giovedì 23 ottobre 2008

Catullo, una ulteriore interrogazione sullo scalo

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Visto che oggi... sul Catullo ho scritto 6 messaggi, già che ci siamo scriviamo anche il settimo, ricopiando un intervento di Aero Habitat che ho visto solo ora, a titolo: Catullo, una ulteriore interrogazione sullo scalo, interrogazioni Parlamentari di cui avevo già scritto in questo messaggio:Il Catullo nel mirino delle interrogazioni parlamentari (ma non di quelli Veronesi) un nuovo Comunicato Stampa di Aero Habitat che qui sotto ricopio.
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Catullo, una ulteriore interrogazione sullo scalo.
Lo scalo di Verona Catullo è spesso in vetrina. Non solo per l’incremento del traffico aereo registrato negli anni recenti. Lo è anche per i piani di allargamento del sedime e per il potenziamento dell’infrastruttura dello scalo. E’ divenuto il secondo scalo del nordest dopo Venezia Tessera. Ma è anche in primopiano per le questioni territoriali proposte e spesso anticipate dal sito
http://vivicaselle.blogspot.com/ .
Lo scalo ed i Comuni limitrofi (Sommacampagna, Villafranca e Verona) sarebbero inoltre interessati alla realizzazione e/o completamento delle tutele ambientali (V.I.A., V.A.S., le nuove rotte di decollo dalle piste di volo, la definizione delle zone destinazione d’uso A, B e C per l’impatto acustico e, non ultime, per le conformità infrastrutturali (Piano dei Rischio Terzi, ecc.) disposte da ENAC e dai competenti organismi internazionali (ICAO; EU, ecc.).
Questa nota, tuttavia, rimanda ad altro, ad una interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Paola Binetti e riguarda, da un lato, la sicurezza (non si inquadra tuttavia se il riferimento sia generalizzato o specifico su secutity e/o safety aeroportuale).
Dall’altro gli interrogativi posti concernono l’ipotesi di fusione con Montichiari e le sue conseguenze.
“Al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Per sapere:
- se, nell'ambito della nuova organizzazione dell'aeroporto 'Valerio Catullo' di Verona, che è stata delineata dalla Dirigenza, con prospettiva di sviluppo delle attività di trasporto passeggeri e merci, saranno implementati e in quale forma i sistemi di sicurezza;
- se il delineato programma di sviluppo delle attività aeroportuali sarà attuato nel rispetto dei livelli occupazionali e della tutela dei diritti dei dipendenti e della dirigenza amministrativa e tecnica, alla quale si deve l'attuale, elevato grado di efficienza delle strutture considerato che preoccupa, infatti, il personale e la dirigenza l'ipotesi che, nell'ambito della preannunciata fusione di alcune attività tra gli aeroporti di Verona e di Brescia possano essere definite riduzioni di quadri e accorpamenti che porterebbero ad un dimensionamento di dirigenti di elevata professionalità che hanno studiato ed avviato le implementazioni delle attività aeroportuali, soprattutto nel settore della sicurezza, che sono parte essenziale nel nuovo progetto di sviluppo e che tale contraddizione è oggi causa di tensioni che potrebbero portare a un consistente contenzioso certamente con gli effetti negativi sull'immagine dell'azienda".

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Per fortuna che per il Presidente dell'Aeroporto Catullo... è tutto apposto e in regola... per fortuna. E ora leggete gli articoli pubblicati sull'Arena di oggi. Tutti articoli che ho commentato.

Aeroporto Catullo, un'intera pagina sull'Arena... intrisa di falsità.

