domenica 6 settembre 2009

Se le nuove Procedure di Decollo del Catullo sono senza VIA e la VIA doveva esserci, che si fa?

Questa mattina ho fatto un piacere ad una Signorina... andando a prenderla all'Aeroporto per accompagnarla a casa... e cosi (per pura casualità) mi sono accorto che c'era del movimento attorno all'A320 [quello che "ha sbattuto la coda"] e... già che c'ero... ho quindi scattato una foto, dove si vede che... c'è una scaletta affiancata all'aereo... con delle persone che salivano e scendevano.
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Ma oggi non volevo scrivere ancora dell'incidente aereo (aspettiamo altre notizie prima), oggi volevo evidenziare un articolo pubblicato ieri sull'Arena (vedi sotto) che mi ha stuzzicato una domanda... che merita la predisposizione di una adeguata documentazione a supporto e la domanda è questa: Se le nuove Procedure di Decollo del Catullo sono senza V.I.A. e la V.I.A. doveva esserci, che si fa?
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Ovviamente alla "mia" domanda... ho già una "mia" risposta... già pronta, ma prima ricopiamo l'articolo dell'Arena a titolo: "Ancora aerei sulle case «E dove sono le multe?»" che qui sotto trascrivo... senza alcun commento:
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AEROPORTO.
Nonostante le promesse, non esiste ancora un «autovelox» del cielo che sanzioni i piloti.
E il Pd protesta.
Un documento dell’aeroporto afferma che il monitoraggio dei voli è attivo.
Ma i velivoli continuano a sfiorare i tetti delle abitazioni di Verona Sud.
Sabato 05 Settembre 2009 - CRONACA, pagina 11
Continuano i decolli a bassa quota sui quartieri di Borgo Roma, Santa Lucia e Golosine.
A sostenerlo sono i residenti che hanno anche filmato il passaggio degli aerei a pochi metri dal tetto delle abitazioni durante tutta l’estate.
E torna a battersi sull’argomento il consigliere provinciale del Partito democratico Vincenzo D’Arienzo che, essendo anche residente di Verona sud, conferma in prima persona le lamentele dei cittadini.Dopo aver richiesto e ottenuto dall’aeroporto Valerio Catullo, un aggiornamento della documentazione in merito alla problematica, D’Arienzo lascia intendere che nonostante tutte le promesse e le dichiarazioni fatte dalle varie entità coinvolte, non è cambiato nulla e i piloti continuano a volare a bassa quota sopra le case.
Il novembre scorso anno, l’aeroporto, Enac, l’assessore all’Ambiente del comune di Verona, Federico Sboarina e un rappresentante del comune di Villafranca, avevano preso parte a una commissione tecnica dalla quale era emerso che il cosiddetto «Notam», ovvero una procedura che costringe i piloti a virare verso est una volta raggiunti i 200 metri di altezza al fine di evitare buona parte dell’abitato, non veniva rispettato dai piloti. Così, si annunciava l’emanazione di una nuova procedura con la quale obbligare gli aerei a incrementare del tre per cento l’angolazione di decollo, aumentando così, fin da subito la distanza dai tetti delle abitazioni.
Sempre in quella sede era però stato sottolineato che, nonostante la pubblicizzazione delle nuove procedure di decollo e la campagna di sensibilizzazione nei confronti dei piloti, le eventuali violazioni non avrebbero potuto essere contestate per la mancanza dei rilevatori fonometrici a terra e dei tracciati radar in grado di creare una sorta di «autovelox» del cielo.
A distanza di dieci mesi nulla è cambiato, ma dalla documentazione inviata al consigliere provinciale, la Commissione aeroportuale rileva che «l’impianto di monitoraggio è funzionante» e che «sono in corso le rilevazioni fonometriche per i decolli». D’Arienzo, rinnovando per la terza volta l’invito alla prefettura a occuparsi del problema, domanda quindi: «Se quanto affermato è vero, vorrei conoscere il numero delle sanzioni elevate e mi chiedo se non sia il caso, invece, di dar corso come si era detto nella commissione, di procedere con la prevista ordinanza nei confronti delle società aeree che insistono sullo scalo».
Intanto Valerio Bonato, direttore dell’Enac di Verona conferma che le tracce radar saranno effettivamente a disposizione con il passaggio dello scalo dall’aeronautica militare all’Enav, nel giugno del 2010 e spiega che il monitoraggio consiste ora in un solo rilevatore. Ma dice: «Le multe sono importanti, ma non sono tutto. Bisogna agire in termini di cultura aeroportuale». Ma in attesa della cultura, i cittadini continuano a essere preoccupati e disturbati dal passaggio degli aerei.
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Per commentare un cosi... "articolato" articolo... ci vuole tempo e per oggi mi limito solo a evidenziare sulla mappa [distribuita nella Conferenza Stampa in cui sono state illustrate le nuove Procedure di Decollo (adottate solo per aumentare i voli) mascherate da Procedure antirumore] due traiettorie compiute da due aerei diversi e riportate - a stima - sulla sottostante mappa, visionando due video trovati sul web.
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In colore "Verde" sarebbero indicate le nuove traiettorie di decollo autorizzate.
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Con il colore "Ocra" sono evidenziate le traiettorie che sarebbero vietate.
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In realtà quasi tutti gli aerei (sopratutto gli MD80), percorrono la traiettoria "Azzurra".
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I due sottostanti video aiutano a comprendere le rotte di decollo che percorrono gli aerei quando decollano dalla Pista 04 (verso Verona).
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Il decollo di un "Meridiana MD83"
(rotta con colore "Violetto" sulla mappa).
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Il decollo di un: "NEOS A737-800"
(rotta in colore "Rosso" sulla mappa)
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Come voi sapete io abito nel Comune di Sommacampagna e quindi la domanda devo inviarla al mio Sindaco e ovviamente alla Commissione Europea e alla Procura della Repubblica e l'oggetto della lettera sarà questo: "Richiesta di intervento per annullamento delle procedure di decollo dell'Aeroporto Catullo in quanto non sottoposte a V.I.A."
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Dopo che domani mattina avrò protocollato la lettera in Comune e spedite le copie a Verona e a Bruxelles, poi il tutto verrà qui pubblicato...