venerdì 8 febbraio 2008

Un gemellaggio da rumore tra ViviCaselle


Dal sito di Aero Habitat copio e pubblico questo messaggio:


Fiumicino, ecco VIVIFREGENE
Dopo il comitato/associazione
VIVICaselle Torinese, in prima fila nella difesa dei cittadini investiti dalla quasi totalità degli atterraggi sullo scalo di Torino Caselle, dopo VIVICASELLE di Sommacampagna che con il sito www.vivicaselle.eu interviene quasi giornalmente – e con estrema puntualità, documentazione e competenza – sulle problematiche attinenti allo scalo di Verona Catullo, ecco ora VIVI FREGENE, il comitato/associazione a difesa di Fregene.
Fregene è una località/balneare famosa – soprattutto nei film capitolini degli anni ’60 e ’70, del Litorale Romano sottoposta da quasi 47 anni ai sorvoli degli aeromobili in atterraggio sulla pista 16 destra di Fiumicino.
Ora, anche con lo spostamento dei voli da Malpensa al Leonardo Da Vinci, la questione sorvoli – talvolta anche in decollo dalla pista 34 sinistra – l’impatto acustico è ancora più severo.
Ebbene "Viva Fregene" ha in corso una raccolta di firme contro l'inquinamento acustico generato dai voli in sorvolo.
L’intento è categorico:
- il divieto di movimenti aerei nell’arco orario 23.00 06.00,
- rispetto delle procedure antirumore,
- incremento della pendenza in atterraggio ILS,
- installazione di centraline di rilevazione del rumore,
- impiego di una quota del 7% del bilancio delle società di gestione degli scali per opere infrastrutturali per la mitigazione acustica.
Una iniziativa radicale e insolita, ma che non rappresenterebbe niente di nuovo per gli scali del nordeuropea e che rappresenta – in sostanza – quello che è già previsto da leggi/decreti già in vigore – ma inapplicati – anche in Italia.
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Colgo questa occasione per evidenziare un aspetto. Qualcuno di Voi potrebbe aver scritto come indirizzo web: www.vivicaselle.it al posto di www.vivicaselle.eu . Scrivere ".it" o scrivere ".eu" può avervi portato a conoscere un'altra realtà, quella di Caselle Torinese, un Comune anch'esso interessato dalle nostre stesse problematiche... in particolare quelle connesse alla vicinanza ad un Aeroporto.
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Potremmo pertanto anche proporre un "gemellaggio... da rumore aeroportuale" visto che questo tipo di inquinamento ci accomuna?
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Magari poi, assieme con "Viva Fregene" potremmo riuscire a far si che il 7% del Bilancio delle Società di Gestione degli Aeroporti, possa essere finalmente speso per le opere infrastrutturali per la mitigazione acustica.
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Come scritto su Aero Habitat, quanto qui previsto è già normato dalla LEGGE 26 ottobre 1995, N. 447. Legge quadro sull'inquinamento acustico. E in merito a questo aspetto, credo sia interessante ricopiare, in sintesi, alcune sentenze.
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Inquinamento acustico - Ordinanza di contenimento e riduzione delle emissioni sonore - Natura - Provvedimento contingibile e urgente - Art. 9 L. 447/95 - Competenza - Sindaco. Le ordinanze con le quali viene esercitato il potere di disporre temporaneamente speciali forme di contenimento e riduzione delle emissioni sonore inquinanti (inclusa l’inibitoria totale o parziale delle attività), hanno natura di provvedimenti contingibili e urgenti, sia per la ontologica temporaneità delle misure adottabili, sia per il carattere innominato ed atipico delle misure stesse (in deroga al principio di rigorosa nominatività e tipicità degli atti amministrativi. Siffatte ordinanze devono considerarsi adottate ai sensi dell’art. 9 della Legge 26 Ottobre 1995 n° 447 (“Legge quadro sull’inquinamento acustico”) e sono riservate alla competenza del Sindaco (nei casi di inquinamento acustico che riguardano aree ricadenti nel territorio comunale). Sono peraltro estranee alle ordinarie funzioni di mera vigilanza e controllo (“sull’osservanza delle prescrizioni attinenti il contenimento dell’inquinamento acustico”) contemplate dagli artt. 6 e 14 della Legge 26 Ottobre 1995 n° 447, nonché dalle Leggi Regionali Pugliesi nn° 17/2000 e 3/2002. Pres. Ravalli, Est. D’Arpe - R. s.a.s. (avv. De Matteis) c. Comune di Gallipoli (avv. Traldi) e A.R.P.A. Puglia (avv. Capobianco) - T.A.R. PUGLIA, Lecce, Sez. I - 4 dicembre 2006, n. 5639 (vedi: sentenza per esteso)
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Inquinamento acustico - Tutela della salute pubblica - Situazione di pericolo involgente singoli individui - Sufficienza. La tutela della salute pubblica non presuppone necessariamente che la situazione di pericolo involga l’intera collettività ben potendo richiedersi tutela alla Pubblica Amministrazione anche ove sia in discussione la salute di una singola famiglia (o anche di una sola persona). Pres. Ravalli, Est. D’Arpe - R. s.a.s. (avv. De Matteis) c. Comune di Gallipoli (avv. Traldi) e A.R.P.A. Puglia (avv. Capobianco) - T.A.R. PUGLIA, Lecce, Sez. I - 4 dicembre 2006, n. 5639 (vedi: sentenza per esteso)
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Inquinamento acustico - Attività aeroportuale - D.p.r. 496/97 - Emissioni prodotte dalle operazioni aeroportuali - Emissioni riferibili direttamente al funzionamento dei velivoli - Possibilità di valutazione differenziata - Esclusione. E’ legittima la previsione contenuta nell’art. 1, D.p.r. 11 dicembre 1997, n. 496, nella parte in cui ha qualificato l’attività aeroportuale mediante rinvio all’art. 3, co. 1, lett. m), punto 3) della legge 26 ottobre 1995, n. 447, considerando pertanto unitariamente le emissioni rumorose prodotte dalle operazioni aeroportuali e quelle direttamente riferibili al funzionamento dei velivoli. Ed infatti, le fasi del decollo e dell’atterraggio sono strettamente connesse, sul piano spaziale e funzionale, con l’attività dell’aeroporto, sicché il rumore percepito nell’ambiente è quello complessivo senza che possa artificiosamente distinguersi tra rumore prodotto dall’attività a terra e quello che, nel medesimo contesto spazio-temporale, proviene da altra fonte. Pres. Giovannini, Est. Garofoli - A.V.C.V.V. s.p.a. (Avv.ti Riguzzi e Romanelli) c. Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Ambiente e Ministero dei Trasporti e della Navigazione - CONSIGLIO DI STATO, Sez. VI - 3 febbraio 2005 (c.c. 18 giugno 2004), sentenza n. 281 (vedi: sentenza per esteso
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Verona Airport Hotel... c'è la Concessione Edilizia?