Secondo il Giornale l'Arena, ieri, sarebbero stati consegnati in Provincia "i documenti del progetto di sviluppo dell'Aeroporto" e detti documenti sarebbero stati illustrati alla: 1^ COMMISSIONE CONSILIARE: Affari generali e legali, politiche di bilancio, enti partecipati, personale, rapporti con gli Enti locali, materie non comprese nella competenza di altre commissioni, cosi composta: Presidente: Bassi Andrea (L.N.); Vice Presidente: D'Arienzo Vincenzo (P.D.) Componenti: Albanese Giacinto (U.D.C.), Ambrosini Damiano (P.D.), Balzo Vanio (P.D.), Casu Antonio (F.I.), Cordioli Niko (F.I.), Faccioli Mario (A.N. e Sindaco di Villafranca), Fanton Corrado (??), Girelli Giorgio (F.I.), Mattioli Emanuela (F.I.), Mazzi Gualtiero (L.N. e Sindaco di Sona), Mengalli Gianluca (P.D. e Vice Sindaco di Sommacampagna), Sabaini Giancarlo (U.D.C.), Sterzi Luciano (P.D.), Tognetti Andrea (F.I.), Tosoni Luigi (C.p.F.); Tovo Paolo (P.D.), Turrini Costantino (A.N.), Velardita Flangini Marisa (I.d.V.)
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Sarei curioso di leggere il verbale di detta Commissione, in particolare leggere l'intervento del Vice Sindaco del Mio Comune: l'Avv. Mengalli Gianluca (qualora questi avesse partecipato a detta riunione e fosse intervenuto nel dibattito) ma dall'Arena... questo non risulta.
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Eppure quanto presentato ieri, che prevede l'ampliamento dell'Aeroporto dentro l'abitato di Caselle era stato avversato nel 2002 quando il suddetto Avv. Mengalli era il Sindaco di Sommacampagna, come risulta nel messaggio che avevo scritto a titolo: Il nuovo "Catullo": un AEROPORTO DA CUL (de sac).
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Nei prossimi messaggi, commenterò i vari articoli oggi pubblicati evidenziando le cose false dichiarate e le irregolarità contenute in quegli articoli.

Aeroporto: Consegnati alla Provincia i documenti del "progetto di sviluppo".

Ecco il testo del primo articolo pubblicato sull'Arena di oggi, in rosso i miei commenti.
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VILLAFRANCA. Consegnati alla Provincia i documenti del progetto di sviluppo. La società ipotizza che, tra sei anni, i passeggeri in transito saranno cinque milioni. Grande aeroporto, ecco il piano.
Ora che il Progetto di sviluppo dell'Aeroporto è diventato ufficiale ed è stato presentato alla provincia, "sta cosa" verrà inserita nel P.A.T. del Comune di Sommacampagna?
Un grande scalo aeroportuale da sei milioni e mezzo di passeggeri e un nuovo terminal. Tanti arriverà a contarne nel 2024 l’aeroporto di Villafranca, secondo il piano di sviluppo della società Valerio Catullo, esposto ai consiglieri della commissione Affari generali della Provincia.
Ma qualcuno ha detto a quei signori che... "sta cosa" deve essere sottoposta alla V.I.A. e alla V.A.S.?
L’espansione avverrà nella "Margherita nord", l’area di 56 ettari che si estende di fronte all’attuale aerostazione, dall’altra parte della pista. Ma non bisognerà attendere tanto tempo prima di incominciare a vedere le fasi di crescita del Catullo.
Bisogna solo attendere che l'Aeroporto Catullo presenti il progetto al Ministero dell'Ambiente per ottenere il Decreto di Compatibilità Ambientale? (per quello di Napoli Capodichino i tempi occorsi sono stati... solo 5 anni).
Una serie di interventi sono previsti a breve tempo. Tra le opere che verranno realizzate a partire dai prossimi mesi, ci sarà la ristrutturazione dell’area dei chek-in nel terminal partenze, per otto milioni di euro. Il 28 ottobre saranno consegnati i lavori alla ditta che ha vinto l’appalto. Si svolgeranno in due stralci, il primo dei quali durerà circa sei mesi.
Domanda, per questi lavori esiste un Decreto V.I.A. rilasciato? (al sottoscritto non risulta)
L’anno prossimo verrà anche sopraelevato il primo piano del terminal, con la creazione di una parte ad uffici ed un altra riservata a negozi ed altro. L’intervento costerà tre milioni e mezzo di euro.
Domanda, per questi lavori esiste un Decreto V.I.A. rilasciato? (al sottoscritto non risulta)
