E' ancora della settimana scorsa l'ultimo articolo apparso sui giornali, in questo caso sul Corriere di Verona (l'inserto del Corriere della Sera) in cui si legge quanto sotto riprodotto che è attinente a quanto avevo già scritto in precedenti messaggi.
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Ma oggi non voglio scrivere dell'Aeroporto "Virtuale" che vuole realizzare il presidente della Catullo S.p.A. ma approfitto dell'esigenza di pubblicare quell'articolo (altrimenti diventava vecchio) per confrontarlo con un Comunicato Stampa dell'E.N.A.C. di ieri a titolo: INCONTRO IN ENAC PER LA PRESENTAZIONE DELLO STUDIO SULLO SVILUPPO DELLA RETE AEROPORTUALE NAZIONALE.
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Una news che va ricopiata integralmente come qui sotto riprodotta ed evidenziata in alcune sue frasi:
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Si è svolto questa mattina, presso la Direzione Generale dell’ENAC, un incontro promosso dal Presidente Vito Riggio per la presentazione delle linee guida e della metodologia dello studio sullo “Sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale quale componente strategica dell’organizzazione infrastrutturale del territorio”.
L’affidamento dello studio è il frutto di un accordo tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’ENAC che ha indetto la gara europea aggiudicata al raggruppamento guidato da One Works S.p.A., e costituito da KPMG Advisory S.p.A. e Nomisma S.p.A.. Il finanziamento congiunto Ministero – ENAC per la realizzazione della ricerca ammonta a 600.000 Euro, di cui 500.000 Euro a carico del Ministero e 100.000 Euro a carico dell'Ente.
In apertura dell’incontro, a cui hanno partecipato il Direttore Generale Silvano Manera, rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed una delegazione dell’Ente, il Presidente Riggio ha anticipato che fornirà periodici resoconti al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e alle Commissioni del Senato e della Camera per aggiornare il Governo ed i rappresentanti istituzionali sull’andamento dello studio e sulla tempistica dei lavori, evidenziando l’auspicio che la ricerca possa essere conclusa prima del periodo di otto mesi previsto dal bando di gara e dal contratto.
Quello presentato oggi è uno studio programmatico, tarato sulle esigenze e sulle ipotesi di sviluppo competitivo del sistema aeroportuale nazionale che, una volta concluso, verrà proposto dall’ENAC al Ministero di riferimento e che potrà diventare la base per la redazione del piano nazionale degli aeroporti.
L’architetto Giulio De Carli, in qualità di coordinatore del consorzio formato da One Works S.p.A., KPMG Advisory S.p.A. e Nomisma S.p.A., ha illustrato la metodologia dello studio e le attività previste per il raggiungimento degli obiettivi dell’analisi e degli indirizzi progettuali.
Negli otto mesi previsti per la conclusione del lavoro lo studio passerà in rassegna le realtà aeroportuali nazionali al fine di raccogliere gli elementi necessari per delineare, da un lato, la fotografia dell’attuale sistema e per formulare, dall’altro, gli indirizzi strategici su scala nazionale da assumere come riferimento programmatico di sviluppo degli aeroporti e delle infrastrutture che ne garantiscono l'accessibilità e l’integrazione con il territorio.
Gli elementi focali sui quali di concentrerà lo studio sono:
- la capacità delle infrastrutture air side e land side, nonché dello spazio aereo di riferimento per gli aeroporti critici;
- l’intermodalità e il rapporto con il territorio, il paesaggio e l’ambiente;
- i livelli di servizio rispetto al bacino di traffico e gli utenti nel singolo terminale;
- il fabbisogno di risorse e la sostenibilità economico finanziaria della gestione.
Nel periodo di svolgimento delle attività sono programmati due eventi nei quali, nella forma di workshop, verranno presentati i risultati del lavoro: il primo appuntamento, prima della pausa estiva, riguarderà l’illustrazione della fotografia che risulterà al completamento della fase di ricognizione ed analisi dello stato attuale; nel secondo, previsto nella prima parte del mese di dicembre, verranno presentati e discussi gli indirizzi progettuali per lo sviluppo della rete aeroportuale a medio e lungo termine.
L’affidamento dello studio è il frutto di un accordo tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’ENAC che ha indetto la gara europea aggiudicata al raggruppamento guidato da One Works S.p.A., e costituito da KPMG Advisory S.p.A. e Nomisma S.p.A.. Il finanziamento congiunto Ministero – ENAC per la realizzazione della ricerca ammonta a 600.000 Euro, di cui 500.000 Euro a carico del Ministero e 100.000 Euro a carico dell'Ente.
