giovedì 2 ottobre 2008

Gentile Sig.ra Sindaca, La ringrazio di aver (finalmente) risposto ad una... mia lettera.

Gentile Sig.ra Sindaca...
la ringrazio di aver (finalmente) risposto ad una mia lettera, datata 8 Agosto 2008 e apprezzo il Suo gesto, se pur tardivo, sopratutto in questo periodo, di Campagna Elettorale... già iniziata, che Suo malgrado la vedrà coinvolta, forse settimanalmente a presiedere le varie inaugurazioni che verranno inventate nei prossimi mesi e che quindi La vedranno impegnata, fino ed entro la fine di questo Suo e spero per Lei, unico, mandato Amministrativo.
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Ma prima di rispondere alla Sua missiva, mi permetta di ricordarLe che sono ancora in attesa di ricevere Sue risposte a tutta una serie di altre mie lettere... ancora senza il Suo cortese riscontro:
5 Marzo 2007
Una lettera al Sindaco: Graziella Manzato
12 maggio 2007
Addizionale "comunale" sui diritti d'imbarco
16 Luglio 2007
Richiesta di “Annullamento” e “Revoca” di Delibera di Consiglio Comunale dell’11.07.2007
18 Luglio 2007
IL QUADRANTE "NORD-OVEST" E LE PROBLEMATICHE "AMBIENTALI"
22 Luglio 2007
Decreti V.I.A. la Compatibilità Ambientale e le Responsabilità Sanitarie inerenti
13 Settembre 2007
Dalla RICOMPOSIZIONE AMBIENTALE [ finta ] ad una MITIGAZIONE AMBIENTALE [ vera ]
14 Settembre 2007
l'Aeroporto di Verona è in possesso di Decreto V.I.A.?
15 Settembre 2007
Dal “Kilometro Rosso”… al “Miglio Verde”.
16 Settembre 2007
DUE lettere per il Sindaco di Sommacampagna
4 Novembre 2007
Commenti all'intervista del Sindaco
4 Dicembre 2007
Le aree ad Est di Caselle, quale futuro?
21 Dicembre 2007
Rinnovo richiesta del Decreto V.I.A. dell'Aeroporto
22 febbraio 2008
Il Decreto VIA del Quadrante Europa... c'è?
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Ora, dopo questo lungo elenco di lettere alle quali non ho mai avuto il piacere di una Sua risposta, solo ora rispondo alla Sua, che oggi, ho ricevuto dopo quasi 2 mesi dalla mia... che Le avevo inviato.
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Prima di tutto la
inviterei a rileggere la lettera che Le ho inviato, da detta lettera non appare mai e non scrivo mai, che il sottoscritto... non ritiene che l'incarico di Assessore all'Ecologia e all'Ambiente (ma che non si occupa di questo) sia oggi incompatibile con la professione di Architetto svolta nello stesso comune.
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Caso mai, dal 2004 ad oggi, questa incompatibilità del Suo Assessore, come ho scritto, è solo di ordine Deontologico e Professionale, come previsto dall'Ordine degli Architetti... e secondo la "coscienza" del Suo Assessore.
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E' Lei che scrive... che io avrei scritto... che l'incarico di Assessore all'Ecologia e all'Ambiente... è incompatibile con lo svolgimento della Professione di Architetto nello stesso comune amministrato. La Legge la conosco bene. Il sottoscritto non ha mai scritto ciò e quello che Lei erroneamente afferma. Lei non ha letto bene la lettera... se la rilegga con più attenzione.
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La Legge in vigore, la conosco un pò e quanto scritto nella Legge, vale solo... se l'Assessore Granuzzo, ha lavorato per clienti residenti nel Comune, nel periodo 2000-2004 quando questi era Assessore ai Lavori Pubblici. Per quel periodo... esisteva l'incompatibilità di carica e per tale motivo credo che tutte le Delibere di quell'arco temporale... siano tutte nulle.
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Se Lei avesse letto bene la mia lettera, avrebbe compreso poi, che volevo evidenziare che forse è illegittima una Delibera di Giunta, dove appare che un Assessore che collabora professionalmente con un altro tecnico, assegni a questo Suo collega di lavoro, un incarico di progettazione, con il suo voto, in una Delibera di Giunta. Delibera di Giunta, che quindi ritengo sia illegittima.
