giovedì 2 ottobre 2008

Piani di Rischio Aeroportuali... qualcosa si muove... ma negli altri aeroporti.

Come sempre le preziose informazioni di Aero Habitat arrivano quando meno te l'aspetti. Oggi sul loro sito è stato pubblicato questo intervento: Piano di Rischio aeroportuale, una rincorsa che qui sotto ricopio:
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Prima dell’incidente di Linate 2001 pochi in Italia, anche nel settore aviation, sembravano sapere cosa si nascondesse dietro due acronimi: RESA e PSZ.
Dopo le 118 vittime e l’adozione dell’Annesso 14 ICAO Aerodrome, acquisito dal Regolamento ENAC, prima la R.E.S.A. (Runway End Safety Area) e quindi la P.S.Z. (Public Safety Zone) sono formalmente state adottate ed è stata avviata la procedura di sostanziale acquisizione di questi fondamentali spazi di sicurezza di inizio e fine pista e lungo i 3000 metri successivi. I tempi di realizzazione, è bene anticiparlo, non saranno brevi.
Lungo talune piste di volo Italiane, che registrano decine di migliaia di decolli-atterraggi/anno, sarà arduo da un lato acquisire 240 metri di RESA e, dall’altro aderire ai vincoli prescritti del Piano del Rischio di 3000 metri prima e dopo la testata pista.
Lo scorso 22 settembre con una news Aerohabitat aveva riportato la nota apparsa sul quotidiano on line www3.varesenews.it relativa al Sindaco Guido Colombo di Somma Lombardo – uno dei Comuni dell’intorno di Malpensa – e di un incontro in ENAC per avviare la procedura che porterà all’adozione del Piano di Rischio “incidenti”.
Nei giorni seguenti abbiamo avuto notizie che altri Comuni hanno avviato l’integrazione dei Piani Regolatori Comunali. Forse una sorta di rincorsa per evitare di edificare lungo questi ormai famosi e discussi 3000 metri?
In questa nota segnaliamo tre casi, di S. Donato Milanese, di Perugia e Reggio Calabria.
Quindi degli aeroporti di Linate Forlanini, di Perugia S. Egidio e Reggio Calabria Aeroporto dello Stretto - video www.youtube.com - Rai 3 Report:
- S. Donato Milanese - VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE VIGENTE DENOMINATA “PIANO DEL RISCHIO AEREO AI SENSI DELL’ART. 707 DEL CODICE DELLA NAVIGAZIONE”. Avviso Pubblico;
- per la Redazione del “Piano di Rischio Aeroporto dello Stretto” Avviso Pubblico - Piano di Rischio Aeroporto dello Stretto; (vedi video due atterraggi sulla pista da youtube 1 - 2)
- PIANO DI RISCHIO AEROPORTO INTERNAZIONALE DELL’UMBRIA S. EGIDIO PERUGIA – D.Lgs 96/05 – ART.707 - VARIANTE PARZIALE AL PRG, AI SENSI DELLA L.R. 31/97, art. 30, co 3, lett. c) – (LR 11/05, art.67, co 3) – ADOZIONE.
L’adozione del Piano di Rischio terzi rappresenta un’esigenza primaria per assicurare l’attività aerea di uno scalo, ma i tempi di realizzazione non si annunciano rapidi.
Tutelare i cittadini dell’intorno aeroportuale e quelli residenti o che lavorano lungo e sottostanti alle traiettorie di decollo ed atterraggio è un traguardo che deve essere perseguito senza indugi. Occorre intervenire con una misura urgente e precauzionale.
ENAC – massima autorità nazionale e organismo di sorveglianza in materia aviation – nel frattempo e come provvedimento immediato, in attesa della completa adozione del Piano di Rischio per ogni Comune del circondario aeroportuale, ha anch’esso un compito: bloccare ogni edificazione in corso e impedire ogni concessione edilizia lungo questi 3000 metri.
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Piano_rischio_aereo_S_Donato_Milanese.pdf

Aeroporto_dello_Stretto_-_Piano_di_Rischio.doc

Perugia_-_Sant_Egidio_-__Piano_del_Rischio_2008.doc

Non scrivo e non commento nulla, per ora, mi devo leggere con calma gli allegati pubblicati su Aero Habitat. Chiudo questo messaggio con un video che "simula un atterraggio a Verona"... con incidente al carrello anteriore... dell'aereo.

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