Il 14 Giugno prossimo, per i Comuni interessati, scade il termine per potersi esprimere in merito alla Valutazione di Impatto Ambientale dell'Autodromo del Veneto che dovrebbe essere realizzato nel comune di Trevenzuolo-VR.
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Trevenzuolo è un Comune, a circa 20 km da Caselle e tutti Voi, vi chiederete... che c'azzecca l'Autodromo con Caselle? C'azzecca... C'azzecca...
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C'azzecca... talmente tanto, che "data la solita inerzia della mia Amministrazione Comunale in merito alle problematiche ambientali"... devo presentare una Osservazione alla V.I.A. anche in quel comune e per... quell'intervento.
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Domani mattina, fuori tempo massimo, in quanto il termine per i privati cittadini per presentare le Osservazioni alla V.I.A., scade oggi, farò un giretto in auto e andrò a "protocollare" nei Comuni di Sommacampagna, di Villafranca e di Trevenzuolo... un sintetico documento con questo oggetto:
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Di quel documento, che potete scaricare cliccando sulla scritta sopra riportata, riscrivo qui... solo la parte finale.
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Secondo quanto scritto in queste pagine, all’Aeroporto Catullo dovrebbero atterrare 1.316.438 passeggeri che poi, tramite il treno dovrebbero recarsi al Motorcity. Dall’Aeroporto però potrebbero atterrare anche altri passeggeri, che utilizzando, il Taxi, l’Auto a noleggio e anche gli autobus di linea, potrebbero anche questi accedere al Motorcity. Secondo questa logica quindi, all’Aeroporto dovrebbero atterrare 1,5 milioni di passeggeri e conseguentemente poi dovrebbero decollare altrettanti 1,5 milioni di visitatori del Motorcity.
Per quanto scritto nel S.I.A. dell’Autodromo del Veneto, si potrebbe generare un traffico di circa tre milioni di passeggeri che con una media di 150 pax/aereo creerebbero, tra decolli e atterraggi un incremento dei voli di 20.000 aerei con relativo impatto ambientale sulle popolazioni residenti nell’intorno aeroportuale.
[ - ] 1^ Osservazione:
In considerazione che l’Autodromo del Veneto (come risulta dal S.I.A.) creerà un incremento pari a circa 20.000 voli annui sull’Aeroporto Catullo, si osserva e si chiede, quali saranno gli “INTERVENTI di MITIGAZIONE AMBIENTALE” e di “COMPENSAZIONE AMBIENTALE” che la società Autodromo del Veneto S.p.A. intende PROPORRE e REALIZZARE a favore delle popolazioni residenti nell’intorno aeroportuale, prima dell’inizio dei lavori dell’Autodromo?
[ - ] 2^ Osservazione:
Considerato che l’Aeroporto: Catullo di Verona, che l’Interporto del Quadrante Europa, (e altri insediamenti del Quadrante Europa) e che le due Autostrade “A22” e “A4”, tutte queste infrastrutture sono… MANCANTI del Decreto di Compatibilità Ambientale, in quanto mai sottoposte alla Valutazione di Impatto Ambientale, si osserva e si chiede, se prima di creare nuovi impatti ambientali, quali l’Autodromo, non sia necessario procedere a predisporre un PROGETTO DI RISANAMENTO AMBIENTALE sulle aree dell’intorno di queste infrastrutture, al fine di realizzare una serie di interventi atti a migliorare la qualità della vita dei residenti.
[ - ] Conclusioni:
Per le premesse, per le considerazioni e per le osservazioni come qui sopra espresse, si ritiene che detta opera, denominata “Autodromo del Veneto”, NON DEBBA ESSERE REALIZZATA, se PRIMA non siano realizzati INTERVENTI di “MITIGAZIONE AMBIENTALE” e di opere di “COMPENSAZIONE AMBIENTALE”, il tutto inserito in un PROGETTO di “RISANAMENTO AMBIENTALE” che vada a coinvolgere i territori comunali di Villafranca e di Sommacampagna.
Certo che quanto qui espresso… possa essere tenuto in dovuta considerazione, al fine della salvaguardia della salute pubblica dei cittadini, di cui i Sindaci ne sono responsabili, porgo distinti saluti.
Per quanto scritto nel S.I.A. dell’Autodromo del Veneto, si potrebbe generare un traffico di circa tre milioni di passeggeri che con una media di 150 pax/aereo creerebbero, tra decolli e atterraggi un incremento dei voli di 20.000 aerei con relativo impatto ambientale sulle popolazioni residenti nell’intorno aeroportuale.
[ - ] 1^ Osservazione:
In considerazione che l’Autodromo del Veneto (come risulta dal S.I.A.) creerà un incremento pari a circa 20.000 voli annui sull’Aeroporto Catullo, si osserva e si chiede, quali saranno gli “INTERVENTI di MITIGAZIONE AMBIENTALE” e di “COMPENSAZIONE AMBIENTALE” che la società Autodromo del Veneto S.p.A. intende PROPORRE e REALIZZARE a favore delle popolazioni residenti nell’intorno aeroportuale, prima dell’inizio dei lavori dell’Autodromo?