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In considerazione di quanto da Lei scritto e visto le violazioni di legge da Lei certificate, provveda pertanto, da subito... ad annullare tutte le Delibere di Giunta, nel periodo 2000-2004, che hanno visto la presenza e il voto di un Assessore che, come Lei sostiene, era incompatibile con la suddetta carica. Sia coerente con quello che mi ha scritto... annulli tutte quelle Delibere.
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E lo richiedo, perchè è sempre Lei che conferma che la carica di Assessore ai Lavori Pubblici è in palese violazione della Legge nei confronti di un professionista che svolge attività professionale nel proprio comune e, dal 2000 al 2004... l'Arch. Granuzzo era ed è stato... Assessore ai Lavori Pubblici.
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Il sottoscritto, come Lei erroneamente afferma, nelle lettera con oggetto: Richiesta di revoca della delega all'Assessore che... dovrebbe occuparsi di Ecologia e Ambiente e che invece si occupa di altro, non ha mai sostenuto e/o scritto che la carica di Assessore all'Ecologia e all'Ambiente sia incompatibile con l'esercizio della professione dell'Arch. Granuzzo.
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In merito alla seconda parte della Sua lettera in cui Lei non comprende la mia "animosità" nei confronti dell'Assessore Granuzzo, anche in questo si sbaglia, perchè io non sono "animoso" con l'Assessore alle Immondizie, alle Cave, alle Discariche e all'Acqua del Sindaco, ho sentimenti di animosità con l'Assessore che sarebbe stato da Lei incaricato all'Ecologia e all'Ambiente, ma... che non vede, non sente e non parla in merito a tutti gli impatti ambientali che esistono nel nostro comune.
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Per quanto riguarda l'ultima parte della Sua lettera, Lei non ha idea di quanto sarei riconoscente al lavoro che avrebbe svolto da un Assessore che si fosse veramente occupato di Ecologia e di Ambiente. Ma questo, come Lei ben sa... la persona da Lei incaricata... degli impatti ambientali... non se ne è mai occupata.
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E visto che adesso Lei... mi ha fornito un documento ufficiale e formale, da Lei sottoscritto e che posso usare ed utilizzare nelle sedi più adatte ed idonee... La ri_invito a provvedere alla revoca dell'incarico per l'Ecologia e per l'Ambiente che Lei ha assegnato all'Assessore Granuzzo...
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Trascorso un periodo "ragionevole" di tempo, entro il quale Lei, sicuramente provvederà... stante l'evidenza dei fatti da me segnalati, ad effettuare questa dovuta revoca d'incarico, Le comunico e le confermo, si da ora, che detta lettera, oggi da Lei ricevuta, verrà utilizzata per "valorizzare" quanto scritto dal sottoscritto in: Richiesta di REVOCA della DELEGA all'Assessore alle Cave, alle Immondizie e alle Discariche...
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Saluti
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Un cittadino di Caselle
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Beniamino Sandrini.
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P.S. In merito al "periodo ragionevole" entro il quale mi attendo Sue decise azioni, Le ricordo che sono in attesa di risposta dal Prefetto in merito a quanto avevo scritto in una lettera con oggetto:
Richiesta di nomina di Commissario Straordinario a tutela della qualità di Vita dei Cittadini di Caselle e, prima o dopo questo riscontro... potrei non aspettare la conclusione del "periodo ragionevole" ed agire e pertanto utilizzare questa Sua lettera.
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P.P.S. Rilegga la mia lettera e si soffermi sui cartelli con i nomi dei progettisti li citati e poi controlli le Delibere di Giunta... e verifichi dove quei nomi... si riallacciano e si intrecciano.
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P.P.P.S. Potrei non avere "animosità" con un Assessore all'Ecologia e all'Ambiente qualora questi cominciasse a preoccuparsi (ma Lei dovrebbe farlo per prima) sul fatto che l'Aeroporto... è mancante della Valutazione di Impatto Ambientale.
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P.P.P.P.S. Mi scusi il termine calcistico... ma la Sua lettera mi sembra un autogoaaaal.

