Il 2 Luglio scorso, l'attuale Amministrazione Comunale di Sommacampagna, ha presentato il Piano di Assetto del Territorio (PAT), il nuovo strumento urbanistico che (se approvato) manderà in pensione il vecchio Piano Regolatore Generale (PRG).
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Non ho intenzione di leggere nulla... "con attenzione", di tutto il "pacco" che hanno predisposto per il nuovo "P.A.T.", perchè aspetto di vedere la "versione" che verrà presentata in Consiglio Comunale per la sua "Adozione", poi sua "Pubblicazione" e poi la possibilità di presentare le "Osservazioni".
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Ovviamente una lettura sommaria l'ho data e la cosa che più mi ha colpito è stato leggere sulle Norme di Attuazione del PAT, al capitolo 4.2.1. - Integrazione normativa sulle invarianti, a pag. 17 di detto documento, il punto "P. Rete idraulica storica", che cosi recita:
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p. Rete idraulica storica
Il Canale Alto Agro Veronese è parte della rete storica dei canali veronesi, e deve essere soggetto a norme di tutela specifiche. Sono pertanto vietati tutti gli interventi che possano alterare lo stato dei luoghi e del corso d’acqua. Non è consentita, fino ad una distanza di m. 10 dalle rive, l’istallazione di insegne e cartelloni pubblicitari: ammessa esclusivamente l’istallazione di insegne e cartelli indicatori di pubblici servizi o attrezzature pubbliche e private di assistenza stradale, di attrezzature ricettive ed esercizi pubblici esistenti nelle immediate adiacenze, nonché di quelli per la descrizione delle caratteristiche dei siti attraversati (art. 72 P.A.Q.E.).
p. Rete idraulica storica
Il Canale Alto Agro Veronese è parte della rete storica dei canali veronesi, e deve essere soggetto a norme di tutela specifiche. Sono pertanto vietati tutti gli interventi che possano alterare lo stato dei luoghi e del corso d’acqua. Non è consentita, fino ad una distanza di m. 10 dalle rive, l’istallazione di insegne e cartelloni pubblicitari: ammessa esclusivamente l’istallazione di insegne e cartelli indicatori di pubblici servizi o attrezzature pubbliche e private di assistenza stradale, di attrezzature ricettive ed esercizi pubblici esistenti nelle immediate adiacenze, nonché di quelli per la descrizione delle caratteristiche dei siti attraversati (art. 72 P.A.Q.E.).
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Tutto qui e nient'altro... in merito al "proteggere" la rete idraulica storica che interessa il nostro comune. Entro 10 metri dal canale sarebbe vietata l'installazione di cartelli pubblicitari? Questa è una barzelleta, non è una norma del PAT. Per proteggere un canale storico si vieterebbe l'installazione dei cartelli della pubblicità... ad esempio (uno caso) dell'Aeroporto Catullo? Barzellette.
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Eppure questo "striminzito" paragrafo termina con una sigla: "Art. 72 P.A.Q.E." che ha un significato ben chiaro. Quella sigla rappresenta e fa riferimento all' art. 72 del Piano d'Area del Quadrante Europa - P.A.Q.E. che, per esteso... cosi recita:
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Art. 72 -reti Idrauliche Storiche. Le reti storiche, come individuate nella tav. n. 3 del piano di area, sono costituite dai canali: Giuliari - Milani, Biffis, Camuzzoni e Alto Agro Veronese.
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Direttive
Direttive
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I Comuni, in sede di adeguamento degli strumenti urbanistici al presente piano di area, in osservanza anche delle disposizioni contenute nel Piano di Bonifica e di Tutela del Territorio Rurale in materia, dettano norme per la tutela e la manutenzione delle reti idrauliche di interesse storico e dei manufatti idraulici presenti lungo le rive, valorizzando anche il rapporto fra corsi d'acqua e centri urbani.