Ho ricevuto questa e_mail che pubblico.

Da: walter.giacopuzzi
Inviato: ven 08/02/2008 9.20
A:
urbanistica@comune.sommacampagna.vr.it
Oggetto: richiesta
Buongiorno.
Sono Walter Giacopuzzi e scrivo all'ufficio in qualità di consigliere comunale di minoranza.
Da notizie acquisite sul web apprendo che c'è intenzione di costruire presso la corte Palazzina di Caselle un Hotel con numerose stanze, a fine pista aeroportuale.
Chiedo cortesemente se è possibile avere conferma o smentita di un'eventuale concessione edilizia rilasciata per tale hotel. Se la risposta è affermativa chiedo se è possibile avere, stesso mezzo, il numero e la data della concessione medesima.
Qualora la presente procedura risulti inadeguata per la richiesta di informazione prego informarmi e mi adeguerò a quanto richiesto.
Grazie e buon lavoro.
Walter Giacopuzzi.
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A questa e_mail io non posso rispondere, ma posso invitarvi a leggere il contenuto della Perizia di Stima pubblicata dal CIS di Villafranca di cui qui potete scaricarne un Estratto della suddetta Perizia che riguarda solo la ditta: "Nuova Corte Palazzina S.r.l." dove c'è scritto questo:
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"La Società è proprietaria di un'area di 19.000 mq. situati nel Comune di Sommacampagna (VR), comprensiva di fabbricati da ristrutturare fino a circa 20.000 mc."
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"La società ha ottenuto parere positivo al progetto definitivo per l'ottenimento della Concessione Edilizia per realizzare una struttura alberghiera."
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In ogni caso uno schema del progetto del Verona Airport Hotel è pubblicato sul sito del CIS di Villafranca, in un documento denominato "Brochure Progetti".
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In merito a questo aspetto, il "Verona Airport Hotel", già denominato "Hotel Corte Palazzina" ho predisposto una scheda che riporta anche una serie di considerazioni personali.
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Per scaricare la Scheda del "Verona Airport Hotel" clicca qui.