In apertura dell’incontro, a cui hanno partecipato il Direttore Generale Silvano Manera, rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed una delegazione dell’Ente, il Presidente Riggio ha anticipato che fornirà periodici resoconti al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e alle Commissioni del Senato e della Camera per aggiornare il Governo ed i rappresentanti istituzionali sull’andamento dello studio e sulla tempistica dei lavori, evidenziando l’auspicio che la ricerca possa essere conclusa prima del periodo di otto mesi previsto dal bando di gara e dal contratto.
Quello presentato oggi è uno studio programmatico, tarato sulle esigenze e sulle ipotesi di sviluppo competitivo del sistema aeroportuale nazionale che, una volta concluso, verrà proposto dall’ENAC al Ministero di riferimento e che potrà diventare la base per la redazione del piano nazionale degli aeroporti.
L’architetto Giulio De Carli, in qualità di coordinatore del consorzio formato da One Works S.p.A., KPMG Advisory S.p.A. e Nomisma S.p.A., ha illustrato la metodologia dello studio e le attività previste per il raggiungimento degli obiettivi dell’analisi e degli indirizzi progettuali.
Negli otto mesi previsti per la conclusione del lavoro lo studio passerà in rassegna le realtà aeroportuali nazionali al fine di raccogliere gli elementi necessari per delineare, da un lato, la fotografia dell’attuale sistema e per formulare, dall’altro, gli indirizzi strategici su scala nazionale da assumere come riferimento programmatico di sviluppo degli aeroporti e delle infrastrutture che ne garantiscono l'accessibilità e l’integrazione con il territorio.
Gli elementi focali sui quali di concentrerà lo studio sono:
- la capacità delle infrastrutture air side e land side, nonché dello spazio aereo di riferimento per gli aeroporti critici;
- l’intermodalità e il rapporto con il territorio, il paesaggio e l’ambiente;
- i livelli di servizio rispetto al bacino di traffico e gli utenti nel singolo terminale;
- il fabbisogno di risorse e la sostenibilità economico finanziaria della gestione.
Nel periodo di svolgimento delle attività sono programmati due eventi nei quali, nella forma di workshop, verranno presentati i risultati del lavoro: il primo appuntamento, prima della pausa estiva, riguarderà l’illustrazione della fotografia che risulterà al completamento della fase di ricognizione ed analisi dello stato attuale; nel secondo, previsto nella prima parte del mese di dicembre, verranno presentati e discussi gli indirizzi progettuali per lo sviluppo della rete aeroportuale a medio e lungo termine.
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Dopo questo Comunicato Stampa, forse è meglio leggere anche quest'altra news: Aspettando il Piano Aeroporti, si potenziano, uscita oggi su Aero Habitat, che, anche questo, va ricopiato integralmente ed evidenziato in alcune frasi:
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Nei giorni scorsi il presidente dell'ENAC, Vito Riggio, nel corso dell’inaugurazione della pista dello scalo di Elmas – Cagliari è stato chiaro, la ''logica campanilistica che vorrebbe uno scalo per ogni città” deve essere superata.
Sistema aeroportuale nazionale, risorse disponibili, bacino di traffico, competizione sono fattori decisivi nel sistema del trasporto aereo del Paese e del Continente. Anche la crisi del traffico stimata da IATA per il prossimo periodo non aiuta.
Gli scali con passeggeri inferiori a cinque milioni di passeggeri molto probabilmente trovano e troveranno difficoltà a competere e a sopravvivere sul mercato.
Ieri l’ENAC in un comunicato stampa per la presentazione delle “linee guida e della metodologia dello studio sullo “Sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale quale componente strategica dell’organizzazione infrastrutturale del territorio” ha in sostanza confermato questa necessità.
Lo studio affidato al gruppo One Works S.p.A. con KPMG Advisory S.p.A. e Nomisma S.p.A.. nell’arco di otto mesi sarà in grado di ipotizzare lo “sviluppo competitivo del sistema aeroportuale nazionale che, una volta concluso, verrà proposto dall’ENAC al Ministero di riferimento e che potrà diventare la base per la redazione del piano nazionale degli aeroporti”.
Tutto bene, si cambia. Ma ecco che nella stessa giornata ecco il resoconto dei media ricorda come la UE, dietro specifica richiesta, abbia concesso “aiuti di stato da otto milione di euro a favore degli scali toscani di Firenze, Siena, Grosseto, Pisa e Isola d'Elba”.
E ancora una volta – ma si potrebbero segnalare altri finanziamenti per l’adeguamento ed il finanziamento sia di altri scali minori quanto di quelli con traffico inferiore a cinque milioni di passeggeri – siamo di fronte a smentite immediate ed a un pragmatica amministrativa che ancora una volta impone scelte “locali” scoraggiando e vanificando una pianificazione di sistema.
