sabato 7 febbraio 2009

Cronaca semiseria di una partita (persa): Adottato il PAT per Sommacampagna

Come ho già scritto ieri... non ho tempo di scrivere "del mio" sul blog perchè, per lunedì, devo terminare di predisporre le "Osservazioni alla V.A.S. del P.A.T." dato che in quel giorno... è stata indetta una riunione pubblica, dove, come semplice cittadino... "dovrebbe essermi permesso" di poter intervenire - in pubblico - su questo argomento.
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Approfitto quindi di riprendere interventi di altri lettori di ViViCaselle al fine di evidenziare anche i loro pensieri e le loro considerazioni personali sulle tematiche ambientali e urbanistiche in merito alle quali sto scrivendo da mesi.
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L'intervento copiato integralmente di oggi è stato ripreso e ricopiato da: sommacampagna.blogolandia.it ed ha questo titolo: Adottato il PAT per Sommacampagna che è un interessante sintesi di come è stato "partorito" (ops... adottato) il PAT - Piano di Assetto del Territorio di Sommacampagna... o meglio ancora di come si è svolta la partita che ha portato all'adozione del P.A.T.
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Che più che P.A.T. dovrebbe chiamarsi P.D.T. - Piano per la Distruzione del Territorio. Un acronimo composto da "PD" (al quale partito appartengono gli esponenti della maggioranza consigliare) e "T" che starebbe per: Tracollo (ambientale)... Tragedia (ambientale)... Terrorismo (ambientale), ecc, ecc.
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Ma ora torniamo a scrivere le Osservazioni alla V.A.S. del P.A.T. e ricopiano l'intervento di Wiliam Bertozzo su Sommacampagna.Blogolandia, che è questo:
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La maggioranza (presente alla seduta) del Consiglio Comunale di Sommacampagna ha adottato il nuovo Piano di Assetto del Territorio: la minoranza (presente) si è astenuta.
Forse gli assenti nell’uno e nell’altro schieramento hanno inteso non presenziare alla seduta di adozione di questo atto amministrativo in osservanza della legge, che prevede espressamente l’obbligo di astensione dalla discussione e dalla votazione (ai sensi dell’art. 78 D.Lgs. n. 267/2000 e successive modificazioni) per coloro che hanno, nella deliberazione, interessi diretti (propri o di loro parenti e affini fino al quarto grado).
Quanto sopra in contrasto con quanto asserito prima della votazione in aula consigliare (ma - sorprendentemente - non dal Segretario Comunale, bensì dal ViceSindaco): il quale rassicurava i colleghi consiglieri tutti sull’inapplicabilità degli estremi normativi succitati al caso in fattispecie, ossia l’adozione di un PAT (come è noto, Sommacampagna è “porto franco” rispetto il T.U. sugli Enti Locali!!).
Ed in effetti è un po’ tutto l’andamento della seduta del Consiglio Comunale che ci ha lasciato più che perplessi….
Con un eufemismo diremo: basiti!…
[La coprolocuzione dialettale veneta sarebbe quanto mai volgare e inadatta al format del presente blog, N.d.R.]
Cronaca dell’adozione del PAT.
Le condizioni della serata sono ottimali.
Sala consigliare occupata per la maggior parte dei settori disponibili.
Poche le assenze (di rilievo) tra le due formazioni.
Un’aria diffusa da “volemose ben!” fra le parti, ci rassicura sulla più completa mancanza di animosità fra i contendenti.
Ci si chiede, infatti, quanti tra i presenti conoscano, con dovizia di particolari, gli argomenti in campo.
L’ala sinistra della maggioranza siede (polemicamente?) a bordo campo, forse in attesa di entrare a gioco iniziato.
Il gioco inizia con un’apertura del/la Sindaco/a, che al 15° passa la parola alla sua sinistra all’Assessore all’Urbanistica per l’illlustrazione del “suo” PAT.
L’Assessore ammicca, accenna, poi - al 25° - lascia subito la “palla” all’architetto Dirigente di Settore il quale, dopo un tortuoso dribbling sui territori comunali, la dirige prontamente all’ingegnere consulente-teorico.
Il Tecnico finta l’approfondimento e scarica a sua volta verso il geologo di VAS per una prolissa, e a nostro avviso poco concludente, azione di interdizione, fra gli “sbuff!” del pubblico presente.
