giovedì 16 luglio 2009

In attesa della DISCARICA... ricordiamo l'AEROPORTO... senza dimenticare l'INTERPORTO.

Nemmeno oggi ho voglia di scrivere sul blog... forse sarà il caldo... o forse è l'attesa di una lettera che mi sta "agitando". In data 22 Giugno avevo scritto due lettere, una avente questo oggetto: Richiesta di annullamento in autotutela del Project Financing Discarica Siberie indirizzata al Sindaco e ancora senza risposta. L'altra lettera che avevo scritto era stata questa: Discarica Siberie: Richiesta di Accesso agli Atti ai sensi d.Lgs 195-2005 di cui oggi e/o al massimo domani dovrei ricevere se sono stato autorizzato ad accedere a TUTTI gli atti della Discarica Siberie.
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In attesa vorrei riproporvi di leggere quanto avevo scritto 5 mesi fa, alla Commissione Europea.
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Ovviamente, non è che mentre attendo questa lettera... non faccio nulla... nel frattempo scrivo, come ho scritto ieri alla Commissione Europea.
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Gentile M.A.
La Commissione Europea, dopo una mia segnalazione ha aperto una seconda pratica: Infrazione VIA - INTERPORTO Quadrante Europa: EU-Pilot 488/09/ENVI e in merito a questa pratica invio copia di un articolo del giornale l'ARENA di oggi.
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Articolo che qui sotto ricopio al fine che la Commissione possa poter leggere le frasi evidenziate in rosso e verificare se dette modifiche e ampliamenti come evidenziate nell'articolo dovevano essere soggette a V.I.A. (A) per quanto già realizzato, (B) per quanto sta per essere inaugurato e (C) per quanto vogliono realizzare.

CONSORZIO ZAI.
Si passerà da 6.500 a 11mila treni l’anno per arrivare con il tempo a 18mila.
Pronto il terzo Terminal il Quadrante raddoppia
Costruito con nuove tecnologie e strategie ridurrà i costi dei trasporti e l’impatto sul territorio
Slitta a settembre, per «motivi contingenti», l’inaugurazione del nuovo terminal 3 del Quadrante Europa che passerà quindi da una superficie occupata di due milioni e mezzo di metri quadrati a quattro milioni e 200mila metri quadrati.
Dalle attuali 30 coppie treni giornaliere, si passerà a 47, facendo lievitare così a undicimila treni l’anno il traffico ferroviario del nodo che oggi conta annualmente il passaggio di 6.500 convogli.«Il nuovo terminal gate è stato realizzato rispettando i tempi programmati e in un momento di crisi non è una cosa da poco», spiega Flavio Zuliani, presidente del Consorzio Zai, società che gestisce l’interporto, ricordando che i lavori al cantiere sono iniziati solamente un anno e mezzo fa. Il terminal nasce dalla partecipazione al cinquanta per cento di Rete ferroviaria italiana (Rfi) e il Consorzio Zai, un modello aziendale che per la prima volta vede la collaborazione di Rfi. «Da sempre Rfi crede e investe in questa realtà e nella sua forza strategica e questo nuovo progetto rappresenterà un modello di riferimento per altri terminal», prosegue Zuliani.
In primo luogo per la tecnologia di ultima generazione impiegata e per un nuovo modello di strategia. Si tratta infatti di un concetto futurista, spiega il Consorzio, che conferisce grandi spazi e grandi velocità. Il nuovo terminal separa infatti i cicli produttivi in moduli, quello ferroviario e quello di stoccaggio, diminuendo il costo per unità movimentata, riducendo l’impatto sul territorio e garantendo una protezione ambientale su tutta la piattaforma.
Il modello innovativo offre quindi al modulo intermodale di sfruttare pienamente la tecnologia gruistica «CompactTerminal», nonché le nuove opportunità aperte dalla liberalizzazione ferroviaria.«Tale modello potrà aprire la via a una discontinutà forte nell’ambito delle modalità gestionali della terminalistica, facendo diventare il modulo 3 una opportunità di sperimentazione di pratiche organizzative e gestionali innovative, da esportare anche in altre future realtà», spiega il depliant del nuovo Terminal.
«Infatti», prosegue il presidente, «la creazione del terzo modulo permette di mettere mano alla tecnologia degli altri due arrivando a 15-18mila treni l’anno nei prossimi dieci anni».
E aggiunge: «Il nuovo terminal consente di triplicare la situazione attuale confermando ancora una volta il primato e l’eccellenza del Quadrante Europa, primo interporto italiano». Zuliani spiega che gli effetti del nuovo terminal si verseranno su tutta la provincia veronese e non solo. «Essendo un ente industriale, nei primi 61 anni di vita, il Quadrante ha creato più di centomila posti di lavoro, tra diretti e indiretti». E prosegue: «Si tratta del vero motore per la creazione dello sviluppo economico. Per questo attendiamo precisi piani urbanistici come il Quadrante sud e Quadrante nord, Marangona e piano interventi della Bassona. In questo modo si potranno creare altri 20mila posti di lavoro in dieci anni».
Zuliani ricorda infatti che il Censis ha dichiarato che il Quadrante Europa come una delle anse positive di sviluppo economico, anche all’interno della crisi. Al secondo posto viene la fiera di Milano.
Il presidente è poi critico nei confronti della paventata proposta di un nuovo interporto a Isola della Scala, che peraltro anche l’ad di Ferrovie, mauro Moretti, non vuole, e dice: «Lo confermano tutti gli studi che replicare un modello come il nostro entro i 200 chilometri creerebbe diseconomie di scala. Non escludo progetti o sistemi condivisi con il Quadrante, ma è da capire come».
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Premesso quanto sopra riportato nell'articolo il sottoscritto chiede: "Può ritenersi una modifica sostanziale - e pertanto che doveva essere assogettata a V.I.A. - il aver realizzato un terminal Ferroviario nell'Interporto di Verona, che aumenta il traffico dei treni da 6.500 a 11 mila all'anno?" (con conseguente aumento degli autocarri che accedono al Quadrante Europa). Si evidenzia che l'Interporto è solo uno delle opere realizzate all'interno del comparto denominato "Quadrante Europa" che ad avviso dello scrivente doveva essere sottoposto a V.A.S.
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Anche se c'è caldo... e non scrivo molto sul blog... intanto scrivo... e tutto quello che scrivo lo spedisco alla Procura della Repubblica... come la lettera che dovrei ricevere per poter accedere agli atti della Discarica delle Siberie... appena avrò da riceverla... ovviamente.