I Comuni, in sede di adeguamento degli strumenti urbanistici al presente piano di area, in osservanza anche delle disposizioni contenute nel Piano di Bonifica e di Tutela del Territorio Rurale in materia, dettano norme per la tutela e la manutenzione delle reti idrauliche di interesse storico e dei manufatti idraulici presenti lungo le rive, valorizzando anche il rapporto fra corsi d'acqua e centri urbani.
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I Comuni, inoltre, favoriscono il recupero e il ripristino dei tratti originali dei canali storici. Provvedono altresì a delimitare una fascia di rispetto lungo le reti storiche, prevedendo la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali. Le piste ciclabili previste sono da considerarsi prioritarie nell'applicazione dell'articolo 14 della legge regionale 30 dicembre 1991, n. 39. Definiscono le tipologie, le caratteristiche e materiali delle insegne e dei cartelli indicatori consentiti, ai fini di un loro corretto inserimento ambientale.
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Prescrizioni e vincoli
Prescrizioni e vincoli
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Sono vietati interventi tali da alterare lo stato dei luoghi. Deve essere mantenuta la pendenza delle rive favorendo il mantenimento della copertura erbacea ed evitando la cementificazione ed utilizzando tecniche manutentive analoghe a quelle originarie. Non è consentita l'installazione di insegne e cartelloni pubblicitari. E' ammessa esclusivamente l'installazione di insegne e cartelli indicatori di pubblici servizi o attrezzature pubbliche e private di assistenza stradale, di attrezzature ricettive ed esercizi pubblici esistenti nelle immediate adiacenze, nonchè di quelli per la descrizione delle caratteristiche dei siti attraversati, nel rispetto di quanto stabilito dai comuni ai sensi dell'ultimo comma delle direttive del presente articolo. Nella costruzione e nel restauro di manufatti quali ponti, chiuse, recinzioni etc., devono essere utilizzati materiali e tipologie tipici del sistema idraulico. Per quanto riguarda i materiali si predilige l'uso di mattoni in cotto, pietra d'istria (o marmi consimilari) e legno. Sono consentiti interventi manutentivi ordinari e straordinari purché realizzati con tipologie tipiche del sistema idraulico e senza alterare il valore documentale dei manufatti.
Sono vietati interventi tali da alterare lo stato dei luoghi. Deve essere mantenuta la pendenza delle rive favorendo il mantenimento della copertura erbacea ed evitando la cementificazione ed utilizzando tecniche manutentive analoghe a quelle originarie. Non è consentita l'installazione di insegne e cartelloni pubblicitari. E' ammessa esclusivamente l'installazione di insegne e cartelli indicatori di pubblici servizi o attrezzature pubbliche e private di assistenza stradale, di attrezzature ricettive ed esercizi pubblici esistenti nelle immediate adiacenze, nonchè di quelli per la descrizione delle caratteristiche dei siti attraversati, nel rispetto di quanto stabilito dai comuni ai sensi dell'ultimo comma delle direttive del presente articolo. Nella costruzione e nel restauro di manufatti quali ponti, chiuse, recinzioni etc., devono essere utilizzati materiali e tipologie tipici del sistema idraulico. Per quanto riguarda i materiali si predilige l'uso di mattoni in cotto, pietra d'istria (o marmi consimilari) e legno. Sono consentiti interventi manutentivi ordinari e straordinari purché realizzati con tipologie tipiche del sistema idraulico e senza alterare il valore documentale dei manufatti.
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Il Piano d'Area del Quadrante Europa è stato approvato con Delibera del Consiglio Regionale del Veneto n° 69 del 20 Ottobre 1999, quasi 9 anni fa e ad oggi, le Direttive, le Prescizioni e i Vincoli dell'Art. 72 del P.A.Q.E. non sono state recepite nel P.R.G. di Sommacampagna e nemmeno nel nuovo P.A.T. la "Direttiva" che impone che lungo i Canali Storici sia realizzata: "una fascia di rispetto... prevedendo la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali"... non è stata correttamente trasferita.
