venerdì 13 marzo 2009

Perchè l'Ing. Zerman è "stato sollevato" dall'incarico di Dirigente...?

Qualche giorno fa era uscito un articolo su il Dnews che avevo ripreso in questo messaggio: Rivoluzione in Aeroporto. Bortolazzi: «Catullo, basta sprechi»... meglio chiuderlo. un articolo che contiene questa frase: "Di recente Antonio Zerman è stato sollevato dal ruolo di dirigente centrale dell'area tecnico organizzativa e del settore infrastrutturale e una società è stata incaricata di studiarne il riordino".
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Mi sono ricordato di questo fatto quando oggi ho scoperto una Interrogazione a risposta scritta, la n° 4-01264 presentata da PAOLA BINETTI mercoledì 8 ottobre 2008, nella seduta n. 063 che cosi interroga:
BINETTI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.- Per sapere: se, nell'ambito della nuova organizzazione dell'aeroporto Valerio Catullo di Verona, che è stata delineata dalla Dirigenza, con prospettiva di sviluppo delle attività di trasporto passeggeri e merci, saranno implementati e in quale forma i sistemi di sicurezza; se il delineato programma di sviluppo delle attività aeroportuali sarà attuato nel rispetto dei livelli occupazionali e della tutela dei diritti dei dipendenti e della dirigenza amministrativa e tecnica, alla quale si deve l'attuale, elevato grado di efficienza delle strutture considerato che preoccupa, infatti, il personale e la dirigenza l'ipotesi che, nell'ambito della preannunciata fusione di alcune attività tra gli aeroporti di Verona e di Brescia possano essere definite riduzioni di quadri e accorpamenti che porterebbero ad un demansionamento di dirigenti di elevata professionalità che hanno studiato ed avviato le implementazioni delle attività aeroportuali, soprattutto nel settore della sicurezza, che sono parte essenziale nel nuovo progetto di sviluppo e che tale contraddizione è oggi causa di tensioni che potrebbero portare a un consistente contenzioso certamente con gli effetti negativi sull'immagine dell'azienda.
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Una interrogazione che ha ottenuto questa risposta:
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Risposta scritta pubblicata venerdì 5 dicembre 2008 nell'allegato B della seduta n. 099 All'Interrogazione 4-01264 presentata da PAOLA BINETTI
Risposta.
In riferimento all'interrogazione in esame si forniscono i seguenti elementi di risposta. L'Ente nazionale per l'aviazione civile fa sapere che la riorganizzazione della società di gestione dell'aeroporto «Valerio Catullo» di Verona non prevede alcun licenziamento di personale. Per quanto riguarda invece, le specifiche di servizio, lo stesso ente precisa che attraverso la propria struttura periferica - Direzione aeroportuale di Verona - effettua regolari controlli in ambito safety, qualità e carta dei diritti, al fine di perseguire risultati positivi nell'ottimizzazione dei processi. La società di gestione dello scalo di Verona possiede tutte le specifiche di certificazione di aeroporto, di scalo, di carta dei servizi richiesta da Enac. Da ultimo, si fa presente che sono in corso i processi di certificazione degli handlers che comportano una rivisitazione organizzativa di tutti i prestatori di servizi di assistenza a terra, compresa quindi anche la Società di gestione, volta ad una ulteriore standardizzazione delle specifiche di servizio. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Altero Matteoli.
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Un'altra Interrogazione a risposta scritta la n° 4-00645 è stata presentata da CESARE CURSI giovedì 9 ottobre 2008, nella seduta n. 070
CURSI - Al Ministro delle infrastrutture e trasporti - Si chiede di sapere: se, nell'ambito della preannunciata riorganizzazione dell'aeroporto "Valerio Catullo" di Verona Villafranca, peraltro ancora in corso di definitiva redazione da parte del Consiglio di amministrazione, nell'intesa che sia un piano idoneo a perseguire quegli obiettivi di sviluppo delle attività di trasporto passeggeri e merci cui affidare il rilancio dello scalo veneto, saranno assicurati adeguati sistemi di sicurezza, necessari anche in considerazione delle particolari condizioni meteo-climatiche del luogo; altresì, se nel delineato programma saranno assicurati il rispetto dei livelli occupazionali e la tutela dei diritti del personale dipendente (che ha mostrato di possedere elevata professionalità, consentendo il raggiungimento degli attuali livelli di efficienza dell'aeroporto). Vive preoccupazioni si colgono, infatti, tra i dipendenti dell'azienda in relazione all'ipotesi che il processo di riorganizzazione degli aeroporti del Garda (Brescia e Verona), di cui si sente parlare, possa preludere a riduzioni di personale ai vari livelli professionali, in particolare nel settore della sicurezza. Al riguardo, inoltre, è viva la preoccupazione che il predetto progetto di riorganizzazione possa, di fatto, arenarsi nelle aule di giustizia a causa del contenzioso che potrebbe determinarsi a seguito di eventuali licenziamenti o "demansionamenti" del personale.
