lunedì 12 gennaio 2009

Di V.A.S. - V.I.A. - V.I.S. ne parla un Candidato Sindaco della Sinistra Arcobaleno

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Cercando informazioni sulla V.A.S. dell'Aeroporto, anzi sulla... "mancanza" della V.A.S. dell'Aeroporto Catullo, mi sono imbattuto in questo messaggio:
AEROPORTO DI VITERBO: I DUBBI SONO LEGITTIMI, che qui sotto ricopio, ovviamente evidenziando in rosso alcune frasi:
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Ritengo indispensabile evidenziare i dubbi, le perplessità e le vere e proprie contrarietà che da più parti si manifestano sulla decisione di realizzare a Viterbo il secondo scalo aeroportuale del Lazio. Come per ogni scelta che incida su una comunità credo che sia infatti doveroso valutarne pubblicamente costi e benefici.
Fino ad oggi i pifferai magici, avvalendosi anche degli effetti speciali che le loro ingenti disponibilità finanziarie gli consentono, hanno cercato demagogicamente di incantare l’opinione pubblica sostenendo le magnifiche sorti e progressive a cui la città sarebbe destinata con la realizzazione di quest’opera e tutti gli altri candidati a sindaco intonano lo stesso coro o, al più, mantengono un ambiguo silenzio. Forse è opportuno chiedere di posare i pifferi della demagogia e ragionare seriamente, fuori dal coro.
Si parla di un aeroporto che dovrebbe assorbire tutto il traffico attuale di quello di Ciampino (il quale è destinato ad essere chiuso in quanto troppo a ridosso del centro abitato) e sostenerne un aumento: si dice fino a quindici milioni di passeggeri all’anno, quindi con centinaia di voli e con decine di migliaia di passeggeri al giorno.
Mi risulta che l’individuazione di una tale struttura dovrebbe essere operata a mezzo di un programma predisposto dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, d’intesa con i ministeri competenti e le regioni o province interessate e inserito, previo parere del Cipe e previa intesa della Conferenza unificata, nel Documento di programmazione economico-finanziaria, con l’indicazione dei relativi stanziamenti. Ma non mi risulta che ad oggi, in effetti, di un tale programma ve ne sia traccia. Proprio in questi giorni abbiamo davanti agli occhi il fallimento dell’hub di Malpensa, che ha visto tra le sue cause la difficoltà dei collegamenti con Milano: quali certezze ci sono che le risorse possano effettivamente rendersi disponibili per lo scalo di Viterbo?
Peraltro le direttive europee e il codice dell’ambiente prevedono che i programmi ed i piani inerenti il sistema dei trasporti devono essere sottoposti a Valutazione ambientale strategica (VAS): come si fa a valutare un programma che non esiste?
Non mi risulta esservi tanto meno uno studio di fattibilità relativo all’apertura al traffico civile dell’aeroporto di Viterbo e se esiste, non è stato certamente reso pubblico. Perché solo così si possono in effetti valutare i costi e pervenire ad un progetto che possa essere a sua volta sottoposto a Valutazione di impatto ambientale (VIA) e sanitario (VIS).
Sul piano ambientale credo che sia necessario esaminare accuratamente che cosa significhi realizzare un grande aeroporto
a due chilometri dal centro storico, in piena area termale: credo sia giusto che i cittadini sappiano che alcune scelte possono risultare alternative tra loro, come nel caso in cui il territorio che doveva divenire parco termale potrebbe finire per diventare l’area a ridosso dello scalo. Siamo davanti a un bivio tra due modelli di sviluppo, dobbiamo scegliere consapevolmente quale strada intraprendere. Le valutazioni di alcuni seri e autorevoli medici rese note in questi giorni ci richiamano poi al rischio ambientale e sanitario di un pesante inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico e dovrebbero far riflettere sulla necessità che siano rispettate tutte le procedure poste a garanzia della salute e del territorio.
A questo punto chiedo a tutti i miei competitori elettorali: sostenete la necessità di rispettare le direttive comunitarie e le leggi italiane o credete necessario trovare scorciatoie e scappatoie per eluderle? Siete sicuri che siano reperibili le risorse per realizzare le infrastrutture di collegamento allo scalo? E siete consapevoli che se non ci fossero tali risorse si abbatterebbe su Viterbo una richiesta di mobilità enorme che non si sarebbe di grado di gestire? Come pensate che un turismo low cost, per sua natura “mordi e fuggi”, sottragga tempo e risorse alla meta romana per ricadere positivamente su Viterbo? Non è assai probabile che il percorso Viterbo-Roma diventerebbe, per questi turisti, una sorta di “corridoio di Danzica”, come lo è, ad esempio, il tratto Orio al Serio-Milano? Come potranno beneficiarne le imprese locali nel quadro di appalti di rilevanza europea, gestiti dalla società che gestisce Ciampino? Ci chiediamo per quale motivo le popolazioni di Ciampino, Marino, della periferia romana insorgono perché vogliono liberarsi al più presto dall’incubo dei rumori e dell’inquinamento prodotto dagli aerei? Siamo consapevoli che proprio in questi giorni è stato denunciato che infiltrazioni di criminalità organizzata si addensano sulla Tuscia e già lo stesso Prefetto aveva avvertito l’opportunità di richiamare il suo ruolo di vigilanza sulla legalità degli interventi per la realizzazione dell’aeroporto?
Non esiste un ambientalismo del sì e un ambientalismo del no: dovrebbe esistere piuttosto una consapevolezza comune che non è sempre oro quel che luccica, salva la prova contraria. Prova che, ad oggi, nessuno ha in realtà potuto fornire.
Enrico Mezzetti
Candidato sindaco de la Sinistra, l’Arcobaleno – Viterbo

