mercoledì 28 gennaio 2009

Perchè devo sostituire l'Assessore all'Ecologia e Ambiente sulla mancanza di VIA dell'Aeroporto?

Se vi ricordate... nel messaggio del 29 Ottobre 2008 a titolo: Una V.I.A. per Betlemme... farà si che ci sia (finalmente) una V.I.A. per... l'Aeroporto? in cui disquisivo in merito alla Sentenza n. 5186/08 della Sesta Sezione del Consiglio di Stato... che ha impedito la continuazione dei lavori per la realizzazione della Cava Betlemme... con queste motivazioni: "Il provvedimento impugnato, pertanto, laddove ha escluso l’obbligo della V.I.A. risulta illegittimo e va, di conseguenza, annullato".
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Una cava di ghiaia che sarebbe stata autorizzata senza la VIA, per l'impegno, la dedizione, la testardaggie e la caparbietà dell'Assessore Granuzzo... è stata chiusa. Allora io mi chiedo e lo domando all'Assessore alla cosidetta Ecologia e Ambiente del mio comune. Perchè se ha... tanto e... tanto operato per chiudere una Cava di ghiaia che sarebbe stata autorizzata senza VIA... non ha altrettanto tanto operato affinchè fosse chiuso anche l'Aeroporto Catullo... visto che anche questa opera è senza Valutazione di Impatto Ambientale?
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Perchè deve essere il cosidetto cittadino a chiedere di accertare se vi siano i presupposti per chiedere una procedura di infrazione della VIA da parte dell'Aeroporto? Perchè due pesi e due misure da parte dell'Assessore del mio comune. Vede le inadempienze VIA della Cava e non vede quelle dell'Aeroporto?
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Lunedi scorso, in questo messaggio: Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Infrazione Comunitaria: VIA e VAS Aeroporto avevo ricopiato una e_mail spedita alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dopo nemmeno 48 ore, dalla mia richiesta di avere copia della lettera spedita all'Aeroporto Catullo oggi mi è arrivata una e_mail che soddisfaceva alla mia richiesta e qui di seguito riporto le immagini della Lettera che è stata inviata all'Aeroporto Catullo e per conoscenza anche ad altri Enti:
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Il testo delle e_mail che ho ricevuto è questa:
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----- Original Message -----
From: Xxxx Yxxx

To:
beniaminosandrini@virgilio.it
Sent: Wednesday, January 28, 2009 1:03 PM
Subject: I: VS. Rif. DCPC-0008879-18/12/2008-2.36.4.19
Gentile Dott. Sandrini,
con riferimento alla sua richiesta di informazioni, le comunico che la sua segnalazione rivolta alla Commissione europea è stata trattata dalla medesima attraverso il c.d. “progetto pilota sulla corretta applicazione del diritto comunitario”.
In sintesi, il progetto, che è stato avviato il 15 aprile 2008, persegue una più stretta cooperazione tra la Commissione europea e gli Stati membri, ai fini dello scambio di informazioni e della risoluzione di problemi sollevati dai cittadini o dalle imprese in merito alla corretta applicazione del diritto comunitario. In buona sostanza, si tratta di un sistema decentrato di risoluzione dei reclami, che si prefigge di prevenire l’apertura di nuove procedure di infrazione grazie ad un intervento più costruttivo delle amministrazioni nazionali. Queste ultime, infatti, sono chiamate, entro tempi prestabiliti, a fornire i chiarimenti e le informazioni richiesti dai cittadini o dalle imprese denuncianti, a proporre direttamente agli interessati una soluzione del caso, nonché a informare la Commissione degli sviluppi delle singole vicende. Ogni Stato membro partecipante al progetto, ha nominato un Punto di Contatto Centrale. In Italia, esso è stato individuato presso la Struttura di missione per le procedure di infrazione del Dipartimento per le Politiche europee. Il Punto di Contatto è responsabile della gestione dei casi e svolge una funzione di intermediario tra il cittadino o l’impresa e l’autorità nazionale interessata dalla denuncia, nonché assume, a livello nazionale, la funzione di interlocutore della Commissione. In particolare, il Punto di Contatto inoltra la richiesta di informazioni della Commissione europea all’amministrazione competente, assegnandole un termine per rispondere. Deve inoltre spronare l’autorità nazionale competente a rispondere in modo costruttivo, fornendo informazioni, risolvendo il problema o, quanto meno, spiegando la sua posizione.
Riguardo al caso in oggetto, le allego la nota del Dipartimento delle politiche comunitarie, con la quale è stata rivolta all’amministrazione interessata una richiesta di informazioni. Al più presto la risposta pervenuta dall’amministrazione interessata sarà trasmessa alla Commissione europea e a lei in qualità di reclamante. Il servizio competente della Commissione europea esaminerà poi se essa è conforme al diritto comunitario e se risolve la questione.Infine, per opportuna conoscenza, le preciso che le segnalazioni su casi di violazione della normativa comunitaria da parte degli Stati membri devono essere inoltrate alla Commissione europea e non al Mediatore europeo. Quest’ultimo, infatti, è competente a conoscere dei casi di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni ed organi dell’Unione europea e non dei casi di violazioni del diritto comunitario da parte delle amministrazioni nazionali.
Cordiali saluti,
Dott. Xxxx Yyyy
Struttura di Missione per le Procedure di Infrazione
Dipartimento Politiche Comunitarie
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Perchè devo sostituire l'Assessore alla "cosidetta Ecologia e Ambiente" del mio Comune in merito al voler accertare e al voler indagare sulla mancanza di V.I.A. dell'Aeroporto Catullo?

