Ieri ho ricevuto una telefonata... da uno dei componenti del Comitato "NO CAVA BETLEMME" se ero disposto a partecipare ad un incontro con il Candidato Sindaco Soardi, previsto per domani sera, Giovedi alle ore 18,30... per discutere in merito alla "Cava Betlemme".
.Come sempre... quando chiunque e/o qualcuno mi chiama... più o meno ho cosi risposto: "ditemi cosa devo fare... ed io la faccio". Ma prima di chiudere la telefonata... ho chiesto se all'incontro era presente il Presidente del Comitato "No Cava Betlemme" il sig. Zamboni Paolo. Mi è stato risposto che sarebbe stato avvisato, ma non sapevano se avrebbe presenziato all'incontro... in quanto questi è appartenente alla Lista del Candidato Sindaco uscente... e quindi è uno dei Candidati a Consigliere Comunale per la Lista: "Sommacampagna Popolare".
.Durante la breve telefonata io ho evidenziato... che se l'incontro è stato promosso dal Comitato "No Cava Betlemme", era... ed è dovere del Presidente essere presente... Ma io sono solo un "invitato", non faccio parte del Comitato... e ovviamente all'incontro ci vado... anche perchè forse qualcuno, finalmente, mi presenterà questo Candidato Sindaco... visto che fino ad ora nessuno l'ha ancora fatto e personalmente, fino a domani, al Candidato Soardi... non gli ho ancora stretto la mano.
.Che dirò domani al Candidato Sindaco Soardi? Nulla credo. Lascerò parlare quelli del Comitato, io credo che ascolterò... sono solo un "semplice invitato", ma sicuramente al Candidato Sindaco Soardi, lascerò una copia del documento che questa mattina spedisco in Regione a titolo: Osservazioni alla V.I.A. “non dovuta” di Cava “Corte Betlemme” in quanto la D.R.G.V. n. 3879 del 12.12.2006, “non è mai stata annullata”.
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Una "Osservazione" volutamente spedita "fuori termine" (che è scaduto il 19 di Maggio) e che volevo inviare in Regione... almeno 10 giorni dopo la scadenza e che non ho intenzione di protocollarla in Comune di Sommacampagna"... sopratutto e al fine di evitare che poi la Giunta Comunale... si esprima in merito... e poi la Commissione V.I.A. Regionale... magari copi quanto ha deciso la Giunta... sul suo verbale, come ha già fatto, tra l'altro, con la Discarica Siberie... spacciata per Recupero Ambientale.
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Ma l'invito di ieri sera mi costringe ad anticipare i tempi e a dopo avere inviato la "Osservazione" per la Cava Betlemme solo in Regione... provvedo a pubblicarla anche qui su: ViViCaselle... e se l'Assessore alle Cave, alle Discariche, alle Immondizie e ai (finti) Recuperi Ambientali uscente se la vuole leggere... se la legge da qui.
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Io sono sempre convinto della mia tesi: la Domanda di Cava Betlemme, è stata presentata in un luogo dove si poteva presentare un progetto di Cava di Ghiaia. Punto!
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Se il Comune voleva impedire delle nuove cave in quella zona, poteva farlo (compreso gli ampliamenti della Cava S.E.V. che ricordo è un'area di proprietà comunale... come quella della ex Cava Siberie... ma cosi facendo si sarebbe impedito la realizzazione della sua bella Discarica di Rifiuti mascherata da Recupero Ambientale... con il solo fine di fare soldi.
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Se Voi andate leggere alla pagina 18 delle "Norme Tecniche del P.A.T.", trovate, del capitolo: 4.2.1. - Integrazioni normative sulle invarianti... questo paragrafo: p. Rete idraulica storica
Il Canale Alto Agro Veronese è parte della rete storica dei canali veronesi, e deve essere soggetto a norme di tutela specifiche. Sono pertanto vietati tutti gli interventi che possano alterare lo stato dei luoghi e del corso d’acqua. Non è consentita, fino ad una distanza di m. 10 dalle rive, l’istallazione di insegne e cartelloni pubblicitari: ammessa esclusivamente l’istallazione di insegne e cartelli indicatori di pubblici servizi o attrezzature pubbliche e private di assistenza stradale, di attrezzature ricettive ed esercizi pubblici esistenti nelle immediate adiacenze, nonché di quelli per la descrizione delle caratteristiche dei siti attraversati (art. 72 P.A.Q.E.).