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E anche questa interrogazione, stavolta del Senato, aveva ottenuto, praticamente la stessa risposta di prima:
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Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 018 all'Interrogazione 4-00645 presentata da CURSI
Risposta. - L'Ente nazionale per l'aviazione civile fa sapere che la riorganizzazione della società di gestione dell'aeroporto «Valerio Catullo» di Verona non prevede alcun licenziamento di personale. Per quanto riguarda, invece, le specifiche di servizio, lo stesso ente precisa che attraverso la propria struttura periferica - Direzione aeroportuale di Verona - effettua regolari controlli in ambito safety, qualità e carta dei diritti, al fine di perseguire risultati positivi nell'ottimizzazione dei processi. La società di gestione dello scalo di Verona possiede tutte le specifiche di certificazione di aeroporto, di scalo e di carta dei servizi richieste da ENAC. Da ultimo, si fa presente che sono in corso i processi di certificazione degli handler che comportano una rivisitazione organizzativa di tutti i prestatori di servizi di assistenza a terra, compresa quindi anche la società di gestione, volta ad un'ulteriore standardizzazione delle specifiche di servizio. Il Ministro delle infrastrutture e trasporti Matteoli.
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Visto che l'Ing. Zerman... non lavora più al Catullo, come avevo scritto in questo messaggio: Catullo, cambio al vertice tecnico. La V.I.A. ... c'entra qualcosa... in tutto questo? e in questo altro messaggio: Ho scritto all'Aeroporto Catullo... ora mi aspetto una risposta e prima ancora in questo: Che succede al Catullo? oggi anche alla luce di questa interrogazione... e visto che il Presidente dell'Aeroporto Catullo, dichiara che: "Antonio Zerman è stato sollevato dal ruolo di dirigente centrale dell'area tecnico organizzativa e del settore infrastrutturale" posso chiedermi... Che sta succedendo al Catullo? e... Perchè l'Ing. Zerman è "stato sollevato" dall'incarico?

In testa pista, un Hotel che... non sa da fare, o un Aeroporto... da chiudere? Arduo dilemma!!!

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Più volte mi sono occupato su questo blog del... Verona Airport Hotel che vorrebbero costruire in testa pista all'Aeroporto Catullo, ristrutturando una preesistente Corte Agricola (vedi foto precedenti) che ricadrebbe in una zona in cui... non è prevista la presenza di persone... come meglio specificato a pagina 57 del Regolamento per la costruzione e l'esercizio degli Aeroporti, emanato dall'E.N.A.C. che, per la zona interessata dalla presenza dell'Hotel in questione cosi recita:
Zona di tutela A: è da limitare al massimo il carico antropico. In tale zona non vanno quindi previste nuove edificazioni residenziali. Possono essere previste attività non residenziali, con indici di edificabilità bassi, che comportano la permanenza discontinua di un numero limitato di persone.
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Un Hotel che... se anche oggi vi collegate sul sito web della Centro Investimenti Sviluppo S.p.A. di Villafranca, dopo aver "cliccato" su: Recis Real Estate, qui trovate una pagina web che vi illustra il Verona Airport Hotel... una pagina web come sotto riprodotta:
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Dopo che avete "acceduto" a questa pagina web, poi potete anche scaricare una SCHEDA del Verona Airport Hotel, come sotto riprodotta.