Piani di Rischio Aeroportuali... qualcosa si muove... ma negli altri aeroporti.

Come sempre le preziose informazioni di Aero Habitat arrivano quando meno te l'aspetti. Oggi sul loro sito è stato pubblicato questo intervento: Piano di Rischio aeroportuale, una rincorsa che qui sotto ricopio:
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Prima dell’incidente di Linate 2001 pochi in Italia, anche nel settore aviation, sembravano sapere cosa si nascondesse dietro due acronimi: RESA e PSZ.
Dopo le 118 vittime e l’adozione dell’Annesso 14 ICAO Aerodrome, acquisito dal Regolamento ENAC, prima la R.E.S.A. (Runway End Safety Area) e quindi la P.S.Z. (Public Safety Zone) sono formalmente state adottate ed è stata avviata la procedura di sostanziale acquisizione di questi fondamentali spazi di sicurezza di inizio e fine pista e lungo i 3000 metri successivi. I tempi di realizzazione, è bene anticiparlo, non saranno brevi.
Lungo talune piste di volo Italiane, che registrano decine di migliaia di decolli-atterraggi/anno, sarà arduo da un lato acquisire 240 metri di RESA e, dall’altro aderire ai vincoli prescritti del Piano del Rischio di 3000 metri prima e dopo la testata pista.
Lo scorso 22 settembre con una news Aerohabitat aveva riportato la nota apparsa sul quotidiano on line www3.varesenews.it relativa al Sindaco Guido Colombo di Somma Lombardo – uno dei Comuni dell’intorno di Malpensa – e di un incontro in ENAC per avviare la procedura che porterà all’adozione del Piano di Rischio “incidenti”.
Nei giorni seguenti abbiamo avuto notizie che altri Comuni hanno avviato l’integrazione dei Piani Regolatori Comunali. Forse una sorta di rincorsa per evitare di edificare lungo questi ormai famosi e discussi 3000 metri?
In questa nota segnaliamo tre casi, di S. Donato Milanese, di Perugia e Reggio Calabria.
Quindi degli aeroporti di Linate Forlanini, di Perugia S. Egidio e Reggio Calabria Aeroporto dello Stretto - video www.youtube.com - Rai 3 Report:
- S. Donato Milanese - VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE VIGENTE DENOMINATA “PIANO DEL RISCHIO AEREO AI SENSI DELL’ART. 707 DEL CODICE DELLA NAVIGAZIONE”. Avviso Pubblico;
- per la Redazione del “Piano di Rischio Aeroporto dello Stretto” Avviso Pubblico - Piano di Rischio Aeroporto dello Stretto; (vedi video due atterraggi sulla pista da youtube 1 - 2)
- PIANO DI RISCHIO AEROPORTO INTERNAZIONALE DELL’UMBRIA S. EGIDIO PERUGIA – D.Lgs 96/05 – ART.707 - VARIANTE PARZIALE AL PRG, AI SENSI DELLA L.R. 31/97, art. 30, co 3, lett. c) – (LR 11/05, art.67, co 3) – ADOZIONE.
L’adozione del Piano di Rischio terzi rappresenta un’esigenza primaria per assicurare l’attività aerea di uno scalo, ma i tempi di realizzazione non si annunciano rapidi.
Tutelare i cittadini dell’intorno aeroportuale e quelli residenti o che lavorano lungo e sottostanti alle traiettorie di decollo ed atterraggio è un traguardo che deve essere perseguito senza indugi. Occorre intervenire con una misura urgente e precauzionale.
ENAC – massima autorità nazionale e organismo di sorveglianza in materia aviation – nel frattempo e come provvedimento immediato, in attesa della completa adozione del Piano di Rischio per ogni Comune del circondario aeroportuale, ha anch’esso un compito: bloccare ogni edificazione in corso e impedire ogni concessione edilizia lungo questi 3000 metri.
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Piano_rischio_aereo_S_Donato_Milanese.pdf

Aeroporto_dello_Stretto_-_Piano_di_Rischio.doc

Perugia_-_Sant_Egidio_-__Piano_del_Rischio_2008.doc

Non scrivo e non commento nulla, per ora, mi devo leggere con calma gli allegati pubblicati su Aero Habitat. Chiudo questo messaggio con un video che "simula un atterraggio a Verona"... con incidente al carrello anteriore... dell'aereo.

Cave e Discariche: troppo comodo dare la colpa "solo" alla Regione... e i Comuni?

