domenica 4 gennaio 2009

Nord Bitumi: un FALSO problema Ambientale, per non occuparsi dei VERI impatti Ambientali

Sono mesi ormai che sostengo due tesi, la prima tesi è questa: più si parla degli inquinamenti (presunti) della Nord Bitumi... meno si parla degli altri inquinamenti (veri) del nostro territorio; la seconda tesi è quest'altra: più si parla della Cava Betlemme... meno si parla della Discarica che vuole realizzare il Comune nell'ex cava delle Siberie.
.
Si nascondono dei problemi Ambientali, perchè affrontandoli si andrebbe a disturbare il business di grossi Enti quali l'Aeroporto e il Quadrante Europa, mentre si enfatizzano degli altri problemi, che potrebbero essere risolti in un paio di mesi... ma sempre con l'obiettivo di non disturbare il business, questa volta del nostro Comune, che vuole fare soldi con 700.000 mc di rifiuti industriali da portare nel nostro territorio... che come dicono loro... è un territorio che va difeso dalle cave... ma non dalle discariche.
.
Il merito alla gestione "allegra" del problema della Nord Bitumi avevo anche scritto, in data 21 Ottobre 2008, questo messaggio: Perchè si parla solo della Nord Bitumi e mai di altri e peggiori inquinanti che ci sono ? nel quale messaggio avevo anche allegato una lettera che avevo inviato al Sindaco... lettera che ovviamente... è rimasta senza risposta.
.

.
.
A quanto pare il Comune di Sommacampagna ha speso una barca di soldi per niente visto quello che hanno scritto su un loro Comunicato Stampa: EMISSIONI ATMOSFERICHE E ODORI MOLESTI 5° COMUNICATO - 15.12.2008 che qui sotto ricopio:
.
NUOVI AGGIORNAMENTI IN SEGUITO ALLA RIUNIONE DEL 15.12.2008
Lunedì 15/12/2008 si è svolta una riunione tra la ditta Nord Bitumi, assistita dal Politecnico di Milano, gli enti locali di controllo (ARPAV, Provincia, ULSS 22) e i Comuni di Sona e Sommacampagna. Un ingegnere del Politecnico ha illustrato le attività svolte e quelle in programma per assolvere a quanto chiesto alla ditta con la definitiva autorizzazione rilasciata dalla Provincia.
Inizialmente è stato fatto uno studio per valutare l’impatto olfattivo prodotto sul territorio dalle emissioni dell’impianto di produzione della ditta Nord Bitumi. Questo è stato fatto applicando un modello di dispersione in atmosfera, che calcola la concentrazione degli inquinanti all’altezza del suolo, elaborando i dati di emissione, i dati meteorologici e l’andamento altimetrico del terreno.
Le conclusioni indicherebbero che, per la concentrazione di picco di odore nell’aria al suolo, il 50% della popolazione non dovrebbe percepire l’odore emesso dalle sorgenti in esame per più del 2% delle ore su base annua. Ciò varrebbe per un raggio di circa 350-400 m dalla sede della ditta.
A distanze superiori il modello elaborato indicherebbe che l’odore non dovrebbe essere rilevabile per tempi o per intensità tali da creare disturbo. Un modo complicato usato dai tecnici per dire che a giudicare dai dati in loro possesso il problema non dovrebbe esistere.
Nel contempo, sempre in collaborazione con il Politecnico, la ditta sta effettuando alcune prove con prodotti deodorizzanti, e reagenti che vengono aggiunti alle acque del filtro usato attualmente per l’abbattimento degli odori. Il politecnico fornirà inoltre dei questionari per la raccolta di dati nelle zone che secondo i loro modelli non dovrebbero essere colpite dal problema, ma che in realtà sappiamo essere le più coinvolte e penalizzate. Tali dati, correlati con gli studi in corso, aiuteranno nella definizione delle azioni da prescrivere all’azienda per evitare le molestie olfattive.
A conclusione della relazione, e a seguito di un giro di opinioni e richieste di chiarimenti a tutti i partecipanti, la riunione si è conclusa con il condiviso proposito di proseguire la strada intrapresa per quel che riguarda i controlli e per quanto concerne le prove che l’azienda deve obbligatoriamente effettuare. Non è stata esclusa la possibilità di imporre dei limiti olfattometrici; l’eventuale definizione di tali limiti però non potrà che maturare a fronte di un accordo tra i vari enti preposti al controllo della salute pubblica e nel rispetto delle normative ambientali. Questo perché, ad oggi, non esistono limiti di legge per gli odori, ma solo per le singole sostanze. Il prossimo incontro è previsto a inizio marzo 2009.
.
Un Comunicato Stampa quello del nostro Comune, ben diverso nella sostanza, da quello che invece hanno scritto sul sito web del Comitato Cielo Terra a titolo: Tavolo tecnico del 15.12.08 di cui ricopio solo questo brano:
.
Come già detto il Comune di Sommacampagna ha già speso ( pare ) circa 15.000 per indagini inutili, circa € 600 al mese per un tecnico esterno che difficilmente esprime una qualche valutazione, ed ora € 7.000 per l’incarico ad un avvocato di azionare una causa civile notoriamente con esiti incertissimi e procrastinati nel tempo, anzichè affiancare la nostra attività giudiziale penale.
.
A quanto pare l'unico che ha provato e testimoniato con una lettera avente questo oggetto: Testimonianza scritta che la ditta: Nord Bitumi S.p.A. emette odori e richiesta di interventi in merito ad altre fonti di inquinamento a difesa della Salute della Popolazione ai sensi del D.Lgs. 267-2000 di aver sentito odori della Nord Bitumi, perchè odori... vicino ad una fabbrica ci possono anche essere... è il sottoscritto. Che gli odori poi si percepiscano a km di distanza... questo a quanto pare è invece frutto della suggestione collettiva.
.
Una domanda finale al Sindaco...
.
Ma se Voi nel Vostro Comunicato Stampa scrivete che gli odori della Nord Bitumi non esistono... perchè allora spendete altri 7.000 € ... oltre ai 15.000 € gia spesi per delle inutili analisi, per un'azione legale contro un problema odorigeno che sarebbe inesistente?
.
Nota bene: Ovviamente questo Comunicato Stampa, quello del Comune, non è stato ripreso nel sito web del Comitato Cielo Terra. Scrivere "cose" contro le loro convinzioni... non è utile alla loro causa: quella di far credere che l'unico problema ambientale siano gli odori della Nord Bitumi.