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In merito al Verona Airport Hotel, il 17 Dicembre del 2008 era stata anche presentata una Interrogazione del Consigliere Walter Giacopuzzi... e ieri, sul sito web del Comune di Sommacampagna, è stata pubblicata la Delibera di Consiglio Comunale n° 16 del 18.02.2009 che ha risposto nel merito alle domande formulare, delibera che qui sotto ricopio integralmente evidenziando in rosso anche alcuni passaggi ed inserendo delle note [NOTA:...] chiarificatrici.
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Il consigliere Giacopuzzi W. (CI) provvede a dare lettura all'interrogazione allegata al presente provvedimento (all. A). Aggiunge che il responsabile dell'ufficio edilizia gli ha consegnato il “romanzo” perché di romanzo si tratta, datato 12/01/2009 che in maniera esauriente traccia episodio per episodio l'iter che ha portato a questo. Deve dire che l'ufficio ne è uscito in maniera veramente elegante da quello che ha letto, puntuale e preciso.
Egli è veramente soddisfatto relativamente a ciò che ha letto, da parte dell'ufficio ha rilevato un atteggiamento veramente puntuale, preciso e tecnico; rimane un punto non chiaro quando l'ENAC comincia a dire che non va bene, che ci sono delle cose incompatibili dovute probabilmente a questa comunicazione dell'ENAC in data maggio 2008. Evidentemente la nuova costruzione non corrisponderebbe alle normative che l'ENAC ha citato.
[NOTA 01: Che sia solo una casualità che l'ENAC ha scritto al comune dopo aver ricevuto una lettera spedita dal sottoscritto, il 3 Maggio 2008, avente come oggetto: Segnalazione - URGENTE - in merito alla edificazione del “Verona Airport Hotel” e della “Città del Vino e del Cibo” - Due interventi inseriti nel P.A.T. il “Piano di Assetto del Territorio” del Comune di Sommacampagna in “corso di adozione”]
L'assessore Turato, come anticipato dal consigliere Giacopuzzi, rileva che è stata messa a disposizione la relazione che il responsabile dell'ufficio ha prodotto anche per l'avvocato che deve districarsi tra queste cose, il quale conosceva tutti i passaggi ma evidentemente è stato messo nelle condizioni di conoscere complessivamente la situazione. Precisa che non ci è stato mai il rilascio del permesso di costruire, perché comunque non ci sono mai state le condizioni per farlo. Ricorda che il permesso di costruire, quando è dovuto è un atto dovuto e se non ci sono le condizioni non si può rilasciare: non c'è una condizione di discrezionalità.
La corte Palazzina è una di quelle corti censite tra i beni culturali ex art. 10 Legge 24, è una corte che sta a Caselle in testa alla pista dell'Aeroporto, a 500 metri dalla testata pista, proprio in asse. Assieme ad alcune altre corti che stanno nel sistema di Caselle (Bissara, le due Maccaccara e la Palazzina) in accordo con la Regione si è ritenuto che essendo corti che nulla più hanno a che vedere con il sistema agricolo potessero essere trasformate anche in altro.
Questa è la normativa presente rispetto alla quale c'è un diritto: se uno è proprietario può chiedere quello che prevede la normativa. La normativa prevedeva un recupero con una sorta di piano particolareggiato, con sagome compatibili con le normative presenti in quel momento.
L'assessore ricorda che l'unica norma che regolava la sicurezza aeroportuale era la legge del 1958 dei militari, relativa all'aeroporto militare; non esisteva normativa civile, in quanto l'aeroporto era militare ma aperto al traffico civile.
[NOTA 02: Questo è un grave, continuto e ricorrente errore dell'Assessore che continua a sbagliare sullo "status" dell'Aerporto Catullo, che pur essendo Aeroporto Militare aperto al Traffico Civile... deve - lo stesso - sottostare ad una serie di Leggi in vigore, qualora queste non abbiano da riferirsi ad opere relative alla "Difesa Nazionale"].
Dall'11 settembre 2008 la sola pista dell'aeroporto è concessa all'uso civile e quindi trasferita dal Ministero della Difesa al Ministero dei Trasporti. L'iter di presentazione del progetto parte nel 2005; c'è un confronto con la Commissione Edilizia che dura circa un anno e poi c'è un rallentamento da parte della proprietà. Va ricordato che un progetto andrebbe visionato nel momento in cui è corredato da tutti i nulla osta degli enti che in qualche modo hanno titolo ad esprimersi.