Sempre nel 2009, sarà rifatta la pista di rullaggio, per una spesa di cinque milioni e mezzo.
Domanda, per questi lavori esiste un Decreto V.I.A. rilasciato? (al sottoscritto non risulta)
Poi si passerà al piazzale di sosta degli aerei, che verrà ampliato con una spesa 23 milioni di euro.
Domanda, per questi lavori esiste un Decreto V.I.A. rilasciato? (al sottoscritto non risulta)
Fuori, è prevista la costruzione di un parcheggio multipiano per 1.200 auto e costerà 15 milioni di euro. Il cantiere rimarrà aperto quattro anni.
Anche per aprire i cantieri ed eseguire i lavori la V.I.A. da precise prescrizioni e quindi anche per questo lavoro esiste un Decreto V.I.A. rilasciato? (al sottoscritto non risulta)
La società ha intenzione di riservare la vecchia aerostazione ai voli a basso costo, mentre la nuova sarà destinata a quelli di classe business.
Ovviamente dopo che il Ministero dell'Ambiente avrà rilasciato parere positivo all'ampliamento dell'Aeroporto di Verona e sempre che questo sia compatibile con l'Ambiente.
L’espansione a nord risponderà anche a un’esigenza di tipo tecnico. Oggi, per raggiungere la pista di rullaggio, gli aerei devono attraversare quella di decollo. Per ottimizzare i tempi, dati gli incrementi di voli previsti, il piazzale della "Margherita nord" permetterà agli aerei di accedere direttamente alla pista di decollo.
E direttamente dalle loro case gli abitanti di Caselle potranno prendere l'Aereo.
Entro il 2014 saranno realizzati i primi posteggi per gli aerei nella nuova area.
Sempre che il Decreto V.I.A. venga rilasciato? (Ma al sottoscritto che ci sia un Decreto VIA rilasciato... non risulta)
Tra il 2014 al 2024 sarà realizzato il terminal.
Sempre che il Decreto V.I.A. venga rilasciato? (Ma al sottoscritto che ci sia un Decreto VIA rilasciato... non risulta)
Nei vent’anni successivi l’area sarà completata con le infrastrutture di servizio. Le previsioni dovranno ovviamente fare i conti con le prospettive di mercato attuale, alla luce dei rincari dei costi del carburante e delle difficoltà economiche che stanno attraversando parecchie compagnie aeree a livello mondiale.
Appunto, sempre che serva ampliare l'Aeroporto di Verona e/o che convenga chiuderlo e potenziare quello di Montichiari.
E anche tenere conto del contesto fortemente urbanizzato in cui si inserisce lo scalo, che sorge nei Comuni di Villafranca e Sommacampagna.
Ne hanno tenuto ben conto che l'hanno messo nel... "cul de sac" dentro l'abitato di Caselle.
L’aeroporto villafranchese ha conosciuto, dal 1996 ad oggi, una crescita costante di passeggeri. Dodici anni fa sfioravano il milione e 250 mila, l’anno scorso erano tre milioni e mezzo, con un incremento del 17 per cento rispetto al 2006. Degli oltre 31 mila atterraggi e decolli registrati l’anno scorso, il 63 per cento era di voli di linea, il 37 per cento costituito da charter.
Il tutto senza mai aver chiesto e ottenuto la Valutazione di Impatto Ambientale e senza aver mai speso denari per opere di mitigazione e di compensazione ambientale.
Nel piano presentato alla Provincia, la crescita di passeggeri e di traffico aereo avrà tassi di incremento costanti e notevoli. Si prevede il superamento dei quattro milioni di passeggeri tra il 2009 e il 2010, dei cinque milioni nel 2014 fino ad arrivare, nel 2024, ai sei milioni e mezzo. Per questo, secondo la società, lo sviluppo infrastrutturale «dovrà essere immediatamente attivato con attuazione delle due fasi di realizzazione per il 2008 e il 2018».
Certo... immediatamente dopo aver presentato i progetti per la Valutazione di Impatto Ambientale V.I.A. e dopo aver ottenuto l'approvazione della V.A.S. - Valutazione Ambientale Strategica... e sempre che queste abbiano ottenuto un parere positivo.... ovviamente.
A quanto pare qualcuno dell'Aeroporto ha raccontato un sacco di balle alla 1^ Commissione della Provincia di Verona... e a quanto pare tutti quei bravi rappresentanti di noi cittadini, Sindaci e viceSindaci compreso... ci hanno creduto come degli allocchi?

