Io continuo a fare domande... ma nessuno risponde mai... e le domande di oggi sono queste:
Perchè l'aeroporto non si oppone alle discariche che gli costruiscono attorno?
Perchè questo silenzio dell'Aeroporto... in merito alle Discariche?
Ma si possono costruire le discariche in prossimità della pista dell'Aeroporto?
Perchè l'aeroporto non si oppone alle discariche che gli costruiscono attorno?
Perchè questo silenzio dell'Aeroporto... in merito alle Discariche?
Ma si possono costruire le discariche in prossimità della pista dell'Aeroporto?
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Per fortuna che c'è Aero Habitat che legge il mio blog e prontamente esce un Comunicato Stampa che mi aiuta nell'evidenziare questo altro problema, quello della sicurezza dei voli e degli impatti degli aerei con i volatili attirati dalle Discariche.
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L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo lo scorso anno (7 luglio 2007) aveva aperto un’inchiesta tecnica sull’incidente occorso a causa d’ingestione di volatili sull’aeroporto di Roma Fiumicino. Il Boeing 767-432ER N834MH di Delta era rientrato in emergenza per grave avaria ad un motore e lieve danneggiamento all’altro. Ora – grazie ad un resoconto apparso sul Rapporto Informativo 2007 - sappiamo che l’ingestione era stata di ben 30 gabbiani reali.
Il Rapporto ANSV dedica tuttavia solo tre pagine ad un fenomeno che – secondo Aerohabitat – in Italia è un’emergenza da tempo primaria. Dopo aver ripreso alcuni dati condivisibili segnalati dal Bird Italian Strike Committee sollecita due questioni altrettanto indispensabili a fronteggiare questo fenomeno:
- la necessita di identificare una sorta di “matrice del rischio” bird strike per ogni specifico aeroporto;
- potenziare e migliorare l’attività di segnalazione dei casi per assicurare maggior affidabilità statistica all’allerta volatili.
L’analisi ANSV sul fenomeno tuttavia pare inadeguata nei rilievi associati all’incidente occorso a Fiumicino nel luglio 2007.
Tra le cause possibili del bird strike di Fiumicino e dell’allerta corrente sembrerebbe essere trascurata quell’associata al richiamo di volatili prodotto dall’immensa discarica di Malagrotta (vedi da Youtube.com le vaste problematiche ambientali e di safety associate). I gabbiani per raggiungerla – i piloti lo sanno - attraversano costantemente le traiettorie di decollo ed atterraggio delle piste del Leonardo da Vinci.
Il Rapporto ANSV dedica tuttavia solo tre pagine ad un fenomeno che – secondo Aerohabitat – in Italia è un’emergenza da tempo primaria. Dopo aver ripreso alcuni dati condivisibili segnalati dal Bird Italian Strike Committee sollecita due questioni altrettanto indispensabili a fronteggiare questo fenomeno:
- la necessita di identificare una sorta di “matrice del rischio” bird strike per ogni specifico aeroporto;
- potenziare e migliorare l’attività di segnalazione dei casi per assicurare maggior affidabilità statistica all’allerta volatili.
L’analisi ANSV sul fenomeno tuttavia pare inadeguata nei rilievi associati all’incidente occorso a Fiumicino nel luglio 2007.
Tra le cause possibili del bird strike di Fiumicino e dell’allerta corrente sembrerebbe essere trascurata quell’associata al richiamo di volatili prodotto dall’immensa discarica di Malagrotta (vedi da Youtube.com le vaste problematiche ambientali e di safety associate). I gabbiani per raggiungerla – i piloti lo sanno - attraversano costantemente le traiettorie di decollo ed atterraggio delle piste del Leonardo da Vinci.
A quanto pare l'unico Ente Gestore... che non si accorge che gli stanno costruendo delle Discariche attorno, è la Società Aeroporto Catullo... e quindi, perchè non vedono, perchè non sentono e perchè non parlano... ma continuano a girarsi i pollici... i responsabili dell'Aeroporto?
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Il Comune di Sommacampagna, con il Suo Assessore alle Immondizie, alle Cave e alle Discariche, potrebbe dire qualcosa in merito... ma al Mio Assessore... il silenzio dell'Aeroporto gli fa molto comodo... perchè la giunta Comunale di Sommacampagna vuole realizzare la Discarica di Rifiuti Industriali delle Siberie e ha bisogno che l'Aeroporto faccia le tre scimiette... non vedere, non sentire, e non parlare.
Buongiorno, grazie della sua attenzione in merito alla discarica di Caluri. Purtroppo la suddetta discarica è destinata ad ospitare rifiuti speciali di una ditta di Savona (Rope srl) quindi non so sinceramente se il problema dei volatili ci possa essere ugualmente data la natura dei rifiuti. La questione più preoccupante è che si tratta di un'area già compromessa in quanto in precedenza venne sequestrata per la presenza di rifiuti tossici/nocivi e inserita in un progetto provinciale di bonica (che non è mai stata effettuata!)
RispondiEliminaLo studio d’impatto ambientale presentato non tiene conto della situazione del sottosuolo della ex cava, che fu studiata e verificata dai tecnici del Comune dal febbraio 1990 al marzo 1991 e anche smarrita (http://beppegrillo.meetup.com/482/messages/boards/thread/4925122#18869413). Inoltre la cava era stata sovraescavata e il fondo fu interrato utilizzando rifiuti non idonei. L'ARPAV che effettuò i controlli chimici della falda da monte a valle, la trovò inquinata.
La discarica di Caluri si trova in una posizione vulnerabile della pianura veronese, in quanto interna alla fascia di ricarica degli acquiferi.
Siamo ora in attesa di ricevere dal comune copia della relazione tecnica della commissione regionale di impatto ambientale che autorizza la ditta di Savona alla realizzazione di una discarica di rifiuti speciali.
Saluti.
Sara (amici di Beppe Grillo di Villafranca).