Certificato di Aeroporto


Da una delle "news" del sito web dell'Aeroporto "Valerio Catullo", pubblicata in data 7 Febbraio 2008, ricopio questo Comunicato Stampa:
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LA CATULLO OTTIENE IL RINNOVO DEL “CERTIFICATO DI AEROPORTO”.
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L’Enac - Ente Nazionale dell’Aviazione Civile - ha consegnato questa mattina alla Valerio Catullo S.p.A il documento di rinnovo del “Certificato di Aeroporto”: atto che attesta la conformità dello scalo veronese alle norme nazionali e internazionali di gestione degli aeroporti.
Il Certificato di Aeroporto, che ha validità triennale, è stato ottenuto dal Catullo nel novembre 2004 dopo essere stato sottoposto a una serie di verifiche per attestare la conformità dello scalo al “Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti” dell’ENAC e dell’ICAO (International Civil Aviation Organization).
Il riconoscimento ottenuto oggi sta a indicare che “la Catullo ha ancora una volta superato tutte le verifiche e mantenuto i requisiti di sicurezza delle infrastrutture, degli impianti e delle operazioni aeroportuali; - ha sottolineato il direttore centrale dell’area tecnico operativa, Antonio Zerman - ha confermato la presenza di un’idonea organizzazione, con relative responsabilità e una corretta ripartizione delle risorse finalizzate alla sicurezza”.
“Questo documento - ha detto il presidente, Fabio Bortolazzi – non è un semplice foglio da mettere nel cassetto ma uno strumento vivo da utilizzare per il miglioramento quotidiano del sistema di qualità del nostro aeroporto”; una struttura – ha rilevato il direttore generale Claudio Boccardo – che “ha goduto di una crescita rilevante negli ultimi due anni e il cui sviluppo, a garanzia degli utenti, è stato accompagnato dalla certificazione che oggi Enac ci consegna”.
Sono stati il direttore Operazioni Venezia dell’Ente Nazionale Aviazione Civile, Virginio Bagassi, e il responsabile del team di certificazione dell’Enac, Maurizio Griletti, a portare al Catullo il riconoscimento, consegnato al Presidente Fabio Bortolazzi, alla presenza anche dei Post Holder Responsabili Doriano Brutti, Alberto Carli e Michele Adami.“Verona è un aeroporto che più di altri ha risposto in modo sollecito e professionale ai nostri stimoli” ha ammesso Grilletti che ha seguito direttamente tutte le verifiche imposte al Catullo; “verifiche non burocratiche da lasciare sulla carta – ha precisato il direttore Bagassi – ma controlli effettivi per il miglioramento costante degli standard di servizio”.
(Consegna del certificato. Da sinistra nella foto: Virginio Bagassi, Fabio Bortolazzi, Maurizio Grilletti.)
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Non commento questo Comunicato Stampa... ma un paio di domande mi piacerebbe farle all'ENAC.
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L'ENAC è a conoscenza che il Catullo è "mancante" della Valutazione di Impatto Ambientale?
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L'ENAC è a conoscenza che il Comune di Sommacampagna ha autorizzato un Hotel a fine pista?
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E una domanda, finale, me la pongo pure... "a me medesimo"... Ma perchè perdo tempo a chiedermi se l'Aeroporto è in regola... quando... chi dovrebbe controllare... non controlla?