Sempre dal quotidiano l'ARENA un altro articolo, di Alessandro Azzoni che illustra la GRAVE SITUAZIONE dell'inquinamento atmosferico della cittàdi Verona e delle zone contermini..
EMERGENZA INQUINAMENTO.
L’alta pressione ha fatto schizzare le Pm10 a quota 150 microgrammi, il limite è 50Smog, i giorni più «neri»E non solo in città.
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Qualità dell’aria in netto peggioramento. La settimana che sta per concludersi ha fatto registrare i più alti tassi di inquinamento da polveri di tutta la stagione, con valori più che quadrupli rispetto ai limiti di legge. Complice la persistenza dell’alta pressione (domenica scorsa sono stati raggiunti valori di 1.045 millibar, un record trentennale per Verona) e l’assenza di vento, il ristagno dell’aria, visibile anche a occhio nudo, ha presentato il conto.
Proprio in coincidenza con la decisione della giunta di Palazzo Barbieri - con altri 13 Comuni - di affidarsi a esperti per trovare rimedi antismog, sia ieri che giovedì sono stati registrate concentrazioni di Pm10 attorno o superiori a 150 microgrammi per metro cubo, un valore largamente eccedente i 40 previsti dalla normativa, dieci in meno rispetto al 2007 per effetto dell’entrata in vigore del nuovo regolamento comunitario.
Polveri che paiono essere addirittura più presenti nelle zone rurali che in quelle del centro cittadino. I dati rilevati dall’Arpav danno infatti le polveri sottili a quota 170 nella centralina extraurbana di Cason, un dato superiore di 20 microgrammi rispetto a Borgo Milano.
Elevate anche le concentrazioni orarie del biossido d’azoto: nella centralina di via Roveggia, dove si registrano forti flussi di traffico veicolare, è stata superata addirittura la soglia d’allarme di 200 microgrammi per metro cubo.
Sono numeri che fanno dell’area padana la zona più «polverosa» del pianeta. Quasi tutta l’Europa è interessata da condizioni meteo tali da far registrare valori imparagonabili ai nostri. Per un miglioramento dovremo attendere parecchi giorni. Le previsioni parlano di persistenza dell’anticiclone almeno fino a giovedì, quando dovrebbero maturare le condizioni per un peggioramento in grado di riportare la pioggia dopo quasi un mese di assenza. Qualità dell’aria scadente, quindi, anche nei prossimi giorni.
Qualità dell’aria in netto peggioramento. La settimana che sta per concludersi ha fatto registrare i più alti tassi di inquinamento da polveri di tutta la stagione, con valori più che quadrupli rispetto ai limiti di legge. Complice la persistenza dell’alta pressione (domenica scorsa sono stati raggiunti valori di 1.045 millibar, un record trentennale per Verona) e l’assenza di vento, il ristagno dell’aria, visibile anche a occhio nudo, ha presentato il conto.
Proprio in coincidenza con la decisione della giunta di Palazzo Barbieri - con altri 13 Comuni - di affidarsi a esperti per trovare rimedi antismog, sia ieri che giovedì sono stati registrate concentrazioni di Pm10 attorno o superiori a 150 microgrammi per metro cubo, un valore largamente eccedente i 40 previsti dalla normativa, dieci in meno rispetto al 2007 per effetto dell’entrata in vigore del nuovo regolamento comunitario.
Polveri che paiono essere addirittura più presenti nelle zone rurali che in quelle del centro cittadino. I dati rilevati dall’Arpav danno infatti le polveri sottili a quota 170 nella centralina extraurbana di Cason, un dato superiore di 20 microgrammi rispetto a Borgo Milano.
Elevate anche le concentrazioni orarie del biossido d’azoto: nella centralina di via Roveggia, dove si registrano forti flussi di traffico veicolare, è stata superata addirittura la soglia d’allarme di 200 microgrammi per metro cubo.
Sono numeri che fanno dell’area padana la zona più «polverosa» del pianeta. Quasi tutta l’Europa è interessata da condizioni meteo tali da far registrare valori imparagonabili ai nostri. Per un miglioramento dovremo attendere parecchi giorni. Le previsioni parlano di persistenza dell’anticiclone almeno fino a giovedì, quando dovrebbero maturare le condizioni per un peggioramento in grado di riportare la pioggia dopo quasi un mese di assenza. Qualità dell’aria scadente, quindi, anche nei prossimi giorni.
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E se in località Cason, che si trova vicino al Chievo... l'aria è inquinata, come sarà la "qualità dell'aria" di Caselle, con DUE Autostrade, UN incrocio Autostradale, UNA Tangenziale, UN Aeroporto e UN Quadrante Europa... il tutto entro il raggio di UN km dal centro di Caselle?
E se in località Cason, che si trova vicino al Chievo... l'aria è inquinata, come sarà la "qualità dell'aria" di Caselle, con DUE Autostrade, UN incrocio Autostradale, UNA Tangenziale, UN Aeroporto e UN Quadrante Europa... il tutto entro il raggio di UN km dal centro di Caselle?
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