venerdì 15 maggio 2009

Discarica Siberie. L'alternativa progettuale e/o la cosidetta.. "Opzione Zero".

Ho iniziato a leggermi la Delibera della Giunta Regionale del Veneto n° 996 del 21 Aprile 2009, compreso l'Allegato costituito dal Parere della Commissione V.I.A., la famosa delibera quella relativa alla Discarica delle Siberie, mascherata da "Recupero Ambientale", perchè lo stato attuale dell'ex Cava Siberie... sarebbe degradato (vedi foto sottostante) e quindi andrebbe recuperato ambientalmente.
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E per eliminare la "bruttura" di cui sopra... quello "schifo" che è oggi l'ex Cava Siberie... lasciata abbandonata per più di dieci anni dal proprietario dell'area (ma chi è il proprietario che ha abbandonato quest'area?) realizzaranno una "bella cosa" come quella che si vede nella sottostante immagine... per poi ricoprirla di terra e sopra seminarci un prato... altrimenti sarebbe troppo bella da vedere... la Collina di Rifiuti.
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Oggi non entro nei dettagli della Delibera e o del Parere V.I.A., anche se una cosa è certa... la Procedura dell'A.I.A. - Autorizzazione Integrata Ambientale... pare abbia dei problemi, ma ora vi ricopio solo una parte del verbale della Commissione V.I.A. in cui è riportata la famosa "Opzione ZERO" che non è stata accolta per questi motivi:
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2.3.5 Alternative progettuali -
Il proponente ha valutato anche alcune possibili alternative al progetto presentato:
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- Nessun intervento - “opzione 0”.
È mantenuto lo stato attuale dell’area. Eventuali interventi saranno diretti alla manutenzione ordinaria dell’area. Il sito necessita di un intervento di riqualificazione che riduca la vulnerabilità all’abbandono ed incrementi l’attuale situazione di degrado. L’attività manutentiva attuale non permette di contrastare le tendenze sopra descritte.
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- Interventi che non alterano la morfologia della cava.
Creazione di un’area naturale con rinverdimento totale sia del fondo sia delle scarpate con essenze particolari o tipiche del luogo, usufruibile dagli abitanti locali.
Si riconosce un indubbio beneficio indotto all’ambiente per l’assenza di movimenti terra, con la conseguente mancanza di circolazione di macchine operative e mezzi di trasporto. Tale ipotesi, tuttavia, non modifica sostanzialmente la situazione rispetto all’attuale e facilita l’instaurarsi dell’area di una situazione di degrado.
L’intervento è da scartare.
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- Interventi che modificano parzialmente la morfologia della cava.
Addolcimento della morfologia della cava attraverso l’innalzamento del fondo e la riduzione delle pendenze delle scarpate. Creazione di un’area naturale con rinverdimento totale sia del fondo sia delle scarpate con essenze particolari o tipiche del luogo, usufruibile dagli abitanti locali. L’intervento realizzato appare come un”opera incompiuta”. Dello stato attuale di cava mantiene, anche se in forma minore, le sembianze di cava. L’entità del movimento terra risulta in ogni caso non indifferente e simile in termini di tempo (parziale riempimento della cava, addolcimento delle scarpate, sistemazione delle rampe, sistemazione dell’idrografia) a quella per un riempimento normale fino al raggiungimento del piano di campagna. I costi sono elevati e privi di un rientro. L’intervento è da scartare.
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- Interventi che eliminano completamente la depressione di cava.
Riempimento completo della cava
con realizzazione di un superficie baulata sistemata a prato. L’intervento concretizza l’obiettivo di recupero dell’area ad un utilizzo più consono al paesaggio ed all’ambiente in cui è inserita.
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- Individuazione di un sito alternativo.
Nel caso in esame si tratta di un sito di proprietà comunale che è stato oggetto di una procedura di concessione, con il sistema del project financing, per il recupero ambientale dell’ex cava sita in località “Siberie” mediante la costruzione e la gestione operativa e post operativa di una discarica controllata programmata. Si tratta pertanto di una scelta programmata e condivisa. Dall’analisi eseguita emerge che il ripristino morfologico dell’area è da ritenere il presupposto indispensabile di qualsiasi intervento, che contempli il reinserimento ambientale del sito.
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Mantenere la depressione di cava, anche parziale, comporta il perdurare dell’attuale impatto paesaggistico e non permette una completa fruizione da parte della collettività, determinando un rischio di abbandono dell’area e la produzione, nel tempo, di ulteriori impatti negativi
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Queste sono le motivazioni riportate nel Decreto V.I.A.-A.I.A. che hanno convinto la Commissione V.I.A. Regionale ad approvare il recupero Ambientale dell'Ex Cava Siberie...
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Per oggi non voglio commentare nulla... ma per favore rileggetevi le motivazioni sopra scritte che sono alla base della necessità di un Recupero Ambientale che consiste nel "depositare in modo permamente dei rifiuti industriali e speciali" nell'ex cava Siberie... rileggetevi per favore i veri motivi per cui il Comune di Sommacampagna ha avuto bisogno di realizzare il Recupero Ambientale dell'ex Cava Siberie.
