Prima... una precisazione. Ieri ho scritto questo messaggio: Il nuovo "Catullo": un AEROPORTO DA CUL (de sac) e allegato al testo c'erano delle immagini di alcune elaborazioni grafiche, in cui avevo (per la nuova aerostazione) ipotizzato una seconda pista, che fosse solo dedicata per i decolli. Su segnalazione di Aero Habitat, ho appreso che l'Aeroporto di Francoforte, ha una pista simile, dedicata solo ai decolli, dove in testa pista (quella di sinistra nella foto) ci sono degli edifici in costruzione. Ma ora torniamo a quello che volevo scrivere.
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Sabato scorso ho scritto questo messaggio: Come sostenevo... nel P.A.T., la V.A.S. deve occuparsi anche dell'Aeroporto e in quel messaggio, evidenziavo che avevo scoperto l'esistenza di una Determina dell'Ufficio Urbanistica, che assegnava questo: INCARICO AL DOTT. GEOLOGO CRISTIANO MASTELLA PER L’EFFETTUAZIONE DI UNO STUDIO AMBIENTALE SUGLI IMPATTI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ AEROPORTUALE SULL’ABITATO DI CASELLE E SUL TERRITORIO COMUNALE A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO
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Su Aero Habitat di oggi è uscita questa news: Catullo, VIA, VAS e PAT a Sommacampagna, ma senza Piano di Rischio che ovviamente ricopio qui sotto, evidenziando in rosso alcune frasi dai contenuti... "significativi".
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Dal sito www.vivicaselle.blogspot.com apprendiamo una bizzarra realtà: il Comune di Sommacampagna ha improvvisamente urgenza di predisporre uno studio, una sorta di “Rapporto Ambientale”. Per quale ragione?
La questione era stata da tempo sollevata da blog di Caselle di Sommacampagna ed ora si avvera, ma lo rivela lo stesso testo della determina Comunale:
- “Il Piano di Assetto del Territorio è sottoposto, parallelamente alla procedura di formazione ed approvazione urbanistica, ad una valutazione di sostenibilità ambientale attraverso la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.), al fine di verificare gli effetti derivanti dall'attuazione delle previsioni del piano, in applicazione anche della direttiva 2001/42/CE del 27 giugno 2001 e successive”.
Altri organismi della Regione Veneto in sostanza avrebbero indicato al Comune di Sommacampagna:
- “di predisporre una prima Relazione Ambientale di ricognizione sullo stato dell'ambiente al momento dell'avvio della progettazione del PAT, che è stata vista e verificata dalla Commissione Regionale V.A.S., giusto parere pervenuto in Comune in data 18.08.2008 prot. n. 12849 (in atti presso l'Ufficio Urbanistica), con il quale nell'esprimere una valutazione complessivamente positiva è stata PRESCRITTA l'integrazione del “Rapporto Ambientale” al fine di rendere più esplicite congrue le valutazioni di sostenibilità ad esso demandate”.
Viene richiesto di “adeguatamente sviluppare i capitoli relativi alle varie componenti ambientali per le quali sono state evidenziate le criticità descritte (sistema delle acque, ambiti estrattivi e delle discariche, ecc.) e quelle derivanti dalle scelte di piano, indagandole ulteriormente”.
Ebbene cosa significa?
Forse che i piani di adeguamento e potenziamento del Catullo non sono stati adeguatamente verificati sulla ricaduta territoriale? Che le altre Grandi Opere che stanno investendo l’area abbisognano all’interno dal PAT (Piano di Assetto del Territorio) di una VAS (Valutazione Ambientale Strategica) approfondita?
Quando di sostiene “
- dopo avere attentamente valutato la documentazione progettuale in corso di predisposizione si è ritenuto che oltre a quanto già elaborato e analizzato, fosse necessario procedere ad uno specifico approfondimento sugli attuali impatti derivanti dall'attività aeroportuale sull'abitato di Caselle e più in generale sul territorio comunale, in considerazione anche del possibile futuro ampliamento dell'aerostazione, al fine di individuare le risposte ambientali (interventi di mitigazione quali barriere verdi, dune artificiali ecc.), al fine di inserirli nella V.A.S. per renderle prescrivibili in sede di adeguamento delle attività e delle aree aeroportuali” ;
Forse si rimanda alla mancanza della Valutazione di Impatto Ambientale dello scalo aereo?
Forse in discussione c’è anche l’impatto acustico aeroportuale definito in sede di Commissione Aeroportuale dai tre Comuni interessati e, quindi, della zonizzazione acustica e delle procedure antirumore e di mitigazione adottate?.
La redazione del “Rapporto Ambientale” di Sommacampagna non è una sorpresa, bensì una scontata verifica degli impatti aeroportuali esistenti e denunciati, anche da Aerohabitat.
Quello che sorprende sono almeno due punti della determina (disponibile on line sul www.vivicaselle.blogspot.com) del Comune di Sommacampagna:
La prima rimanda alle “consulenze specifiche di piloti Alitalia”. Cosa significa? Forse che solo i piloti Alitalia o ex Alitalia dispongono di adeguate competenze?
Che un pilota della Meridiana, AirOne, Lufhtansa, Air France sono o sarebbero incompetenti?
La seconda invece concerne l’assegnazione dell’incarico per un costo del tutto irrisorio: 5.000 euro per un complessivo di 6.120 euro.
Una somma davvero minima per un lavoro, vasto, profondo, multispecialistico e monumentale. Anche perché, è bene sottolinearlo prima che tra qualche mese si scopra l’acqua calda, il Piano Regolatore Territoriale Comunale di Sommacampagna, ma anche di Villafranca, deve essere aggiornato, integrato dal Piano Rischio Terzi. Cosa significa?
