All'A.I.V., come descritto in quel messaggio, appartiene anche la: CIS Compagnia Investimenti e Sviluppo di cui ricordo che, tramite le due sue società: Nuova Corte Palazzina srl e Le Corti Srl, stanno tentando di realizzare - in "testa pista" dell'Aeroporto di Verona - rispettivamente, un Hotel da 140 stanze e un Centro Commerciale da 70.000 mq.
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La copertina sopra riprodotta, sarebbe quella della Brochure Progetti e vorrei sottolineare la frase che c'e scritto sotto il logo: "Una public company di imprese per creare valore e sviluppo sostenibile nel territorio"...
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Se avete notato bene ho evidenziato le parole: "Sviluppo Sostenibile nel territorio"... e questo mi ha fatto molto sorridere pensando a quello che stanno combinando... in quanto sulla sostenibilità nel territorio... qualche problema devono averlo a capire che cos'è veramente sta... "sostenibilità".
Sia nella Brochure Progetti, che nelle Perizie di Stima Immobiliari, si parla della Ditta: "Le Corti" s.rl. che vorrebbe (o dovrebbe) realizzare la "Città del Vino e del Cibo" che della Ditta: "Nuova Corte Palazzina" s.r.l. che vorrebbe (o dovrebbe) realizzare il "Verona Airport Hotel".
Dal Prospetto Informativo per l'Aumento di Capitale della C.I.S. S.p.A., apprendo oggi, che la C.I.S. International s.a. avrebbe venduto il 35% della società: "Le Corti" S.r.l. alla ditta: "Rubner Holding" S.p.A. (per un costo di 1,4 milioni di euro) e sempre la C.I.S. International s.a. avrebbe venduto anche il 35% della società: "Nuova Corte Palazzina" S.p.A" (al costo di 2,7 milioni di euro) alla sempre suddetta società: "Rubner Holding" S.p.A. di cui il sig. Hansjörg Bergmeister è il Presidente del C.d.A.
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Ma questo nome: Hansjörg Bergmeister me lo ritrovo poi come Vice Presidente della "Nuova Corte Palazzina" s.r.l. e me lo ritrovo anche come Presidente della Banca Popolare dell'Alto Adige, la stessa Banca che ha erogato un mutuo alla ditta: "Le Corti" srl, per 10 milioni di euro, le cui garanzie sono state poste dalla S.I.S. Iniziative Immobiliari controllata anche questa dalla C.I.S. S.p.A.
Ma prima di proseguire c'è un... piccolissimo dettaglio da evidenziare, relativo al Piano Regolatore e alle Norme Tecniche di Attuazione, alle quali dovrebbero sottostare le aree dove la C.I.S. S.p.A. vorrebbe realizzare la "Citta del Vino e del Cibo" (area in colore verde nella foto sopra) e il: "Verona Airport Hotel" (area in colore rosso nella foto sopra).
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Che dice il P.R.G. di Sommacampagna per le aree di colore VERDE?
Dice questo:
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ZONA F3 -VERDE SPORTIVO PRIVATO ESISTENTE E DI PROGETTO
Zone destinate a parchi, giardini, verde attrezzato con campi da gioco e per lo sport, impianti ed attrezzature sportive aperti al pubblico.
E’ consentito un incremento del volume esistente per attività sportive, ricreative e ricettive fino ad un tetto massimo di 1.500 mc. oltre al volume esistente alla data di adozione della Variante Generale al P.R.G.
