venerdì 17 ottobre 2008

Sull'inquinamento, la Procura della Repubblica sta indagando?



Ieri ho ricevuto questa e_mail, che oggi pubblico... integrandola con un articolo a cui fa riferimento
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----- Original Message -----
From:
Elia Di Giovine
To:
Assess.c. AlessioAdami
Cc:
Sindaco e cons.prov.M.Faccioli ; I Grilli di Villafranca ; igrilli@igrilli.info ; cons.prov.P.Tovo ; Cons.prov.V.Balzo ; cons.c. P.Martari ; cons.c.N.Terilli ; Luciano Ceschi ; Loris Zampieri ; Enzo Corazzina ; Gilberto Giagulli ; BeniaminoSandrini/Caselle ; cons.prov. Mengalli ; Segreteria del Sindaco ; Redaz.l'ArenaVillafranca ; Giandomenico Allegri ; Laura T. ; Facincani WWF-villa
Sent: Thursday, October 16, 2008 9:50 AM
Subject:
AEROPORTO & INQUINAMENTO: non è ancora tutto chiara la situazione... intanto la Procura (con l'ARPAV) dal 2007 sta indagando per le mancate misure di controllo dello stato dell'aria.
Caro Assessore Adami,
ho seguito i lavori della C.A.A. per 3 anni, fino all’anno scorso, quando abbandonai la seduta indignato per il comportamento discriminatorio nei miei confronti da parte dei rappresentanti dei comuni di Verona e di Sommacampagna.
Pertanto permettimi di precisare meglio alcuni punti delle tue dichiarazioni a L'Arena
(v. articolo) sui flussi e le rotte aeroportuali, aspetti che forse non conosci nei dettagli -pur abitando a Calzoni- a causa dei tuoi impegni di lavoro fuori Verona.
“piano di zonizzazione della qualità dell’aria…. dobbiamo tutelare i nostri concittadini… ”AEROPORTO:
non l’80%, ma quasi tutti gli atterraggi (salvo particolari condizioni meteorologiche avverse) avvengono nel corridoio che insiste a sul quartiere di Madonna del popolo a 200 metri di quota: qui non c’è alcuna centralina di controllo (la richiesta di istallazione rivolta al Comune per un decennio è rimasta sempre inascoltata), quindi credo che la centralina in Z.I., posta a 3.000 m. di distanza dal corridoio aereo, dia dati poco significativi;
la zonizzazione acustica aeroportuale stabilisce che l’80% dei decolli avvengano con rotta nord-est verso Verona… in futuro (per ora non è così e non so se l’ENAC abbia già emesso il “notam” di avviso ai piloti), comunque l’operazione sarà utile solo quando al Società di gestione avrà istallato le due centraline di controllo del rumore a 700 m. dalla pista e sul tetto di un edificio del Quadrante Europa.
>>> “….lo studio e la regolazione dei flussi di traffico.”….
Cari Assessore e Sindaco (che mi legge p.c.),
continuo a leggere la volontà “di attuare piani e ...di controllo delle caldaie”, bene, ma il problema è ben più grave e annoso.
Ieri ho avuto conferma dalla Polizia giudiziaria della Procura di Verona che a seguito dei due esposti del 2007, con l’Arpav stanno portando avanti l’indagine sulle mancate misure di controllo e di contenimento dell’inquinamento urbano da parte del Comunale e sulle traversie regionali per l’attuazione della circonvallazione del capoluogo.
Da tempo che si chiede:
- controllo dell’inquinamento acustico e delle polveri in via Messedaglia e via N. Bixio ( la centralina Arpav, posta in zona industriale, non determina l’entità delle polveri),
- il lavaggio periodico delle vie più trafficate;
- la sospensione del traffico in concomitanza dei giorni stabiliti da Verona e dalle province del Veneto;
- l' adozione di un sistema di ECOPASS, da Dossobuono a Pizzoletta (impiegando le risorse derivanti dalle contravvenzioni), quale disincentivo al traffico passivo della S.R. n. 62 VR-MN, che potrebbe transitare sulla vicina autostrada del Brennero;
- la definizione del progetto, dei tempi e delle modalità di finanziamento per realizzare il 2° tratto della circonvallazione del capoluogo, tramite una Conferenza dei servizi con Regione e Veneto strade.
