mercoledì 19 agosto 2009

Aeroporto Catullo: un altro interessante (e autorevole) intervento di Aero Habitat

Quando scrivo su "ViViCaselle"... ho sempre un quadro, se pur generale, di chi mi legge (vedi le statistiche riportate alla fine di questo messaggio), ma quando dei miei "messaggi", non solo vengono letti ma anche riportati e ripresi su altri siti web più specifici e più specializzati, questo non può che farmi piacere e questo, accade spesso - per quanto riguarda l'Aeroporto Catullo - su Aero Habitat Centro Studi che, nel loro sito web, (oltre ad avere una sezione dedicata all' Aeroporto di Verona) cosi si presentano:
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AEROHABITAT CENTRO STUDI è un istituto d'analisi, ricerca, elaborazione dati e documentazione che pone al centro della sua azione la correlazione tra cittadini ed il sistema di collegamenti aerei e comunicazione terrestre. È uno strumento indispensabile a verificare la prestazione ed il servizio offerto o prestato, determina le reali esigenze ed opportunità, persegue l'affidabilità e la sicurezza delle operazioni. La protezione del cittadino e la tutela ambientale si accompagnano allo sviluppo economico ed alla crescita industriale. Eventuali discrepanze e divergenze in quest'ambito vanno ricomposte secondo criteri organici e coerenti.
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L'intervento di oggi su Aero Habitat, ha questo titolo: Rumore aereo, quanti sono i casi “Catullo” in Italia? ed è una "news" che riprende... e amplifica... fornendo cosi una visibilità nazionale e per agli addetti del settore aeronautico, un messaggio pubblicato dal sottoscritto... due giorni fa.
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L'intervento di Aero Habitat di oggi (che ringrazio)... è questo:
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Lo spunto scaturisce dalla news presentata su www.vivicaselle.eu il 17 agosto 2009, che titolava: “A quando, per il Catullo, un Sistema di Monitoraggio del Rumore Aeroportuale?” In questione tuttavia non è solo il caso Catullo, del tutto sorprendente perché continuerebbe a crescere in traffico ed infrastruttura senza un’adeguata VIA, ma l’assenza annosa di due strumenti decisivi per la gestione dell’impatto acustico di uno scalo, in altre parole l’esistenza di un’efficiente rete di monitoraggio e una corretta e corrispondente, puntuale e dettagliata, informativa on line, in tempo reale, fruibile dai cittadini/residenti interessati a conoscerne l’impatto.
A fronte di normative stringenti (Decreto 31 ottobre 1997 e altro) e a precise disposizioni di V.I.A. emanate dal Ministero competente, i ritardi nell’adozione di due strumenti fondamentali per “monitorare” l’impatto acustico e mitigarne le conseguenze, potrebbero essere estese alla quasi totalità degli scali Italiani. Dei 37 aeroporti elencati dalla statistiche di Assoaeroporti, solo alcuni dispongono di rete di monitoraggio e relativo sitoweb informativo.