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Vuoi vedere che per risolvere i problemi ambientali di Caselle... ci vorrebbe un candidato Sindaco della Sinistra Arcobaleno?
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E in tal caso come farà poi questo nuovo Sindaco a chiudere la Discarica delle Siberie appena inaugurata dal Sindaco uscente... e a riscrivere l'Accordo di Concertazione... che sempre il Sindaco uscente, qualche mese fa, ha già sottoscritto con l'Aeroporto Catullo?
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Ad un Candidato Sindaco cosi... che vuole il rispetto delle Leggi sull'Ambiente e il rispetto delle Direttive della Comunità Europea... chi è che non darebbe il Suo voto?
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Mi sa però... che quel candidato Sindaco... della Lista Sinistra Arcobaleno... non è stato eletto... visto che il Sindaco di Viterbo si chiama: Giulio Marini, come si evince anche in questo Comunicato Stampa, di oggi, che qui sotto ricopio e che vi invito a leggere con attenzione...
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COMUNICATO STAMPA n° 15 Viterbo, 12 gennaio 2009
PROPOSTE CIVICHE: C'E' TEMPO FINO AL 10 FEBBRAIO
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"La partecipazione attiva e consapevole dei cittadini ai processi di sviluppo del territorio è fondamentale per il raggiungimento di obiettivi condivisi in modo democratico e il più possibile vicino alle reali esigenze della gente": così il sindaco di Viterbo Giulio Marini ha commentato l'avviso pubblico che l'amministrazione comunale ha pubblicato, inerente la partecipazione dei cittadini alla realizzazione di azioni di sviluppo economico e sociale.
"La regione Lazio", spiega Marini, "ha destinato nel proprio bilancio 15 milioni di euro nel triennio 2008\2010 per dare sostegno alla crescita del tessuto produttivo del territorio, attraverso azioni che, prevedendo la partecipazione dei cittadini, creino forme di sviluppo socio economico. Sono le cosiddette proposte civiche, che possono venire da cittadini singoli o da associazioni."
Le proposte dovranno riguardare interventi di ristrutturazione, recupero e riattivazione di beni pubblici finalizzati ad attività sociali; interventi per la realizzazione di infrastrutture propedeutiche a progetti sociali e/o piano di sviluppo economico; l'acquisto di beni finalizzati alla realizzazione di interventi sociali e/ o di sviluppo economico. Ogni proposta dovrà essere accompagnata da esaustiva relazione tecnica specificante la fattibilità dell'intervento e la sua compatibilità con le norme e i piani in vigore.

