Dal sito di Aero Habitat, ricopio questo intervento, che poi alla fine commento:
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Nella prima metà del 2004 i riscontri apparivano del tutto soddisfacenti, al punto che anche la LIPU in un comunicato stampa aveva commentato favorevolmente una prima fase di ricerca sul campo: "47 specie all’aeroporto di Verona, 48 in quello di Brescia. Ma il pericolo "birdstrike", ossia l'impatto tra gli uccelli e gli aerei, è molto basso e limitato dalla presenza di sole tre specie problematiche."
E' quanto emerge da una ricerca realizzata dal settore Ecologia Urbana della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) per conto della Aeroporti del Garda S.p.A., società di gestione degli Aeroporti "V. Catullo" di Verona Villafranca e "G. D’Annunzio" di Brescia Montichiari, al fine di studiare la presenza di avifauna nei due ambiti aeroportuali.
Ben diverso da quanto riportato dalla “Relazione annuale sull’attività del Bird strike Committee Italy” per il 2006 dell’ENAC e divulgato nell’estate 2007. Nell’elenco degli scali italiani l’indice del Catullo di Verona è contrassegnato in rosso. Con 5.1 eventi ogni 10.000 movimenti ha, infatti, superato la soglia di allarme.
Nel 2006 ha registrato 21 eventi di impatto volatili su 40.746 movimenti (somma degli atterraggi + decolli). Ha l’indice in rosso ed è in compagnia di altri nove scali della Penisola. Le conclusioni della LIPU appaiono perciò contraddette dai fatti.
Mentre occorre ricordare che questo dato sottostima gli eventi – lo fa doverosamente anche il Rapporto 2006 – ed è utile perciò ribadire come gli impatti riportati costituiscano solo il 20% di quelli reali. Quali sono i dati della stagione 2007? Sono migliorati, peggiorati?
Ad aggravare una critica condizione contestuale – quali potrebbero essere le ragioni/cause della presenza dei volatili è un obiettivo che avrebbe dovuto essere immediatamente perseguito – è tuttavia un ulteriore riscontro del Rapporto BSCI ENAC 20006.
Nell’adeguamento dei singoli scali aerei alle misure per fronteggiare questa primaria questione per garantire la sicurezza ai voli il Catullo di Verona sconta due carenze, almeno alla data di stesura del documento analizzato e che riguardano:
- il Piano Antivolatili presentato
- il Piano Antivolatili valutato dal Bird Strike Committee Italy (BSCI)
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Articolo, invece, che non commento... (basta visionare il video) ma che concludo qui, con un solo invito a leggere questo precedente altro mio messaggio: Discariche... Uccelli e... Aeroporto
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Nella prima metà del 2004 i riscontri apparivano del tutto soddisfacenti, al punto che anche la LIPU in un comunicato stampa aveva commentato favorevolmente una prima fase di ricerca sul campo: "47 specie all’aeroporto di Verona, 48 in quello di Brescia. Ma il pericolo "birdstrike", ossia l'impatto tra gli uccelli e gli aerei, è molto basso e limitato dalla presenza di sole tre specie problematiche."
E' quanto emerge da una ricerca realizzata dal settore Ecologia Urbana della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) per conto della Aeroporti del Garda S.p.A., società di gestione degli Aeroporti "V. Catullo" di Verona Villafranca e "G. D’Annunzio" di Brescia Montichiari, al fine di studiare la presenza di avifauna nei due ambiti aeroportuali.
Ben diverso da quanto riportato dalla “Relazione annuale sull’attività del Bird strike Committee Italy” per il 2006 dell’ENAC e divulgato nell’estate 2007. Nell’elenco degli scali italiani l’indice del Catullo di Verona è contrassegnato in rosso. Con 5.1 eventi ogni 10.000 movimenti ha, infatti, superato la soglia di allarme.
Nel 2006 ha registrato 21 eventi di impatto volatili su 40.746 movimenti (somma degli atterraggi + decolli). Ha l’indice in rosso ed è in compagnia di altri nove scali della Penisola. Le conclusioni della LIPU appaiono perciò contraddette dai fatti.
Mentre occorre ricordare che questo dato sottostima gli eventi – lo fa doverosamente anche il Rapporto 2006 – ed è utile perciò ribadire come gli impatti riportati costituiscano solo il 20% di quelli reali. Quali sono i dati della stagione 2007? Sono migliorati, peggiorati?
Ad aggravare una critica condizione contestuale – quali potrebbero essere le ragioni/cause della presenza dei volatili è un obiettivo che avrebbe dovuto essere immediatamente perseguito – è tuttavia un ulteriore riscontro del Rapporto BSCI ENAC 20006.
Nell’adeguamento dei singoli scali aerei alle misure per fronteggiare questa primaria questione per garantire la sicurezza ai voli il Catullo di Verona sconta due carenze, almeno alla data di stesura del documento analizzato e che riguardano:
- il Piano Antivolatili presentato
- il Piano Antivolatili valutato dal Bird Strike Committee Italy (BSCI)
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Articolo, invece, che non commento... (basta visionare il video) ma che concludo qui, con un solo invito a leggere questo precedente altro mio messaggio: Discariche... Uccelli e... Aeroporto
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Se cliccate sull'immagine di questo messaggio (o qui a lato), si apre un video di YouTube e potete verificare l'effetto di un piccolo uccellino... che crea ad un aereo, quando questo volatile impatta con uno dei motori.
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