Ad integrazione e modifica delle norme sopra illustrate, per l’area sita in Caselle in adiacenza con il quadrifoglio autostradale, valgono le seguenti previsioni:
1. è consentita la realizzazione di un nuovo volume per strutture di servizio pari a 1.000 mc, all’interno dei quali andranno calcolati i soli volumi fuori terra, che dovranno altresì rispettare le limitazioni del vincolo altimetrico imposto sulla zona;
2. è ammessa la realizzazione di un camping su una superficie massima di mq 12.000;
3. la concessione edilizia per la realizzazione degli interventi previsti è subordinata alla stipula di una convenzione che preveda la cessione delle parti di area necessarie alla realizzazione delle nuove strade adiacenti o comprese nell’ambito di intervento;
4. le eventuali strutture ricettive connesse con l’attività, quali ristorante, albergo, centro conferenze ecc. dovranno essere ubicate all’interno della Corte Rurale “Palazzina” individuata con al sigla BC1, sita nell’area adiacente a quella interessata;
5. l’intervento potrà prevedere una limitata modificazione planovolumetrica del terreno, senza snaturarne la sua attuale conformazione geologica e geotecnica, per una massimo di 1,50 ml in altezza o in profondità e su un massimo del 45% della superficie territoriale interessata.
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Il Piano Regolatore oggi in vigore a Sommacampagna prevede che nell'area indicata con colore VERDE si possa realizzare solo un campeggio con un volume massimo di 1000 mc. e non la "Città del Vino e del Cibo" per 70.000 mq di superficie.
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Che dice il P.R.G. di Sommacampagna per le aree indicate con colore ROSSO?
Dice questo:
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- BENI CULTURALI E AMBIENTALI (ART. 10 L.R. 24/85)
Sono così individuate nelle tavole 13.1 e 13.3 del P.R.G., le corti, colmelli ed altre aggregazioni rurali di antica origine ed il relativo vincolo di tutela, normate tramite specifico Piano Particolareggiato, di cui alla Variante n. 19 al P.R.G., approvato con Deliberazioni della Giunta Regionale del Veneto n° 3759 del 21.12.2001 e 2544 del 13.09.2002, a cui si rimanda per la verifica degli interventi ammessi.
A tali ambiti in attesa di definire compiutamente gli interventi ammissibili attraverso uno specifico strumento urbanistico, si applicano le disposizioni di tutela di cui all’Art. 14 – Fasce di rispetto – delle Norme Tecniche di attuazione della citata Variante n. 19.
Sono fatti salvi gli interventi ammissibili in base alla legislazione urbanistica vigente.
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In teoria nell'area indicata con colore ROSSO, si potrebbe anche realizzare un Hotel... fatti salvi gli interventi ammissibili in base alla legistazione vigente... ad esempio: fatti salvi... i Piani di Rischio Aeroportuali... che vietano detti interventi in detta posizione.
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"Qualcuno" ha speso decine di milioni di euro per acquistare un terreno... praticamente inedificabile, dove si vuole realizzare la: "Città del Vino e del Cibo" e "qualcuno" ha acquistato i ruderi di una Corte Agricola, in fascia di rispetto e in piena zona di riscio Aeroportuale, dove si vorrebbe realizzare il: "Verona Airport Hotel" e quindi sorge la domanda, con che scusa si cambia la destinazione d'uso di questi terreni e di quei ruderi... per permettere una "valorizzazione" di detti immobili?
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Come è possibile che il proprietario dei terreni, ben sapendo che ha acquistato nessun diritto reale a costruire, possa convincere l'Amministrazione Comunale a trasformare di destinazione d'uso urbanistico queste aree?
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Casualmente un aiuto (disinteressato?) arriva dall'Aeroporto di Verona e cosi si completa il trio... e/o il "Ménage à trois" e/o il "Ménage à quatre" se all'ammucchiata... ci aggiungiamo anche la Rubner Holding S.p.A.
L'Aeroporto Catullo di Verona assieme con l'Amministrazione Comunale, si inventano l'Accordo di Programma, dove casualmente, ma solo casualmente, su dei terreni praticamente inedificabili, (che tra l'altro nemmeno sono di proprietà dell'Aeroporto) viene inventata una destinazione d'uso da assegnare con il P.A.T., il Nuovo Piano di Assetto del Territorio, che stabilirebbe questo:
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Si concorda con il Comune di Sommacampagna sulla possibile futura utilizzazione (con il P.A.T. e/o il P.I.) delle aree inserite nel comparto B1, nell'elaborato grafico allegato, per “insediamenti di scala sovra-comunale”, di tipo commerciale, direzionale e fieristico-espositivo ecc., fermo restando che l'insediamento di attività che interferiscano con l'operatività tecnica dell'aeroporto, cioè alberghi e/o aree di parcheggio, dovranno essere preventivamente concordati con la Società Aeroporto Valerio Catullo.