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Mantenere la depressione di cava, anche parziale, comporta il perdurare dell’attuale impatto paesaggistico e non permette una completa fruizione da parte della collettività, determinando un rischio di abbandono dell’area e la produzione, nel tempo, di ulteriori impatti negativi
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Che poi il comune di Sommacampagna... da questo cosidetto... eccellente esempio di "Recupero Ambientale"... voluto dall'Assessore alle Cave, alle Discariche e alle Immondizie... incassi 22 milioni di euro in sei anni... tutto questo è solo un dettaglio... insignificante.
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Io ho un difetto...
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... quando mi... prendono per il... C§Jò...
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... MI... I. N. C. A. §. §. ° .
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E dato che per fare Ricorso contro la Discarica, esiste il T.A.R., esiste il Presidente della Repubblica, esiste la Commissione Europea e... la Procura della Repubblica... secondo Voi... io starò fermo?

Tanto per cambiare... parliamo del Catullo e di 26.236.210 di Euro a... compensazione?

Lunedi scorso, scrivendo sul blog, mi ero posto una domanda: L'Aeroporto Catullo, l'accessibilità e le barriere architettoniche. Ma l'Aerostazione è in regola? anche perchè sul sito web dell'Aeroporto Catullo, avevo letto questo comunicato stampa: SACBO, AEROPORTI SISTEMA DEL GARDA, SEA E SAGAT PER LA PRIMA VOLTA INSIEME: 24 PARCHEGGI E 20.000 POSTI AUTO IN UN CLICK, in cui si annuncia: Immaginando di percorrere una linea che congiunge Torino Caselle a Verona Villafranca, passando da Linate, Malpensa, Bergamo Orio al Serio e Brescia prende il via il primo grande network dei maggiori aeroporti del Nord Italia per offrire ai passeggeri un servizio innovativo. All’interno di un unico portale confluiranno le informazioni relative ai 24 parcheggi e 20.000 posti auto degli aeroporti coinvolti nel progetto.
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In realtà i posti auto dei parcheggi di questi 6 aeroporti - gestiti direttamente dalle società di gestione Aeroportuali - sarebbero quasi 26.000 come risulterebbe dalla sottostante tabella, dalla quale è evidente che mancano i dati dell'Aeroporto di Brescia.
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Era il 26 Novembre del 2008 quando scrivevo questo messaggio: Ecco il Piano di Sviluppo del Catullo, da: Aeroporto a... Autoportaereo. in cui evidenziavo le intenzioni dell'Aeroporto Catullo, come riportate in un articolo dell'Arena a titolo: «Catullo, ecco il piano di sviluppo», dove si leggeva questo: "... svilupperemo i parcheggi con 20 mila posti e il sistema mobilità con il collegamento su Verona e la Fiera. Il Catullo diventerà la porta d’entrata di Verona, anche a servizio della Fiera".
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In merito a questo problema, l'altro ieri su AeroHabitat, è stata pubblicata questa news: Aeroporti, parcheggi a pagamento, ricavi rilevanti, utenza penalizzata (dove, tra l'altro, si parla dell'Aeroporto Catullo), e di detta news... ne ricopio dei brani significativi, questi:
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La crisi talvolta aguzza l’ingegno e sviluppa inimmaginabili capacità imprenditoriali.
Una volta le entrate delle società erano solo “aviation”, in seguito le quote di ricavi- entrate non aviation sono – lentamente – lievitate.
I ricavi derivati dalla voce “parcheggi a pagamento” siano questi a tariffa piena, low cost - esistono anche quelli a maggior costo in prossimità dell’aerostazione - sono in progressivo incremento.
Il numero dei parcheggi aeroportuali per le vetture dei passeggeri che si imbarcano, dei famigliari accompagnatori e altro non fa che aumentare.
Con tariffe che spesso, soprattutto per voli low cost, e con soste di 4 – 5 giorni, sono spesso superiori al biglietto aereo di andata e ritorno.
Aumentano i parcheggi a pagamento ma diventa quasi impossibile disporre di parcheggi gratuiti, ancorchè non custoditi. I parcheggi gratis sembrano del tutto spariti.
La voce “ricavi parcheggi autovetture” delle società degli scali aerei è rilevante.
La società Catullo segnala ad esempio – a fronte di 4.587 stalli per autovetture - nel 2007 un ricavo totale pari a 5.540.000 euro contro 4.826.000 euro del 2006.
La risorsa “parcheggi” è diventato tuttavia un facile target per anche “imprenditori” esterni e indipendenti. Concorrenziali a quelli della società di scalo.
Si è, infatti, imposta una sorta di deregulation dei parcheggi.
Iniziative spesso contrastate dai gestori aeroportuali ma che non ha impedito – in numerosi scali aerei – l’attivazione di parkings dislocati, esterni, di breve e lunga sosta con navette gratuite di trasferimento, e a low cost.
La politica del bilanciamento tra il numero dei parcheggi a pagamento e gratuiti, garantita anche dalla legge Italiana, non dovrebbe intervenire?
