lunedì 1 giugno 2009

Ho l'impressione di aver ragione, il "No Cava Betlemme"... è stato preso per il lato "B"?

Comincio con un brano della Delibera del Consiglio Comunale n° 44 del 10.09.1997 avente come oggetto: PROGETTO DELL'A.T.I. CON CAPOGRUPPO GEONOVA S.P.A. DI TREVISO PER LA COSTRUZIONE, GESTIONE OPERATIVA E POST-OPERATIVA DI UNA DISCARICA PER RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI NON PUTRESCIBILI, NELL'EX CAVA "SIBERIE" DI PROPRIETA" COMUNALE... e se avete notato nel testo della Delibera non c'è scritto quello che invece è l'oggetto della Delibera della Regione Veneto n° 996 del 21.04.2009, che cosi recita: GEO NOVA S.p.A. Recupero ambientale dell'ex cava Siberie, mediante la progettazione definitiva per la costruzione e la gestione operativa e post-operativa di una discarica controllata programmata con il sistema del project financing di cui all'art. 37 L. n. 109/94.
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Se notate... per anni hanno cercato di convincerci che riempire di rifiuti la Cava Siberie sarebbe stato un "RECUPERO AMBIENTALE"... che sarebbe quello che avrebbe approvato la Regione, in realtà era ben chiaro che era una solo Discarica di Rifiuti... tanto che perfino nell'oggetto della Delibera sopra citata e sotto riprodotta in parte... il "RECUPERO AMBIENTALE"... è sparito.
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Ma cosa c'è scritto in quel brano della delibera comunale che ha espresso parere positivo alla Discarica? E come chiedere ad un bambino: "Hai mangiato la Nutella?" e quello... con la crema fino agli occhi: "Io non ho mangiato la Nutella". Di quello che c'e scritto in Delibera ve ne ricopio solo alcuni brani... Se volete ridere per le motivazioni scritte per votare a favore della "loro" discarica leggetevi tutta la delibera. Si stavano votando la "loro" discarica avebbero votato NO?
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Interviene il consigliere Giacopuzzi W. (CI) che esamina le diversità di approccio delle due vicende - cava Betlemme e discarica Siberie; effettuando un parallelismo, si vede da una parte uno sdegno ed un interessamento della parte politica al potere e dall'altra la tendenza al silenzio. Questo silenzio che emerge sull'ex Siberie da parte del comitato cava lo vede come abilità politica di acquietare le acque, una forma di abilità nel narcotizzare una parte della cittadinanza sostenitrice, una strana normalità, come se fosse l'unica e più utile cosa da fare. Ha la consapevolezza chiara e precisa, pur nella gravità della decisione della Regione e pur sottolineando il contributo dato dal comitato cave, che un conto è un buco ed un altro conto è una bomba ecologica. In merito alla questione Siberie, chiede all'Amministrazione come pensa che reagiranno gli abitanti delle case vicine alla discarica, il cui valore immobiliare cadrà a picco. Denota un certo stile politico nel condurre l'intera vicenda. La sua decisione di candidarsi alle amministrative dipese anche da questa vicenda. E' un argomento determinante e pone sul tavolo una questione. Dalle osservazioni presentate da cittadini (cita i signori Bertozzo e Sandrini) e dalla documentazione amministrazione si è fatta questa idea. Da una apprezzabile apertura iniziale verso un coinvolgimento partecipativo dei cittadini del Sindaco alla materia, in termini di coinvolgimento della popolazione e di democrazia, si è passati ad un restringimento progressivo di informazione e partecipazione. E' un comportamento oligarchico e tirannico. La minoranza consiliare ha aiutato e agevolato la titubanza della maggioranza presentando una mozione sul project financing. Nell'agosto 2005 c'è stata una presentazione di un referendum popolare con specifici quesiti sulla discarica, collegato ad altri due referendum, sui lavori di deturpazione della piazza di Custoza e sulla strada che taglia la valle di Custoza. L'Amministrazione ha rigettato il referendum, con la chiara volontà di non andare davanti alla gente. La maggioranza ha negato in modalità perentoria la possibilità di interpellare la popolazione, ha bocciato il referendum, con una sconfitta democratica per tutti. C'è stato un irrigidimento, una chiusura, un delirio di onnipotenza: questo è il tasto dolente, più negativo della stessa scelta posta dall'assessore Granuzzo. Il sorpasso nei confronti della partecipazione dei cittadini ha del “politicamente vergognoso”. Richiamando la transazione per il passaggio di proprietà della cava, dove al punto 2) si prevedeva la cessione gratuita ma che il Comune non poteva fare discarica, egli considera che il punto di questa transazione è stato abilmente aggirato. Citando le osservazioni del sig. Sandrini, richiama l'assenza perentoria di un progetto di mitigazione e chiede che cosa è stato fatto per aggirare i danni per le infrastrutture presenti. Dà lettura ad un passaggio delle osservazioni del sig. Sandrini in cui qualifica gli amministratori “inerti ed inermi davanti a chi correva”.