Altre opere complementari all'Aeroporto con la V.I.A. e la V.A.S. e... a spese di chi?

Un secondo altro articolo dell'ARENA e sempre con i miei commenti scritti in rosso.
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Un metrò per arrivare alla stazione di Verona.
Il nuovo casello autostradale, la connessione con la ferrovia Verona-Mantova, il collegamento stradale con il nuovo autodromo Motorcity a Vigasio e la realizzazione di una metropolitana di collegamento con la città. Sono questi i nuovi servizi di trasporto che verranno creati a sostegno del grande aeroporto.
Che serve un Metrò se ci sarebbe già il progetto della deviazione della Ferrovia Verona-Mantova? E Ovviamente chi paga tutte ste robe?
Il progetto del nuovo casello autostradale, finanziato per 45 milioni dall’Autobrennero, è già stato presentato nei mesi scorsi.
L'AutoBrennero non finanzia un bel nulla, come risulta nella penultima pagina del progetto del nuovo casello, dove c'è scritto questo: La presente proposta non comporta assunzione di impegno finanziario.
Prevederà un collegamento sia con l’aerostazione attuale sia con l’area della "Margherita nord", dove sorgerà nei prossimi anni il secondo terminal. Servirà a sostituire i caselli di Verona nord, Sommacampagna e Verona sud, oggi utilizzati da chi vuol raggiungere l’aeroporto.
Senza i soldi della Brennero, questo nuovo Casello, per fortuna, non verrà mai realizzato.
Tra i progetti c’è anche il collegamento con l’autodromo di Vigasio e Trevenzuolo, che è ancora un punto oscuro. Per Francesco Pennacchia, consigliere di amministrazione dell’aeroporto, consisterà nell’ampliamento di una strada. Per Vincenzo D’Arienzo, consigliere provinciale di minoranza del Partito democratico, sarà invece la riqualificazione dell’ex ferrovia Dossobuono-Isola della Scala. Pennacchia prevede che quando sarà a regime, l’autodromo e le aree vicine registreranno una presenza annua di 20 milioni di persone, un quarto delle quali utilizzeranno il servizio dell’aeroporto.
Ovviamente tutto questo dovrà essere sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale? E chi saranno in capo le spese conseguenti?
Nei piani dell’aeroporto c’è anche la previsione di un collegamento ferroviario che partirà dalla linea Verona-Mantova e, dopo una deviazione, farà tappa davanti allo scalo aeroportuale.
Pare che il costo di questo sia di 80 milioni di euro... a carico di chi?
Tra i nuovi mezzi che porteranno le persone al Catullo quello più innovativo sarà certamente il "people mover", una metropolitana leggera che partirà dalla stazione di Porta Nuova in centro a Verona ed arriverà allo scalo. I mezzi con cui verrà finanziata l’opera sono ancora da definire.
Un doppio collegamento ferroviario... neanche il Catullo volesse diventare come Fiumicino? E come al solito... chi tira fuori i danè... i schei... gli euro?
Ma il progetto si propone di risolvere molteplici problemi, come quello dei parcheggi nell’area fieristica di Verona. Lungo il suo percorso, il mezzo di trasporto toccherà la Fiera e il Quadrante Europa, prima di arrivare all’aeroporto dove ci sarà il capolinea. Da definire i tempi di realizzazione delle infrastrutture e i relativi importi per costruirle.
Mi pare giusto realizzare all'aeroporto i parcheggi della Fiera, perchè tutti quelli che vanno in fiera prendono l'aereo ovviamente.
Sarei curioso di sapere chi è stato quel tipo che ha raccontato tutte ste balle al giornalista dell'Arena... che poi le ha pubblicate.

Catullo: "ma siano rispettate le regole". Come le hanno rispettate fino adesso?


Prima di continuare a commentare gli articoli usciti sull'Arena oggi, riporto una lettera del 2000 che sollecita l'Aeroporto a predisporre i sistemi di controllo per il rumore, i cui finanziamenti erano già stati stanziati nel 1999, poi come per gli altri articoli i... miei commenti in rosso.
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«Ma siano rispettate le regole»
Crede nello sviluppo dell’aeroporto. Ma vuole che tutte le regole siano rispettate.
Se uno vuole illudersi... perchè disilluderlo mentre si sta illudendo?
Vincenzo D’Arienzo, consigliere provinciale del Partito democratico, lo ha ribadito in una lettera inviata al prefetto Italia Fortunati, al presidente della Provincia Elio Mosele, al sindaco di Verona Flavio Tosi e al direttore Arpav di Verona Giancarlo Cunego.
Si è dimenticato di scrivere al Sindaco di Villafranca e di Sommacampagna all'interno dei quali confini comunali... ha sede l'aerostazione.
D’Arienzo ha osservato: «Alla società di gestione dell’aeroporto è stato affidato il compito di organizzare il sistema di monitoraggio per il controllo dell’inquinamento acustico. Tale sistema non è ancora operativo. I livelli massimi di inquinamento interessano anche le rotte di atterraggio e di decollo, la porzione di territorio che si troverà sotto la linea di salita e virata è costituita dall’abitato e dalle campagne di Madonna di Dossobuono e vi sono livelli rilevanti di biossido di azoto sull’abitato di Villafranca».
E' dal 1999 che l'Aeroproto avrebbe dovuto installare dei sistemi di controllo del rumore.
Il consigliere sottolinea poi che all’aeroporto «manca la valutazione di impatto ambientale».
Questa V.I.A. manca per tutto quello che hanno realizzato e, a quanto pare, vogliono realizzare dell'altro senza aver mai ottenuto la Valutazione di Impatto Ambientale.
«Pare ineludibile che il Catullo continui ad inquinare». E conclude: «L’argomento sia una priorità delle istituzioni affinché si possa giungere a breve periodo, ad una soluzione delle problematiche che non sono di poco conto».
Appunto... secondo da legge l'aeroporto essendosi ampliato senza la V.I.A. sarebbe da chiudere... non mi sembra un problema di poco conto.
Poi provate a cercare sul sito web aeroportuale una sezione dedicata all'ambiente, come hanno quasi tutti gli altri aeroporti d'Italia... in quello del Catullo non c'è una sezione dedicata all'ambiente. Come mai?

