domenica 2 agosto 2009

I casi della vita (o il destino) e "salvato dallo Zerbino" e... delle singolari coincidenze.

Ieri (esagerando), poteva essere l'ultimo messaggio su "ViViCaselle"... e questo a causa decesso... (tocco ferro) o "impedimento grave" del sottoscritto... ma per gli amici (e i "meno amici") evidenzio, da subito, che sono solo un pò ammaccato... (forse anche un pò più rintronato del solito)... ma - e lo evidenzio - sono ancora tutto intero... anche se mi sento un... pirla.
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Ma che è successo ieri sera?
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Da venerdi sera, a Caselle, c'è l'annuale "Sagra del Paese" e come tutti gli anni un pò di aiuto (non molto il mio... rispetto all'impegno più intenso di tanti altri concittadini) lo presto pure io, anche se con un compito ben preciso... ma breve (solo 4/5 ore) ogni sera: "Aiutante alla cottura della Polenta" (non ridete... che mi fa ancora male la mandibola). In sostanza, durante la Sagra, dalle 17,30 alle 22,00 il mio compito è: 1°_ aprire i pacchi della polenta, 2°_ tagliarla a fette, 3°_ metterle in tre file sulle piastre... perchè poi 4°_ queste vadano in cottura... man mano che la "polenta" poi effettivamente deve essere cotta.
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Ieri sera, (il tutto dalla 17,30 alle 22,00) dopo aver aperto 13 scatole di polenta, da 12 pacchi da 500 grammi cadauna, dopo aver tagliato con il coltello i 156 pacchi (totale 78 kg), dopo aver diviso (con un artigianale marchingegno) ogni pacchetto in 8 fette, per un totale di 1.248 fette di polenta da posizionare in tre file su ogni piastra... pronte da cuocere, dopo aver contribuito alla "Sagra del MIO Paese" ad un metro dal caldo dei fornelli, me ne ero tornato a casa... "cotto" e "stracotto".
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Ricordo che la mia giornata tipo... è stare seduto davanti al P.C. salvo il dover fare le passeggiate a Nello, ma ieri sera, alla "Sagra di San Luigi", ero in piedi e quindi la prima cosa da fare, tornato a casa... un bella doccia per togliermi il sudore e poi una sigaretta per rilassarmi un pò... Ma per fumare esco di casa... e come spesso accade, il "fido cane Nello" è sdraiato (come la "sfinge") sulla stuoia davanti alla porta di casa, e cosi per uscire, quasi sempre devo scavalcarlo per poi scendere gli scalini e sedermi (o passeggiare) in giardino... mentre fumo.
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Ma ieri sera... un'azione che compio da anni... si è inceppata... perchè è accaduto l'imprevisto... o sono stato un... pirla. (più facile la seconda ipotesi)
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Anche ieri sera, come sempre, per uscire di casa, avevo quasi scavalcato "Nello" con la gamba sinistra, ma forse "Nello" dormiva e/o deve aver sentito un gatto e... si è alzato di scatto - e cosi ho inciampato nella sua schiena... Ero riuscito quasi a rimanere in piedi lo stesso, ma "Nello" si è spostato e cosi con l'altra gamba l'ho pestato... Ovviamente "Nello" guaiendo... si è divincolato... facendomi perdere l'equilibrio... del tutto.
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Ho tentato di aggrapparmi con la mano sinistra sulla ringhiera della scala, ma non ci sono riuscito, prendendomi solo uno strappo alle dita della mano... Poi devo essere caduto, ma non ricordo come è successo perchè quando mi sono svegliato la sigaretta che avevo appena accesa... era consumata ed era sul pavimento... e quindi non so quanto sono rimasto a terra.
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Posso solo fare una ipotesi di quello che è successo ieri sera... analizzando gli ematomi (quindi nulla di grave) che mi sono ritrovato addosso... perchè non ricordo nulla. Dopo essere inciampato con la gamba destra su "Nello"... devo essere caduto su quel lato, sbattendo prima con il ginocchio poi con la spalla destra ed infine con la faccia per terra (con lo zigomo destro ad essere precisi) e il tutto come una caduta rallentata in tre fasi... che si ammortizzava ad ogni "botta"... prima sul ginocchio, poi sulla spalla e alla fine... alla faccia.