Generalmente il Comune di Sommacampagna, come tanti altri Comuni, per non fermare in blocco l'attività, dice sempre di presentare il progetto e nel contempo di munirsi dei nulla osta. Qui c'è stato un lungo percorso, con i nulla osti soliti dei Vigili del Fuoco, dell'ASL; qui in particolare la questione era il nulla osta delle società autostrade e dell'ANAS. Perché tutti? Perché le fasce di rispetto sono due: c'è una fascia di rispetto di 60 metri, essendo fuori dal centro abitato dove la fascia si restringe a 25 metri in base codice della strada. E' l'ANAS che tutela i 25 metri mentre l'autostrada tutela dai 25 ai 60 metri.
[NOTA 03 - Una precisazione l'Hangar dell'Aeroporto Catullo è stato realizzato ad una distanza inferiore dei 60 metri dall'Autostrada, come questo invece era d'obbligo nell'autorizzazione (senza V.I.A.) rilasciata]
Nel caso della corte Palazzina essendo un bene culturale è in zona E, in zona agricola, non è centro storico e quindi non può accedere a quella sostanziale riduzione automatica fino a 25, questo è quello che ha tratto sostanzialmente in inganno la società Corte Palazzina.
L'altro elemento che ha tratto in inganno i proprietari è stato questo: sono andati dalla A22 (la Brennero) ritenendo che fosse la sola competente. Questa è stata una interpretazione non corretta; l'ufficio aveva invitato comunque i proprietari a rivolgersi alla A4, tant'è che risulta che loro hanno fatto una domanda e sono rimasti inattivi per molto tempo, ritenendo sempre che con quello della A22 fossero coperti, ma non solo, poi c'era il problema dei 25 metri.
A quel punto, dal punto di vista dell'autostrada e di ANAS, si sono un po' fermati, nel frattempo è stato detto loro di andare a prendere il nulla osta dei militari, perché sul nostro aeroporto esistevano dei vincoli militari (noi abbiamo le mappature e sappiamo che tipi di vincoli c'erano). I militari hanno risposto molto velocemente, dicendo che loro stava bene, con un pronunciamento di questo tipo “nulla contro”; stranamente i militari ad un certo punto dicono di andare a chiedere anche i civili, quindi la società si è attivata presso l'ENAC (Ente Nazionale Aviazione civile).
Cosa è successo nel frattempo: nel 2006 è stata emanata una legge, la quale poi non ha più avuto nella sua fase di applicazione una pubblicazione da parte del Governo, stranamente ha avuto un pubblicazione sul sito ENAC ed è entrata in vigore nel gennaio 2008, con artt. 707, 715 in base alle dimensioni dell'aeroporto, numeri di voli, ecc.
Era chiara una cosa: l'art. 707 stabilisce che in testa alla pista dell'aeroporto parte un trapezio che è largo all'inizio 300 metri [errore: sono 600 metri] poi si allarga ed ha una profondità, poi ne parte un altro e poi parte una striscia lunga 3 km, cioè ci sono delle fisicità.
Nel mese di settembre 2007 l'ENAC manda un parere positivo, perché in zona B, nel frattempo la società era riuscita a farsi dare le autorizzazioni sia dalla A4 e dall'ANAS competente di Bologna.
[NOTA 04: E questo forse perchè l'ENAC non si era accorta che la Pista del Catullo, nel frattempo, era stata prolungata di 500 metri... verso la Corte Agricola]
Nel frattempo l'ENAC ci riscrive, dicendo che non è così. A questo punto noi ce la siamo presa anche con ENAC, perchè doveva depositare le mappe di vincolo. Si è cercato di capire questo con il nostro legale, perché se c'era questo buco il Comune avrebbe dovuto rilasciare il permesso, perché altrimenti diventava omissione di atti di ufficio. La cosa non è stata interpretata così, si è ritenuto riscrivere loro per verificare meglio, anche perché nel frattempo l'ENAC per un altro caso si era espressa diversamente.
