sabato 8 marzo 2008

Adige - Sabato 6 Aprile 2002

Per illustrare la situazione "politica" e "ambientale" in cui allora... "vivevo", quale componente della Commissione Ambientale Aeroportuale dell'Aeroporto "Valerio Catullo", avuta su nomina dell'allora Sindaco del Comune di Sommacampagna... credo sia utile riscrivere un articolo a firma di Emanuele Bonora, pubblicato sull'ADIGE, sabato 6 Aprile 2002.
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"CATULLO", LA NUOVA PISTA VOLA BASSO.
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Il progetto dell'Aeroporto è di creare la futura aerostazione in un'area schiacciata dall'abitato di Caselle, dal Quadrante Europa e l'Autostrada. Il Sindaco di Sommacampagna:
"E' un flop annunciato. Tra qualche anno ci troveremmo nella stessa situazione di ora, senza prospettive di sviluppo per lo scalo. Intervenga la Provincia: è un problema di tutti".
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L'aeroporto avrà una nuova aerostazione. E' stato detto più volte. Lo ha rivelato Fabio Bortolazzi, Presidente della Camera di Commercio di Verona, in una delibera camerale ("all'interno del sistema aeroportuale del Garda, Verona dovrà rimanere lo scalo principale, dotandosi in futuro di una nuova aerostazione"). Lo ha affermato spesso il CdA del "Catullo" (Mario Bianchi, consigliere di Amministrazione, aveva dichiarato: "la nostra società è nelle migliore condizioni per affrontare progetti impegnativi, che offrano agli utenti una sempre maggiore qualità del servizio). Ma i vicini di casa non hanno alcuna intenzione di far decollare quel progetto.
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La nuova struttura dovrebbe sorgere nell'area nord, vicino all'autostrada, in quella chiamata in gergo, terza margherita. Il costo di costruzione è impegnativo: 200 milioni di euro. "Ma è una cifra a spanne" precisa il presidente dello scalo veronese, Fernando Sanson. "Fa parte dei progetti a lungo termine. Che potrebbero concretizzarsi tra cinque, sette anni e solo se ci sarà un aumento del traffico aereo" continua Sanson.
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Il problema è che quell'area cade proprio a ridosso di Caselle di Sommacampagna. A cento metri dall'abitato. L'aeroporto non avrebbe più spazio per espandersi nel futuro. E già nel presente sarebbe stretto. Non solo. Ma anche la viabilità risulterebbe paralizzata. "L'aeroporto si ritroverebbe nella stessa condizione di partenza. Schiacciato tra Autostrada, Quadrante Europa e Caselle. Stretti sono oggi, e stretti sarebbero domani", ammonisce il sindaco di Sommacampagna, Gianluca Mengalli.
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E allora dove farla? "Nella seconda margherita - risponde Mengalli - L'aerostazione va al centro. Per una questione logistica. La zona è ancora vergine. Ci sarebbe spazio per parcheggi, alberghi, servizi. Per nuove arterie viabilistiche. Un business al quale non bisogna rinunciare".
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Ma la seconda margherita non è sul tavolo delle trattative con i militari e pare destinata a non entrarci mai. Da quando è aperto Montichiari, a Villafranca sono stati trasferiti il gruppo antimissile e la scuola antiaerea. Non ci sono aerei, ma voci parlano di postazioni per la guerra nucleare, batteriologica e chimica (la NBC).
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Che ne pensa Sanson? Il sindaco scopre l'acqua calda. Lo so anch'io che l'aerostazione andrebbe al centro pista. Ma se i militari non la danno... Comunque, ci sono esempi che confermano la bontà del nostro progetto. Pensi a Fiumicino, a Linate. E poi il problema non sussiste, perchè faremmo una pista di rullaggio, che eliminerà tutti i disagi". Il passaggio di status (da aeroporto militare aperto al traffico civile a aeroporto civile), però, è sicuro? "Guardi, rientra in un progetto di legge che comprende altri sei aeroporti italiani (Brescia, Rimini, Napoli, Treviso e Cagliari). Si sta aspettando la sua approvazione.
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L'Aeroporto guadagnerà di meno. Dovrà occuparsi della manutenzione... "Sono due anni che paghiamo noi. Molte spese sono già a nostro carico. Per esempio: ora c'è da cambiare l'impianto luci. Toccherà a noi farlo, mica ai militari. Il "Polo per Sommacampagna" proponeva di costruire la nuova aerostazione sfruttando anche le aree private che ci sono tra una margherita e l'altra. "Non sarebbe pensabile. Non c'è spazio a sufficienza" E per la viabilità? "Ci sono accordi di massima con l'Autostrada e il Comune di Sommacampagna. A quest'ultimo abbiamo anche chiesto di porre dei vincoli di urbanizzazione". Nessuna nuova trattativa con i militari? "Cosa ci farebbero di un'area sola?".
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E il sindaco Mengalli cosa dice? L'indignazione sale nelle vene del primo cittadino di Sommacampagna. "Non c'interessano le motivazioni degli altri. Imposteremmo il nostro PRG come se il problema della "margherita" non esistesse. E' ora di finirla. Non si possono fare questi errori di programmazione. Verona non se li può permettere". Cosa farete? "Questo non è un problema di Sommacampagna. Quando si parla di un aeroporto per cinque milioni di persone è un problema di tutti. Deve intervenire la Provincia, la Regione. Non è possbile avere le braccine corte. Qualche politico deve far valere il suo prestigio. I politici veronesi devono intervenire. Si rischia di compromettere tutto, per paura di mettersi a un tavolo a parlare".