Mors tua vita mea... la tua morte è la mia vita. Meno voli al Catullo, meglio si vive a Caselle.

Qualcosa di grave, (alle casse e agli introiti) - più di quello che ne scrivono i giornali - sta accadendo all'Aeroporto di Verona.
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Forse sono le avverse condizioni atmosferiche, forse perchè non siamo in periodo di vacanze, forse perchè veramente il numero dei voli sull'Aeroporto è diminuito... ma dai primi di gennaio a Caselle qualcosa è cambiato... e quindi si vive meglio senza tutti quegli aerei sopra le teste.
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Più il Catullo va in crisi... più a Caselle si sta meglio. Se il Catullo Morisse... Caselle Vivrebbe.
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Mors tua vita mea... la tua morte è la mia vita.
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Al Catullo c'è aria di crisi, come scrive oggi il quotidiano "Il Verona". Bene... non può che farmi piacere, cosi forse abbandonano le mire espansionistiche a nord della Pista e cominciano a creare e a realizzare quelle opere di mitigazione per migliorare la qualità della vita di Caselle... e a rispettare le leggi sull'Ambiente.
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Dopo l'evidenza in prima pagina del Verona ecco il titolo dell'articolo a pagina 38: Aeroporto. Le responsabilità imputate alla congiuntura internazionale e al caro petrolio. In calo merci e passeggeri. La crisi deprime il Catullo.
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Non vale la pena trascrivere tutto l'articolo, basta ricopiare le ultime frasi, che contengono delle dichiarazioni del Presidente dell'Aeroporto:
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«Stiamo mettendo in campo tutte le nostre risorse per fronteggiare il difficile momento che il settore sta vivendo e che si riflette sui nostri aeroporti - ha dichiarato il presidente Fabio Bortolazzi - Stiamo anche lavorando sodo per l’attuazione di un piano di sviluppo che all’uscita dalla crisi ci consentirà di cambiare marcia e di dare alle nostre città di riferimento il sistema aeroportuale che si meritano».
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Ma allora sto Piano di Sviluppo c'è o non c'è? Ma non l'avete presentato all'E.N.A.C. due anni fa? O quel piano adesso è carta straccia?
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Sinceramente finchè non vedo azioni dell'Aeroporto finalizzate alla mitigazione e al contenimento degli impatti ambientali generati dalle attività aeroportuali... ben venga la crisi... cosi almeno... meno voli migliorano la qualità della vita di Caselle.
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Mors tua vita mea...
la tua morte è la mia vita.
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Meno voli al Catullo
meglio si vive a Caselle.
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Approfitto di questo breve messaggio odierno per segnalare un Comunicato Stampa di Aero Habitat che fa riferimento all'Aeroporto, a titolo: Catullo senza VIA e ora senza VAS, lo sostiene anche la UE.
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Comunicato stampa che vi invito a leggere e di cui ricopio solo una parte, questa:
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Alla nota dello scorso dicembre nella quale il Mediatore Europeo dava ragione alla denuncia segnalata da “vivicaselle” sulla mancanza della VIA aeroportuale, si aggiunge ora alla VAS. Alla seguente mail inviata lo scorso 27 dicembre: Le segnalo che oltre ad essere mancante di V.I.A. e di V.A.S. l'Aeroporto di Verona, non è mai stato "sottoposto" alla V.I.A. e alla V.A.S. anche il "Quadrante Europa" e per questo motivo inoltro la seguente lettera avente oggetto: Richiesta accertamento di infrazione per mancanza di V.I.A. e V.A.S. del “Quadrante Europa”.
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Una dettagliata e puntuale cronistoria di quanto sta accadendo è riportata ancora una volta su www.vivicaselle.eu. A questo punto si aprono scenari interessanti, del tutto favorevoli al superamento delle criticità normative e attrattive, perciò sulla compatibilità e sostenibilità ambientale e territoriale dell’infrastruttura aeroportuale di Villafranca.
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Lo scalo veronese nel corso del 2008 che ha registrato un calo dei voli e dei passeggeri ma si attesta intorno a 3.5 milioni di viaggiatori e oltre 40 mila movimenti aerei ha pianificato un potenziamento dei voli e un ampliamento aeroportuale – con l’acquisizione del sedime exmilitare – che doverosamente saranno, finalmente, sottoposti all’attese procedure di VIA e della VAS.
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Vediamo quando l'Aeroporto Catullo presenterà la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
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La Cava Betlemme senza la VIA è stata chiusa. L'Aeroporto senza la VIA è ancora aperto. Perchè due pesi e due misure?