sabato 29 agosto 2009

A quando una Interrogazione Parlamentare sulla V.I.A. (che manca) dell'Aeroporto Catullo?

Oggi volevo invece attirare la Vostra attenzione su DUE Interrogazioni... di due Parlamentari di Verona (uno di DX e uno di SN), dove il primo (a favore dell'Aeroporto) ha già ottenuto risposta, mentre il secondo (a favore dei Cittadini) NON ha ancora ottenuto risposta.
.
Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-01591 presentata da ALESSANDRO MONTAGNOLI giovedì 2 luglio 2009, seduta n.196
MONTAGNOLI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della difesa.- Per sapere - premesso che: è opinione comune che l'aeroporto di Verona Villafranca rivesta un'importanza strategica nel nord est del Paese, sia per un servizio di clientela business sia per il sistema turistico; l'avvio dell'iter per il passaggio di status da militare a civile ha creato e sta creando una serie di disagi rilevanti per gli utenti; infatti i ritardi certificati dall'ente aeroportuale sono tali da generare un allarme per il prosieguo dell'operatività dello scalo; l'attuale operatività dell'aeroporto è garantita da un encomiabile lavoro da parte dei controllori militari, il cui numero si è ridotto dopo il passaggio dello status; notizie riportano come siano ancora lunghi i tempi per un pieno subentro dell'Ente nazionale per l'assistenza al volo (Enav) nella gestione del traffico aereo; appare indispensabile ricordare come la gestione del servizio di controllo dei voli non dipenda dalla struttura aeroportuali ma dall'Enav direttamente; tale situazione sta creando problemi di sicurezza a causa della limitazione degli spazi di manovra degli aerei che affollano le aree di terra in attesa di avere le autorizzazioni al decollo; la situazione che si è venuta a creare fa prospettare scenari di crisi sia nel breve che nel medio periodo: infatti da un lato basta ricordare come la stagione turistica stia iniziando in questi giorni per il traffico sia in uscita che in entrata e, dall'altro è realistico prevedere che i vettori penalizzati possano lasciare lo scalo; al verificarsi di tali scenari anche i livelli occupazionali sull'indotto economico del veronese avranno sicuramente contrazioni rilevanti; la burocrazia che è relativa al passaggio di consegne sta ostacolando anche l'arrivo delle risorse per gli adeguamenti impiantistici, infrastrutturali ed organizzativi -: se il Ministro sia a conoscenza della situazione e se non intenda intervenire in tempi rapidi sia per risolvere ed eliminare nell'immediato i disagi per l'utenza, sia per provvedere al completamento dell'iter burocratico relativo al subentro dell'Enav all'Aeronautica militare in modo da garantire un'immediata ripartenza a pieno regime dei servizi di controllo aereo e la piena operatività dello scalo, al fine di non penalizzare un territorio che, in un momento di grave crisi economica, ha bisogno di tutte le strutture necessarie per il superamento delle difficoltà e per un pronto rilancio.(5-01591)
.
La risposta del Ministro dei Trasporti è stata questa:
.
Interrogazione n. 5-01591 Montagnoli:
Disagi nel passaggio di status dell'aeroporto di Verona da militare a civile.
TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA
La questione della ridotta capacità ATM (air traffic management) operata dall'aeronautica militare sugli aeroporti oggetto del processo di transito militare/civile, è attualmente all'attenzione del Ministro delle infrastrutture e trasporti. Nel merito della questione sollevata, si ricorda che con decreto interministeriale del 11 settembre 2008 (Difesa, Economia e finanze e Infrastrutture e trasporti) si è provveduto alla dismissione dei beni del demanio militare aeronautico dell'aeroporto di Verona Villafranca con trasferimento dei medesimi al demanio aeronautico civile. Nel suddetto decreto è specificato che i servizi di assistenza per la navigazione aerea sono garantiti dall'ENAV. Per quanto riguarda quindi l'assunzione dei servizi della navigazione aerea presso lo scalo aeroportuale in argomento, - come pure per altri aeroporti - l'ENAV ha trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti le schede che riportano le stime dei costi previsti per l'assunzione dei servizi di navigazione aerea con riferimento sia agli investimenti da porre in essere sia ai maggiori costi di esercizio. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha quindi provveduto ad interessare i Ministeri dell'economia e finanze e quello della difesa per l'acquisizione delle competenti osservazioni a riguardo. La problematica in argomento potrà pertanto trovare soluzione solo in seguito alle condivise determinazioni che saranno adottate dal Ministero finanziario, d'intesa con gli altri ministeri coinvolti, per quanto concerne le stime dei costi previsti dall'ENAV relativamente allo scalo di Verona Villafranca. Il 9 luglio scorso, si è tenuta una prima riunione del comitato di coordinamento dell'attività italiana presso EUROCONTROL, Commissione Europea ed ICAO nelle materie attinenti il controllo del traffico aereo. In tale riunione, per l'aeroporto in parola è stata svolta un'ulteriore analisi congiunta. Va evidenziato che nel piano per la gestione del traffico aereo, lo scalo di Verona Villafranca è considerato come aeroporto a cui assegnare il massimo di priorità nell'iter di passaggio dei servizi dall'Aeronautica Militare ad ENAV. Tale trasferimento si sta sostanziando come un'attività gestita nel rispetto degli stringenti requisiti di sicurezza che devono essere applicati in un contesto di attività aeronautica. Al momento, si sta misurando l'efficacia delle misure avviate, grazie anche al sostegno economico di ENAC, dall'Aeronautica militare a partire dal 1o luglio con validità fino al 31 dicembre 2009. Si dovrà comunque intervenire per un'azione sul medio/breve termine affinché, il «collo di bottiglia del CTR (control zone) del Garda» sia rimosso entro la fine dell'anno al fine di evitare il ripetersi delle difficoltà già riscontrate nella prossima stagione invernale. Per quanto riguarda quindi i disagi rilevanti per gli utenti che si sono verificati sull'aeroporto di Verona Villafranca, questi sono riconducibili alle difficoltà di gestione dello spazio aereo attribuito alla responsabilità dell'Aeronautica Militare, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica del 27 luglio 1981 n. 424. Tale spazio aereo impatta i percorsi di volo da e per l'aeroporto di Verona Villafranca con la conseguenza di imporre ritardi anche al traffico in arrivo ed in partenza dall'aeroporto stesso. Gli inconvenienti registrati nel recente passato risultano tuttavia in via di risoluzione momentanea attraverso un potenziamento della capacità di gestione da parte dell'Aeronautica Militare che ringrazio. Si allega di seguito la nota predisposta dell'aeroporto di Verona per il presidente dell'ENAC. La presente per aggiornarti sull'evoluzione del controllo del traffico del CTR del Garda che con la collaborazione di tutti sta migliorando come da tabella allegata per quanto riguarda il servizio durante il week end.
minuti di ritardo per ATC - movimenti totali - movimenti av. gen.