Nessun aeroporto dispone di dati del rumore on-time, in tempo reale, per una consultazione diretta. Nessuno permette di identificare il numero degli atterraggi e dei decolli su ogni singola traiettoria e SID (Standard Instrumental Departure) relativamente a ciascuna pista di volo.
Certo la SACBO ha attrezzato lo scalo di Orio al Serio secondo modalità d’avanguardia in Italia, non altrettanto si può ancora sostenere per la SEA di Milano, che dopo anni nei quali ha importato tecniche di rilevamento sicuramente eccellenti rendendole disponibili agli amministratori locali (Comuni) e cittadini, ha inconcepibilmente rinunciato ad informare tempestivamente i cittadini, ma entrambe sono distanti da uno standard europeo ottimale.
Un buon livello di monitoraggio è stato insediato a Firenze Peretola, Bologna Marconi, Napoli Capodichino. Ancora in corso di predisposizione – nonostante gli impegni assunti - sarebbero le reti monitoraggio di Ciampino e di Fiumicino.
Manca qualcuno?
Segnalatelo!
Il caso “Catullo” tuttavia appare del tutto singolare.
Aerohabitat propone uno stralcio della news di http://www.vivicaselle.eu/ rinviando gli interessati al testo integrale.
lunedì 17 agosto 2009
A quando, per il Catullo", un Sistema di Monitoraggio del Rumore Aeroportuale?
Secondo quanto è contenuto nell'ALLEGATO C: Prontuario per le mitigazioni ambientali di infrastrutture viarie ed aeroportuali nel comune di Sommacampagna. Focus sull’aeroporto “Valerio Catullo”, un documento che è parte del P.A.T. - Piano di Assetto del Territorio Comunale di Sommacampagna… l'impronta sonora dell'inquinamento acustico dell'Aeroporto di Verona... sarebbe questa (vedi immagine).
E secondo quanto riprodotto in questa immagine, che... è un modello matematico e non risultante da rilievi fonometrici eseguiti sull'intorno aeroportuale... noi cittadini di Caselle... NON DOVREMMO ESSERE DISTURBATI dalle attività aeroportuali... ne dai rumori a terra e tantomeno da quelli in volo... .
Ma questo... secondo la "matematica"... ma in realtà... che ne pensano gli abitanti di Caselle dei rumori degli aerei? E poi esiste un sistema che analizza "realmente" il grado di inquinamento sia da rumore che dell'aria dell'Aeroporto Catullo?.
In realtà, sarebbe dal 1999 che l'Aeroporto Catullo avrebbe dovuto essersi dotato di un sistema per il controllo del rumore... ma sono trascorsi 10 anni e di questo sistema nessuno ne ha ancora visto i dati, anche se era stato sollecitato, come risulta da una lettera datata 6 Giugno 2000 avente oggetto: "Legge 447/95 - chiarimenti sull'applicazione dell'art.3, comma 1, lettera m, punti 2 e 4". Nella lettera qui riportata, c'era scritto questo: "Con riferimento alla precedente nota di questa Segreteria Regionale, prot. 5747 del 22.6.1999, pari oggetto, si sollecita cortesemente la predisposizione per progetto oggetto del finanziamento concesso dal Ministero dell'Ambiente per la realizzazione del potenziamento dei servizi tecnici di controllo del rumore aeroportuale e la sua trasmissione a questa Segreteria Regionale, in quanto la mancata presentazione di quanto sopra richiesto potrebbe causare il ritiro del finanziamento concesso".
Sono trascorsi 10 anni da quei solleciti e ad oggi... nessun sistema di controllo del rumore aeroportuale è accessibile alla popolazione che risiede nell'intorno dell'Aeroporto Catullo... e questo è grave sopratutto perché c'erano dei fondi pubblici a disposizione.
Se nel sito web dell'Aeroporto Catullo cercate una sezione dedicata all'AMBIENTE... evitate di cercarlo... NON C'E'... mentre se vi collegate al sito web dell'Aeroporto di Orio al Serio... in quel sito web c'è una sezione dedicata all'Ambiente, dalla quale, tra l'altro, potete apprendere che sono 6 le centraline installate (e funzionanti) che rilevano il rumore aeroportuale.
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Un dato è certo... anche se in questo periodo festivo... gli "accessi" a "ViViCaselle", sono diminuiti del 50% rispetto al mese delle Elezioni per il nuovo Sindaco... bisogna evidenziare che gli "accessi" provenienti dal "Server" denominato: "aeroporto valerio catullo snc" sono significativi se questi "accessi"... si classificano al SETTIMO posto, con una media giornaliera di oltre 2 accessi.
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Se ricopio qui su ViViCaselle le News" di Aero Habitat... questa azione deve essere pertanto considerata un servizio fornito "gratuitamente"... a chi si collega (anche) dal server dell'Aeroporto Catullo.
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Tornando poi all'intervento di Aero Habitat, oggi ripreso... credo che alle domande la contenute, l'Aeroporto Catullo dovrebbe anche rispondere... o NO???