domenica 4 novembre 2007

Lotta allo smog.

Il Comune stanzia 210mila euro e chiede alle autostrade di utilizzare una parte dei pedaggi.
Superlavaggio di strade contro le polveri sottili.
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dall'Arena del 3.11.2007, un articolo di Enrico Giardini.
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In attesa di varare le prime misure antismog insieme alla Provincia e agli altri 14 Comuni della cintura extraurbana rientranti nella fascia A dell’Arpav — si prevede dai primi di dicembre alla fine di marzo — il Comune stringe i tempi per la lotta all’inquinamento atmosferico.
A breve partirà il lavaggio delle strade con gli automezzi dell’Amia dotati di particolari strumenti per eliminare le polveri sottili (il Pm10), cioè con il getto d’acqua verticale. L’operazione scatterà nelle circoscrizioni Seconda (Borgo Trento, Valdonega, Avesa, Quinzano, Parona) e Terza (Borgo Milano, Chievo, San Massimo). Sarà l’amministrazione comunale a pagare la spesa del lavaggio, di 210mila euro. Sarà, questo, il primo provvedimento per eliminare dalle strade una delle principali cause dell’inquinamento atmosferico.
Un altro scatterà in settimana in tutte le otto circoscrizioni.
Per ogni bambino nato e per ogni famiglia che s’insiederà in un quartiere, verrà piantato un nuovo albero, nella loro zona. «Con il lavaggio accurato delle strade e con la piantumazione di nuovi alberi intendiamo dare delle prime, concrete, risposte con interventi strutturali per combattere lo smog», spiega l’assessore comunale alle politiche ambientali, Federico Sboarina.
L’assessore ha però in serbo un piano di proposte (frutto di un lavoro tecnico elaborato insieme al suo partito, An) con cui chiama in causa le società delle due autostrade che insistono sul territorio scaligero, la Serenissima (Brescia-Padova) e l’Autobrennero.
L’esponente della giunta ha calcolato che intascando il 2 per cento annuo dei pedaggi autostradali (il tratto Peschiera-Soave per la A4 e quello Affi-Nogarole Rocca per l’Autobrennero) il Comune potrebbe avere a disposizione un milione 872mila euro all’anno da impiegare per piantare nuovi alberi (600mila euro), lavare le strade (200mila), impiegare la polizia municipale per controllare le emissioni da veicoli stradali (180mila), far controllare all’Arpav le emissioni da riscaldamento (180mila euro impiegando quattro persone) e installando filtri antiparticolato su mezzi pubblici (710mila).
Ieri, intanto, Sboarina ha incontrato il suo collega assessore all’ecologia della Provincia, Luca Coletto, per mettere a punto la scaletta dell’incontro di venerdì prossimo in cui Comune e Provincia e il Tavolo tecnico zonale con gli altri 14 Comuni della cintura della fascia A dell’Arpav, quella più inquinata.
Il documento proposto da Coletto, e che dovrebbe essere applicato da i primi di dicembre a fine marzo, contiene misure come abbassare di un grado (da 20 a 19) il riscaldamento in edifici privati e pubblici, salvo controindicazioni per questioni sanitarie, divieto di circolazione ai veicoli diesel Euro 0 ed Euro 1, Euro 0 a benzina e divieto di combustione della legna per riscaldamento e lavaggio delle strade.
La Provincia ha già poi chiesto alle due società autostradali la disponibilità ad applicare il divieto di sorpasso fra camion (già applicato nell’Autobrennero in alcuni tratti). Una disponibilità che Sboarina aveva già chiesto il 23 giugno alla Serenissima, ottenendo una risposta negativa.
«Oltre a queste misure, però, e attendendo che la Regione ci dica che cosa vuole fare contro lo smog», spiega Coletto, «è necessario avere un sistema di strade tale da fluidificare il traffico, perché soltanto così si abbattono le polveri».

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