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Gli scali con passeggeri inferiori a cinque milioni di passeggeri molto probabilmente trovano e troveranno difficoltà a competere e a sopravvivere sul mercato.
Ieri l’ENAC in un comunicato stampa per la presentazione delle “linee guida e della metodologia dello studio sullo “Sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale quale componente strategica dell’organizzazione infrastrutturale del territorio” ha in sostanza confermato questa necessità.
Lo studio affidato al gruppo One Works S.p.A. con KPMG Advisory S.p.A. e Nomisma S.p.A.. nell’arco di otto mesi sarà in grado di ipotizzare lo “sviluppo competitivo del sistema aeroportuale nazionale che, una volta concluso, verrà proposto dall’ENAC al Ministero di riferimento e che potrà diventare la base per la redazione del piano nazionale degli aeroporti”.
Tutto bene, si cambia. Ma ecco che nella stessa giornata ecco il resoconto dei media ricorda come la UE, dietro specifica richiesta, abbia concesso “aiuti di stato da otto milione di euro a favore degli scali toscani di Firenze, Siena, Grosseto, Pisa e Isola d'Elba”.
E ancora una volta – ma si potrebbero segnalare altri finanziamenti per l’adeguamento ed il finanziamento sia di altri scali minori quanto di quelli con traffico inferiore a cinque milioni di passeggeri – siamo di fronte a smentite immediate ed a un pragmatica amministrativa che ancora una volta impone scelte “locali” scoraggiando e vanificando una pianificazione di sistema.
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Non ho altro da aggiungere se non chiedermi... dov'è che si colloca l'Aeroporto di Verona che vuole creare il Presidente della Catullo S.p.A.? di cui avevo scritto in questo messaggio: Aeroporti Lombardo-Veneti: "Siamo pronti al fidanzamento" (Ma l'altro... lo sa?) E' un Aeroporto "Virtuale?... E' un Aeroporto "Campanilistico"... E' un Aeroporto "da chiudere"?.
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Ma il Comunicato... più "intrigante" sempre dell'E.N.A.C. ha questo titolo: MINISTERO TRASPORTI, ENAC, REGIONE SICILIA E SOCIETÀ DI GESTIONE DEGLI SCALI SICILIANI FIRMANO IL PROTOCOLLO D’INTESA PER OPERE INFRASTRUTTURALI NEGLI AEROPORTI SICILIANI, che vi invito a leggere tutto, del quale evidenzio solo l'ultima parte dove si legge:
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Il Protocollo è relativo ai finanziamenti delle opere di adeguamento e potenziamento delle infrastrutture aeroportuali della Sicilia per le quali verranno utilizzate risorse pubbliche comunitarie, nazionali e regionali tra cui le risorse liberate del PON Trasporti 2000-2006, le risorse del PON Trasporti 2007-2013, le risorse del PO FESR per il periodo 2007-2013, risorse FAS/Regione. L’ammontare complessivo delle opere è di 483.814.698,26 Euro.
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I costi delle opere da finanziare inserite nei piani di sviluppo degli aeroporti sono ripartiti come da seguente schema:
204 milioni circa per l’Aeroporto di Palermo.
192 milioni circa per l’Aeroporto di Catania.
37 milioni circa per l’Aeroporto di Pantelleria.
25 milioni circa per l’Aeroporto di Lampedusa.
19 milioni circa per l’Aeroporto di Trapani.
7 milioni circa per l’Aeroporto di Comiso.
204 milioni circa per l’Aeroporto di Palermo.
192 milioni circa per l’Aeroporto di Catania.
37 milioni circa per l’Aeroporto di Pantelleria.
25 milioni circa per l’Aeroporto di Lampedusa.
19 milioni circa per l’Aeroporto di Trapani.
7 milioni circa per l’Aeroporto di Comiso.
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In attesa del Piano Nazionale degli Aeroporti... nel frattempo si approvano progetti di potenziamento e ampliamento degli Aeroporti della Sicilia... per quasi... mezzo miliardo di euro.
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Per fortuna che qui al Nord c'è la Lega dei Verdi Padani che difende il nostro territorio e che continua a riempirsi la bocca del federalismo... e per dovere di cronaca ricordo che a Sommacampagna ci vive e ci abita, il Senatore Capo Gruppo della Lega Nord Padana: Federico Briccolo, il quale probabilmente di queste notizie... non ne sa nulla... e mai ne parlerà nelle interviste che quotidianamente rilascia alle TV nazionali... alle TV locali.
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Avete mai sentito... i Parlamentari della Lega Nord di... parlare di Ambiente?
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