Questo ha fatto sì che noi non fossimo nelle condizioni di rilasciare il permesso di costruire; la società anziché prendersela con ENAC, che di fatto ha emesso il provvedimento che nega, se le è presa con il Comune ed ha fatto quella richiesta conteggiando il costo della corte, le spese, ecc. ed è andata al TAR ed ha chiesto questo risarcimento. Non hanno chiesto la sospensione del provvedimento, hanno chiesto di entrare nel merito per cui se ne parlerà tra qualche anno. Si deve anche dire che buona norma amministrativa in questi casi quando sopraggiunge una norma rispetto una previsione che c'era del Comune nel passaggio di uno strumento di pianificazione si cerca di prevedere la ristorazione, la ricollocazione.
[NOTA 05: Appunto la "ricollocazione" e/o la "delocalizzazione" in altra area... fuori dall'asse Pista dell'Aeroporto Catullo... area che sul P.A.T. per chi è ben attento è già oggi ben identificata... Peccato che la cosidetta area "dove ricollocare l'Hotel" sarà in asse con la seconda Pista che l'Aeroporto Catullo vuole realizzare... e cosi si ricomincia da capo?]
Possiamo andare a cercare le colpe, ma qui di fatto una società si è vista per il sopravvenire di una norma negare un diritto in qualche modo consolidato, per cui abbiamo aperto una finestra nel PAT per un possibile ragionamento complessivo.
Il Sindaco chiede al consigliere Giacopuzzi W. se intende replicare ed il consigliere non replica nulla alla risposta avuta dall'assessore.
[NOTA 06: Dimenticavo di ricordare la lettera che l'Ing. Boccardo aveva spedito al Sindaco Tosi in risposta ad una serie di mie domande, in particolare ad una: 5° La Società Aeroporto Valerio Catullo è a conoscenza che, a fine pista, è stata autorizzata la costruzione di un Hotel da 140 stanze? e a quella domanda l'Ing. Boccardo aveva cosi risposto: Quesito 5° - Non risulta pervenuta alla società di gestione comunicazioni relative all'autorizzazione dell'hotel citato dal Sig. Sandrini"]
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In merito a questo aspetto credo che nei prossimi giorni sarà necessario riprendere questo argomento... in particolare... sulla "ricollocazione" dell'Hotel... che se ho intuito bene è previsto nel P.A.T. ma con un piccolo dettaglio... se è l'area che credo di aver individuato, questa area - dove ricollocare l'Hotel - sarà ad essere posta in asse con la Seconda Pista che il Catullo vuole realizzare.
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Una cosa è certa... se l'Autorizzazione per il prolungamento della PISTA del Catullo sarà annullata in quanto e perchè questo prolungamento è stato verso la Corte Agricola... e dato il suddetto prolugamento non è mai stato sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale... posso farmi questa domanda: "In testa pista, un Hotel che... non sa da fare, o un Aeroporto... da chiudere?"
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La storia continua... alla prossima puntata.
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Ma se l'Aeroporto chiude non solo si potrà realizzare il...
Verona Airport Hotel
Ma si potrà anche realizzare il Centro Commerciale denominato...
Città del Vino e del Cibo
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Per completezza di informazione...
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Mercoledi 11 Marzo scorso... c'è stata l'Audizione del Presidente dell'E.N.A.C. in IX^ Commissione della Camera con questo oggetto: INDAGINE CONOSCITIVA Sul sistema aeroportuale italiano: Audizione di rappresentanti dell’Ente nazionale dell’aviazione civile (ENAC) ed in merito alla quale sono anche usciti dei Comunicati Stampa, tra cui questo: Piano aeroporti fermo, Riggio sollecita Matteoli in cui si legge: Parlando delle scelte da fare per una razionalizzazione del sistema aeroportuale, Riggio ha anche accennato al "rapporto tra Brescia e Verona", condizionato dalle scelte della Regione Lombardia su "Brescia che potrebbe crescere".
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E se l'Aeroporto di Brescia cresce... l'Aeroporto di Verona diminuisce... o chiude?
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Brescia è in possesso di V.I.A. e di V.A.S. e Verona NON ha la V.I.A. e NON ha la V.A.S.