Oggi è uscito un altro interessante articolo di DNews - Verona sulla V.I.A. dell'Aeroporto, anzi, per precisione... bisogna scrivere... sulla "mancanza della Valutazione di Impatto Ambientale" dell'Aeroporto.
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Un articolo che mi permette di scrivere alcuni chiarimenti in merito, evidenziando alcune frasi contenute nell'Esposto-Denuncia-Querela già presentato in procura e che potete rileggere in questo messaggio: Esposto-Denuncia-Querela sulla V.I.A. che... non c'è. .
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Primo aspetto: La Valutazione di Impatto Ambientale deve essere "preventiva", cioè prima di cominciare i lavori e prima di ottenere le autorizzazioni. Questo lo dice la legge e lo dicono le sentenze giurisprudenziali, in quanto la "V.I.A. è diretta a prevenire il danno ambientale".
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Secondo aspetto: "Chi inquina paga". E questo è previsto dall'articolo 174, comma 2, del Trattato delle unioni europee, che regolano la politica della comunità in materia ambientale.
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Terzo aspetto: La V.I.A. all'Aeroporto Catullo è mancante... per tutto quello che "è già stato realizzato". Questo è il grave della situazione... come viene scritto dalla Direzione per la Salvaguardia Ambientale del Ministero dell'Ambiente: "tutti gli aeroporti con piste superiori ad un km e mezzo sono da assoggettarsi alla VIA nazionale". Quindi l'Aeroporto Catullo, proprio perchè è un aeroporto... doveva essere assogettato alla V.I.A. già prima di ampliarsi.
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Quarto aspetto: Se gli ampliamenti dell'Aeroporto generano modifiche sostanziali alle opere civili e all'aumento dei voli, anche queste opere... "sono da assoggettarsi a VIA nazionale, previa verifica, le modifiche degli aeroporti, qualora dette modifiche risultino sostanziali sia in termini strutturali che di operatività dell’infrastruttura".
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Quinto aspetto: sempre dalla lettura della lettera della Direzione generale per la Salvaguardia Ambientale, la V.I.A. è dovuta anche senza che siano realizzate delle opere, ma anche solo in presenza di aumenti della attività di volo, perchè "sono da assoggettare alla procedura di VIA anche quelle strutture aeroportuali che non siano mai state sottoposte alla VIA e che, anche in assenza di modifiche di opere civili, generino impatti legati all’aumento dei voli".
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Sesto aspetto: il degrado del territorio contermine all'aeroporto deve essere mitigato con le opere previste nella V.I.A. in quanto... "l’eventuale degrado della qualità ambientale è riconducibile all’inquinamento prodotto dalle sorgenti in movimento, siano esse aerei che veicoli su gomma, nonché dalla gestione dei servizi connessi all’esercizio e alla operatività della struttura".
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Settimo aspetto: Che l'Aeroporto di Verona deve essere sottoposto alla V.I.A. non è il sottoscritto che lo sostiene, che dichiara questo obbligo... è sempre il Ministero dell'Ambiente: "la struttura aeroportuale in questione deve essere soggetta alla procedura di VIA Nazionale".
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Ottavo Aspetto: per aprire una procedura sulla Violazione della Legge sulla V.I.A. il Ministero dell'Ambiente, ha bisogno di avere-ottenere-visionare dei documenti e quindi all'Aeroporto ha scritto questo: "alla Società Aeroportuale e all’ENAC si richiede di provvedere ad inviare alla scrivente la documentazione e la cartografia utile per valutare quali siano le nuove opere eseguite e quali siano quelle ancora da eseguire accompagnando con una relazione che renda conto del numero dei passeggeri e dei voli eserciti almeno negli ultimi 5 anni, si invita, altresì la stessa società a comunicare con quali tempi potrà essere inviata la necessaria richiesta di valutazione di impatto ambientale dell’Aeroporto".
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Ad oggi, per i documenti in mio possesso, in particolare la lettera ricevuta dall'Aeroporto in data 2 aprile 2008, al sottoscritto non risulta che l'Aeroporto Catullo abbia mai presentato la documentazione per una Valutazione di Impatto Ambientale, ha solo inviato i documenti sullo stato attuale della infrastruttura... che gli aveva chiesto il Ministero dell'Ambiente:
Oggetto: Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca: Valutazione di Impatto Ambientale.