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Si, ma con i militari... "Ritengo scandaloso che dei militari mantengano, nel cuore del futuro veronese, queste immense aree. Sopratutto quando è conclamata la dismissione. Bisogna intervenire". E' un problema di guerra il suo? "No. Credo solo che i militari giochino sul prestigio che la nostra legislazione e Costituzione dà a loro. Ma essi stessi sanno che è in atto una razionalizzazione delle risorse. E la cartina tornasole sono gli investimenti. Sono anni che non si spendono più soldi per questa zona. E non spendere soldi per anni, vuol dire lasciar deperire tutto. Gli stessi militari si rifiutano di fare investimenti a Villafranca. Oggi la difesa si attua in punti strategici. Sono finiti i tempi degli aeroplanini che andavano a buttare le bombe in giro".
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Sanson dice che l'aerostazione si può fare anche nella terza margherita. "Certo che si può fare. Per nessuna cosa ci sono dei problemi. Ma partire rassegnati è partire perdenti. Sanson dovrebbe saperlo. E questo dimostra il limite del suo ragionamento. Ha tutta la forza e l'autorevolezza per fare di più. Non si può pensare che il problema si limita a dei vincoli che deve porre il Comune di Sommacampagna. Lui deve essere come il grande pensatore. Quando si fa un progetto, prima si pensa al progetto perfetto. Poi provo a realizzarlo. Non ci si deve accontentare di portare a casa qualcosina. Pensando questo, sbaglia tre volte: verso se stesso, verso la provincia, verso la regione. Ha senso che mi trasferisca in un posto dove sto come ora? Lo ringrazio, perchè ha chiesto il nostro parere. Ma gli dico: lasci un segno, presidente. E un segno si lascia osando, non mediando. E questo è il tempo di osare".
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Una settimana dopo la pubblicazione di questo articolo sul settimanale l'ADIGE, la Giunta Comunale di Sommacampagna... chiedeva al sindaco Mengalli... di revocare il mandato che mi aveva assegnato a rappresentarlo in... Commissione Ambientale Aeroportuale.
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Dimissioni che ovviamente non avevo intenzione di presentare, in quanto io non ero mai stato eletto, ma solo delegato su nomina del Sindaco. Con un mandato ben chiaro, salvaguardia assoluta della popolazione di Caselle dagli inquinamenti dell'Aeroporto. Il Sindaco avrebbe dovuto ritirarmi la delega... ma in quel caso avrebbe dovuto motivarla.
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Gli ho evitato questa incombenza ... presentando le mie dimissioni... ovviamente evidenziando che: "A seguito della Sua comunicazione verbale, con la quale la Giunta Comunale le chiedeva la revoca del mandato da Lei conferitomi in seno alla Commissione Ambientale Aeroportuale, con le presente, sono a presentarle le mie dimissioni. Le presento con effetto immediato, in modo che Lei sia libero di procedere come meglio crede a sostegno degli interessi della nostra Comunità, che Lei rappresenta, ricordandole in particolare, i problemi ambientali e di vivibilità che affliggono gli abitanti residenti a Caselle".
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Il giorno dopo le mie (non spontanee, ma richieste) dimissioni... il Sindaco provvedeva alla nomina di un nuovo componente nella Commissione Ambientale Aeroportuale e mi salutava con queste parole: "Con l'occasione sento il dovere di ringraziarla per l'onesta intellettuale sottesa alle motivazioni da Ella addotte a sostegno delle dimissioni, nonchè per la passione profusa nell'espletamento dell'incarico conferitoLe". Non c'erano motivazioni... mi era stato chiesto di dimettermi... E lo facevo perchè non volevo creare problemi all'Amministrazione Comunale ed in particolare in Giunta e/o al Sindaco che prima mi aveva dato fiducia e poi me l'aveva tolta... Tutto qui.
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Una sottolineatura: tutto quanto qui evidenziato tra le "virgolette e in rosso" sono le affermazioni dell'allora Sindaco: Gianluca Mengalli, il quale dal 2004 ad oggi, è l'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Sommacampagna ed è anche, sempre dal 2004, anche il VicePresidente della Provincia di Verona.
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Adesso che siete arrivati alla fine, potete rileggere tutte le frasi che sono state evidenziate in colore rosso... e ragionare meglio...
Dimenticavo... la nuova aerostazione la faranno dove voleva l'Aeroporto Catullo e non dove voleva il Sindaco di Sommacampagna, oggi Assessore ai Lavori Pubblici e VicePresidente della Provincia...
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Come esempio di sconfitta per l'Amministrazione Comunale, ed in particolare... per i cittadini di Caselle... direi che è un perfetto esempio di colossale ed enorme battaglia persa... alla quale si potrebbe ancora rimediare... se si volesse farlo... visto che l'Aeroporto: "Catullo"... è senza la Valutazione di Impatto Ambientale.
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Ma nel frattempo... alcuni imprenditori Villafranchesi... hanno già acquistato dei terreni per creare nuovi alberghi (a fine pista) e zone commerciali e fieristiche.... vicino all'Aerostazione del Catullo...