mercoledì 31 dicembre 2008

PROGETTARE per PROTEGGERE - Il principio dell'azione ambientale: "CHI INQUINA PAGA"

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Con queste ultime 4 pagine che rappresentano una premessa al documento predisposto, il tutto cosi elaborato potrebbe essere considerato definitivamente concluso in quanto tutte e tre le parti che contengo le considerazioni, le critiche e le proposte per: PROJECT to PROTECT - Progettare per Proteggere sono ora raccolte in un unico documento che potrebbe avere questo titolo:
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Il principio dell'Azione Ambientale:
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"- C H I - I N Q U I N A - P A G A -"
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Se invece vuoi scaricare l'intero documento di PROJECT to PROTECT... in diverse parti, con file più piccoli... clicca qui sotto:
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Ora mi servirebbe uno "SPONSOR" per recuperare un pò di spese sostenute... ma sopratutto mi servirebbero delle risorse economiche necessarie per stampare 2000 copie di un "libretto da 66 pagine" (più 2 di copertina e 2 finali da destinare allo Sponsor e/o a più Sponsor).
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Un libretto da 70 pagine quindi da distribuire a tutte le famiglie di Caselle prima di convocare un Consiglio Comunale Aperto per... discutere delle problematiche ambientali di Caselle, della qualità della vita attuale e futura... e quindi, delle proposte che in questo documento sono state ipotizzate.
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Con 500 firme di concittadini potrei chiedere la Convocazione del Consiglio Comunale... ma basterebbero solo 7 Consiglieri Comunali su 20... per chiedere la stessa identica convocazione.
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Ci saranno 7 Consiglieri Comunali che firmeranno una richiesta di Convocazione del Consiglio Comunale... presso la Sala Civica di Caselle di Sommacampagna?
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Ovviamente la prima richiesta di "Sponsorizzare la Stampa" di: PROJECT to PROTECT la invierò alla Società Aeroportuale: Catullo S.p.a. e poi che ne dite... se mando una richiesta anche alla Fondazione C.I.S. che avrebbe questi obiettivi:
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C.I.S., si è affermato nel corso degli anni, qualificato operatore nel recupero di grandi aree urbane dismesse, ha operato sempre con particolare attenzione al rispetto ambientale ed alle scelte architettoniche con la consapevolezza che “l'Arte del Costruire” rappresenta una importantissima funzione sociale. La città “ideale” nasce da un preciso pensiero progettuale legato a valori e principi ideali scrupolosi. Una città ideale, tuttavia, non è necessariamente utopica, ma può essere la nitida ottimizzazione dei luoghi e della società del suo tempo. Una città “ideale” può esistere a patto che si generi e sia sostenuta da una sequenza di alti ideali, che consentano l'ispirazione e la capacità di immaginare. Una città ideale da fondare o meglio da rifondare come luogo “ideale” dell'espressione, della creatività ma soprattutto di tensione alla bellezza che da sempre è stato patrimonio della nostra cultura.
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Per Caselle... io vorrei una "Città Ideale"... come quello che scrive il C.I.S. ma ... dalle parole ai fatti... che succede poi nella realtà?
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In ogni caso un sentito ringraziamento va all'Arch. Andreas Kipar per il contributo ricevuto, dal quale ho tratto il nome di questa proposta: PROJECT to PROTECT leggendo un suo documento che ho inserito in questo messaggio: Un contributo dall'arch. Kipar: "L'irreversibile erosione del Paesaggio Veneto".
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Un sentito ringraziamento all'Arch. Kipar, va... evidenziato e va... sottolineato.