Quasi tutte le falsità della pagina dell'Arena sono in questo articolo

Commentiamo l'ultimo articolo dell'Arena, quello che riporta le dichiarazioni del Presidente dell'Aeroporto e vediamo che racconta di vero e cosa racconta di falso, ovviamente i miei commenti sono in rosso.
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IL COMMENTO DEI VERTICI DEL CATULLO.
Il presidente illustra i vantaggi dell’allargamento dello scalo. Il consigliere Pennacchia: «Presto misuratori del rumore». «Diminuirà il traffico di auto»
Lo sviluppo dell’aeroporto migliorerà e non peggiorerà le condizioni del territorio villafranchese. Lo sostiene Fabio Bortolazzi, il presidente della società dell’aeroporto Valerio Catullo.
Perchè gli aerei invece di bruciare kerosene andranno ad Idrogeno e tutte le migliaia di auto che riempiranno i parcheggi dell'Aeroporto saranno tutte Auto elettriche e/o a pedali? Ma mi faccia il piacere... signor Presidente.
«L’espansione dello scalo», dice, «non deve diventare un problema per chi abita nella zona. E le nuove infrastrutture dentro e fuori l’aeroporto contribuiranno ad un servizio migliore.
Gia la situazione attuale è un grave problema ambientale e prima di qualsiasi altro intervento dovrebbe essere sanato quanto è stato inquinato sino ad ora. Ma a quanto pare noi non abbiamo mai avuto problemi ambientali.
Con il nuovo casello autostradale che servirà l’aeroporto, toglieremo traffico che oggi intasa le arterie dei territori di Sommacampagna e Villafranca. Questa è la vera logica ambientalista».
Balle... Questa non è una logica ambientalista... il nuovo Casello è solo una Grossa Porkata.
Per questo, secondo Bortolazzi, l’aeroporto punterà sullo sviluppo delle infrastrutture di connessione con il territorio. «Abbiamo un grande progetto», dice il presidente del Catullo, «che è quello di far diventare il casello autostradale di Verona Nord la vera porta della città e dell’aeroporto, con un sistema di parcheggi scambiatori con più di diecimila posti auto che serviranno non solo per i passeggeri dello scalo».
Mi fa piacere che da 20.000 di qualche mese fa... ora i parcheggi siano già diventati 10.000. Non ricordo bene ma mi sembra che Fiumicino ne abbia 17.000 di posti auto e Malpensa 13.000 o viceversa. Il Catullo con i parcheggiatori esterni vuole egualiare questi due aeroporti?
Per questo saranno importanti anche gli altri collegamenti, soprattutto di carattere ferroviario e con il "people mover", la metropolitana che dalla stazione Porta Nuova arriverà fino al Catullo passando per la Fiera. «Diverremo un polo attrattore per le città vicine. Chi verrà da Trento, piuttosto che da Mantova, Vicenza o Milano ad esempio potrà raggiungere l’area della fiera o l’aeroporto utilizzando i mezzi su rotaia o il sistema di scambio con la rete autostradale».
L'Aeroporto è solo una scusa per creare un immenso parcheggio per guadagnare soldi con quell'attività?
Per il presidente, il sistema di interconnessione tra aeroporto, autostrada e ferrovia «è una rivoluzione per Verona, che per la prima volta si dedica allo studio di sistemi di ricezione come avviene nelle grandi metropoli».
Ma si rende conto di cosa sta dicendo questo presidente... si o no? L'area è già talmente piena di infrastrutture che se ne vogliono fare delle altre... una sopra l'altra. Follia pura.
Anche il finanziamento delle varie opere non è un problema sormontabile per Bortolazzi. «L’Autobrennero», spiega, «finanzierà il nuovo casello dell’aeroporto.
Notizia che non è assolutamente vera.
Per quanto riguarda gli investimenti della società abbiamo previsto un aumento di capitale di 35 milioni di euro e oltre 100 milioni di investimenti. Viste le problematiche economiche potranno esserci dei rallentamenti, ma progetti come il "people mover" così come i nuovi parcheggi si finanzieranno da soli, con la formula del project financing». È la formula che prevede questo passaggio: la ditta che realizza l’opera l’avrà in gestione per un determinato periodo in maniera tale che il committente possa ammortizzare le spese sostenute.