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Non ho idea quanto sono rimasto li per terra... Ero da solo a casa... La sigaretta che avevo appena accesa... si era consumata ed era spenta... Dopo che mi sono reso conto di essere caduto, mi sono svegliato con le gambe in alto... sdraiato di fianco sui tre gradini... e con la testa in basso, sullo zerbino.
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Con un pò di difficoltà mi sono rialzato... ho subito messo il ghiaccio sulle parti doloranti... poi ho ripulito e disinfettato le ferite (le fibre dello zerbino mi si erano infilate nella pelle della faccia)... e poi mi sono sdraiato sul divano a pensare... a cosa accidenti sarebbe successo se avessi sbattuto direttamente la testa sul pavimento. Non era ancora arrivata la mia ora?
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Ma dopo 5 minuti "al pensare" che avrebbe potuto andare ben peggio e che non mi ero fatto quasi nulla, casualmente ho pensato ai casi della vita... al destino e/o alle coincidenze... alcune anche singolari... e sono tornato ai problemi di Caselle e a delle singolari coincidenze che sono accadute in questi ultimi due/tre anni.
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Ripeto... sto bene... Mi fa male la mano sinistra a scrivere... Sento ancora l'effetto delle botte ricevute... Ogni tanto metto il ghiaccio dove mi da fastidio... ma non è successo nulla. E... non è colpa di Nello... Gli ho pestato io la schiena.
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Sono io... il "pirla" ad aver inciampato...
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Dopo averla scampata, diciamo: per uno "zerbino", che era nel posto giusto... al momento giusto, mentre me ne stavo sdraiato sul divano, con il ghiaccio sulle parti doloranti, ho pensato alle coincidenze e/o ai casi della vita, e mi son chiesto: "che sia solo il caso e/o il destino che, da mesi, mi sto occupando dell'Aeroporto Catullo e del Quadrante Europa?" O, questo mio agire, mi permette di apprendere e/o mi ha permesso di apprendere, continuamente nuove informazioni... che - tra poco - potrebbero anche essermi utili a livello personale?
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Quando l'anno scorso, vedendo che una ditta "che conoscevo" (o, che ne conoscevo uno dei titolari) stavano eseguendo dei lavori all'Aeroporto Catullo, mi ero chiesto: quali responsabilità potevano avere le ditte che lavoravano a delle realizzazioni che fossero state autorizzate senza la V.I.A. e cosi - stuzzicato da questa coincidenza - avevo scritto questa e_mail:
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Da: contattaci@ance.it [mailto:contattaci@ance.it]
Inviato: giovedì 12 giugno 2008 15.21
A: Info Portale
Oggetto: Responsabilita dell''impresa in mancanza della V.I.A.
nome mittente: visitatore mail mittente:
sandriben@tin.it
Ad una impresa edile che svolga la propria attivita in un cantiere il cui progetto non è stato sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale, in quale eventuali responsabilità può essere coinvolta direttamente e/o indirettamente?
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A quella "banale" domanda... ma forse mi interessava anche capire se potevano esservi delle responsabilità da... assegnare "a quella" particolare impresa, avevo ottenuto questa risposta:
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----- Original Message -----
From: Legislazione Mercato Privato
To:
SANdriben@tin.it
Sent: Wednesday, June 18, 2008 4:18 PM
Subject: I:
Responsabilita dell''impresa in mancanza della V.I.A.
I provvedimenti
(titoli abilitativi edilizi in caso di opere private ovvero atti di approvazione dei progetti delle opere pubbliche) adottati senza la VIA, se prevista come obbligatoria, sono illegittimi ed in particolare annullabili per violazione di legge.