Un'articolo sulla V.A.S. dell'Aeroporto D'Annunzio... di oltre due anni fa ! ! !

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Qualcuno di Voi forse ancora non lo sa... ma l'Aeroporto di Brescia, tramite apposità società, la cui maggioranza appartiene alla Catullo S.p.A. di Verona... è appunto gestito dall'Aeroporto Valerio Catullo di Verona e mentre a Brescia... applicano le Leggi... a Verona le stesse leggi non sono applicate.

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E se per l'Aeroporto di Brescia è stato chiesto (sempre dalla Catullo Spa) il Decreto V.I.A., sempre a Brescia è ancora in corso la procedura di V.A.S. dell'Aeroporto... di cui avevo scritto, ancora in questo messaggio: Valutazione Ambientale Strategica ... del 26 Gennaio 2008... quasi un anno fa.
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Per ampliare l'Aeroporto di Brescia... dove vola un aereo civile al giorno.... serve la V.A.S. ... per ampliare l'Aeroporto di Verona... della V.A.S. nessuno ne parla mai. Come mai?
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In merito alla V.A.S. di Brescia, Vi ricopio quindi questo articolo: Aeroporto, il piano dei problemi
Data di pubblicazione: 10.10.2006
Autore:

Resoconto (desolantemente localistico, e non per colpa del giornalista) della prima assemblea VAS sul progetto di HUB megalopolitano a Montichiari.
Bresciaoggi, 8 ottobre 2006 (f.b.) Con
postilla
I problemi del presente, le soluzioni del futuro. Per la prima volta istituzioni e cittadini si sono confrontate sull’articolato «nodo» aeroporto. L’occasione è stata offerta dall’assemblea pubblica promossa dalla Provincia per discutere dell’iter della Vas, acronimo di «Valutazione ambientale strategica» dell’area che circonda lo scalo di Montichiari. Al «Tartaglia» di Brescia rappresentanti delle associazioni di cittadini e i sindaci dei paesi coinvolti direttamente o indirettamente dal «D’Annunzio» hanno ascoltato le relazioni dei tre assessori provinciali responsabili del progetto: Mauro Parolini si è occupato di Viabilità, Valerio Prignachi di trasporto e Aristide Peli che ha curato il riassetto territoriale. La Vas coinvolge a vario titolo Montichiari, Ghedi, Castenedolo e Montirone ed ha una dimensione di 49 chilometri quadrati. Programmare uno sviluppo armonico della zona oltre che a tutelare la vivibilità delle aree urbane rappresenta la condizione essenziale per accedere ai fondi dell’Unione Europea. L’efficacia del Via è direttamente proporzionale alla precisione con cui vengono fissati gli obiettivi strategici in materia ambientale. urbanistica, economici e sociali. «Questi indici devono essere compilati con la vostra collaborazione - ha spiegato Peli rivolgendosi alle associazioni ambientaliste ed agli amministratori comunali presenti -: senza il rispetto dei parametri della Vas non si va da nessuna parte». Alcune associazioni presenti hanno fatto sentire la loro voce e gli argomenti sollevati sono piuttosto allarmanti. L’area sottoposta al Vas riguarda l’aeroporto ma influisce inevitabilmente sullo sviluppo della Fascia d’oro snodo di sviluppo economico provinciale. «Le attuali rotte minano la vivibilità di troppi cittadini - ha ribadito Sergio Perini presidente di Cambiarotta, associazione di Carpenedolo -: e la situazione è destinata a peggiorare da gennaio quando inizieranno i voli notturni per le Poste Italiane. Nessuno ci ha mai contattati e noi siamo contrari ad uno sviluppo insostenibile. Ne abbiamo avuto la prova nel ’99 quando ci passavano sulla testa centinaia di voli al giorno. Non vogliamo più rivivere quella situazione». Preoccupata anche Legambiente che per bocca di Pietro Garbarino ha proposto di «rinunciare all’Alta capacità. Abbiamo già la linea per Parma che possiamo sviluppare». Il pericolo