Ieri ho scritto questo messaggio: Scusate il titolo... ma qualcuno... Vi sta prendendo per il Culo, o siete Complici? e dal sito web "Grillo per Villafranca" ho ricevuto questo commento:
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pervillafranca ha detto...
Caro Beniamino
Ieri finalmente, durante il consiglio di Villafranca, c'e' stato del dibattito sulla questione cave/discariche (siamo anche in attesa di risposta ad una nostra istanza sulla materia): e' emerso chiaramente che questo non e' un problema da imputare solo alle amministrazioni di Villafranca o Sommacampagna e che la regione Veneto ha le sue responsabilita'.
Dal 1982 la Regione non ha ancora dato seguito alla regolamentazione delle escavazioni sul nostro territorio, lasciando aleatorio il tetto del 3% indicato nella normativa (in pratica se ho capito bene non si sa' come calcolarlo questo 3%).
In questo buco legislativo si va avanti con timide osservazioni fatte dalle amministrazioni comunali in risposta alle richieste di nuove cave, ma sappiamo benissimo (vedi storia di Caluri davanti a tutte!) come avvengono gli iter di approvazione in Regione quando ci sono parecchi soldini per i privati e praticamente niente per il pubblico, che alla fine si deve tenere rifiuti tossico-nocivi illegali e falde acquifere inquinate.
Ieri e' stato chiesto al sindaco Faccioli (e lo chiedevamo anche noi nella nostra istanza) di porsi chiariamente in contrapposizione alle decisione della Regione Veneto in merito a tutte le nuove richieste di escavazione (e ne arrivano alla grande) e non limitarsi a dare generiche osservazioni e pareri negativi (come anche ieri sera ha fatto il consiglio villafranchese).
Ma i cittadini cosa sanno del funzionamento dell'ente Regione Veneto? Se anche i nostri amministratori spesso arrancano quando si parla di "Regione", come possiamo noi cittadini decifrare il processo, l'iter attraverso il quale alla fine ci troviamo dietro casa nuove cave e discariche (senza per altro dimenticare il vero mostro che e' diventato il progetto Autodromo del Veneto di Vigasio/Trevenzuolo, altra creatura regionale)?
Per quanto possibile cercheremo di capire come funziona la Regione e come possiamo da cittadini intervenire in questi percorso. I prossimi passi che il governo si accinge a fare verso il federalismo non promettono nulla di buono con questo tipo di gestione.
Ogni aiuto in questo impegno e' ovviamente auspicato e gradito.
A presto
1 ottobre 2008 18.27
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Un gradito e significativo intervento che merita essere evidenziato e commentato.
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In merito alle Cave, qui sotto riporto quello che, come Consigliere Comunale di maggioranza, scrivevo nel lontano 1989. Poi a fine 1989 mi sono dimesso dalla carica e da allora... da esterno all'Amministrazione, ho "osservato" quello che accadeva a Sommacampagna, fino all'anno scorso, quando il "mio" Sindaco ha presentato il progetto per la "Sua" Discarica.
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Io ho un concetto chiaro, l'uso del territorio va regolamentato, ma sono anche altrettanto convinto che... se io sono un imprenditore del settore immobiliare e presento un progetto, lo presento dove il Piano Regolatore me lo permette. Lo stesso dicasi per le cave e le discariche. Se sono un imprenditore del settore presento richiesta di autorizzazione dove posso realizzarle.
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E se è vero che la Regione è "in ritardo" sul Piano delle Cave, è anche pur vero che dal 1982, qualsiasi Sindaco poteva, anche "inventarsi una norma", per regolamentare il proprio territorio. Chi presenta domande di cave fanno bene a farlo, è la loro attività. Se vi sono colpe, queste sono dei comuni, che sono incapaci di regolamentare il proprio territorio.
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Alla fine... a tutti questi comuni, le cave e le discariche fanno comodo... perchè riempiono le casse comunali di soldi... Tanti soldi.
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In ogni caso, spesso le norme per impedire le cave, nemmeno bisogna inventarle, basta applicare quelle che esistono, come ho scritto in questo messaggio: Cava Betlemme: tre pesi e tre misure... perchè?
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Per quanto riguarda l'Autodromo invece, perchè il Comune di Sommacampagna non ha presentato Osservazioni alla V.I.A. visto che quell'opera se realizzata porterà a far decollare e atterrare 30.000 aerei in più, ogni anno?
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Per quanto riguarda l'Autodromo, utile rileggere questo messaggio: Osservazioni alla V.I.A. dell'Autodromo del Veneto che è stato commentato anche in questo articolo di "Grillo per Villafranca" a titolo: Video terzo consiglio comunale.