venerdì 7 novembre 2008

Il Catullo dice basta ai decolli sulle case. Una notizia vera... se ci fosse una seconda pista

Due giorni fa avevo scritto questo messaggio: La pentizione per spostare le rotte degli aerei, illusoria pentizione del Cons. Prov. D'Arienzo. un mio intervento che poi è stato ripreso da Aero Habitat, come ho scritto in questo altro messaggio: Catullo... spostate quelle rotte. Lo scrive anche Aero Habitat e io sottoscrivo... ovviamente. e oggi sulla "visita turistica" presso l'Aeroporto della Commissione Provinciale Ambiente, perchè trattasi solo di "turismo aeroportuale" con buffet finale... quello che ieri hanno fatto, sono usciti due articoli, il primo, il più breve, è quello riportato su "il Verona", come riprodotto in questa immagine:

Il secondo articolo, un pò più articolato e più descrittivo, è quello pubblicato sull'Arena di oggi che qui sotto ricopio e che commento - frase per frase - evidenziando le mie considerazioni in rosso.
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DISAGI. Non c’è però ancora modo di sanzionare i piloti che non rispettano le direttive
Il Catullo dice basta ai decolli sulle case
E questa è la prima balla... E cominciano già nel titolo.
Nei prossimi mesi saranno installate delle centraline che rileveranno i rumori degli aerei in partenza.
Peccato che l'obbligo di queste centraline sia sollecitato dalla Regione... ancora dal 2000.
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Non c’è ancora modo di controllare e sanzionare i piloti che non rispettano le direttive, ma l’aeroporto Valerio Catullo ha intrapreso la linea dura contro l’inquinamento acustico e atmosferico.
Questa è una balla enorme che vola da sola... Mentre stanno "facendo credere" di fare qualcosa contro il rumore, niente, ancora "zero" veri interventi contro l'inquinamento atmosferico.
Questo, almeno, è quanto è emerso dalla riunione dei vertici dello scalo veronese con la commissione Ambiente della Provincia, presieduta da Andrea Tognetti.
Commissione Ambiente che dovrebbe preoccuparsi - seriamente - che l'Aeroporto è senza la V.I.A. e sopratutto si è dimenticata (o non sanno) cosa c'è scritto all'art. 4 del P.A.Q.E. "La Provincia, di concerto con i Comuni di Sommacampagna, Villafranca e Verona e le autorità aeroportuali, per le aree comprese all'interno dell'impronta sonora, entro sei mesi dall'approvazione del presente piano di area, predispone apposito progetto finalizzato all'attenuazione del fenomeno dell'inquinamento acustico, atmosferico e ambientale in genere". Entro 6 mesi dall'approvazione del P.A.Q.E. avvenuta il 20 Ottobre 1999 ??? Sono passati 9 anni... e quel progetto finalizzato che la Provincia doveva promuovere... non si è ancora visto.
Per la prima volta nella storia dell’aeroporto, un organo consultivo dell’Amministrazione provinciale è stato accolto all’interno della struttura facendo il punto della situazione, per quanto riguarda l’impatto con l’ambiente e con la popolazione che circonda le piste di decollo e atterraggio dei velivoli.
Dopo 9 anni dal P.A.Q.E. la Provincia si è accorta che esiste l'Aeroporto? E sopratutto pare che ora si sia accorta che l'infrastruttura aeroportuale, pure inquina... Solo 9 anni ci sono voluti... dopo che aveva l'obbligo di farlo dal 1999?
I PRECEDENTI. Da alcuni mesi, il Partito democratico in Consiglio provinciale, con Vincenzo D’Arienzo, e comunale, con Fabio Segattini, porta avanti una battaglia per eliminare il rumore degli aerei che decollano sulle teste degli abitanti di Verona Sud. A tale scopo è stato dato il via a una petizione che è partita ieri dai mercati di Golosine e Santa Lucia.
Anche questi cari concittadini si sono accorti dell'Aeroporto solo dopo, che gli aerei per non disturbare il Sindaco e il centro città, sono stati fatti deviare sulla periferia Sud Ovest di Verona. Prima quando gli aerei volavano sull'Arena, disturbavano solo alla sera gli spettacoli Areniani.