Ciò è previsto attualmente dal D.Lgs. 152/2006 come modificato da ultimo dal D.Lgs.4/2008 ed in precedenza è stato affermato anche dalla giurisprudenza (
TAR Emilia Romagna, Parma, 21 maggio 2003, n. 279).
Pertanto il provvedimento è provvisoriamente efficace e lo diventa definitivamente se non viene presentato ricorso, su istanza di parte, entro gli ordinari termini di decadenza previsti per i ricorsi amministrativi. Non è, invece, soggetto a termini di decadenza il potere di autoannullamento del provvedimento illegittimo da parte dell'amministrazione che lo ha adottato, sempre che ciò avvenga, ricorrendone i presupposti, entro un "termine ragionevole" (art. 21 nonies, Legge 241/90).
Ciò premesso, si evidenzia che la responsabilità per la mancata acquisizione della VIA è del committente l'opera, pubblica o privata, che per legge deve presentare domanda di valutazione di impatto ambientale, ma è possibile individuare un profilo di responsabilità anche in capo all'impresa appaltatrice dei lavori per quanto riguarda gli aspetti urbanistico-edilizi,
in caso di annullamento del provvedimento che ha approvato il progetto sprovvisto di VIA.
In tal caso, l'opera, o la parte di essa, realizzata risulterebbe senza titolo autorizzatorio con conseguente applicazione delle sanzioni del titolo IV, capo II del Testo Unico Edilizia che in base all'art. 27 del medesimo T.U. sono applicabili al titolare del permesso, al committente, al costruttore ed al
direttore dei lavori.
Distinti saluti.
ANCE - Associazione Nazionale Costruttori Edili Direzione Legislazione Mercato Privato Via G.A. Guattani, 16-18 00161 ROMA.
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La conoscenza di una persona, incontrata "per i casi della vita", mi aveva stuzzicato una domanda e se ora evidenzio che è da mesi che mi sono accorto che quella stessa impresa edile (che ha lavorato per l'Aeroporto Catullo) sta anche lavorando per il "Quadrante Europa"... allora qualcuno potrebbe pensare: che sia solo una coincidenza che il Sandrini, sta "attenzionando" questi Enti Pubblici... perchè stimolato e stuzzicato dalla presenza di questa particolare impresa?.
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Potrei rispondere di... NO in modo diretto... ma devo anche ammettere che forse mi sto interessando del Quadrante Europa e dell'Aeroporto Catullo... con molto più impegno, cercando e sperimentanto nuovi metodi e nuove procedure, imparando cosi anche come muovermi, nel campo delle violazioni della V.I.A. che non conoscevo, perchè magari - tra poco - devo anche occuparmi di eventuali violazioni e irregolarità che hanno attinenza a delle persone ben specifiche e agli atti compiuti da diverse ditte in cui delle persone hanno incarichi dirigenziali e/o societari.
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Diciamo che, forse, per merito (o colpa) di una particolare persona... con la quale forse dovrò confrontarmi in Tribunale... ho dovuto imparare e sperimentare delle azioni, utilizzando - diciamo - anche come "cavie" l'Aeroporto e l'Interporto, ponendomi continuamente sempre delle nuove domande e cercando nuove sentenze, perchè poi tutto questo che avrei imparato... potrebbe tornarmi utile e/o essermi utile per difendere anche miei interessi personali... e non solo quelli di cittadino di Caselle.
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Più sperimento, più imparo, più mi tornerà utile dopo?
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E questo ovviamente è uno stimolo in più al dover approfondire oltre qualsiasi ragionevole dubbio tutto quello che potrebbe essermi utile in merito a violazioni V.I.A. e V.A.S. anche per un eventuale utilizzo di "quanto imparato"... per un interesse tutto mio e personale.
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Quindi se qualcuno fosse "incaxxato" con me... forse e, prima... dovrebbe "incaxxarsi" con qualche ditta a cui ha fornito del lavoro... perchè molte delle mie curiosità e molte domande e nuovi approfondimenti, sono state stuzzicate da altro... che mi ha costretto ad applicarmi... di più.