lunedì 20 ottobre 2008

Rumori e inquinamento, l'Aeroporto Catullo di Verona... è senza controlli.




Era Giovedi... 6 Marzo 2008, quando scrivevo questo messaggio: Ho scritto al Sindaco Tosi nel quale evidenziavo che l'Aeroporto Catullo non era mai stato sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale e scoprire oggi che qualcun'altro se ne accorto, questo non può che farmi piacere.
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Oggi su il Dnews e Il Verona, sono usciti due piccoli articoli, che vi invito a leggere "cliccando sulle foto sopra riportate.
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Nel testo del messaggio di Marzo, che avevo inviato anche al Sindaco Tosi, c'erano dei documenti che evidenziavano la "mancanza della V.I.A." - Valutazione Impatto Ambientale, dell'Aeroporto V. Catullo.
A_ La lettera spedita al
Ministero dell'Ambiente
B_ La documentazione contenente 20 domande
C_ Orientamenti giurisprudenziali sulla VIA dell'APAT
D_ La lettera ricevuta dalla
Direzione Generale per la Salvaguardia Ambientale
E_ La mia
risposta alla Direzione Generale per la Salvaguardia Ambientale
F_ Un comunicato stampa di
Avionews sulla mancata VIA dell'Aeroporto Catullo
G_ Un comunicato stampa di
Aero Habitat sempre sullo stesso problema
H_ Un articolo uscito su "
Il Verona" in data 15 febbraio
I_ Una
lettera inviata al Sindaco di Sommacampagna.
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E per ultimo avevo anche allegato il:
Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 che era relativo a ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale. (GU n. 24 del 29-1-2008- Suppl. Ordinario n.24)
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A quanto pare l'unico che non si accorge che... l'Aeroporto è senza controlli, di questo, è... il mio cosidetto Assessore all'Ecologia e all'Ambiente: Massimo Arch. Granuzzo.
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Piccolo dettaglio... il Consigliere Provinciale: D'Arienzo e il Granuzzo appartengono tutti e due al Partito Democratico, ma si vede che tra loro non si parlano.

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A supporto di questa notizia... riporto la premessa di un Comunicato Stampa di Aero Habitat, a titolo: Malpensa, Unesco, inquinamento gassoso e un articolo del Corsera:
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La disputa sull’impatto atmosferico a ridosso delle piste di volo è un fatto accertato da tempo. Aerohabitat con regolarità segnala queste problematiche rilevando i ritardi nel fronteggiarli. Soprattutto nella rete degli aeroporti italiani. Tra inquinanti primari e secondari l’impatto atmosferico generato dalle ground emissions di uno scalo e dal ciclo LTO (Landing + Take Off fino a 3000 piedi/1000 metri) quando è stato stimato non sembrerebbe essere stato seguito da adeguate misure/politiche di mitigazione dell’impatto verificato.

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