06-07 giu ......... 2.754 - ............ 309 - ............... 21
13-14 giu ......... 3.646 - ............ 350 - ............... 17
20-21 giu ......... 5.539 - ............ 348 - ............... 31
27-28 giu ......... 2.667 - ............ 328 - ............... 17
04-05 lug ......... 1.558 - ............ 327 - ............... 19
11-12 lug ........... 718 - ............ 320 - ............... 19
Purtroppo non altrettanto succede per quanto riguarda i giorni feriali, in quanto nella giornata di ieri 14 luglio anziché 14/16/18 mov/ per l'intero sistema, siamo passati ad una capacità oraria di 8 mov. a causa di avaria ai sistemi di comunicazione del controllo del traffico aereo di Garda Avvicinamento con conseguenze di migliaia di minuti di ritardo per tutta la giornata. Infatti a chiusura della giornata, nell'arco orario 900-2300, su un totale di 106 voli sono stati consuntivati 3601' di ritardo con un valore di picco di ritardo di 1 ora 45' per volo. Per gli stessi motivi finora esposti, nella giornata odierna si stanno consuntivando dei ritardi ancora più pesanti rispetto alla giornata di ieri. Ti ricordo che in attesa del rapido inserimento di Enav siamo disponibili a pagare in anticipo eventuali costi per lavoro straordinario, in attesa che poi provveda ENAV. Da oggi è un crescendo di disservizi e ritardi con forti penalizzazioni e conseguenti pesanti lamentele delle compagnie aeree. Ci stiamo già autolimitando e con l'attuale domanda di traffico siamo già in sofferenza, ma con meno di 14/16 mov/ora durante la settimana e nei fine settimana di 18/20 mov/ora non riusciamo a garantire l'operatività. Ti ringrazio per un tuo cortese e urgente intervento, perché queste condizioni potrebbero portare l'aeroporto di Verona a chiudere l'attività se abbandonato dai principali vettori di linea.
.
La seconda interrogazione è invece questa:
.
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03533 presentata da GIAMPAOLO FOGLIARDI mercoledì 8 luglio 2009, seduta n.199
FOGLIARDI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.- Per sapere - premesso che: l'articolo 10 del decreto-legge 27 aprile 1990 n. 90, ha istituito un'imposta erariale in aggiunta ai diritti di approdo e decollo degli aeromobili la cosiddetta «tassa rumore». L'accertamento, la riscossione e il versamento (come da decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 434) era demandato alle stesse società di gestione degli scali aeroportuali che svolgevano pertanto la funzione di sostituto d'imposta; dal 1o gennaio 2001 l'imposta erariale di cui sopra è stata sostituita dall'imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili; come risulta da una circolare dell'ENAC pubblicata per estratto nella Gazzetta Ufficiale riportante la legge 21 novembre 2000, n. 342 istitutiva dell'imposta regionale, il soggetto obbligato al pagamento è l'esercente dell'aeromobile (compagnia aerea). All'articolo 90, comma 4, si richiedeva un decreto al Ministro delle finanze di concerto con il Ministro dei Trasporti e della navigazione e quello dell'Ambiente per stabilire le modalità applicative dell'imposta. A quanto consta all'interrogante, il decreto è stato preparato dal Ministero delle finanze già dal maggio 2001 ed inviato agli uffici legislativi degli altri due ministeri senza, a tutt'oggi, aver avuto alcuna risposta; pertanto, l'Aeroporto Catullo di Verona ha continuato (per quelle compagnie che non abbiano inviato comunicazione scritta di disapplicazione del tributo) a conteggiare e riscuotere l'imposta sino al 31 dicembre 2008, costituendo all'uopo uno specifico fondo vincolato, in attesa di ricevere precise istruzioni sulle modalità di trasmissione di tali somme agli Enti competenti per le relative assegnazione. In questa procedura la posizione del Valerio Catullo è dunque meramente di sostituto d'imposta -: a che punto sia l'iter per stabilire le modalità applicative dell'imposta; se i ministri siano a conoscenza del grave ritardo accumulato (8 anni dal decreto preparato dal Ministero delle finanze) e cosa intendano fare affinché gli Enti competenti possano godere quanto prima delle somme accantonate dall'aeroporto.(4-03533)
.
Mentre la prima interrogazione ha già ottenuto una risposta il 15 Luglio, ad oggi questa seconda interrogazione... non ha ancora ottenuto risposta... chissa mai perchè????
.
Quando c'è da difendere gli interessi dell'Aeroporto Catullo (senza V.I.A.) gli Onorevoli si muovono (immediatamente)... quando c'è da difendere gli interessi dei Cittadini che subiscono gli impatti ambientali di un Aeroporto (senza V.I.A) gli Onorevoli (quando si muovono) si muovono dopo anni... e forse le loro interrogazioni poi... rimarranno senza risposta.
