mercoledì 30 gennaio 2008

A proposito delle Autostrade per le Biciclette


In merito al messaggio a titolo: La T.A.V. e l'Autostrada per le Biciclette ho ricevuto, da un Responsabile della ditta: Vivex Engineering una e_mail. La Vivex è la ditta che avevo segnalato nel messaggio: Puliamo l'aria... subito .
E_mail che non commento, perchè è chiarissima... da sola.
Un'unica speranza, di avere un aiuto concreto per le "Autostrade per le Biciclette", è che questo messaggio possa essere letto da coloro che di biciclette... se ne intendeno più del sottoscritto e che ne possano fare una loro personale battaglia.
Io di problemi, per Caselle, ne avrei altri di cui occuparmi... tipo l'Aeroporto... o l'inquinamento dell'Aria di Caselle. Quindi se qualcuno vuole interessarsi di questa idea, io possa aiutarlo e/o collaborare con Lui e/o Lei e/o Loro. In ogni caso... in attesa di aiuti... io vado avanti lo stesso.

Egr. Sig. Sandrini,

Penso che questo argomento merita attenzione e approfondimento… Le sue attività di problem-solver e ricercatore di soluzioni sono così numerose e valide che se si attuassero tutte, non ci sarebbero più problemi nel mondo, e questo ahimé scatenerebbe un putiferio enorme, perché i problemi non si vogliono e non si devono risolvere! Molti si nascondono dietro la solita scusa:” Serve una soluzione valida e definitiva, e solo allora ci muoveremo”.

Questo significa che fino a quando non si troverà una un qualcosa che: depuri l’aria di tutta l’Italia e del pianeta senza consumare soldi, energia, acqua, spazio in mq., che sia silenziosa e invisibile, che faccia diminuire il traffico e aumentare le vetture in circolazione e che dia anche il caffè gratis, allora nessuno farà niente perché non è “Una soluzione valida e definitiva”!

Ma se si cominciassero ad applicare tutte le soluzioni non valide e non definitive trovate e possibili, allora cosa accadrebbe? Tutte nel loro piccolo farebbero qualcosa, e tutti i problemi irrisolvibili cesserebbero di esistere! E noi potremmo almeno cominciare a: respirare meglio, mangiare meglio, dormire meglio…….. vivere meglio.. è poco?

Perdoni questa piccola e retorica riflessione. Io penso che di soluzioni ce ne sono fin troppe ed è arrivato il momento di applicarle seriamente! Per questo le dico che da parte nostra ci sarà tutto l’appoggio necessario per portare avanti dei progetti atti a migliorare una condizione negativa se ci sarà la volontà di qualcuno di applicarle seriamente. Se ognuno mette a disposizione quello che ha, penso che si potrebbe creare una sinergia dirompente con l’unico scopo di cambiare le cose in meglio! Io ci credo.

Quindi riguardo queste autostrade delle biciclette, le si potrebbero vestire come meglio si crede:
renderle energeticamente autosufficienti con superifici fotovoltaiche enormi che potrebbero essere auto-finanziate da ENI o da queste società che realizzano coperture gratuite in cambio della gestione dell’energia prodotta;
“Autopulenti” con il biossido di titanio e sistemi automatici di pulizia ad acqua affiancati da squadre di pulizia con mezzi elettrici per interventi particolari;
Soccorso biciclette elettrico;
Creazione di biciclette ibride pedali-elettriche ad hoc con la velocità massima controllata, per esempio di 30 km/h per evitare brutti incidenti e possibilità di portare pacchi;
Parcheggio automatico della bici all’uscita dell’autostrada in modo da assicurare sempre un mezzo revisionato e pronto all’uso per il solo tragitto in autostrada. Ecc. ecc. ecc….

Da approfondire…. Cordialmente. M. Mango
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Ma un piccolo commento... lo scrivo lo stesso...
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La T.A.V. ci crea problemi? La T.A.V. ci consuma territorio? La T.A.V. e le Ferrovie in generale, attirano traffico di TIR nella Stazione FFSS di Sommacamapagna? A mio Avviso la T.A.V. ci deve costruire una bella Autostrada per le Biciclette... da Sommacampagna a Verona, servono solo 11 km. O non siamo capaci come Amministrazione Comunale di ottenere qualcosa a compensazione e a mitigazione da questa nuova infrastruttura?

