venerdì 8 agosto 2008

Il rumore aereo percepito che nessuno cataloga

Una cosa è ormai certa, da mesi Aero Habitat legge il mio blog. E la riconferma di questa mia affermazione, è il messaggio che oggi hanno pubblicato sul loro sito web con questo titolo: Il rumore aereo percepito che nessuno cataloga.
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Il testo del loro Comunicato Stampa è questo:
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Martedì scorso 5 agosto il sito www.vivicaselle.eu ha riportato una news che permette di inquadrare i limiti e i risultati del monitoraggio acustico aeroportuale e/o dell’intorno aeroportuale. Con il titolo “Aeroporto Catullo: LIPX VRN ore 04.30” viene presentato un breve video notturno della movimentazione al suolo, a terra di un velivolo Boeing 767.
Il sonoro evidenzia alcuni secondi del cosiddetto “ground noise”: ovvero la registrazione del rumore aereo di un aeromobile in rullaggio. Riprendiamo uno stralcio del testo segnalato:
“ Ma non riesco ad addormentarmi. Finestra aperta per il caldo e in lontananza si sente il rumore dell'aereo fermo nel piazzale dell'Aeroporto... che non si ferma. Aspetto un pò. Niente da fare. Forse il pilota ha dimenticato acceso l'A.P.U. -
Auxiliary Power Unit e dopo un pò di rigirarmi nel letto, mi vesto e prendo l'auto per andare a vedere che accidenti sta succedendo.
Da casa mia all'Aeroporto sono circa 1.700 metri. Sono le 4,30 del mattino e due aerei "
Air Italy" stanno facendo rifornimento con gli autobus dei passeggeri che si fermano attorno e cosi decido, con la fotocamera, di fare un breve filmato, questo:

La sintesi non è lusinghiera ed è la seguente.
Questo rumore non è registrato dalle eventuali centraline di monitoraggio, non viene, infatti, solitamente aggregato - correlato ad un tracciato radar.
E’ come non fosse mai avvenuto.
La normativa attuale non contempla di “rilevare” il dato degli aerei al suolo. Neppure la notte quando il rumore aereo viene moltiplicato per dieci.
Probabilmente – ma servirebbe conoscere il dettaglio input del modello matematico INM – la stessa elaborazione previsionale del rumore aereo, quello per intenderci che contrassegna le curve acustiche 60-65-75 Lva di uno scalo e quindi la zonizzazione acustica A, B e C, non ha verificato l’apporto, il contributo delle emissioni sonore durante la fase del rullaggio e parcheggio degli aeromobili.
Molto probabilmente quello che Beniamino Sandrini ha sentito e registrato e messo on – line, quello che gli ha impedito a lungo di riprendere sonno è un rumore che non c’è. Che non esiste. Almeno per l’attuale legislazione e prassi.
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Apprendo oggi, dal Comunicato Stampa di Aero Habitat, che io NON sarei disturbato dal rumore degli aerei, perchè questo tipo di rumore non è rilevato dalle centraline di controllo (se l'Aeroporto le avesse installate poi) e quindi io di notte dovrei dormire tranquillo perchè, secondo la legge, questo rumore non c'è.
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In merito ai problemi da rumore Aeroportuale, credo meriti ricordare questo messaggio:
Il sonno disturbato da forti rumori provoca problemi di ipertensione pubblicato su BlogScienze in data 17 Febbraio 2008, dove si può leggere questo:
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Uno studio dell’European Heart Journal avverte: i rumori troppo forti durante il riposo notturno possono danneggiare la salute, e non solo quella delle orecchie. I frastuoni , dovuti al traffico o alle cause più disparate, possono infatti aumentare la pressione del sangue e favorire il rischio di disturbi cardiaci.
In serio pericolo sono le persone che vivono vicino agli aeroporti, dove l’inquinamento acustico non offre momenti di tregua.
Alla ricerca hanno partecipato 140 volontari di Londra, abitanti vicino all’aeroporto di Heathrow e ad altri tre scali europei: durante la notte, la loro pressione sanguigna è stata misurata ogni 15 minuti contemporaneamente al monitoraggio dei corrispondenti livelli di rumore. I valori pressori dei volontari sono aumentati in presenza di suoni di intensità superiore ai 35 decibel, come il passaggio di un aereo, una strada trafficata o anche il russare del partner. L’effetto è stato osservato anche quando la persona era addormentata.
Il rumore di un aereo, in particolare, ha provocato un aumento medio della pressione sistolica di 6,2 mmHg e di 7,4 mmHg per la diastolica. Ogni aumento era a sua volta proporzionale all’intensità del rumore, indipendentemente dalla provenienza.
Visto e considerato che i danni dell’ipertensione sono parecchi (possibili disturbi cardiaci, ictus, malattie ai reni e persino demenza) bisognerebbe prendere dei seri provvedimenti per le persone che vivono vicino agli aeroporti.
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Una cosa è certa, io il rumore aeroportuale lo sento lo stesso... leggi o non leggi.
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U
na persona che a quanto pare non sente il rumore, è il mio Assessore alle Immondizie, alle Cave e alle Discariche, che si è dimenticato di segnalare al suo Collega all'Urbanistica, che nel nuovo P.A.T. - Piano di Assetto del Territorio, si sono dimenticati di riportare sulle mappe le infrastrutture aeroportuali e ovviamente si sono dimenticati di evidenziare la "zonizzazione acustica" delle Zone: A, B e C come segnalato da Aero Habitat.
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E quindi torniamo al solito problema... in merito alle problematiche ambientali, gli Assessori di Sommacampagna... non vedono... non sentono e sopratutto ... non parlano.

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