[ - ] 2^ Osservazione:
Considerato che l’Aeroporto: Catullo di Verona, che l’Interporto del Quadrante Europa, (e altri insediamenti del Quadrante Europa) e che le due Autostrade “A22” e “A4”, tutte queste infrastrutture sono… MANCANTI del Decreto di Compatibilità Ambientale, in quanto mai sottoposte alla Valutazione di Impatto Ambientale, si osserva e si chiede, se prima di creare nuovi impatti ambientali, quali l’Autodromo, non sia necessario procedere a predisporre un PROGETTO DI RISANAMENTO AMBIENTALE sulle aree dell’intorno di queste infrastrutture, al fine di realizzare una serie di interventi atti a migliorare la qualità della vita dei residenti.
[ - ] Conclusioni:
Per le premesse, per le considerazioni e per le osservazioni come qui sopra espresse, si ritiene che detta opera, denominata “Autodromo del Veneto”, NON DEBBA ESSERE REALIZZATA, se PRIMA non siano realizzati INTERVENTI di “MITIGAZIONE AMBIENTALE” e di opere di “COMPENSAZIONE AMBIENTALE”, il tutto inserito in un PROGETTO di “RISANAMENTO AMBIENTALE” che vada a coinvolgere i territori comunali di Villafranca e di Sommacampagna.
Certo che quanto qui espresso… possa essere tenuto in dovuta considerazione, al fine della salvaguardia della salute pubblica dei cittadini, di cui i Sindaci ne sono responsabili, porgo distinti saluti.
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Non passa giorno che per Caselle... emerga un NUOVO problema ambientale, oltre alla nuova Aerostazione sull'uscio di casa, oltre al nuovo Casello Autostradale sulla "A22", oltre a tutto quello che c'è già e a tutto quello... che sta arrivando... anche una nuova opera che si trova... a 20 km da Caselle... anche questa contribuisce a creare problemi ambientali sul mio paese.
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Integro questo messaggio con un articolo dell'Arena del 6 Giugno 2008, questo:
VIGASIO.
Assemblea della lista civica con il vicesindaco Robbi per discutere dell’insediamento e del futuro dell’area.
Autodromo nel mirino:«Progetto da rivedere»
Gli appassionati di Formula Uno e gare motociclistiche non vedranno mai un gran premio sulla pista di Vigasio. Lo ha detto il vicesindaco Pietro Robbi, l’altra sera, alla conferenza sull’autodromo organizzata dal gruppo di minoranza "Civica per Vigasio". Ad ascoltare le parole del vicesindaco c’erano 150 persone, in gran parte di Vigasio. «Parlare di competizioni automobilistiche o di moto a livello mondiale a Vigasio», ha detto Robbi, «è a dir poco illusorio. Il piano degli interventi per la futura pista non prevede nessuna manifestazione di questo tipo». La speranza di assistere, a due passi da casa, a corse di respiro internazionale, a detta della minoranza, aveva contagiato, prima delle elezioni, pure i candidati dell’attuale maggioranza. «Nella campagna elettorale del 2005», ha ricordato Cesare Nicolis, capogruppo della "Civica per Vigasio", «avevano addirittura stampato e distribuito cartoline con la Ferrari di Michael Schumacher».
Pure Averardo Amadio, presidente del Wwf di Verona, ha messo in dubbio l’utilità dell’autodromo. «Di piste del genere», ha detto, «ce ne sono già troppe. In Italia centrosettentrionale sono addirittura sei e distano da i nostri centri appena 100 o 150 chilometri. Sono poche quelle che attirano veramente la gente. Vigasio vuole fare forse concorrenza a Monte Carlo? Temo che qui l’autodromo avrà vita difficile».
A preoccupare i critici oltre alla pista sono il megacentro commerciale, il polo tecnologico, il parco tematico e la zona dedicata ad alberghi e ristoranti, per un totale di quattro milioni e mezzo di metri quadrati. «Solo lo "shopping center"», ha ricordato Nicolis, «avrà una superficie coperta di 300 mila metri quadrati e avrà 18 mila posti auto. La Grande Mela ha una superficie coperta di 78 mila metri quadrati e 3 mila posti auto».
Oltre agli effetti che Motor City avrà sul traffico Nicolis ha criticato l’accordo quadro firmato a Brescia dall’allora sindaco Pietro Robbi il 31 agosto 2004. «Entro 90 giorni», ha detto Nicolis, «dal rilascio delle autorizzazioni amministrative la società di gestione si scinderà in due. Una sarà proprietaria di pista, paddock e box, ed i soci storici, tra cui il Comune di Vigasio, avranno una partecipazione non inferiore al 15 per cento. La seconda possiederà tutto il resto. Agli azionisti storici sarà garantito l’uno per cento».