In riferimento alla vostra comunicazione del 11/02/2008 (prot. DSA-2008-0003601) e in particolare alla richiesta di trasmissione di documentazione da parte della scrivente Società e di ENAC, si informa che, in qualità di gestore aeroportuale in concessione e come concordato con ENAC, si è provveduto ad inoltrare al Dipartimento Pianificazione Aeroportuale di ENAC le informazioni richieste, relativamente agli interventi recentemente eseguiti presso l'aeroporto di Verona nonchè i dati del traffico dal 2003 al 2007. Sarà quindi ENAC_Dipartimento Pianificazione Aeroportuale a promuovere e gestire le successive azioni istituzionali, con gli Enti in indirizzo... Si rimane comunque a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
In riferimento alla vostra comunicazione del 11/02/2008 (prot. DSA-2008-0003601) e in particolare alla richiesta di trasmissione di documentazione da parte della scrivente Società e di ENAC, si informa che, in qualità di gestore aeroportuale in concessione e come concordato con ENAC, si è provveduto ad inoltrare al Dipartimento Pianificazione Aeroportuale di ENAC le informazioni richieste, relativamente agli interventi recentemente eseguiti presso l'aeroporto di Verona nonchè i dati del traffico dal 2003 al 2007. Sarà quindi ENAC_Dipartimento Pianificazione Aeroportuale a promuovere e gestire le successive azioni istituzionali, con gli Enti in indirizzo... Si rimane comunque a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
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A quanto pare... l'Aeroporto "scarica su ENAC la predisposizione della VIA", ma è il soggetto proponente, cioè il Catullo, che dovrebbe presentarla, ma tutto ciò premesso, ora scrivo le ultime considerazioni.
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La prima: se al giornalista, l'Aeroporto ha detto che "la Catullo S.p.A ha presentato all'ENAC il piano di sviluppo", questa non è la documentazione che è stato inviata. La documentazione inviata è solo quella che aveva chiesto la Direzione per la Salvaguardia Ambientale... sulla situazione esistente ad oggi: ampliamenti già realizzati e stato dei voli.
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La seconda: L'Aeroporto non ha spedito all'ENAC un studio sulla Valutazione di Impatto Ambientale e quindi la procedura di V.I.A. non è ancora stata avviata e quindi risulta difficile credere che l'Aeroporto possa aver detto che "la pratica sarebbe ben avviata"... quando questa nemmeno è stata predisposta.
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La terza: la cosidetta "riconfiguarazione della metratura esistente" relativa alla nuova aerostazione partenze, come riportato sull'articolo, secondo l'Aeroporto non rientrerebbe nella Valutazione dell'Impatto Ambientale... che invece, secondo il Ministero, è dovuta... anche se non in presenza di modifiche di opere civili... basta che vi sia un aumento del numero dei voli e la VIA è dovuta.
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La V.I.A. mancava prima di questi ultimi ampliamenti dell'Aeroporto.
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Tra l'altro, non sono stati sottoposti alla VIA nemmeno gli ultimi ampliamenti infrastrutturali.
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E ovviamente "Manca la VIA" sui nuovi futuri ampliamenti previsti nel Piano di Sviluppo.
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Ma tutti gli ampliamenti previsti... in un eventuale Masterplan (Piano di Sviluppo Aeroportuale) della Catullo S.p.A. dovranno prima essere sottoposti alla Valutazione Ambientale Strategica... come già sta accadendo per l'Aeroporto di Montichiari che oltre alla V.A.S. ricordiamolo è dal 2000 (ben otto anni fa) che questo aeroporto... ha già ottenuto il Decreto di Compatibilità Ambientale, che ovviamente era stato chiesto dalla Società proponente... che guarda caso è la stessa Società che gestisce l'Aeroporto Catullo di Verona.
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Quindi la Catullo S.p.A. era a conoscenza dell'esistenza della Valutazione di Impatto Ambientale e se l'aveva già chiesta per Montichiari... ancora nel 1999, perchè -almeno da quella data- non l'ha mai chiesta per il Catullo?
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Questa domanda finale meriterebbe delle risposte dalla Catullo S.p.A.?.
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