Appunto... con il project financing l'Aeroporto potrebbe anche realizzare un bel bordello, visto che Tosi ha il problema di dove trasferire le puttane dalla città... e tra un parcheggio e l'altro.. realizzare il "Verona Airport Bordel"... compreso, per i clienti, le vibrazioni degli aerei in decollo... e/o quelle del reverse... che sono più puntuali e intense.
Per Bortolazzi, rientra nella logica del miglioramento non solo logistico, ma anche di impatto ambientale anche la realizzazione di un’aerostazione nella "Margherita nord", dove sarà concentrato il traffico business.
Grazie... da casa mia, in trecento metri potrò prendere il "volo business", mentre se vado in ferie in aereo, devo andare nella vecchia aerostazione... quella per la massa fantozziana.
«Creerà le condizioni per uscire da una zona, quella dell’attuale aerostazione, che potrebbe dare problematiche ai centri di Calzoni e alle aree circostanti. Cerchiamo di dare soluzioni accettabili e godibili da chi abita il territorio.
Certo... io "godrò" nel potere prendere l'areo partendo da casa a piedi... un'ottima soluzione ambientale molto godibile, quella di salire sull'areo arrivando scarpinando in aeroporto... tanto me l'hanno costruito dentro casa.
Distribuire arrivi e partenze sui due terminal contribuirà a distribuire gli aerei che non saranno in un solo punto come avviene oggi».
Questa fa proprio da ridere... Ma se le studia di notte ste cose da dire al mattino dopo... il Presidente dell'Aeroporto?
Bortolazzi interviene anche sulle recenti polemiche in materia di valutazione di impatto ambientale e rumori. «Tutto verrà realizzato nel rispetto delle norme. Anzi quello che faremo andrà al di là del rispetto ambientale nel rispetto delle norme di sicurezza.
Come hanno fatto fino adesso senza alcun rispetto per delle leggi in vigore da 20 anni? Mi preoccupa "se vanno oltre il rispetto ambientale" che hanno adottato fino adesso. Questo mi preoccupa veramente.
Ma è anche vero che la gente non può costruirsi la casa nei corridoi di decollo e di atterraggio degli aerei».
Certo, sopratutto se la pista dell'Aeroporto continuano a prolungarla dalla parte dove ci sono le case invece di farlo dalla parte opposta. Via Calzoni una volta era dritta e da Caselle si andava a Calzoni in tre minuti. Ora dopo il terzo prolungamento verso caselle, per andare a Calzoni ci vuole 4 volte la strada di prima. Nei corridoi di atterraggio e di decollo meglio realizzarci i centri commerciali da 70.000 mq e l'Hotel da 140 stanze... ovvio no.
Sull’adozione di sistemi di misurazione del rumore, Francesco Pennacchia, rappresentante della Provincia nel consiglio di amministrazione dell’aeroporto e consigliere comunale di Villafranca sottolinea: «C’è l’impegno per portare avanti la risoluzione del problema e della procedura di Valutazione di impatto ambientale. In questi giorni procederemo con la gara d’appalto per la fornitura di colonnine che misureranno il rumore all’esterno dell’aeroporto. L’investimento complessivo per queste apparecchiature sarà dai 400 ai 500 mila euro».
E' dal 1999 che l'Aeroporto tiene fermo in cassa i soldi per installare le centraline del rumore che, guarda caso, dovrebbero andare in gara d'appalto a giorni. Sulla V.I.A. che manca per tutto quello che hanno realizzato fino adesso... stendo un velo pietoso.
Ora rileggete tutti gli articoli e provate ad immaginare di abitare a Villafranca-Dossobuono invece che a Sommacampagna-Caselle...?
Tutto quello che hanno scritto è giusto... il Comune di Villafranca avrà tutti i vantaggi... Chi già nella "m..." c'è e ci rimarrà e che ci andrà ancora di più... saranno gli abitanti di Caselle...
Ma di questo all'Assessore all'Ambiente del Comune di Sommacampagna... non gliene frega un caxxettino....