Il vicesindaco ha ricordato: «C’è da mesi in fase di conclusione un accordo di programma tra Provincia, Regione, Autobrennero, privati e Comuni per la viabilità aggiuntiva. I privati si sono impegnati per 80 mila euro per fare le strade». E sulle cifre: «Ci riserveremo di verificarle. Se vorremo aumentare la quota di partecipazione, dovremo spendere soldi in più, ma il nostro ruolo è quello di garantire il controllo del Comune sull’autodromo». Cesare Nicolis ha poi presentato le osservazioni che la "Civica Per Vigasio" invierà alla Regione prima del 14 giugno. Chiederanno di sospendere la valutazione e di rivedere il progetto.
Gli appassionati di Formula Uno e gare motociclistiche non vedranno mai un gran premio sulla pista di Vigasio. Lo ha detto il vicesindaco Pietro Robbi, l’altra sera, alla conferenza sull’autodromo organizzata dal gruppo di minoranza "Civica per Vigasio". Ad ascoltare le parole del vicesindaco c’erano 150 persone, in gran parte di Vigasio. «Parlare di competizioni automobilistiche o di moto a livello mondiale a Vigasio», ha detto Robbi, «è a dir poco illusorio. Il piano degli interventi per la futura pista non prevede nessuna manifestazione di questo tipo». La speranza di assistere, a due passi da casa, a corse di respiro internazionale, a detta della minoranza, aveva contagiato, prima delle elezioni, pure i candidati dell’attuale maggioranza. «Nella campagna elettorale del 2005», ha ricordato Cesare Nicolis, capogruppo della "Civica per Vigasio", «avevano addirittura stampato e distribuito cartoline con la Ferrari di Michael Schumacher».
Pure Averardo Amadio, presidente del Wwf di Verona, ha messo in dubbio l’utilità dell’autodromo. «Di piste del genere», ha detto, «ce ne sono già troppe. In Italia centrosettentrionale sono addirittura sei e distano da i nostri centri appena 100 o 150 chilometri. Sono poche quelle che attirano veramente la gente. Vigasio vuole fare forse concorrenza a Monte Carlo? Temo che qui l’autodromo avrà vita difficile».
A preoccupare i critici oltre alla pista sono il megacentro commerciale, il polo tecnologico, il parco tematico e la zona dedicata ad alberghi e ristoranti, per un totale di quattro milioni e mezzo di metri quadrati. «Solo lo "shopping center"», ha ricordato Nicolis, «avrà una superficie coperta di 300 mila metri quadrati e avrà 18 mila posti auto. La Grande Mela ha una superficie coperta di 78 mila metri quadrati e 3 mila posti auto».
Oltre agli effetti che Motor City avrà sul traffico Nicolis ha criticato l’accordo quadro firmato a Brescia dall’allora sindaco Pietro Robbi il 31 agosto 2004. «Entro 90 giorni», ha detto Nicolis, «dal rilascio delle autorizzazioni amministrative la società di gestione si scinderà in due. Una sarà proprietaria di pista, paddock e box, ed i soci storici, tra cui il Comune di Vigasio, avranno una partecipazione non inferiore al 15 per cento. La seconda possiederà tutto il resto. Agli azionisti storici sarà garantito l’uno per cento».
Il vicesindaco ha ricordato: «C’è da mesi in fase di conclusione un accordo di programma tra Provincia, Regione, Autobrennero, privati e Comuni per la viabilità aggiuntiva. I privati si sono impegnati per 80 mila euro per fare le strade». E sulle cifre: «Ci riserveremo di verificarle. Se vorremo aumentare la quota di partecipazione, dovremo spendere soldi in più, ma il nostro ruolo è quello di garantire il controllo del Comune sull’autodromo». Cesare Nicolis ha poi presentato le osservazioni che la "Civica Per Vigasio" invierà alla Regione prima del 14 giugno. Chiederanno di sospendere la valutazione e di rivedere il progetto.
«Occcorre», ha spiegato il consigliere, «che la metropolitana Dossobuono-Vigasio sia pronta prima o assieme all’apertura delle piste e dello shopping center così come la Mediana dovrà essere in avanzata realizzazione. L’area parcheggi dovrà essere ridotta al minor spazio possibile».
CONCORDO con il tuo intervento.
RispondiElimina... ma non c'è speranza, ormai io mi sono classificato un cittadino ILLUSO senza speranza: si ottiene qualcosa solo se di fondo ci sono grossi interessi personali o di clan!!!
L'AUTODROMO è una faccenda vecchia: la seguo da tempo, per me l'unica speranza è che vengano inquisiti i vari speculatori immobiliari Gnutti e company e alcuni assessori regionali.
Elìa
L'Autodromo e' un grande mostro ecologico che si insedia nel territorio si alimenta di terreni
RispondiEliminastravolgendo tutta la parte paesaggistica e della storia del territorio, vive di speculazioni e porta un aumento di traffico e conseguente inquinamento e viene passato ai cittadini come il progresso economico e tecnologico.
Sono perfettamente d'accordo diciamo basta a questo scempio, ringrazio il blog di Vivicaselle che ci apre gli occhi alla realtà cercando di fare anche qualcosa di concreto per salvare quello che conta di piu' per i cittadini LA NOSTRA SALUTE.