoposizione alla Valutazione di Impatto Ambientale, la invito a leggere un messaggio che ho scritto ieri a titolo:
Mentre l'Aeroporto è senza VIA, il Sindaco denuncia la N.B. (...facendo ridere i polli) dove è riportata, per intero, una sentenza della Corte Europea, ancora del 1999, che stabilisce che solo le opere per la difesa nazionale non devono essere sottoposte alla V.I.A. anche in un Aeroporto Militare.
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E questo è confermato anche dal recente rilascio del Decreto di Campatibilità Ambientale per l'Aeroporto di Napoli, che come Lei saprà non solo è militare ma anche Aeroporto NATO, come ho evidenziato nel messaggio:
La V.I.A. per un Aeroporto Militare aperto al Traffico Civile... (Ma è quello di Napoli) e questo obbligo di sottoposizione alla V.I.A. degli aeroporti, anche senza nuove opere purchè vi sia incremento delle potenzialità e dei voli è riconfermato nel recentissimo D.Lg. n° 4 - 2008.
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L'Aeroporto di Verona, militare aperto al traffico civile come gli altri, non ha mai chiesto la sottoposizione alla Valutazione di Impatto Ambientale, ne per prolungare la pista, ne per l'ampliamento dei piazzali di sosta degli aerei e nemmeno per l'ampliamento dell'Aerostazione, tanto meno per l'aumento dei voli e la modifica delle rotte e delle procedure di decollo... eppure per l'Aeroporto di Montichiari, la Società Catullo S.p.A. la VIA l'ha chiesta e ha ottenuto il Decreto di Compatibilità Ambientale ancora nel 2000.
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Concludo con una domanda: che senso ha ampliare un aeroporto come quello di Verona, quando la stessa società gestore ne ha un'altro a 40 km inutilizzato e tutto in aperta campagna lontano dai centri abitati?.
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Ma nel merito di questa domanda... vedrò di darle maggiore risposte nei prossimi messaggi, dopo che saranno scaricabili "on line" gli articoli pubblicati oggi, a pagina 33, del'ARENA.
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L'Aeroporto di Verona già oggi è un pesante fardello per la nostra popolazione e concludo riportandole una e_mail appena ricevuta, che anche questo rendo anonima, il cui testo è questo:
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----- Original Message -----
From:
yyyyyyyyy@yyyyyyy.it
To: <
sandriben@tin.it>
Sent: Thursday, October 23, 2008 10:38 AM
Subject: bombe
Dopo l'articolo di oggi letto sull'arena, la tentazione di mettere una bomba sotto il culo di bortolazzi è fortissima. Quante menzogne. Nessuno che chieda a questo signore che senso ha un aeroporto da 5 o 6 milioni di persone in un'area come la nostra (già piena di aeroporti e supercementificata) con una tendenza a lungo termine di decrescita (speriamo) e non di crescita all'infinito. Perchè per aiutare qualcuno a fare business sui servizi e sui parcheggi si deve massacrare un territrorio, ammalare intere popolazioni? Tu sai se il comune ha reso noto i dati arpav sull'inquinamento della nostra terra? Ciao
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Credo che questa e_mail appena ricevuta abbia sintetizzato tutto quello che ho scritto... ovviamente se tutto questo accade... mi domando... ma l'Assessore all'Ecologia e all'Ambiente... non è che rischia di trovarselo di fronte, mia figlia mentre e a passeggio nelle città dell'India? Che l'Assessore all'Ambiente... sia in Ferie in India?
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Come Lei sa a Sommacampagna non esiste un Assessore all'Ecologia e all'Ambiente... forse per questo il Sindaco non comprende l'impatto di un aeroporto sulla popolazione residente nell'intorno.
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