Questo è avvenuto in seguito alla emanazione da parte dell’aeroporto, su approvazione dell’Enac, di un «Notam», ovvero una procedura che costringe i piloti a virare verso est una volta raggiunti i 200 metri di altezza al fine di evitare buona parte dell’abitato.
Che tutto questo sia stato approvato dall'E.N.A.C. ho ancora i miei dubbi. Due giorni fa ero in Comune a Sommacampagna, all'Ufficio Ecologia e chiedevo se c'erano notizie sull'approvazione da parte dell'E.N.A.C. delle nuove procedure di decollo. Ancora nulla rispetto alla lettera che ho già ricevuto e che ho inserito in questo messaggio:In Comune non c'è la documentazione dell'E.N.A.C. Perchè non c'è?
PROCEDURA NON RISPETTATA. Ma tale direttiva non è stata seguita dalla maggioranza delle compagnie aeree le quali, soprattutto nel corso dell’estate, hanno continuato a sorvolare i centri abitati durante le fasi di decollo, generando fastidio e preoccupazione tra i cittadini.
Io gli aerei decollare li vedo e riesco a calcolare la loro posizione rispetto al terreno. Di quelli che vedo decollare... il 90% degli aerei rispetta le nuove procedure. Anzi alcuni, quelli più piccoli, deviano prima ancora di arrivare sopra il VOR, in particolare gli ATR di Air Dolomiti.
Durante la riunione di ieri però, il direttore generale della società di gestione, Claudio Boccardo, che per la prima volta interviene direttamente sulla questione, ha confermato, come aveva già detto Valerio Bonato, direttore di Enac a L’Arena alcuni giorni fa, che la direttiva è stata resa automatica sui computer di bordo dei velivoli, per lo meno di quelli che sono dotati di questo tipo di tecnologia. Fatto che ha permesso un miglioramento notevole del problema dei sorvoli nel corso delle ultime settimane.
Sarei curioso di leggere i NOTAM: le informazioni ufficiali ai piloti (e non per i giornalisti) per vedere cosa c'è scritto davvero in quelle direttive di decollo, o se come al solito, quello che viene propinato ai giornalisti... è frutto di Comunicati Stampa e non di vere informazioni.
I CONTROLLI. Resta comunque il problema dei controlli. Come si fa a verificare e a sanzionare quegli aerei che non rispettano la procedura di decollo? Per farlo sono necessari i dati di centraline che registrano il rumore, incrociati con quelli forniti dalle tracce radar. Entrambi elementi che mancano allo scalo veronese, per una serie di ragioni sulle quali la dirigenza dell’aeroporto sta lavorando.
In merito ai controlli che - da anni - esistono già negli altri aeroporti, avevo scritto in questo messaggio: Aeroporto, Ambiente e Territorio limitrofo... cosa fanno gli altri che vi invito a rileggere, sopratutto per vedere da quanti anni questi controlli sono in vigore in questi aeroporti. E in questo messaggio c'è una lettera della Regione Veneto che sollecità l'Aeroporto ad installare i sistemi di controllo del rumore... lettera del 6 giugno del 2000. Sono otto anni che la dirigenza dell'Aeroporto ci sta lavorando? Accidenti.
Boccardo spiega infatti che la società di gestione ha già individuato il fornitore dei rilevatori e che «nel giro dei prossimi mesi si procederà con l’installazione».
Pare che le centraline che verranno installate siano solo due. Bologna, da anni, ne ha 9 già installate e Orio al serio ne ha 6. Attorno a Malpensa sono 17. Verona solo 2 centraline, di cui ovviamente... nessuna in centro a Caselle.
Per quanto riguarda le tracce radar la questione si fa più complessa perché le competenze della società sono limitate: «Siamo in un regime di transizione, da aeroporto militare e civile-commerciale, quindi stiamo attendendo la presa in carico da parte di Enav degli apparecchi di rilevamento e il loro conseguente adeguamento. E noi non possiamo che augurarci una accelerazione in tal senso».
Anche questa dichiarazione mi sa tanto da: "presa per il lato b", visto che i voli miltari al Catullo si possono contare, in percentuale solo su alcune dita della mano.
Medesimo discorso vale per la Via, la valutazione di impatto ambientale, che come faceva notare D’Arienzo, manca per il Catullo: «Stiamo apportando le ultime modifiche al piano di sviluppo che sarà sottoposto alla Via e, una volta definitivo, dovremo attendere i tempi del Ministero per l’approvazione».