Non è una bella partita.
Finalmente si arriva alla prima conclusione (anche se lenta, pesante e forse un po’ troppo articolata!) del Luminare Accademico il quale, senza entusiasmare, la orienta con decisione verso la porta dell’approvazione da parte della maggioranza.
Ma il risultato ancora non si sblocca.
Termina il primo tempo.
Secondo Tempo.
Il gioco passa, ma senza particolari sussulti, in “mano” alla minoranza: ma sembra che le energie non ci siano.
Nessun tackle, nessun gioco duro o interventi sulle gambe: forse ci si è già accontentati (quando?… come?… perché?…) del pareggio! [leggi astensione, N.d.R.]
Alcune scarne interdizioni non incidono più di tanto sul gioco, che, senza porre interrogativi di rilievo, torna decisamente in “mano” alla maggioranza…
Il sostegno di alcune dichiarazioni in appoggio alla manovra dei centrocampisti (il/la capogruppo/a, l’arcigno mediano delegato all’agricoltura, l’esile ala ecologica, il “10″ ViceSindaco, ecc.) apre la strada alla votazione finale… che avviene e realizza!…
Il PAT è adottato!
Ovazioni e applausi del folto pubblico, nonché fra i “compagni” di squadra della maggioranza, dall’Ecologia ai Lavori Pubblici.
Il/La Sindaco/a Capitano/a ringrazia tutti: assenti e presenti, passati e futuri, dai funzionari che stilano il verbale della partita… (pardon!.. seduta), al messo portamicrofono, dai consiglieri di maggioranza e di minoranza, alle associazioni di categoria, a quelle di interesse, ai cittadini ecc., fino all’apoteosi delle pubbliche felicitazioni - cui ci uniamo! - per il matrimonio del/la consigliere/a capogruppo/a della maggioranza comunale.
Alle ore 23:00 la seduta è sospesa.
Tripudio di colori e giorno da incorniciare per questa adozione “popolare” del PAT di Sommacampagna.
Per la cronaca, fra i due tempi di gioco, c’è stato pure lo spazio (dalle 20:00 alle 21:30) per un piccolo break-pizza.
Tempo complessivo di “gioco” per l’adozione del decennale Piano di Assetto del Territorio: 4 ore e 30 minuti.
Quando si dice che “il tempo è denaro!”…
Da Sommacampagna è tutto, a Voi studio….
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Non commento la "radio cronaca della partita" che è stata giocata il 19 Gennaio scorso... ma una sottolineaura la devo scrivere... prendendo spunto da una sentenza del TAR del Veneto che cosi recita:
A sua volta, l'art. 290 del R.D. 148/1915, già richiamato in vigore per effetto della L. 9 giugno 1947 n. 530, parimenti confermato nella sua vigenza dall'art. 64 della L. 142/1990 e, quindi, abrogato per effetto dell'anzidetto art. 28, comma 5, della L. 265/1999, disponeva, per quanto qui interessa, che "i consiglieri, gli assessori, i deputati provinciali … debbono astenersi dal prendere parte alle deliberazioni riguardanti liti o contabilità loro proprie, verso i corpi cui appartengono, con gli stabilimenti dai medesimi amministrati, o soggetti alla loro amministrazione o vigilanza; come pure quando si tratta d'interesse proprio, o d'interesse, liti o contabilità dei loro congiunti od affini sino al quarto grado civile, o di conferire impieghi ai medesimi. Si astengono pure dal prendere parte direttamente o indirettamente in servizi, esazioni di diritti, somministranze od appalti di opere nell'interesse dei corpi cui appartengono, o soggetti alla loro amministrazione, vigilanza o tutela".
Tale disciplina è stata sostituita per effetto dell'art. 19, comma 1, della L. 265/1999, poi riprodotto dall'art. 78, comma 2, del T.U. approvato con D.L.vo 18 agosto 2000 n. 267, il quale a sua volta dispone, sempre per quanto qui interessa, che "gli amministratori … devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado. L'obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell'amministratore o di parenti o affini fino al quarto grado".
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Tutti i Consiglieri e gli Assessori che quel giorno hanno votato... che "rapporto di parentela" potevano con eventuali proprietari di terreni che nel P.A.T. potranno subire modificazioni urbanistiche?