Risponde l'assessore Granuzzo chiarendo che la leggerezza con cui il consigliere Giacopuzzi chiede un chiarimento, dando degli ingannatori e mentitori agli Amministratori della contro parte, sia una strada semplice per far colpo su un'assemblea stasera più numerosa. Se si legge il passaggio successivo dell'osservazione presentata dal sig. Bertozzo, si vede che è vero che quell'atto prevedeva il vincolo citato, ma prevedeva che questo venisse meno nel preciso istante che la Regione approvava cava Ceolara. Pertanto, il tema non esiste, non c'è stata nessuna volontà di turlupinare e se ci si vuole confrontare, se si hanno dubbi sulla legittimità del provvedimento, occorre quantomeno approfondire, prima di tirare le conclusioni.
L'assessore Mengalli interviene per dovere di chiarezza: in effetti in quell'atto è stato previsto, perchè in quel momento c'era una legge regionale che faceva divieto di dare parere negativo sull'ampliamento, prima che avessero ottenuto l'autorizzazione all'ampliamento. Oggi la legge non prevede più questo, il parere è precedente all'ottenimento. Il motivo era questo, tant'è che la vecchia SEV non si è presentata ad eccepire nulla al project financing, sapendo che non aveva alcun titolo per impedire di presentare la domanda.
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Vi invito a rileggere tutta la delibera del Consiglio Comunale, ma sopratutto invito quelli del "Comitato No Cava Betlemme" a rileggere quella delibera e leggere bene quanto nel seguito andrò a scrivere... sopratutto a leggere e confrontare tra di loro le Norme di Attuazione del Piano d'Area del Quadrante Europa e le Norme Tecniche del Piano di Assetto del Territorio che come vedete... nel trasferimento da PAQE al PAT... quelle farsi che avrebbero impedito la Discarica sono rimaste di la... e non trasferite... di qua.
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Quando, io sostenevo che è colpa dell'Amministrazione Comunale se la Discarica VE-PART ora PRO-IN è stata ampliata e ora diventerà una collina di rifiuti, mi davano del deficiente... Ma se io, come Sindaco, annuncio a tutta l'Europa... che ho deciso di realizzare una Discarica sul mio Territorio... come mosche sulla cacca... tutti tentano di portare a casa quel bussiness.
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E cosi mentre il Comune si faceva promotore del projetc financing... gli altri "imprenditori dei rifiuti" ovviamente si muovevano prima ... e ri-ovviamente arrivavano prima della "burocrazia" Comunale.
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Tecnicamente e giuridicamente il Comune di Sommacampagna ha presentato (tramite l'ATI Geo Nova) la domanda di aprire la Discarica delle Siberie solo quando: il progetto definitivo per la costruzione e la gestione, operativa e post-operativa, di una discarica per rifiuti non pericolosi e non putrescibili, e l'allegato studio di impatto ambientale, è stato depositato presso la sede comunale in data 11.07.2007, con prot. n. 11893.

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Tutto quello che il Comune ha fatto dal 1997 (da quando è diventato proprietario delle aree della Ditta SEV s.p.a) al 2007 (quando è stato formalmente depositato il Progetto della Nuova Discarica) è servito solamente a far capire al mondo... "venite a Sommacampagna, se vogliono fare discariche, noi possiamo farle prima"... e "già che in comune vogliono le discariche... intanto facciamo nuove cave... che poi diventeranno discariche".
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Ma prima di tutta l'Europa, come poi annunciato dal Comune con avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea, c'era un'azienda che sapeva delle intenzioni del Comune di Sommacampagna di voler aprire una discarica nell'ex cava Siberie ed era proprio la SEV s.p.a che aveva ceduto i terreni della Cava Siberie e della Cava Ceolara al Comune (riservandosi su quest'ultima cava l'usofrutto per 30 anni a svolgere l'attività di cava).
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Ancora in data 23.09.1998 la SEV S.p.A. presenta una nuova domanda di ampliamento, oltre ai 214.217 mq. già autorizzati con DGRV 4404/1997… e quindi si somma altra superfice destinata all’escavazione della cava... ancora oltre i 20 ettari... oltre i quali scatta l’obbligo della V.I.A
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Ma a quell'ulteriore e altro ampliamento il comune si oppone e il Consiglio Comunale di Sommacampagna, solo dopo due anni dall’aver sottoscritto con Atto Notarile la transazione del contenzioso con la SEV s.p.a. si trova una nuova richiesta di ampliamento della Cava Ceolara e con deliberazione n° 8 del 15.02.1999, provvede ad esprimere parere contrario sulla nuova richiesta di ampliamento della ditta S.E.V. con una serie di motivazioni tra cui:
- viene utilizzato il sito di cava come discarica con l’impiego di “rifiuti non pericolosi” previsti nel progetto in fase di ricomposizione ambientale per l’innalzamento del fondo scavo dell’ampliamento richiesto di 12 metri nonché la risagomatura di tutte le scarpate di cava.
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Questa volontà della SEV di "anticipare" il Comune di Sommacampagna di riempire cave con "Rifiuti non pericolosi" avrebbe dovuto allarmare l'Amministrazione... Invece no... Avanti... Annunciamolo a tutti.