Il Catullo... un Aeroporto da ampliare e/o da "chiudere" e da delocalizzare?

L'altro giorno ho ricevuto una e_mail e, solo dopo essere stato autorizzato a pubblicarla, oggi la trascrivo qui sotto... ma rendendola anonima, come richiesto:
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----- Original Message -----
From:
xxxxxxxxx@alice.it
To: sandriben@tin.it
Sent: Tuesday, October 21, 2008 6:21 PM
Subject: aeroporto e dintorni
Gent.mo sig. Sandrini
leggo sovente il suo blog e resto meravigliato della sua preparazione, della caparbietà e del senso civico che non la fa mollare mai. Complimenti.
Qualche piccola perplessità ce l'ho avuta quando ha mostrato una futuristica planimetria per una seconda pista al Catullo con la testata proprio in faccia alla presunta progettata nuova aerostazione e cancellando la Pantina.
Perplessità anche sulla sua distanza dalla pista attuale. La distanza minima che la IATA /ICAO danno per le distanze tra piste parallele per farle funzionare in simultanea deve essere almeno 910 metri, ovviamente meno se, come a Francoforte, gli aerei li fanno atterrare altenandoli tra le due piste. A Monaco distano 2300 mt con in mezzo il Terminal.
Puntualizzazioni a parte, Io penso che bisogni pensare invece, ed al più presto, ad una nuova pista di volo parallela a quella attuale, parallela o divergente verso sud, e ciò per porre definitivamente fine alla querelle dei rumori di decollo verso nord. Si potrebbe rimanere entro i confini delle "margherite" e riprogettare l'accesso alla Pantina da sud.
La nuova pista potrebbe essere disassata rispetto all'attuale, spostata più a sud insomma ed anche più corta ( basterebbe di 2400-2600 mt) dell'attuale. Parallela garantirebbe un migliore utilizzo, divergente di 2°-3° dall'attuale, comporterebbe che i decolli verso sud sarebbero già orientati e divergenti dagli aerei in arrivo sempre da sud.
Altra perplessità mi deriva dal fatto che la VIA sia mancata proprio perchè finora il Catullo è su sedime militare (e lo è ancora checchè se ne dica). Ma posso sbagliarmi.
Sarebbe interessante che Lei, così ben attrezzato in conoscenze e tenacia, ci tenesse informati sul Suo blog, noi appassionati aeronautici, delle novità infrastrutturali e magari politiche riguardanti il Catullo che da risorsa indiscutibile NON deve diventare un pesante fardello per noi e le generazioni future. La seconda pista ed un'alleanza strategica con Orio al Serio e Montichiari faranno il resto, speriamo.
Cordiali saluti ed incoraggiamenti. C.V.
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Prima di tutto signor C.V. La ringrazio per quanto da Lei scritto e approfitto della sua e_mail per scrivere alcune precisazioni.
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La prima. Credo che il carico di inquinamento su Caselle e sulla parte Ovest della Città di Verona sia già oggi insostenibile e quindi se detto aeroporto deve ampliarsi... i decolli e gli atterraggi devono essere tutti dal lato sud, dove il carico antropico (la popolazione residente) è minore e che pertanto potrebbe anche essere "delocalizzata" come sta facendo l'Aeroporto di Malpensa, che ha stanziato 80 milioni di euro per "spostare" 289 famiglie (
Troppo inquinamento... "delocalizziamo" Caselle? ).
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Secondo. Io non sono un esperto di aeronautica e speravo che 600 metri fossero sufficienti al fine che gli aerei potessero decollare e/o atterrare nello stesso senso, magari con delle brevi attese. Ma nella foto come sotto indicata se questa seconda pista fosse realizzata, il nucleo rurale della "Corte Pantina" dovrebbe essere delocalizzato e le due piste - ad idonea distanza di sicurezza - potrebbero essere realizzate.
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Realizzando una seconda pista parallela all'attuale, a 900 metri dall'altra, appare evidente che la Corte Pantina e altri piccoli nuclei rurali dovrebbero essere delocalizzati anche perchè la nuova aerostazione potrebbe essere realizzata il più vicino al centro pista come ho scritto in questo messaggio: Il nuovo "Catullo": un AEROPORTO DA CUL (de sac) in cui oltre alle mappe avevo riportato un intervento del 2002 dell'allora Sindaco di Sommacampagna che sosteneva che la nuova Aerostazione doveva essere realizzata a Centro Pista.
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Terzo. Sull'Arena di oggi, (ma ne parlo poi in altri messaggi) pare che finalmente sia pronto il progetto dell'ampliamento dell'Aeroporto di Verona, in quanto fino ad oggi le uniche mappe da cui si poteva comprendere che "volevano fare" erano quelle allegate al progetto del nuovo Casello Autostradale per l'Aeroporto, in merito al quale ho pubblicato le mie considerazioni in questo messaggio: La Großa Porkatha... (e non è ancora finita). di cui la sottostante foto... ne appartiene.
