martedì 15 luglio 2008

Ma quanti sono gli ettari della superficie della Cava Betlemme?

Il Comunicato Stampa, che ho trovato sul sito web del Comune è composto di due parti, la prima l'ho già pubblicata a commentata, della seconda parte, me ne sono accorto adesso e cosi lo pubblico e lo commento solo ora.
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Ma cosa c'è scritto, di importante, nella 2^ parte del Comunicato Stampa del comune? Questo:
CAVA BETLEMME. Un progetto che prevede la escavazione di un milione e mezzo di metri cubi di ghiaia, su un’area di 17 ettari del territorio agricolo di Caselle, così compromesso per sempre. Il nuovo impianto si realizza adiacente all’enorme cava della SEV, ancora attiva e percorrere il territorio da Corte Betlemme fino a lambire l’antica corte Ceolara, in prossimità della frazione di Caselle. Unica barriera di separazione tra i due impianti il canale consortile da una parte e la ferrovia dall’altra. La durata prevista per l’attività di questa cava è di dieci anni. Un ulteriore punto dolente è stato quello della viabilità approvata, il cui carico avveniva tutto su via Ceolara, lambendo l’antica Corte. Una strada sensibile su cui la Giunta Comunale ha già previsto e votato il passaggio della pista ciclabile che collegherà i centri abitati del capoluogo e della frazione di Caselle, decisione maturata anche per il fatto che in quella via esiste il divieto di passaggio per i camion. Da qualche mese, la viabilità che serve la Cava, già in funzione, è stata spostata verso il Canale consortile del Conagro lungo il cui percorso è stata costruito un nastro d’asfalto che esce direttamente su via Siberie, liberando dal traffico pesante via Ceolara.
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Di questo Comunicato Stampa evidenzio solo due frasi, queste due:
1^ frase:
Un progetto che prevede la escavazione di un milione e mezzo di metri cubi di ghiaia, su un’area di 17 ettari del territorio agricolo di Caselle.
2^ frase:
La durata prevista per l’attività di questa cava è di dieci anni.
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La Legge Regionale dice che è d'obbligo presentare la Valutazione di Impatto ambientale quando si è in presenza di: "Cave e torbiere con più di 350.000 m3/anno di materiale estratto o di un'area interessata superiore a 15 ha".
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Una cosa è certa, 1,5 milioni di metri cubi, diviso 10 anni, sono pari a 150.000 mc di ghiaia all'anno e quindi per questa quantità, per la Cava Betlemme, non vi era l'obbligo della V.I.A.
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Secondo il Comunicato Stampa del Comune la superficie della Cava Betlemme avrebbe interessato un'area di 17 ettari e, se fosse cosi, "la V.I.A. era d'obbligo", ed il comune, allora, avrebbe ragione, ma questo dato non corrisponde a quanto scritto nella Delibera del Consiglio Comunale di Sommacampagna n° 10 del 20 Marzo 2006, che cosi recita:
"Mancata procedura di via in un ambito estrattivo di 45 ettari. Gli uffici regionali non hanno ritenuto di sottoporre il progetto alla procedura di VIA (valutazione impatto ambientale). La motivazione è che l'area di scavo, anche se per poco, è inferiore a 15 ettari. Non è stato considerato, dagli istruttori regionali, che l'area interessata dall'attività di cava per quanto previsto dal progetto è ben superiore ai 15 ettari. Ancora più criticabile è, a parere dell'Amministrazione Comunale, il fatto che gli uffici regionali non hanno considerato la presenza, adiacente all'area della cava Betlemme, di un'altra cava, gestita dalla ditta SEV, che si estende su una superficie di ben 27 ettari. La motivazione portata dai funzionari istruttori è che essendo le due cave divise da un diaframma (trattasi unicamente del canale consortile), non ricorre l'obbligo della procedura di VIA. L'immediata e sconfortante conseguenza è che parte (18 ettari) di un ambito estrattivo, di fatto unitario ed omogeneo, che misurerà al termine dell'attività autorizzata ben 42 ettari, viene autorizzata con un'interpretazione estensiva della norma che ignora la fondamentale e reale importanza della valutazione di impatto ambientale. E' notizia di questi giorni poi che la suddetta ditta SEV sta depositando in Regione un progetto di ampliamento della propria cava che comporterà l'estensione dell'ambito in questione a circa 55 ettari."
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Secondo questa logica, allora, anche la V.I.A. della Discarica delle Siberie, pari a 6 ettari, dovrebbe aver interessato un'area di che doveva convolgere i 27 ettari della Cava Ceolara, da cui è separata solo da un diaframa sul quale scorre una strada comunale.
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Ma una cosa è certa, se il progetto della Cava Betlemme è stato progettato su un'area inferiore ad una superficie di 15 ettari, nella quale non si scava più di 350.000 mc all'anno di ghiaia, la Valutazione di Impatto Ambientale... NON E' DOVUTA. Punto.
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E che la superficie della Cava Betlemme, sia pari a 146.000 metri quadrati e quindi questo corrisponda a 14,6 ettari, questo è certificato nella Delibera di Consiglio Comunale n° 3 del 5 Febbraio 2007, nella tabella che illustra le Cave in essere e già approvate e pertanto, la Valutazione di Impatto Ambientale... NON E' DOVUTA. Punto.
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E se controlliamo la superfice di detta Cava Betlemme come riportata sulle Tavole del P.A.T. del Comune di Sommacampagna, (vedi foto) la superficie di detta cava è ancora inferiore ai 14 ettari, e quindi, la Valutazione di Impatto Ambientale... NON E' DOVUTA. Punto.
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Ultima ora e via e_mail ho ricevuto questa informazione:
Stamattina ho incontrato in Tribunale uno dei due avvocati del comune e mi ha confermato che il ricorso al Consiglio di Stato è stato accolto anche NEL MERITO oltre che in sospensiva. La sospensiva, data con ordinanza - quella che hai tu -, ha già una stringata motivazione (così deve essere), mentre il merito viene espresso con sentenza, della quale giunge inizialmente solo il dispositivo davvero molto stringato (dice solo: accolto o respinto il ricorso) e la motivazione, che sarà più articolata, è postuma e arriverà a breve.
C'è un'altra Sentenza? Bene. Prima la... leggo e poi la... commento. Punto.

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