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E ovviamente un Hotel "in testa pista"... interferisce con l'operatività tecnica dell'Aeroporto, in quanto se questo Hotel fosse approvato, potrebbe creare dei limiti alle operazioni di volo, creando delle situazioni di pericolo alla aeronavigabilità, con restrizioni sulle procedure di volo... e questo, l'Aeroporto Catullo... ben lo sapeva.
Ma come in tutte le situazioni intriganti... il diavolo fa le pentole ma non i coperchi...
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Peccato che le aree del "comparto B1", dell'Accordo di Concertazione, in particolare quelle indicate con colore VERDE, dove si vuole realizzare la "Città del Vino e del Cibo" e quelle indicate con colore ROSSO, dove si vuole realizzare il: "Verona Airport Hotel", siano tutte e due ubicate in piena zona di... un obbligato... "Piano di Rischio Aeroportuale".
Come mai l'Aeroporto Catullo sottoscrive un Accordo di Concertazione con il Comune di Sommacampagna, dopo aver predisposto un progetto che prevede un ampliamento delle strutture e delle piste, sulle cui mappe sono indicati i vincoli delle zone di sicurezza... e nell'Accordo di Concertazione sulla mappa accompagnatoria... di questi vincoli... non vi è alcun cenno grafico e scritto in nessun testo?
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"Chi ha consigliato chi"... a fare questo "incauto acquisto" di terreni e di immobili... in piena zona di rischio aeroportuale?
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La colpa è del Comune... che "ha promesso" un cambio di destinazione d'uso Urbanistico, o la colpa è dell'Aeroporto... che "si è scordato dell'esistenza delle minimali ed elementari norme di sicurezza e per la navigazione aerea"... per le aree poste in testa pista Aeroporto?
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Concludo... ricordandovi quanto ho estratto dal Prospetto Informativo per l'Aumento di Capitale della C.I.S. S.p.A. e che ho ripreso nel Sommario di 8 pagine che vi invito a leggere e... a meditare.
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Io quelle aree, in quel posto, e quegli immobili, in quel posto... se me li avessero offerti... io non li avrei acquistati.
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Quando si fa un'ammucchiata... al buio, senza sapere come muoversi e/o dove si va a parare... (dicono) c'è sempre il rischio che... qualcuno se lo prenda nel "lato B". E se devo essere sincero... in questo "Ménage à trois" e/o "Ménage à quatre", mi sa che... qualcuno... l'ha proprio preso nel... lato "B". Ma come si dice... Male che si vuole... Male che non duole? E adesso finisco... A chi rimarrà il cerino acceso tra le dita?
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Dimenticavo... da parte della C.I.S. S.p.A. sono ancora in attesa di avere risposta alle domande che avevo fatto e che sono state poste in una adeguata lettera Raccomndata RR che avevo inviato ancora in data 8 Aprile 2008 e che è pubblicata in questo messaggio: Ho scritto al Presidente dalla C.I.S. S.p.A.
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Una lettera che ora scriverei diversamente, adesso che mi sono letto le 247 pagine del Prospetto Informativo per l'Aumento di Capitale della C.I.S. S.p.A., che credo abbia sottoscritto anche la Rubner Holding S.p.A.
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Poi se l'aumento di Capitale sociale da 60 milioni a 75 milioni ha avuto successo, si vede che "qualcuno" non ha ben letto tutti i documenti del Prospetto Informativo. Prima di "sganciare i schei"... qualcuno doveva leggerli meglio o no?
una chicca, da verificare, ma quasi certa.
RispondiEliminasi informi sull'elenco dei fornitori della società Morenica Energia Spa, a capitale pubblico (per quale che è rimasto,ndr), se ha spirito di osservazione noterà una piccola società di sommcampagna e poi probabilmente si chiuderanno alcuni cerchi che evidenziano una commistione non molto limpida tra politica ed affari.
cordiali saluti
alberto s.