Cordiali saluti
Elìa Di Giovine

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Non commento oltre l'e_mail ricevuta, si commenta da sola, e sottolineo, in particolare, che ho lasciato "in chiaro" gli indirizzi a cui è stata inviata evidenziando che vi sono... oltre ai consiglieri comunali e provinciali del Partito Democratico anche il Presidente Provinciale di detto partito.
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Con gioia e soddisfazione, evidenzio che detta e_mail non è stata spedita al cosidetto "Assessore all'Ambiente e all'Ecologia" del Comune di Sommacampagna e questo evidenzia che detto Assessore... di Ecologia e Ambiente... non se ne sta ocupando... se nemmeno gli scrivono.
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In ogni caso l'articolo dell'Arena a titolo: "Lo smog soffoca la città. Auto e aerei sotto accusa", va ricopiato:
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Si chiama biossido di azoto. Lo emettono le auto, le caldaie e le industrie. Ma c’è il sospetto che piova anche dall’alto, ogni volta che un aereo passa sulla città. È questo il gas inquinante che ha superato i limiti imposti dalla legge, così come ha comunicato l’Arpav, l’Agenzia regionale per la prevenzione ambientale del Veneto.
Lo ha fatto rispondendo a Vincenzo D’Arienzo, consigliere provinciale del Partito democratico che aveva chiesto informazioni all’agenzia sul rumore e l’inquinamento prodotti dall’aeroporto Valerio Catullo.
Nella lettera, Giancarlo Cunego, direttore del dipartimento provinciale dell’Arpav, ha spiegato che, «studi recenti effettuati da Arpa Lombardia mostrano come mediamente i livelli d’inquinamento più elevati si registrano entro i confini aeroportuali, mentre a livello orario i livelli massimi interessano anche le rotte di atterraggio e decollo, in misura equivalente».
Ma per Villafranca non è possibile stabilire con precisione quanto possano incidere sulla città gli scarichi degli aerei. «La semplice misura al suolo», ha scritto Cunego, «non permette di discernere il contributo dell’aeroporto da quello di altre fonti inquinanti presenti sul territorio».
Però ha anche aggiunto: «È significativo il dato della stazione di monitoraggio di Villafranca che mostra livelli rilevanti di biossido di azoto, uno dei principali inquinanti emessi dagli aerei, confrontabili con quelli rilevati a San Martino Buon Albergo, dove la stazione di rilevamento è vicina ad autostrada e tangenziale, e mediamente più elevati di quelli registrati nelle postazioni di rilevamento di Verona quali Borgo Milano, piazza Bernardi e via San Giacomo».
Il superamento del livello di biossido di azoto nell’aria è confermato dai dati registrati nel 2007 dalla centralina di rilevamento che si trova all’incrocio tra via Postumia e via Primo Maggio, pubblicati recentemente dall’Arpav.
In dodici mesi il valore di questo gas registrato a Villafranca è stato di 55 microgrammi per metrocubo. Ben superiore al valore limite per la protezione della salute umana, che la legge ha stabilito per il 2007 in 46 microgrammi per metro cubo all’anno, portato a 44 microgrammi per il 2008.
Delle altre stazioni di rilevamento veronesi solo quella in Zai a Verona ha misurato nel 2007 valori più alti (67 microgrammi per metro cubo), mentre sono stati registrati valori inferiori, ma pur sempre sopra la soglia limite, a San Martino Buon Albergo (54) e San Giacomo di Verona (48).