Nulla di straordinario, il provvedimento era atteso da almeno due – tre anni, ENAC ha informato i Comuni Aeroportuali Italiani sull’adozione dell’art. 707 del Codice di Navigazione.
Piani di rischio. In vigore dal 1 luglio 2008. Occorre provvedere. E rapidamente.
Una geometria di vincoli edificatori e tutela dai rischi per una spazio che arriva a tre km dall’inizio e fine pista del Catullo. Ebbene perché non è stato previsto? Il Piano Rischio - è oltremodo noto - entra nel cuore del PAT e determina direttamente sia la VIA quanto la VAS.
Probabilmente servirà predisporre un ulteriore incarico extra Comunale.
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La questione era stata da tempo sollevata da blog di Caselle di Sommacampagna ed ora si avvera, ma lo rivela lo stesso testo della determina Comunale:
- “Il Piano di Assetto del Territorio è sottoposto, parallelamente alla procedura di formazione ed approvazione urbanistica, ad una valutazione di sostenibilità ambientale attraverso la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.), al fine di verificare gli effetti derivanti dall'attuazione delle previsioni del piano, in applicazione anche della direttiva 2001/42/CE del 27 giugno 2001 e successive”.
Altri organismi della Regione Veneto in sostanza avrebbero indicato al Comune di Sommacampagna:
- “di predisporre una prima Relazione Ambientale di ricognizione sullo stato dell'ambiente al momento dell'avvio della progettazione del PAT, che è stata vista e verificata dalla Commissione Regionale V.A.S., giusto parere pervenuto in Comune in data 18.08.2008 prot. n. 12849 (in atti presso l'Ufficio Urbanistica), con il quale nell'esprimere una valutazione complessivamente positiva è stata PRESCRITTA l'integrazione del “Rapporto Ambientale” al fine di rendere più esplicite congrue le valutazioni di sostenibilità ad esso demandate”.
Viene richiesto di “adeguatamente sviluppare i capitoli relativi alle varie componenti ambientali per le quali sono state evidenziate le criticità descritte (sistema delle acque, ambiti estrattivi e delle discariche, ecc.) e quelle derivanti dalle scelte di piano, indagandole ulteriormente”.
Ebbene cosa significa?
Forse che i piani di adeguamento e potenziamento del Catullo non sono stati adeguatamente verificati sulla ricaduta territoriale? Che le altre Grandi Opere che stanno investendo l’area abbisognano all’interno dal PAT (Piano di Assetto del Territorio) di una VAS (Valutazione Ambientale Strategica) approfondita?
Quando di sostiene “
- dopo avere attentamente valutato la documentazione progettuale in corso di predisposizione si è ritenuto che oltre a quanto già elaborato e analizzato, fosse necessario procedere ad uno specifico approfondimento sugli attuali impatti derivanti dall'attività aeroportuale sull'abitato di Caselle e più in generale sul territorio comunale, in considerazione anche del possibile futuro ampliamento dell'aerostazione, al fine di individuare le risposte ambientali (interventi di mitigazione quali barriere verdi, dune artificiali ecc.), al fine di inserirli nella V.A.S. per renderle prescrivibili in sede di adeguamento delle attività e delle aree aeroportuali” ;
Forse si rimanda alla mancanza della Valutazione di Impatto Ambientale dello scalo aereo?
Forse in discussione c’è anche l’impatto acustico aeroportuale definito in sede di Commissione Aeroportuale dai tre Comuni interessati e, quindi, della zonizzazione acustica e delle procedure antirumore e di mitigazione adottate?.
La redazione del “Rapporto Ambientale” di Sommacampagna non è una sorpresa, bensì una scontata verifica degli impatti aeroportuali esistenti e denunciati, anche da Aerohabitat.
Quello che sorprende sono almeno due punti della determina (disponibile on line sul www.vivicaselle.blogspot.com) del Comune di Sommacampagna:
La prima rimanda alle “consulenze specifiche di piloti Alitalia”. Cosa significa? Forse che solo i piloti Alitalia o ex Alitalia dispongono di adeguate competenze?
Che un pilota della Meridiana, AirOne, Lufhtansa, Air France sono o sarebbero incompetenti?
La seconda invece concerne l’assegnazione dell’incarico per un costo del tutto irrisorio: 5.000 euro per un complessivo di 6.120 euro.
Una somma davvero minima per un lavoro, vasto, profondo, multispecialistico e monumentale. Anche perché, è bene sottolinearlo prima che tra qualche mese si scopra l’acqua calda, il Piano Regolatore Territoriale Comunale di Sommacampagna, ma anche di Villafranca, deve essere aggiornato, integrato dal Piano Rischio Terzi. Cosa significa?
Nulla di straordinario, il provvedimento era atteso da almeno due – tre anni, ENAC ha informato i Comuni Aeroportuali Italiani sull’adozione dell’art. 707 del Codice di Navigazione.
Piani di rischio. In vigore dal 1 luglio 2008. Occorre provvedere. E rapidamente.
Una geometria di vincoli edificatori e tutela dai rischi per una spazio che arriva a tre km dall’inizio e fine pista del Catullo. Ebbene perché non è stato previsto? Il Piano Rischio - è oltremodo noto - entra nel cuore del PAT e determina direttamente sia la VIA quanto la VAS.
Probabilmente servirà predisporre un ulteriore incarico extra Comunale.
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C'è bisogno di commentare "qualcosina"?
Non ho parole da aggiungere.
Più chiaro di cosi...
si muore
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