Possibile che nessuna associazione dei consumatori a tutela dell’utente aereo non sia ancora intervenuta? E’ possibile che anche ENAC non intervenga su una materia che la coinvolge direttamente.
La questione dei ricavi dei parcheggi rimanda a questa sorta di accanimento da parte degli esercenti aeroportuali.
L’introduzione di un sistema tariffario adeguato assicurerebbe entrate altrettanto dirette e sicure, con ricadute vantaggiose e superiori alla voce “parcheggi” per gli stessi bilanci aziendali. Una parte di queste somme potrebbe essere utilizzata per il risanamento ambientale, per la tutela dei cittadini residenti nell’intorno aeroportuale.
E’ possibile che i gestori aeroportuali stiano incassando dai passeggeri quello che dovrebbero ricavare dalle compagnie aeree?
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E' di altro ieri una e_mail di un gestore di parcheggi esterno all'Aeroporto in cui mi si comunicava questo: "quasi tutti i parcheggi esterni sia qui che in giro sono sorvegliati e soprattutto custoditi , in piu' assicurati contro furto e incendio. Tutto cio' in aeroporto , (c'e' scritto in aeroporto a VR) non esiste quindi credo sia importante per i cittadini saperlo" e credo che, per dovere di cronaca, questa informazione devo anche evidenziarla... come devo anche ricordare... l'accessibilità all'aeroporto da parte dei disabili... come avevo evidenziato nel precedente messaggio: L'Aeroporto Catullo, l'accessibilità e le barriere architettoniche. Ma l'Aerostazione è in regola? e... ben rappresentato dalla sottostante immagine.
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Ma oggi non volevo scrivere dei parcheggi auto dell'Aeroporto, anche perchè questa mattina è stato convocato il Consiglio di Amministrazione della Catullo S.p.A. che dovrebbe... approvare il Bilancio Consuntivo del 2008... deliberare un aumento di capitale di 40.000.000 di euro e... definire le nuove alleanze, come intitola un articolo dell'Arena di oggi: "Catullo con Malpensa? E' il giorno della verità".
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In questi ultimi 10 anni, dal 1999 al 2008 all'Aeroporto Catullo sono transitati questi passeggeri, cosi suddivisi per anno, 1999: 1.857.790 - 2000: 2.293.799 - 2001: 2.188.068 - 2002: 2.185.785 - 2003: 2.452.723 - 2004: 2.687.565 - 2005: 2.649.655 - 2006: 3.007.965 - 2007: 3.510.259 - 2008: 3.402.601 un traffico in costante aumento che, in dieci anni, ha fatto si che all'Aeroporto Catullo siano transitati ben... 26.236.210 di passeggeri.
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L'altro ieri commentanto il programma Elettorale del Sindaco uscente, scrivendo questo messaggio: Il Programma Elettorale del Sindaco (uscente) Manzato e la Discarica Siberie avevo evidenziato che in detto programma c'era scritto anche questo:
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"Istituzione di un fondo straordinario da destinare agli approfondimenti giuridici ed agli eventuali contenziosi che si riterrà utile aprire per fare valere le ragioni del territorio rispetto agli impatti ambientali arrecati dalle grandi infrastrutture di interesse sovra comunale; in particolare si verificherà ogni possibilità di ottenere dall’Aeroporto Catullo interventi atti a ristorare il nostro territorio per gli evidenti inquinamenti arrecati (acustico ed atmosferico su tutti)".
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Premesso tutto questo, ora vorrei spiegare il vero motivo del titolo del messaggio di oggi: Tanto per cambiare... parliamo del Catullo e di 26.236.210 di Euro a... compensazione?
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Questa mattina il Sindaco (uscente) di Sommacampagna e/o un Suo rappresentante... dovrebbe partecipare all'Assemblea dei Soci della Catullo S.p.A. ai quali... altri soci... dovrebbe dire-comunicare-annunciare... almeno due "cosette"...
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... la prima: sarebbe quella di comunicare al Presidente dell'Aeroporto e ai soci presenti... cosa il Sindaco (uscente) di Sommacampagna, ha scritto nel Programma Elettorale: fondo straordinario, approfondimenti giuridici, eventuali contenziosi, ecc, ecc.
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... la seconda, sarebbe che se la Commissione Europea avesse da determinare che all'Aeroporto vi è stata una "Infrazione alla V.I.A" ( come Comune di Sommacampagna) a: "ristorazione degli evidenti inquinamenti arrecati al nostro territorio (e alla nostra popolazione)"... andremmo a chiedere e a pretendere... un SOLO EURO per passeggero... transitato all'Aeroporto.
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In questo caso, dei 40 milioni di euro previsti per l'Aumento di Capitale dell'Aeroporto, ben 26.236.210 Euro dovrebbero essere accantonati e spesi immediatamente a... compensazione per i danni ambientali arrecati alla popolazione di Sommacampagna e in particolare a quelli di Caselle?
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Meglio 22.000.000 di euro incassati dalla Discarica o... meglio 26.236.210 di euro incassati dall'Aeroporto (a compensazione dei danni del passato) e UN EURO a passeggero per ogni anno a partire dal 2009... pagati dall'Aeroporto per il futuro?