.
A quando una Interrogazione Parlamentare sulla V.I.A. (che manca) del... Catullo?
.
Dimenticavo... anche questa interrogazione (proveniente da SN) è ancora senza risposta:
.
Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-00843 presentata da MARIAPIA GARAVAGLIA martedì 7 luglio 2009, seduta n.233
GARAVAGLIA Mariapia - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze - Premesso che:
secondo quanto si apprende anche dai maggiori quotidiani nazionali e locali, nelle ultime settimane gravi ed innumerevoli sono stati i ritardi accumulati sulla maggior parte dei voli in arrivo ed in partenza dall'aeroporto "Valerio Catullo" di Villafranca (Verona) con evidenti disagi per i numerosi cittadini-utenti che quotidianamente fruiscono di tale aeroporto;
l'aeroporto di Verona-Villafranca opera al servizio di uno dei più importanti comprensori in Europa, al centro di un'area che comprendere le province di Brescia, Mantova, Rovigo, Vicenza, Trento, Bolzano e Verona, con circa quattro milioni di abitanti, raggiunge il 12 per cento del Prodotto interno lordo nazionale;
a quanto risulta all'interrogante, i sistematici ritardi di tutti i voli in arrivo ed in partenza dal suddetto aeroporto suscitano grande preoccupazione anche in vista dell'avvio della stagione estiva quando per la presenza di migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo si registra un significativo incremento del traffico aereo;
l'allarme sulla grave situazione dell'aeroporto di Verona è stato lanciato nei giorni scorsi anche dal Presidente della società di gestione dello stesso aeroporto che, con una lettera del 23 giugno 2009, ha rivolto un appello a tutti i parlamentari affinché sollecitino il Governo ad attivarsi per una soluzione rapida e risolutiva dei gravi problemi che affliggono l'aeroporto di Verona;
attualmente la gestione operativa dei voli effettuati presso l'aeroporto "Valerio Catullo" è affidata all'Aeronautica militare;
a quanto consta all'interrogante gli inaccettabili ritardi registrati presso l'aeroporto "Valerio Catullo" sono da imputare anche al fatto che il personale militare addetto al controllo dello spazio aereo locale non è stato adeguato ai livelli attesi;
inoltre, l' Ente nazionale di assistenza al volo (ENAV), ossia la società a cui è demandata la gestione ed il controllo del traffico aereo civile in Italia, non ha competenza su tale scalo;
considerato che:
a giudizio dell'interrogante il protrarsi dei gravi ritardi e dei disservizi per i passeggeri potrebbero avere ripercussioni sull'ordine pubblico e causare problemi di sicurezza per le forti limitazioni degli spazi di manovra degli aerei;
la ridotta potenzialità dell'aeroporto in oggetto sta provocando gravi danni all'indotto economico e occupazionale del veronese;
lo scalo veronese si attesta tra i primi aeroporti italiani ed è secondo nella speciale classifica del traffico charter,
si chiede di sapere:
quali urgenti iniziative gestionali e finanziarie il Governo intenda adottare, anche in vista dell'imminente avvio della stagione estiva, per scongiurare la paralisi totale dell'aeroporto "Valerio Catullo" di Villafranca-Verona, nonché per garantire un livello di servizio adeguato alle esigenze di mobilità di uno dei territori più virtuosi del Paese e il rispetto dei diritti dei viaggiatori;
inoltre, se il Governo non ritenga necessario procedere con la massima sollecitudine al trasferimento delle competenze gestionali del traffico aereo del suddetto aeroporto dall'Aeronautica militare all'ENAV;
se, infine, il Governo non ritenga doveroso, nel rispetto degli impegni assunti in precedenza, garantire all'Aeronautica militare il supporto economico necessario per poter proseguire il servizio fino alla fine del 2009 e garantire in tal modo l'attività di volo presso lo scalo veronese.