Sul caso sollevato da D’Arienzo, Alessio Adami, vicesindaco e assessore all’ecologia, preso atto del verdetto dell’Arpav, spiega: «Alla commissione aeroportuale che si è riunita nei giorni scorsi ho fatto presente che l’80 per cento degli atterraggi interessa l’abitato di Villafranca. Ho chiesto che ci siano contatti più intensi e frequenti tra Comune e società Catullo. Dobbiamo tutelare i nostri concittadini».
Poi aggiunge: «Come Comune stiamo per aderire al piano di zonizzazione della qualità dell’aria che sarà predisposto dalla Provincia in collaborazione con i Comuni, l’Arpav e l’Università di Trento». Il piano prevederà uno studio delle fonti che inquinano l’aria sul territorio comunale. «Seguirà», aggiunge Adami, «una fase di elaborazione dei dati e, quanto prima, l’applicazione di azioni per ridurre l’inquinamento come il controllo delle caldaie domestiche, lo studio e la regolazione dei flussi di traffico».

Addizionale Comunale sui Diritti d'Imbarco, qualcosa... - finalmente - si muove ? ? ?

Era il 12 maggio 2007, quando scrivevo questo messaggio: Addizionale "comunale" sui diritti d'imbarco nel quale riportato una e_mail spedita all'Ufficio Tributi del Comune e che era indirizzata all'Assessore alle Finanze e Bilancio del Comune di Sommacampagna.
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Dopo quella e_mail e altri messaggi scritti sul blog, più volte, mi sono anche relazionato e confrontato con l'Assessore: Stefano Adami, che (oltre ad essere residente a Caselle) è delegato ai rapporti con l'A.N.C.A.I. - Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali Italiani, e oggi, devo dire - finalmente - un'azione concreta è stata compiuta, che è costituita da questa Lettera dell'Assessore Adami che qui sotto ricopio:
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COMUNE DI SOMMACAMPAGNA
Provincia di Verona
ASSESSORATO ALLA CULTURA
Sommacampagna, 13.10.2008
Preg.mi Onorevoli Deputati
Circoscrizione Elettorale Veneto 1
Preg.mi Onorevoli Senatori
Circoscrizione Regione Veneto
Preg.mo Sig. Sindaco e Giunta Comunale
Comune di Sommacampagna
LORO SEDI
Oggetto: RELAZIONE ADDIZIONALE COMUNALE SUI DIRITTI D’IMBARCO
L’Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali Italiani (di seguito ANCAI) nasce nel 1996 con lo scopo di coordinare fra loro sia i comuni italiani di sedime aeroportuale sia quanti, dalla presenza di un aeroporto adiacente al proprio territorio, ne traggono un qualsivolgia nocumento, offrendo la consulenza tecnica concernente gli aspetti legati in principal modo al rumore, all’inquinamento, alla viabilità e traffico, ai parcheggi, alla riscossione di tasse ed imposte dovute. Questa associazione è governata, oltre che da un presidente e da tre vicepresidenti, da un consiglio direttivo di 12 membri, del quale il comune di Sommacampagna fa parte fin dal 2004.
Fra le iniziative di maggior spessore e di valenza genuinamente federalista promosse da questa associazione di comuni spicca senz’altro la cosiddetta “addizionale comunale sui diritti d’imbarco”, un’imposta fortemente voluta dai comuni interessati, a sostenere le maggiori spese a carico delle comunità sulle quali insistono infrastrutture aeroportuali e formulata in maniera tanto semplice quanto efficace: caricare sul biglietto aereo di ogni passeggero 1 euro da destinate ai comuni aeroportuali per le principali necessità legate all’ambiente, alla viabilità e a quant’altro sopportato dalle comunità che vivono in adiacenza agli scali aeroportuali.