Come al solito... i "Catulliani" sulla V.I.A. raccontano balle... balle volanti... La Valutazione di Impatto Ambientale era dovuta prima di realizzare tutto quello che hanno già fatto. Dire che faranno la V.I.A. su quello che devono fare, quando hanno già i contratti d'appalto pronti, è solo "prendere per il lato B" tutti quelli che ieri erano stati convocati per il giretto turistico e il buffett aeroportuale. (l'ultima volta che ci sono stato... il buffet era veramente ricco e sostanzioso). Il Decreto V.I.A. dell'Aeroporto MILITARE (Italiano e NATO) aperto al traffico civile di Capodichino... è stato rilasciato l'Estate scorsa, dopo che il Masterplan era stato presentato nell'anno 2003, come ho scritto in questo messaggio: La V.I.A. per un Aeroporto Militare aperto al Traffico Civile... (Ma è quello di Napoli) .
NUOVA ANGOLAZIONE. E nell’attesa delle centraline, dei tracciati radar e della Via, la società ha deciso di emanare una nuova procedura che obbligherà gli aerei a incrementare del 3 per cento l’angolazione di decollo, aumentando così, fin da subito la distanza dai tetti delle abitazioni. Il nuovo «Notam», assicura il direttore, sarà emanato e approvato da Enac la prossima settimana. Con la speranza che sia rispettato.
Il 3% di angolazione rispetto a cosa? Rispetto al terreno? Il 3% oltre e in più rispetto alla attuale angolazione? Il 3% in più per tutti gli aerei? Se i "Notam" sono sul sito dell'E.N.A.V. so dove andarli a trovare e poi vediamo se tutti sti "Notam" esistono davvero per i Piloti... o sono "Noromp" gli Onorevoli Marroni... propinando notizie marronate ai giornalisti.
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Di tutto questo, l'aspetto preoccupante e che queste informazioni, non sono state distribuite in un Comunicato Stampa, ma sono state propinate ai Componenti della Commissione Ambiente della Provincia che a quanto pare non hanno idea che esiste una Direttiva Comunitaria che prevede la massima informazione per quanto riguarda le notizie sulle problematiche ambientali, la Direttiva 2003/4/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2003, sull'accesso del Pubblico all'Informazione Ambientale e che abroga la direttiva 90/313/CEE del Consiglio.
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Si intende per informazioni relative all'ambiente qualsiasi informazione disponibile in forma scritta, visiva, sonora o contenuta nelle basi di dati in merito allo stato delle acque, dell'aria, del suolo, della fauna, della flora, del territorio e degli spazi naturali, nonché alle attività o misure che incidono o possono incidere negativamente sugli stessi, nonché alle attività o misure destinate a tutelarli, ivi comprese misure amministrative e programmi di gestione dell'ambiente. La direttiva ha l'obiettivo di garantire che l'informazione ambientale sia sistematicamente disponibile e comunicata al pubblico.
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Dal servizio del TG Arena di ieri sera... si vede che sono state riprodotte delle diapositive sullo schermo. Perchè quelle diapositive non diventano un file.pdf e i "Catulliani" lo pubblicano nella sezione "ambiente" del sito web dell'Aeroporto Catullo?.
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Ma c'è un dettaglio insignificante che devo sottolineare, se sul sito web dell'Aeroporto Catullo, cercate la Sezione Ambiente come invece hanno altri Aeroporti, ad esempio Orio al Serio, non cercate troppo... non c'è proprio... è inesistente. Ovviamente di questo aspetto... il mio Assessore alle Immondizie, alle Cave, alle Discariche, agli Odori, all'Acqua del Sindaco... non se ne occupa e non se ne preoccupa.
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In ogni caso a noi cittadini di Caselle, anche queste nuove ipotetiche procedure, non produrranno nessun miglioramento, in quanto per virare sopra il VOR gli aerei girano il loro "lato B" verso il paese e il rumore invece di diminuire probabilmente aumenterà.
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Solo con una seconda pista gli aerei non passeranno sopra la Città, ma non quella seconda pista che hanno progettato e che è stata inserita nella proposta del nuovo Casello Autostradale per l'Aeroporto, che è... e rimane... La Großa Porkatha... (e non è ancora finita).