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Se questa fascia di rispetto, conseguente alla Direttiva del P.A.Q.E. anche larga solo 20 metri fosse stata prevista nel P.R.G. del Comune di Sommacampagna... entro la distanza di 200 metri da questa "Zona F", non potevano essere presentate domande di Cave.
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Allora sorge spontanea una domanda: questa "direttiva" non è stata applicata perchè entro i 200 metri rientra anche parte dell'area destinata alla realizzazione della Discarica di Rifiuti Industriali delle Siberie... di iniziativa comunale?
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Il comune, per non avere vincoli per realizzare la SUA Discarica di Rifiuti industriali, non ha previsto l'applicazione di una direttiva del P.A.Q.E. che avrebbe salvaguardato una fascia di territorio larga 450 metri lungo un "canale storico".
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E nemmeno nel Nuovo P.A.T. questa direttiva è stata interamente recepita, perchè nemmeno stavolta la fascia di rispetto non l'hanno messa... Sempre perchè il comune non vuole impedirsi di fare la Sua Discarica?.
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Dov'è il problema allora... se un Imprenditore, che di mestiere fa cave... dove si può presentare domanda di cava... ha presentato una idonea richiesta di autorizzazione? Secondo me ha fatto benissimo... ha presentato domanda dove la legge gliel'ho permette.
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Allora perchè tanto casinò sulla Cava Betlemme, quando un NON imprenditore, quale è il Comune... vuole diventare un (pseudo) imprenditore nella gestione dei rifiuti industriali.
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Se si voleva impedire nuove cave... bastava, in questi ultimi 9 anni, applicare la Direttiva dell'Art. 72 del P.A.Q.E. Ma applicando questa direttiva, il comune si autoimpediva di realizzare la Sua Discarica? Questo è il problema.
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Più si parla della Cava Betlemme... meno si parla della Discarica delle Siberie.
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Solo ieri, e per caso, ho scoperto che con la Deliberazione della Giunta Regionale N. 1495 del 17 giugno 2008 è stata approvata la: Autorizzazione ad aprire e coltivare la cava di sabbia e ghiaia, denominata "PEZZETTE 2", sita in Comune di Sommacampagna (VR).
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Nella Delibera si legge: "La ditta Me.Ma.P. s.r.l., con sede a Monzambano (VR) Strada Moscatello n. 45/C, con domanda in data 21.06.2006, pervenuta in Regione il 21.06.2006, prot. n. 378136/57.02, ha chiesto alla Giunta Regionale l'autorizzazione ad aprire e coltivare la cava di sabbia e ghiaia, denominata "PEZZETTE 2", sita in Comune di Sommacampagna (VR)".
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Sono due anni che il Comune avrebbe anche questa cava alla Sua attenzione, ma in questi due anni... non ho visto comitati (spontanei) andare in gita a Venezia... o a fare passeggiate in gruppo... con polenta e salsicce... in mezzo ai filari delle vigne. Sono 8 anni che il Comune sta tentando di realizzare la Sua Discarica di rifiuti, e anche qui niente fiaccolate notturne... con danze e musiche per il paese.
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Sulla Discarica di Rifiuti industriali... silenzio (perchè è del comune) e sulla Cava Betlemme... tanto cassino... come mai?
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Un imprenditore ha presentato domanda di cava dove si poteva presentarla, perchè il Comune non ha adottato una Delibera Regionale... a salvaguardia di un Canale Storico... e qui, casualmente, un casinò della malora...
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Perchè tre pesi e tre misure diverse?
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Forse perchè se la gente viene convinta, dagli Amministratori Comunali, ad interessarsi della Cava Betlemme... si dimentica che ormai l'iter della Discarica di Rifiuti industriali... è praticamente concluso?
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O c'è dell'altro... collegato alle progettualità dell'Assessorato alle Immondizie, alle Cave e alle Discariche?
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