Il Parlamento, con legge n. 350 del 24/12/2003 (Legge Finanziaria 2004) istituiva l’addizionale comunale così ripartita:
- un euro a passeggero da destinarsi all’INPS per fondo integrazione Alitalia
- 50 centesimi di euro per i servizi antincendio aeroportuali
- un euro destinato ai comuni aeroportuali, ma così suddiviso:
30 ml. di euro allo Stato per ENAV. Di quello che rimane:
- 60% al Ministero dell’Interno
- 40% ai comuni aeroportuali
Con questa suddivisione, ricordando però che proprio recentemente con un emendamento al Senato la quota INPS per Alitalia è passata da uno a due euro portando il totale aggravio per il biglietto/passeggero a 3,5 euro, la quota destinata ai comuni aeroportuali risultava essere (fotografata all’anno 2007 con un totale di passeggeri di 68.000.000) di euro 68.000.000, così divisa:
- 30.000.000 di euro allo Stato
- 22.800.000 al Ministero dell’Interno
- 15.200.000 ai comuni aeroportuali
Considerato che molte compagnie (in primis Alitalia) non versano il dovuto per circa un 30% alle società di gestione, e queste di conseguenza alla Ragioneria dello Stato, ai comuni aeroportuali sono stati destinati fino a tutto l’anno 2006, ultimo di riscossione, euro 9.800.000 anziché i 15.200.000 previsti.
Se questo non bastasse, la Legge Finanziaria 2008 (n. 244 del 24/12/2007 art. 2 comma 615) ha istituito un fondo per il Ministero dell’Interno nel quale ha convogliato anche gli stanziamenti relativi all’addizionale comunale per una quota parte di euro 4.038.772: in tale fondo il richiamo alla legge istitutiva dell’addizionale compare insieme a leggi che riguardano somme relative ai vigili del fuoco, alla protezione civile e addirittura al personale della pubblica istruzione, a formare un “calderone” che nulla di buono fa presagire, soprattutto se si considera che, per tale fondo e per tutte le categorie in esso incluse, nel 2007 era stato previsto uno stanziamento di euro 41.000.000, ridotti a 25 ml. per il corrente anno, e dunque con esigue probabilità di vedere restituiti ai comuni aeroportuali i loro 4 ml di addizionale.
Quello che tuttavia preoccupa maggiormente ANCAI è che la legge Finanziaria 2008 ha trasformato radicalmente la natura dell’addizionale comunale
a. togliendole la caratteristica di fondo specifico
b. togliendole la valenza di “tributo”, ciò significando che in qualsiasi momento può essere modificata la destinazione delle somme introitate
ANCAI ha cercato di correre subito ai ripari formulando due emendamenti:
- un emendamento al d.d.l. 1441 (Disposizioni per lo sviluppo economico,la semplificazione, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria) portato dall’on. Giampiero Catone da parte di ANCAI;
- un altro emendamento, dal contenuto similare, portato dal Ministero dell’Interno.
Entrambi gli emendamenti sono stati respinti per mancanza di copertura, in quanto lo Stato ha già acquisito per sé l’entrata dell’intera addizionale.
Nell’assemblea generale dei soci ANCAI di venerdì 10 ottobre u.s. è stato deciso all’unanimità di affidare incarico legale all’avv. Maria Claudia Ioannucci perché predisponga un “atto di significazione e diffida” nei confronti del Governo, che obblighi quest’ultimo a pagare quanto dovuto per l’anno 2007, cioè prima dell’entrata in vigore della Finanziaria 2008.
Agli on.li parlamentari in indirizzo faccio appello, a nome di ANCAI e dei comuni aeroportuali veronesi di Sommacampagna e Villafranca, affinché ognuno per le competenze e l’incarico ricoperti si adoperi nel modificare quanto novellato dalla Finanziaria 2008 ed in particolare:
- si escluda dall’elenco n. 1 allegato alla legge n. 244/07 il riferimento alla legge n. 350/03 istitutiva dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco
- si ripristini la ratio della norma istitutiva dell’addizionale comunale, norma veramente federale nata come “ristoro” per i comuni che quotidianamente lottano contro gli effetti negativi che l struttura aeroportuale produce;
- si compia un atto di giustizia nei confronti dei comuni aeroportuali, riportandoli ad essere i soli destinatari di quell’euro in pronta cassa nato e voluto per loro.