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Il Canale Alto Agro Veronese è parte della rete storica dei canali veronesi, e deve essere soggetto a norme di tutela specifiche. Sono pertanto vietati tutti gli interventi che possano alterare lo stato dei luoghi e del corso d’acqua. Non è consentita, fino ad una distanza di m. 10 dalle rive, l’istallazione di insegne e cartelloni pubblicitari: ammessa esclusivamente l’istallazione di insegne e cartelli indicatori di pubblici servizi o attrezzature pubbliche e private di assistenza stradale, di attrezzature ricettive ed esercizi pubblici esistenti nelle immediate adiacenze, nonché di quelli per la descrizione delle caratteristiche dei siti attraversati (art. 72 P.A.Q.E.).
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Per proteggere un Canale Storico: "Alto Agro Veronese", come stabilito dalla Deliberazione del Consiglio Regionale del Veneto n° 69 del 20 Ottobre 1999 in vigore da 10 anni... i Comunali si sono sprecati a scrivere la sovrastante norma del P.A.T. di Sommacampagna... ricopiando solo una parte di un articolo. Ma se voi andate a leggere l'intero Art. 72 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano d'Area del Quadrante Europa, potete leggere e scoprire questo:
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Articolo 72 - Reti Idrauliche Storiche.
Le reti storiche, come individuate nella tav. n. 3 del piano di area, sono costituite dai canali: Giuliari - Milani, Biffis, Camuzzoni e Alto Agro Veronese.
Direttive
I Comuni, in sede di adeguamento degli strumenti urbanistici al presente piano di area, in osservanza anche delle disposizioni contenute nel Piano di Bonifica e di Tutela del Territorio Rurale in materia, dettano norme per la tutela e la manutenzione delle reti idrauliche di interesse storico e dei manufatti idraulici presenti lungo le rive, valorizzando anche il rapporto fra corsi d'acqua e centri urbani.
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Articolo 72 - Reti Idrauliche Storiche.
Le reti storiche, come individuate nella tav. n. 3 del piano di area, sono costituite dai canali: Giuliari - Milani, Biffis, Camuzzoni e Alto Agro Veronese.
Direttive
I Comuni, in sede di adeguamento degli strumenti urbanistici al presente piano di area, in osservanza anche delle disposizioni contenute nel Piano di Bonifica e di Tutela del Territorio Rurale in materia, dettano norme per la tutela e la manutenzione delle reti idrauliche di interesse storico e dei manufatti idraulici presenti lungo le rive, valorizzando anche il rapporto fra corsi d'acqua e centri urbani.
I Comuni, inoltre, favoriscono il recupero e il ripristino dei tratti originali dei canali storici.
Provvedono altresì a delimitare una fascia di rispetto lungo le reti storiche, prevedendo la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali. Le piste ciclabili previste sono da considerarsi prioritarie nell'applicazione dell'articolo 14 della legge regionale 30 dicembre 1991, n. 39. Definiscono le tipologie, le caratteristiche e materiali delle insegne e dei cartelli indicatori consentiti, ai fini di un loro corretto inserimento ambientale.
Prescrizioni e vincoli
Sono vietati interventi tali da alterare lo stato dei luoghi.
Deve essere mantenuta la pendenza delle rive favorendo il mantenimento della copertura erbacea ed evitando la cementificazione ed utilizzando tecniche manutentive analoghe a quelle originarie.
Non è consentita l'installazione di insegne e cartelloni pubblicitari.
E' ammessa esclusivamente l'installazione di insegne e cartelli indicatori di pubblici servizi o attrezzature pubbliche e private di assistenza stradale, di attrezzature ricettive ed esercizi pubblici esistenti nelle immediate adiacenze, nonchè di quelli per la descrizione delle caratteristiche dei siti attraversati, nel rispetto di quanto stabilito dai comuni ai sensi dell'ultimo comma delle direttive del presente articolo.