Ricevuto e pubblicato


Ho ricevuto due commenti, che qui ricopio integralmente:
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Primo Messaggio:
"Questo è quello che ritengo essere il mio lavoro. Un'attività molto creativa... Almeno è quello che io credo di svolgere. Con questo messaggio, spero di aver risposto alle sue domande. "NO! Assolutamente non ha risposto alla mia semplice domanda! Non mi ha detto la professione: è un geometra, o un architetto o un ingegnere? Perchè altrimenti come può perdere tempo in progetti che sono puramente delle idee campate per aria. Perchè io se avessi 15 milioni di euro (oltre ad un terreno di 60000 mq) sicuramente non farei un parco di quel genere, ma bensì preferirei investirli costruendo cose concrete, progetti realizzabili. A quanto pare lei pianifica delle idee? Ma è mai riuscito a realizzarle? Magari anche di entità (ma soprattutto costo) più piccola.
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Secondo Messaggio:
Mi sa che domani mi licenzio dal lavoro, e poi inizio a pensare e pensare e pensare,.... poi mi verranno delle idee ..... e poi le pubblicherò.... e poi spero di averne delle altre, e poi altre ancora, fino a quando qualcuno mi chiamerà e mi dirà: ma che fai, sogni??????
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Per rispondere (in parte) al primo messaggio, quello relativo al progetto del Parco Termale. Le ricopio il brano di una e_mail che ho ricevuto, in merito, il 28 Ottobre 2007. A Luglio 2006, su richiesta di un Consulente della ditta proprietà di alcuni terreni (già destinati nel P.R.G. di quel Comune, a Parco Termale) ero stato chiamato, ed invitato, a proporre una mia soluzione. Era un incarico a rischio... Se la tua idea viene accolta, avrai l'incarico, se viene accolta quella di altri, non avrai nulla, nemmeno le spese. Queste erano le condizioni per partecipare. Tra l'altro, la mia era l'ultima delle 5 proposte già presentate da altri progettisti. Ad Ottobre, visto che tra quelle proposte, dopo una anno, non ne era ancora stata scelta nessuna, avevo chiesto... "se ero libero di poter proporre ad altri quanto avevo ideato" che (ripeto) avevo svolto su precisa richiesta di uno dei Consulenti dei proprietari dei terreni, all'interno di una... specie di "concorso di idee".
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Alla mia e_mail avevo ottenuto questa risposta:
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Caro Sandrini, il parco termale stà vivendo e ha vissuto delle oggettive difficoltà che stanno trovando finalmente soluzione in questi giorni. Per quanto riguarda il suo impiego dipenderà dalla tipologia dei soci che aderiranno al progetto di sottoscrizione del capitale sociale che identificheranno la miglior progettualità utilizzabile. Personalmente, ma è un parere del tutto del personale da professionista come lei in altro settore, se le stanno proponendo delle iniziative nel campo termale analoghe non mi farei scrupoli a svolgere degli studi anche perchè con noi non ha preso nessun impegno di esclusiva.
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Come ha letto, il progetto del Parco Termale... è ancora aperto, poi, se la proprietà dei terreni sceglierà una delle altre 4 soluzioni proposte, oltre la mia, questo accade spesso nel mio lavoro... dove il più delle volte ti devi confrontare con soluzioni proposte da altri. E se il lavoro va in porto, recuperi l'investimento, altrimenti passa nei costi. Tutto qui. Come aver svolto un "concorso di idee" e tu sei... arrivato secondo o, 5° su cinque, che non cambia nulla. Il lavoro... lo esegue... solo il primo.
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Probabilmente i proprietari dei terreni, che hanno... già ottenuto una Variante al P.R.G. per Parco termale, come pure hanno... già ottenuto l'Autorizzazione Regionale... a prelevare "acqua termale" dal sottosuolo... a 49° di temperatura, per 21 litri/secondo, la pensano in modo diverso da Lei,su come investire i loro soldi. Ma sono scelte finanziarie tutte personali, con obiettivi diversi. Lei pensa al classico "mattone"... loro pensano ad un Parco Termale... Diversi obiettivi... con diversi risultati. Tutto qui.
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In merito alla professione che svolgo... non deve aver letto bene quanto avevo già scritto nel messaggio pubblicato in risposta al Suo commento. Brano che le ricopio:
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In ogni caso sono un Libero Professionista con partita I.V.A. Una specie di... "quasi architetto" (ho smesso di frequentare l'università a tre esami dalla Laurea che... avrei dovuto sostenere presso la Facoltà di Architettura... dell'Università di Firenze) in possesso di Diploma di Maturità in Arte Applicata... che mi permette di scrivere sulla Carta intestata: Consulting & Design... che tradotto nella mia realtà lavorativa... sarebbe questo: "Consulenza ed Elaborazioni Grafiche in Arte Applicata".
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In merito all'Università, mi sia permesso scriverLe due righe. Mi ero iscritto a Firenze, in quanto in quel periodo, a Venezia, più comoda e vicina per me... era in voga il voto politico. A Venezia, allora, la Laurea in Architettura la predevano tutti... con esami di gruppo. Io invece volevo studiare Architettura., che è una cosa ben diversa. Ma poi, per problemi di salute, non ho terminato questo mio percorso di studio e, l'ultimo esame, l'ho sostenuto, a Firenze, il 7.10.1982. Nell'85 ho provato a riprendere gli studi, iscrivendomi a Venezia, ma per i postumi dei miei problemi personali, non sono riuscito nemmeno a recarmi una volta a venezia, cosi ho smesso di frequentare l'Università a pochi esami dalla Laurea. In ogni caso, nell'immagine allegata a questo messaggio, ci sono gli esami che avevo sostenuto presso la Facoltà di Architettura di Firenze.
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Quindi essendo in possesso di Diploma di Maturità in Arte Applicata, "sezione Architettura", io non posso "firmare progetti", come un geometra, un Architetto e/o un Ingegnaere, ma posso idearli e disegnarli, poi posso collaborare con chi ha la "Firma" per poterli firmare. Mi sia permesso un piccolo e presuntoso paragone, il progettista che ha ideato il Museo di Castelvecchio di Verona, si chiamava Carlo Scarpa. (E' morto cadendo da un ponte, in Giappone. Ponte che aveva progettato). Ma Carlo Scarpa, nemmeno Lui era Architetto.
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Per svolgere il mio lavoro ho sempre collaborato con altri, anche in società di progettazione. Ma ll sottoscritto spettava la parte creativa e agli altri la parte burocratica e/o di direzione lavori. Ma il mio principale lavoro... è quello di studiare cose nuove... che delle volte vanno in porto... delle altre no. E' una scelta di vita. Io ho scelto questo.
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In merito alle ultime domande del suo primo commento, in particolare alla sua affermazione: "di come posso perdere tempo in progetti che sono solo campati in aria"... le risponderò compiutamente anche in merito a questi suoi quesiti. Per far questo mi ci vuole più tempo e devo anche recuperare delle foto di... lavori eseguiti. Nel pomeriggio forse avrò modo di risponderLe, anche in merito a questo.