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Quarto. Ovviamente in testa pista aeroporto, sarebbe da approvare un Piano di Rischio Aeroportuale che impedisca che in aree soggette alla caduta degli aerei, non ci fossero Hotel e/o centri commerciali come credo di aver ben descritto in questi messaggi,il primo a titolo: Ménage à trois (quatre) tra: C.I.S., Aeroporto, Comune (Rubner)? e il secondo a titolo: Con il "Piano di RISCHIO Aeroportuale"... chi RISCHIA di perdere decine di milioni di Euro? Nella sottostante foto ho ricopiato quello che "vogliono fare" su una foto da Google, cosi si vede bene il rapporto tra Caselle e la nuova Aerostazione incuneata nell'esistente edificazione.
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Quinto. E' evidente che quanto proposto nello schema sottoriportato, tratto dal messaggio: IL PROGETTO PERFETTO ? è una provocazione per evidenziare che solo l'edificio di una aerostazione posto in fine pista - dal lato dove decollano gli aerei - potrebbe essere idonea barriera contro il rumore dei decolli verso sud.
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Sesto: Per quanto riguarda l'obbligo della sottoposizione alla Valutazione di Impatto Ambientale, la invito a leggere un messaggio che ho scritto ieri a titolo:
Mentre l'Aeroporto è senza VIA, il Sindaco denuncia la N.B. (...facendo ridere i polli) dove è riportata, per intero, una sentenza della Corte Europea, ancora del 1999, che stabilisce che solo le opere per la difesa nazionale non devono essere sottoposte alla V.I.A. anche in un Aeroporto Militare.
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E questo è confermato anche dal recente rilascio del Decreto di Campatibilità Ambientale per l'Aeroporto di Napoli, che come Lei saprà non solo è militare ma anche Aeroporto NATO, come ho evidenziato nel messaggio:
La V.I.A. per un Aeroporto Militare aperto al Traffico Civile... (Ma è quello di Napoli) e questo obbligo di sottoposizione alla V.I.A. degli aeroporti, anche senza nuove opere purchè vi sia incremento delle potenzialità e dei voli è riconfermato nel recentissimo D.Lg. n° 4 - 2008.
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L'Aeroporto di Verona, militare aperto al traffico civile come gli altri, non ha mai chiesto la sottoposizione alla Valutazione di Impatto Ambientale, ne per prolungare la pista, ne per l'ampliamento dei piazzali di sosta degli aerei e nemmeno per l'ampliamento dell'Aerostazione, tanto meno per l'aumento dei voli e la modifica delle rotte e delle procedure di decollo... eppure per l'Aeroporto di Montichiari, la Società Catullo S.p.A. la VIA l'ha chiesta e ha ottenuto il Decreto di Compatibilità Ambientale ancora nel 2000.
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Concludo con una domanda: che senso ha ampliare un aeroporto come quello di Verona, quando la stessa società gestore ne ha un'altro a 40 km inutilizzato e tutto in aperta campagna lontano dai centri abitati?.
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Ma nel merito di questa domanda... vedrò di darle maggiore risposte nei prossimi messaggi, dopo che saranno scaricabili "on line" gli articoli pubblicati oggi, a pagina 33, del'ARENA.
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L'Aeroporto di Verona già oggi è un pesante fardello per la nostra popolazione e concludo riportandole una e_mail appena ricevuta, che anche questo rendo anonima, il cui testo è questo:
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----- Original Message -----
From:
yyyyyyyyy@yyyyyyy.it
To: <
sandriben@tin.it>
Sent: Thursday, October 23, 2008 10:38 AM
Subject: bombe
Dopo l'articolo di oggi letto sull'arena, la tentazione di mettere una bomba sotto il culo di bortolazzi è fortissima. Quante menzogne. Nessuno che chieda a questo signore che senso ha un aeroporto da 5 o 6 milioni di persone in un'area come la nostra (già piena di aeroporti e supercementificata) con una tendenza a lungo termine di decrescita (speriamo) e non di crescita all'infinito. Perchè per aiutare qualcuno a fare business sui servizi e sui parcheggi si deve massacrare un territrorio, ammalare intere popolazioni? Tu sai se il comune ha reso noto i dati arpav sull'inquinamento della nostra terra? Ciao
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Credo che questa e_mail appena ricevuta abbia sintetizzato tutto quello che ho scritto... ovviamente se tutto questo accade... mi domando... ma l'Assessore all'Ecologia e all'Ambiente... non è che rischia di trovarselo di fronte, mia figlia mentre e a passeggio nelle città dell'India? Che l'Assessore all'Ambiente... sia in Ferie in India?
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Come Lei sa a Sommacampagna non esiste un Assessore all'Ecologia e all'Ambiente... forse per questo il Sindaco non comprende l'impatto di un aeroporto sulla popolazione residente nell'intorno.
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