Nella costruzione e nel restauro di manufatti quali ponti, chiuse, recinzioni etc., devono essere utilizzati materiali e tipologie tipici del sistema idraulico. Per quanto riguarda i materiali si predilige l'uso di mattoni in cotto, pietra d'istria (o marmi consimilari) e legno. Sono consentiti interventi manutentivi ordinari e straordinari purché realizzati con tipologie tipiche del sistema idraulico e senza alterare il valore documentale dei manufatti.
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Dell'Art. 72 del P.A.Q.E ho evidenziato in grassetto di colore rosso, solo quanto e solo quel poco che è stato trasferito nel P.A.T. del Comune... e il resto come mai non è stato adottato nello strumento urbanistico comunale... visto che si tratta di Norme di Attuazione del Piano d'Area del Quadrante Europa?
Provvedono altresì a delimitare una fascia di rispetto lungo le reti storiche, prevedendo la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali. Le piste ciclabili previste sono da considerarsi prioritarie nell'applicazione dell'articolo 14 della legge regionale 30 dicembre 1991, n. 39. Definiscono le tipologie, le caratteristiche e materiali delle insegne e dei cartelli indicatori consentiti, ai fini di un loro corretto inserimento ambientale.
Prescrizioni e vincoli
Sono vietati interventi tali da alterare lo stato dei luoghi.
Deve essere mantenuta la pendenza delle rive favorendo il mantenimento della copertura erbacea ed evitando la cementificazione ed utilizzando tecniche manutentive analoghe a quelle originarie.
Non è consentita l'installazione di insegne e cartelloni pubblicitari.
E' ammessa esclusivamente l'installazione di insegne e cartelli indicatori di pubblici servizi o attrezzature pubbliche e private di assistenza stradale, di attrezzature ricettive ed esercizi pubblici esistenti nelle immediate adiacenze, nonchè di quelli per la descrizione delle caratteristiche dei siti attraversati, nel rispetto di quanto stabilito dai comuni ai sensi dell'ultimo comma delle direttive del presente articolo.
Nella costruzione e nel restauro di manufatti quali ponti, chiuse, recinzioni etc., devono essere utilizzati materiali e tipologie tipici del sistema idraulico. Per quanto riguarda i materiali si predilige l'uso di mattoni in cotto, pietra d'istria (o marmi consimilari) e legno. Sono consentiti interventi manutentivi ordinari e straordinari purché realizzati con tipologie tipiche del sistema idraulico e senza alterare il valore documentale dei manufatti.
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Dell'Art. 72 del P.A.Q.E ho evidenziato in grassetto di colore rosso, solo quanto e solo quel poco che è stato trasferito nel P.A.T. del Comune... e il resto come mai non è stato adottato nello strumento urbanistico comunale... visto che si tratta di Norme di Attuazione del Piano d'Area del Quadrante Europa?
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Sarebbe bastato inserire sul Piano Regolatore prima e sul P.A.T. dopo, una fascia di rispetto, anche larga solo 10 metri, entro la quale si poteva realizzare una Pista Ciclabile e due filari di alberi e... una "zona F" cosi stabilita nel P.R.G. avrebbe esteso per 200 metri un vincolo per lato un'area dove NON sarebbe stato possibile presentare, gli ampliamenti della Cava SEV, la nuova Cava Betlemme... ma guarda caso... anche l'area della Cava Siberie... (almeno in parte) rientrava entro questa fascia di rispetto.
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L'art. 72 del P.A.Q.E. non è stato correttamente applicato dai Comunali, forse per NON impedirsi la realizzazione della "LORO" Discarica di Rifiuti?
L'art. 72 del P.A.Q.E. non è stato correttamente applicato dai Comunali, forse per NON impedirsi la realizzazione della "LORO" Discarica di Rifiuti?
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Se domani sera
durante l'incontro con il candidato Sindaco Soardi verrò interpellato,
quello che dirò è già tutto contenuto in questo messaggio odierno
ed è meglio specificato in questa lettera:
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