di contaminazione delle falde è stato invece paventato dagli ambientalisti di Montirone che hanno rimarcato: «Siamo il Comune più massacrato da questo piano incredibile di sviluppo. Non solo ci tolgono terreni, ci inquinano l’aria, ci tolgono il respiro, ci impediscono di costruire e ci assediano con i rumori. Rischiamo anche la distruzione delle nostre falde acquifere che si trovano a bassa profondità, se non erro a 25-30 metri ed anche meno. Che futuro daremo ai nostri figli?». Sul tavolo sono finiti anche i problemi legati a cave e discariche. Oltretutto nell’area interessata dalla Vas non esiste ancora nessuna centralina per il rilevamento dei dati d’inquinamento. Sul piede di guerra anche gli agricoltori che per bocca di Alberto Giovanardi della Coldiretti hanno chiesto a gran voce un «immediato programma di rimborso per le potenzialità agricole e di allevamento che ogni giorno vanno perse in un’area tra le più sviluppate, per stalle e raccolto, dell’intera provincia. Non deve accadere la fuga dalle campagne». Il tempo intanto incalza. I sindaci dell’area si ritroveranno con la Provincia il 16 ottobre, ed entro fine novembre i primi dati della Vas dovranno essere pronti per l’Unione Europea.
Postilla Apparentemente tutto sembrerebbe filare relativamente liscio e “istituzionale”, pur con le gravi preoccupazioni espresse da molti, in questa prima esperienza di Valutazione Ambientale Strategica. Salvo che strategica non lo è affatto, visto che tanto per cominciare il Piano d’Area è del tutto sottodimensionato rispetto ai problemi effettivamente sollevati da questo HUB. Un complesso aeroportuale che, sotto sotto, da un lato si affianca con poderose dimensioni a Malpensa (e sappiamo quanti e quali effetti ha avuto in pochi lustri lo sviluppo dell’Hub varesino), dall’altro calamita una serie di interessi e spinte molto più ampia: a partire dal sistema dell’alta capacità ferroviaria, che qui il rappresentante di Legambiente sembra mettere in discussione. Ma non per colpa sua il giornalista, e conseguentemente il dibattito e la percezione, continua a volare bassissimo. Perché la stampa nazionale tace? Perché, come osservava Maria Pia Guermandi, sappiamo tutto delle casalinghe della Valsusa contro il tunnel ferroviario, ma questa assemblea bresciana sembra parlare di un progetto di nuovi giardini pubblici, anziché di un enorme magnete di traffico e aspettative? Che la giunta regionale lombarda (e la cultura che la sostiene, non solo a destra) dopo aver avocato a sé i piani d’area, voglia anche farlo per il dibattito relativo? (f.b.)
vedi anche HUB? BURP! (con PDF illustrato scaricabile)
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La V.A.S. non è che si può chiedere... alla bisogna... cioè chiederla... quando si vuole.
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Chi dichiara che la V.A.S. non serve è l'Ente che deve esaminarla e /o rilasciarla... e nel caso dell'Aeroporto è il Ministero dell'Ambiente... che deve emanare un DECRETO DI ESCLUSIONE V.A.S.
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Perchè il Comune di Sommacampagna non chiede alla Catullo S.p.A. se l'Aeroporto di Verona è in possesso di Decreto di Esclusione dalla V.I.A. e/o è in possesso di Decreto di Esclusione dalla V.A.S.?
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Una banale domanda scritta in due righe... che il Sindaco di Sommacampagna potrebbe scrivere alla Catullo S.p.A.?
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A titolo di esempio... per rimanere al livello comunale... vi segnalo la procedura di un Decreto di Esclusione V.A.S. rilasciato al Comune di Montichiari... di cui l'immagine iniziale è l'avviso alla popolazione... al termine della procedura di Esclusione della VAS di quell'intervento cosi proposto.