Rimanendo a disposizione pe ulteriori e più complete delucidazioni su questa complessa materia, ringrazio per l’attenzione prestata e pordo distinti saluti.
ASSESSORE DELEGATO E MEMBRO DIRETTIVO ANCAI:
Stefano Adami

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Da quanto apprendo oggi... per ciò che ho appena letto... dire che tutto ciò - è sconvolgente -... è dire poco. Ed io torno a chiedermi... ma i nostri Parlamentari locali che stanno facendo?
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Come ho scritto in questo messaggio:
Il Catullo nel mirino delle interrogazioni parlamentari (ma non di quelli Veronesi), una interrogazione i nostri Onorevoli e Senatori che viaggiano gratis sugli aerei che ci inquinano... una interrogazione la potrebbero fare sulle irregolarità già accertate dell'Aeroporto Catullo, ad esempio, uno a caso, sulla mancata sottoposizione alla Valutazione di Impatto Ambientale di detto Aeroporto?
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Qualcosa l'Assessore Adami, l'ha oggi fatto... ma ovviamente io continuo a chiedermi... a quando una relazione dell'Assessore Granuzzo (che sarebbe delegato al cosidetto "Assessorato all'Ecologia e all'Ambiente") che abbia da scrivere agli stessi indirizzi e che abbia da relazionare sullo stato degli impatti ambientali generati dall'Aeroporto Catullo e che evidenzi che detto Aeroporto è senza la Valutazione di Impatto Ambientale?
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In ogni caso sempre in merito all'Addizionale Comunale sui Diritti di Imbarco, vi invito a leggere quanto riportato nel sito web di Assaeroporti: Associazione Italiana Gestori Aeroporti, della quale, dal 15 ottobre scorso (l'altro ieri) ne è diventato Presidente: l'Avv. Fulvio Cavalleri (ex Presidente dell'Aeroporto Catullo) e dal quale sito web, alla sezione: Diritti e Tariffe Aeroportuali, qualcosina è scritto - non aggiornato - anche in merito a questa tassa che solo una piccola parte sarebbe stata destinata (ora tolta) al ristoro delle popolazioni limitrofe agli aeroporti.
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Sottolineo quindi che l'attuale Presidente di Assaeroporti... è un Veronese e quindi l'Assessore Adami Stefano, dovrebbe anche scrivere a questo concittadino.
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A completamento di questo messaggio aggiungo un Comunicato Stampa di ieri, pubblicato su Avio News, questo:
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Compagnie 14:48 - Giovedì
Alitalia: arriva a 3 euro la tassa d'imbarco
Roma, Italia -
I proventi alimenteranno il fondo degli ammortizzatori sociali per gli esuberi(WAPA)
Ieri, in commissione Trasporti e Attività produttive della Camera è stato approvato un emendamento del Governo sul decreto Alitalia riguardante la tassa d'imbarco per i passeggeri in partenza da qualsiasi aeroporto italiano, aumentata da 2 a 3 Euro.
La motivazione alla base di tale decisione risiede nell'utilizzo dei proventi della tassa per alimentare il fondo degli ammortizzatori sociali a favore dei circa 7000 esuberi (il doppio della cifra ufficiale) del trasporto aereo.
Le commissioni Trasporti e Attività produttive hanno anche soppresso l’emendamento "Salva-manager" (che avrebbe tra l'altro depenalizzato le accuse per bancarotta ai principali imputati nei processi per i crac Parmalat e Cirio) e approvato una modifica che consente al commissario Alitalia di vendere, oltre agli asset aziendali, anche contratti (con le agenzie di viaggi, ad esempio) o beni (come gli aerei). (Avionews)
(050) 081016144807-1095391 (World Aeronautical Press Agency - 16-Ott-2008 14:48)
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