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In ogni caso avete letto bene... prima il comune nel ricevere "gratis" il terreno dalla SEV ha dato il parere favorevole a sprofondare la Cava Ceolara da -14 metri fino a -23 metri... sempre alla stessa ditta e che fa la SEV? Presenta domanda di cava per scave fino fino a -23 metri dal piano campagna per poi procedere ad una ricomposizione ambientale innalzando il fondo della cava con "rifiuti non pericolosi".
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Per avere il terreno gratis il comune ha permesso alla SEV di sprofondare il fondo della cava da -14 a -23 metri, come è ormai ben visibile sul posto e ben rappresentato in questa foto... ma la guerra del Comune e del Comitato No Cava Betlemme... c'è solo contro la Cava Betlemme e solo la Cava Betlemme sarebbe senza V.I.A... che strana sta cosa...Mahh!!!
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Ovviamente nel PAT di Sommacampagna tutte le aree della Cava Ceolara sono diventate aree per boschi... anche se il Comune ne verrà in possesso nel 2027 quando scadrà il 30 anno di usofrutto, ma un conto sarebbe stato realizzare è un bosco a -14 metri dalla superficie 10 anni fa, e un altro conto è realizzare lo stesso bosco a -23 metri tra 18 anni... sempre che tra qualche anno non sia necessario... procedere ad un recupero Amientale e sia necessario eliminare la depressione della Cava Ceolara... rimpendola di milioni di mc di rifiuti come la cava Siberie.
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La SEV... che il comune voleva fare una discarica lo sapeva dal 1997, quando nel 2000, di questa volontà ne è venuta a sapere anche la VE-PART, questi hanno presentato domanda... mentre il comune si gingillava con il Project financing... la Ve-Part riusciva a farsi approvare l'ampliamento.
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Adesso ho delle domande per tutti i lettori, MA ANCHE... per i componenti del Comitato No Cava Betlemme:
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1°_ Perchè il Comune dell'art. 72 del P.A.Q.E. ha trasferito nel PRG prima e nel PAT dopo solo quei paragrafi che potevano non impedirgli di fare la sua discarica?
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2°_ Se le norme del P.A.Q.E. fossero state traferite nel P.R.G. e nel P.A.T. avrebbero impedito di realizzare le nuove cave, ma avrebbero impedito anche di realizzare la "loro" discarica?
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3°_ Quella ex Cava Siberie che sarebbe stata "regalata gratis" al Comune in cambio di raddoppiare (quasi) la ghiaia scavata nella cava Ceolara (da - 14 a - 23 metri) con quanti centinaia e centinaia di camion questa ghiaia è stata portata via... transitando sulle nostre strade?
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4°_ Se nemmeno dopo un anno dopo aver sottoscritto una transazione (che ha dato gratis al comune le aree delle cave Siberie e Ceolara) e che ha dato gratis alla SEV di poter scavare da -14 a -23 metri su un'area di oltre 200.000 mq. la SEV ha tentato di riempire quel "vuoto" avuto gratis con 12 metri di "rifiuti non pericolosi" è ora comprensibile il perchè la VE-PART ha presentato domanda di ampliare la sua discarica?
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5°_ Se la Direttiva V.I.A. è in vigore dal 1985 perchè tutti gli ampliamenti della Cava Ceolara dopo i 20 ettari non sono stati sottoposti a V.I.A.?
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6°_ E se la "Corte Ceolara" è stata definita "Bene Storico e Culturale" prima dell'ampliamento della Cava Ceolara verso il canale dell'Alto Agro Veronese... perchè lo scavo della cava Ceolara non ha rispettato il vincolo dei 200 metri dalla Corte Ceolara.
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7°_ Mentre i componenti del Comitato No Cava Betlemme andavano i gondola a Venezia, (a spese del Comune) in gita turistica a far finta di difendere l'ambiente perchè il Comune... quatto quatto, gattoni gattini... in silenzio silenzioso... (quasi) procedeva nel volere la sua discarica?
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8° Se era vietato scavare nella zona della fascia di rispetto lungo la ferrovia e a protezione della strada prevista come Variante alla Strada Statale n° 11... perchè la SEV ha scavato entro quella fascia?
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9°_ Se l'ampliamento e lo sprofondamento della Cava Ceolara era stato previsto in 5 stralci e non si poteva scavare il 3°, il 4° e il 5° se prima non ci sarebbe stato il ripristino ambientale del 1°, del 2°, del 3°... e poi del 4 e del 5°, perchè l'Amministrazione Comunale non si è accorta di quello che avveniva sui terreni di sua proprietà dentro la Cava Ceolara?
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10°_ Viste queste domande... che ci fa il Presidente del Comitato "No Cava betlemme" in lista con l'Amministrazione Comunale... che ha preso per il "lato B" tutti i cittadini del comune... ma all'ennesima potenza ha preso... per il "lato B" proprio tutti quei concittadini del Comitato?
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11°_ Delle nuove informazioni che ho appreso ieri... a chi le comunico (oltre a scriverle sul blog)? Le comunico al mio Assessore alle Cave, alle Immondizie, alle Discariche e/o ai Recuperi Ambientali (finti) e/o le comunico alla Procura della Repubblica?